Le società moderne sono protagoniste di un complesso processo evolutivo, tale che – quasi quotidianamente – si assiste all’introduzione di strumenti della tecnica e dell’informatica sempre più efficienti e puntuali. Tale processo...
moreLe società moderne sono protagoniste di un complesso processo evolutivo, tale che – quasi quotidianamente – si assiste all’introduzione di strumenti della tecnica e dell’informatica sempre più efficienti e puntuali.
Tale processo evolutivo esercita una maggiore pressione sul Diritto che, come è noto, ha dei tempi di adattamento piuttosto lenti. Molto spesso, infatti, l’introduzione di una nuova normativa prende atto di un fenomeno che ha già avuto modo di svilupparsi ampiamente dalla sua nascita, risultando la regolamentazione spesso contradditoria e poco utile in sede applicativa. Ciononostante, non è possibile ignorare lo sforzo dommatico di quella dottrina che, avvalendosi degli istituti tradizionali della disciplina giuridica, contribuisce alla definizione – e talvolta alla normativizzazione – del settore tecnologico: basti pensare agli studi relativi a FinTech, consistente nell’applicazione delle nuove tecnologie ai settori finanziari, teleologicamente orientata ad apportare vantaggi tanto al consumatore quanto all’impresa.
Tanto premesso, questo elaborato ha lo scopo di individuare e commentare l’evoluzione giuridica e l’applicazione nell’impresa di una delle tecnologie più interessanti e discusse degli ultimi dieci anni : la Blockchain.
Blockchain è una tecnologia dalla portata rivoluzionaria, tanto dall’essere considerata la chiave di volta per l’evoluzione dell’informazione digitale ad una vera e propria identità elettronica della realtà sensibile – Internet of Things -. La blockchain è, essenzialmente, un registro distribuito in una rete peer-to-peer ove ogni unità fondamentale (per semplicità, definita “Blocco”) è interconnessa all’unità precedente ed a quella successiva, in modo tale che le informazioni contenute in essa siano certe ed immutabili.
Da questa prima e breve definizione di Blockchain – al cui approfondimento si rimanda alle pagine successive dell’elaborato – appaiono evidenti le conseguenze che la sua applicazione potrebbe avere una volta inserita nei quotidiani rapporti giuridici. L’immutabilità dell’informazione faciliterebbe la prova dell’esistenza del rapporto, necessitando dell’introduzione di meccanismi di accertamento ad-hoc.
Percepita la capacità rivoluzionaria di Blockchain, la dottrina si è impegnata affinché tale strumento trovasse una collocazione – anche primordiale – negli istituti giuridici dell’ordinamento ed, allo stesso tempo, ha cercato di sollecitare il legislatore alla promulgazione di una normativa generale che, con il recente “Decreto Semplificazioni” del 2019, ha visto la luce in Italia.
In conclusione, l’ elaborato vuole illustrare non solo le più recenti valutazioni sulla blockchain tanto dottrinarie quanto normative, ma anche di come, dalle prime applicazioni di questa tecnologia al mondo delle criptovalute, vi è un interesse crescente da parte degli operatori giuridico-economici al suo utilizzo tanto nei rapporti societari – come la circolazione delle partecipazioni sociali – quanto nel diritto d’impresa in genere, potendo la blockchain apportare un miglioramento alla produttività ed alla sicurezza dei rapporti economici sia con il consumatore che con altri imprenditori – operanti o meno nello stesso settore di mercato - : sul tema, è doveroso citare le importantissime applicazioni di blockchain alla tutela del diritto d’autore ed al migliore sfruttamento economico della proprietà industriale (marchi e brevetti) che ha avuto dei risultati pionieristici nella lotta all’abuso ed alla contraffazione o comunque nel sollecitare la ricerca di un regime giuridico unitario e semplificato per le IPs.