The recent historiography of the Bourbon and the Savoy highlights many works in pro-gress on the ... more The recent historiography of the Bourbon and the Savoy highlights many works in pro-gress on the study of the Risorgimento and anti-Risorgimento. On this topic Marco Meriggi dedicates his new volume to uncostitutional petitions of the Kingdom of Two Sicilies and suggests reflecting on the political role of pre-unification monarchies.
Nel 1894 Cesare Lombroso si faceva portavoce di un nuovo modo di intendere la musica: non piu un’... more Nel 1894 Cesare Lombroso si faceva portavoce di un nuovo modo di intendere la musica: non piu un’arte «ispirata al sentimento», ma una rinnovata disciplina entrata in una «fase completamente scientifica». L’idea del positivista italiano era che si potesse penetrare il mondo dei suoni da tutt’altra prospettiva, sulla scorta del dibattito sull’evoluzione o degenerazione dell’opera d’arte e dell’artista, suscitato da Nordau. Cosi, ancora una volta Lombroso tornava a riflettere sulle teorie di genio e follia, per concludere come non fosse lecito mischiare il genio, forma di nevrosi degenerativa, con l’opera geniale, del tutto avulsa da caratteri patologici. Da cio derivava la differenza tra Verdi, «ingegno», e Wagner, «genio». Seguendo Lombroso, autodefinitosi profano delle discipline musicali, l’intervento ripercorre elementi nuovi, trascurati, a suo dire, dai «tecnici»: principi in grado di declinare con originalita un aspetto importante del panorama culturale italiano del XIX secolo.
What does the bust of Luigi Cibrario, who never was a professor, have to do with the rest of scho... more What does the bust of Luigi Cibrario, who never was a professor, have to do with the rest of scholars present in the gallery of the University building? A wise person would perhaps answer with a political interpretation. The marble monument of Cibrario was inspired by a non-scientific need: the necessity of proving that the Risorgimento counted among its actors not only martyrs of patriotic battles but also scholars who fought the enemy with history. Cibrario, Piedmontese and moderate, demonstrated, by proving it, that the House of Savoy was a thoroughly Italian dynasty. He then gained a valid reason for standing among the most acclaimed ones: those who contributed to the nationalization of monarchy. Wether Cibrario’s thesis was scientifically correct, that is another question.
The recent historiography of the Bourbon and the Savoy highlights many works in pro-gress on the ... more The recent historiography of the Bourbon and the Savoy highlights many works in pro-gress on the study of the Risorgimento and anti-Risorgimento. On this topic Marco Meriggi dedicates his new volume to uncostitutional petitions of the Kingdom of Two Sicilies and suggests reflecting on the political role of pre-unification monarchies.
Nel 1894 Cesare Lombroso si faceva portavoce di un nuovo modo di intendere la musica: non piu un’... more Nel 1894 Cesare Lombroso si faceva portavoce di un nuovo modo di intendere la musica: non piu un’arte «ispirata al sentimento», ma una rinnovata disciplina entrata in una «fase completamente scientifica». L’idea del positivista italiano era che si potesse penetrare il mondo dei suoni da tutt’altra prospettiva, sulla scorta del dibattito sull’evoluzione o degenerazione dell’opera d’arte e dell’artista, suscitato da Nordau. Cosi, ancora una volta Lombroso tornava a riflettere sulle teorie di genio e follia, per concludere come non fosse lecito mischiare il genio, forma di nevrosi degenerativa, con l’opera geniale, del tutto avulsa da caratteri patologici. Da cio derivava la differenza tra Verdi, «ingegno», e Wagner, «genio». Seguendo Lombroso, autodefinitosi profano delle discipline musicali, l’intervento ripercorre elementi nuovi, trascurati, a suo dire, dai «tecnici»: principi in grado di declinare con originalita un aspetto importante del panorama culturale italiano del XIX secolo.
What does the bust of Luigi Cibrario, who never was a professor, have to do with the rest of scho... more What does the bust of Luigi Cibrario, who never was a professor, have to do with the rest of scholars present in the gallery of the University building? A wise person would perhaps answer with a political interpretation. The marble monument of Cibrario was inspired by a non-scientific need: the necessity of proving that the Risorgimento counted among its actors not only martyrs of patriotic battles but also scholars who fought the enemy with history. Cibrario, Piedmontese and moderate, demonstrated, by proving it, that the House of Savoy was a thoroughly Italian dynasty. He then gained a valid reason for standing among the most acclaimed ones: those who contributed to the nationalization of monarchy. Wether Cibrario’s thesis was scientifically correct, that is another question.
La significativa produzione storiografica degli ultimi tre decenni sugli spazi sabaudi dal medioe... more La significativa produzione storiografica degli ultimi tre decenni sugli spazi sabaudi dal medioevo all'unità nazionale merita di essere oggetto di un bilancio complessivo. Il convegno intende fare il punto sullo stato della ricerca nei diversi ambiti disciplinari e individuare nuove linee e prospettive di indagine, mettendo in luce le più recenti acquisizioni, i nodi problematici, i possibili sviluppi tematici. Il dibattito si propone come momento cruciale e irrinunciabile di questo incontro fra studiosi di discipline diverse, ma accomunati da percorsi generazionali e intellettuali non dissimili, con l' obiettivo di rinsaldare il dialogo e di aprirlo a futuri contributi.
La corte papale dell'età di Leone XII Genga, castello 1 -30 agosto 2015 Mostra a cura di Ilaria F... more La corte papale dell'età di Leone XII Genga, castello 1 -30 agosto 2015 Mostra a cura di Ilaria Fiumi Sermattei e Roberto Regoli nell'ambito di un programma espositivo ideato da Valerio Barberis Strutture espositive Lexsys (Light and EXhibition SYStem)
Il 30 maggio 1946, con apposito codicillo testamentario, il marchese Giovanni Visconti Venosta de... more Il 30 maggio 1946, con apposito codicillo testamentario, il marchese Giovanni Visconti Venosta destinava alla Città di Torino la nuda proprietà del Castello di Santena «con annesso parco, proprietà e terreni agricoli, la torre, la cappella mortuaria dei Benso di Cavour, l'archivio, i cimeli storici, mobili ed oggetti ivi esistenti».
Uploads
Papers by Pierangelo Gentile