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Si tratta dell'Introduzione (insieme con C. Chiurco) al volume collettaneo e interdisciplinare "Senza corona: A pi\uf9 voci sulla pandemia": si giustifica il titolo (la necessit\ue0 che, per affrontare in modo adeguato il... more
Si tratta dell'Introduzione (insieme con C. Chiurco) al volume collettaneo e interdisciplinare "Senza corona: A pi\uf9 voci sulla pandemia": si giustifica il titolo (la necessit\ue0 che, per affrontare in modo adeguato il Coronavirus, sia necessario togliersi dal capo la 'corona' della volont\ue0 senza limiti di produzione-consumo-godimento. E si mostra come solo un dialogo interdisciplinare, approfondito e sereno, come quello tentato nel libro da professionisti diversi (3 filosofi morali, una storica della filosofia, un infermiere, uno psichiatra, un neurologo) possa individuare i molteplici problemi che la pandemia ha messo in luce e aggravato, non limitandosi, come molti hanno fatto, semplicemente a denunciarli, ma anche indicando, per quanto possibile, soluzioni innovative per affrontarli e riuscire a convivere con essi
Il saggio - presentato, in una sua prima stesura, al Symposium Platonicum mondiale tenutosi, su call for papers, a Pisa nel 2013 - commenta uno snodo particolarissimo del 'Simposio' platonico (203d7): qui, fra i caratteri ascritti... more
Il saggio - presentato, in una sua prima stesura, al Symposium Platonicum mondiale tenutosi, su call for papers, a Pisa nel 2013 - commenta uno snodo particolarissimo del 'Simposio' platonico (203d7): qui, fra i caratteri ascritti ad Eros, demone figlio di Poros (risorsa, acquisto) e Penia (povert\ue0), \ue8 elencata la sua propensione ad essere "filosofo attraverso la vita intera" (philosophon dia pantos tou biou). Il tratto non riserva l'esercizio della filosofia ad una fase particolare della vita, date le indicazioni in apparenza contraddittorie rinvenibili nei Dialoghi di Platone, che talora lo colloca nell'et\ue0 giovanile ed altrove lo pretende invece dall'anziano. Ci\uf2 che in realt\ue0 tale tratto attribuisce ad Eros -e ad ogni uomo con lui- \ue8 la necessit\ue0 di prolungare la "\ue0skesis", l'esercizio ascetico dell'amor di sapienza (philosophia), per l'intera vita e in ogni suo giorno, dandosi ogni momento cura che quel...
Il saggio rende conto del Progetto "Relazione umana, filosofia, cura:iIl libro e la lettura terapeutica" condotto nel biennio 2015-17 a Verona fra Dipartimento di Scienze Umane, in particolare Centro dipartimentale di ricerca... more
Il saggio rende conto del Progetto "Relazione umana, filosofia, cura:iIl libro e la lettura terapeutica" condotto nel biennio 2015-17 a Verona fra Dipartimento di Scienze Umane, in particolare Centro dipartimentale di ricerca "Asklepios. Filosofia, cura, trasformazione", Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Borgo Trento e Circolo Lettori di Verona per la preparazione di lettori volontari nell'assistenza clinica al paziente ricoverato. Il testo riprende i fondamenti della Medicina Narrativa e della Biblioterapia e illustra nel dettaglio il progetto formativo stesso (obiettivi teorici e pratici, tipologia dei docenti coinvolti, skill attese, calendarizzazione oraria del corso). In particolare, le abilit\ue0 psicologiche e sociali attese sono illustrate in riferimento riflessivo a brani dell'Encomio di Elena di Gorgia da Lentini ( fr. 11, \ua7\ua7 11 e 14) e dall'Odissea (IX 3-15) sul ruolo gi\ue0 del cantore omerico
S'introduce alla monografia di Milena Bontempi sulla misura in Platone (rivisitazione approfondita della tesi di dottorato), non solo segnalando i contenuti dei vari capitoli in cui \ue8 organizzato il lavoro: si sottolinea in... more
S'introduce alla monografia di Milena Bontempi sulla misura in Platone (rivisitazione approfondita della tesi di dottorato), non solo segnalando i contenuti dei vari capitoli in cui \ue8 organizzato il lavoro: si sottolinea in particolare la proficuit\ue0 del metodo adottato, quello dell'indagine lessicale condotta direttamente sul testo greco e attraverso l'uso di prodotti informatici (R. RADICE (a c. di), Plato: Lexicon I, electronic edition by R. Bombacigno, Milano 2003), e la novit\ue0 dell'approccio monografico e plurivoco ad un tema fondamentale nel pensiero platonico
L'articolo, contributo a un Congresso Internazionale sul Multifocal Approach (Universit\ue0 di Macerata, 2018), ricostruisce, tramite il supporto di varie discipline, il percorso che, dall'iniziale significato devozionale del... more
L'articolo, contributo a un Congresso Internazionale sul Multifocal Approach (Universit\ue0 di Macerata, 2018), ricostruisce, tramite il supporto di varie discipline, il percorso che, dall'iniziale significato devozionale del 'conosci te stesso' delfico, declina tale prescrizione in senso filosofico nella riflessione del Socrate platonico. Tale conoscenza/cura di s\ue9, strutturalmente legata alla conoscenza/cura dell'altro, diviene basilare anche nella teoria e nella pratica (dialogica) della mediazione dei conflitti, come descritta da Jacqueline Morineau (2003)
... L'obbligo socio-culturale di creare ed esibire invece immagini 'vere' risulta anche dal fatto che la ... certo non lo è la poesia ispirata di Ione e quella "dell'amico del bello e delle ... immagini visive, ma... more
... L'obbligo socio-culturale di creare ed esibire invece immagini 'vere' risulta anche dal fatto che la ... certo non lo è la poesia ispirata di Ione e quella "dell'amico del bello e delle ... immagini visive, ma una certa tecnica incantatrice del discorso ed esibisca, a giovani ancora lontani dal ...
