Bivona

Nella letteratura riguardante gli artisti siciliani del Settecento assai frammentarie risultano le notizie relative ai diversi membri della famiglia Visalli che nel corso di quel secolo esercitarono la pittura, anzi a dire il vero solo due dei quattro artisti con quel cognome sono stati oggetto di studio e di pubblicazione da parte degli storici dell'arte o degli autori di storia locale, i quali peraltro non hanno avuto l'opportunità di contestualizzare le opere dei due pittori con i dati concernenti la loro biografia, la loro famiglia, la frequentazione di altri artisti. Un ulteriore elemento di interesse riguarda i restanti altri due pittori della famiglia finora sconosciuti, attraverso i quali la tradizione artistica della famiglia varca le soglie del XIX secolo.

La necessità di riscrivere la biografia del fiorentino Francesco Lancilotti si è imposta quando è apparso evidente che due filoni di ricerca, fino ad ora sviluppatisi separatamente, uno riguardante il letterato Francesco Lancilotti, l'altro riguardante il pittore omonimo, in realtà afferivano alla medesima persona. Gli studiosi di letteratura sapevano che il Lancilotti si dichiarava anche pittore ma non erano a conoscenza di alcuna opera pittorica da lui firmata o a lui commissionata; d'altra parte, gli studiosi d'arte siciliani avevano trovato negli Archivi dell'Isola delle committenze di opere pittoriche che riguardavano il pittore fiorentino Francesco Lanczilotto (sic!), ma ignoravano che egli fosse anche un letterato. Le ricerche si erano quindi incanalate in due compartimenti stagni, e solo l'utilizzo di internet, con la facilità che offre di accedere a una immensa mole di dati, ha consentito di connettere i due filoni di ricerca e di ridisegnare meglio il profilo artistico e letterario del Lancilotti.