A partire dai primi anni Trenta, l’ingegner Vittorio Marchioro conserva nel proprio archivio una documentazione fotografica dettagliata dedicata alla costruzione degli ossari: sacrari voluti dal regime mussoliniano in luogo dei cimiteri... more
A partire dai primi anni Trenta, l’ingegner Vittorio Marchioro conserva nel proprio archivio una documentazione fotografica dettagliata dedicata alla costruzione degli ossari: sacrari voluti dal regime mussoliniano in luogo dei cimiteri di guerra. La documentazione è tutt’oggi inedita e non è mai stata oggetto di studio. Nel saggio si propone perciò uno studio approfondito e comparativo di tale materiale, che sarà confrontato coi cinegiornali dell’Istituto Luce dedicati ai medesimi monumenti ed eventi relativi.
Celebrazioni per il centenario della morte di Thomas Hanbury "La Villa e i Giardini a della Mortola".
Giornata di studi per una condivisione delle fonti Archivistiche, Librarie e Fotografiche.
Doppia personale dedicata a Ludovico Maria Chierici con fotografie inedite, oggi conservate presso la Fondazione Ansaldo, a cura di Gloria Viale. Ludovico Maria Chierici. Un fotografo genovese di primo '900. Dal 11 al 19 febbraio 2017... more
Doppia personale dedicata a Ludovico Maria Chierici con fotografie inedite, oggi conservate presso la Fondazione Ansaldo, a cura di Gloria Viale.
Ludovico Maria Chierici. Un fotografo genovese di primo '900. Dal 11 al 19 febbraio 2017 (Palazzo della Borsa)
1935-1941 Sette anni di fotografie al Carlo Felice. Dal 1 febbraio al 6 marzo 2017 (Teatro Carlo Felice)
Fondazione Ansaldo, nell’ambito delle iniziative previste il ventennale di Museimpresa, ha promosso nella giornata del 23 novembre presso la propria sede, Villa Cattaneo dell’Olmo a Genova, un convegno specialistico dedicato ai temi... more
Fondazione Ansaldo, nell’ambito delle iniziative previste il ventennale di Museimpresa, ha promosso nella giornata del 23 novembre presso la propria sede, Villa Cattaneo dell’Olmo a Genova, un convegno specialistico dedicato ai temi connessi alla digitalizzazione degli archivi d’impresa.
Nel 1867 Thomas Hanbury arriva a Capo Mortola nel lembo estremo della Liguria di Ponente e qui, insieme al fratello Daniel, illustre farmacologo, avvia la trasformazione della proprietà terriera in un giardino botanico d'acclimatazione.... more
Nel 1867 Thomas Hanbury arriva a Capo Mortola nel lembo estremo della Liguria di Ponente e qui, insieme al fratello Daniel, illustre farmacologo, avvia la trasformazione della proprietà terriera in un giardino botanico d'acclimatazione. Per quarant'anni fino al 1907 a La Mortola si avvicenderanno botanici, giardinieri, architetti, decoratori, artigiani e lavoranti in una febbrile attività che avrà come unico lucido regista Thomas. L'archivio, il fondo fotografico e la biblioteca storia documentano questa straordinaria vicenda umana nei suoi molteplici risvolti.
L'articolo vuole approfondire l'immagine botanica dei giardini Hanbury - con un approfondimento sulla figura di A. Berger - attraverso uno studio inedito dell'archivio fotografico Hanbury.
Con “#mezzosecolodistoria” l’Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (Isrec Bg) ha investito sui social network. Per i suoi cinquant’anni di vita è nata l’idea di attingere all’archivio fotografico,... more
Con “#mezzosecolodistoria” l’Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (Isrec Bg) ha investito sui social network. Per i suoi cinquant’anni di vita è nata l’idea di attingere all’archivio fotografico, riaprendo i faldoni sotto il titolo di «Vita dell’istituto». L’Isrec disponeva già di una ormai consolidata pagina Facebook. Per #mezzosecolodistoria ha rilanciato, sbarcando su Twitter e su Instagram. La rassegna fotografica — uno scatto al giorno, 52 volte — è durata fino al 12 maggio. Negli ultimi anni, la rete è stata terreno di coltura fecondo dell’ultradestra. E la piazza virtuale bergamasca non è indenne da sfumature nere. Senza sovrastimare la potenza di fuoco di una sola campagna di comunicazione, l’Isrec ha provato a piantare nell’etere un riferimento, per riappropriarsi di un mezzo spesso asservito al revisionismo negazionista e alle pillole di storia fake sui miracolosi ritrovati del duce.