... INTRODUZIONE VII tale stesso, senza di cui "il cielo resterebbe incompiuto" (41 B 7-8) e di cui egli stesso fornirà "la semenza ed il... more
... INTRODUZIONE VII tale stesso, senza di cui "il cielo resterebbe incompiuto" (41 B 7-8) e di cui egli stesso fornirà "la semenza ed il principio" immortali (41 C 6-8), legandone la storia di lì in avanti ... 8 Di tale nodo fisiologico-psicologico si occupa il saggio di Francesca Fermeglia. ...
Il saggio esplora le argomentazioni finali proposte dal Socrate dell'"Apologia" platonica circa la morte: di essa vengono avanzate le due ipotesi che poi la tradizione occidentale di riflessione tanatologica ha fatto sue,... more
Il saggio esplora le argomentazioni finali proposte dal Socrate dell'"Apologia" platonica circa la morte: di essa vengono avanzate le due ipotesi che poi la tradizione occidentale di riflessione tanatologica ha fatto sue, cio\ue8 che la morte sia la fine di tutto, oppure che sia ipotizzabile una sopravvivenza. N\ue9 nell'uno n\ue9 nell'altro caso, argomenta il Socrate platonico, essa pare essere il male che tutti crediamo e temiamo. Egli non arriva ad argomentare un'immortalit\ue0 dell'anima, ma semplicemente a formulare una "grande" e "buona" speranza (cio\ue8 una speranza fondata) che la morte non sia male. Egli mostra che per\uf2, per arrivare a una tale conclusione, occorre continuare a dialogare sull'evento morte, non - come nell'Occidente odierno \ue8 invalso fare - nasconderne la presenza reale e naturale nella nostra vita. Questo dialogo, questa messa in parola dell'evento che pi\uf9 temiamo, anticipa in qualche m...
Questa raccolta di saggi affronta il complesso e articolato rapporto fra tragedia e filosofia, proponendosi di mostrare come il drammaturgo con il suo eroe tragico e il sapiente della filosofia si siano occupati del medesimo problema, un... more
Questa raccolta di saggi affronta il complesso e articolato rapporto fra tragedia e filosofia, proponendosi di mostrare come il drammaturgo con il suo eroe tragico e il sapiente della filosofia si siano occupati del medesimo problema, un problema che pare avere rilevanza etica e che si può porre entro l’ambito proprio del linguaggio. L’obiettivo del volume è quello di cogliere la potenza costruttiva, e spesso problematica, del dialogo tra filosofia e tragedia fra V e IV secolo a. C
Il lavoro \u2013 prodotto entro una riflessione interdisciplinare sulla \u2018guerra giusta\u2019- inizia con l\u2019analizzare la considerazione di Platone, nel I libro delle Leggi (626e-626a), circa l\u2019esservi sempre, \u201cnella... more
Il lavoro \u2013 prodotto entro una riflessione interdisciplinare sulla \u2018guerra giusta\u2019- inizia con l\u2019analizzare la considerazione di Platone, nel I libro delle Leggi (626e-626a), circa l\u2019esservi sempre, \u201cnella realt\ue0 delle cose, per forza di natura\u201d, una guerra dichiarata di ogni Stato contro ogni altro: ma tale realt\ue0 conflittuale, subito estesa, qui, ad altri microcosmi (villaggio, famiglia, individuo, anima) segnala la coimplicazione stessa fra p\uf2lemos e dikaiosyne, poich\ue9, fin dai tempi di Eraclito (fr. 53), \ue8 il p\uf2lemos, opponendo e per\uf2 bilanciando i diversi, ad aver funzione \u2018morfogenetica\u2019 dell\u2019intero stesso ch\u2019essi costituiscono e della generazione della stessa dikaiosyne. Nel mondo greco antico e secondo letture storiche concordi, sarebbe il conflitto a risolvere, tramite una continua e ridefinita mediazione, problemi d\u2019ordine economico. Cos\uec va intesa la definizione tradizionale di giustizia d...
This paper examines assumptions and repercussions of dialectic in a moral setting. Dialectic is a cardinal procedure of Plato\u2019s philosophical research, already studied and clarified in its methodical traits. In the... more
This paper examines assumptions and repercussions of dialectic in a moral setting. Dialectic is a cardinal procedure of Plato\u2019s philosophical research, already studied and clarified in its methodical traits. In the \u2018Timaeus\u2019 (29b-c) a kinship (\u2018syngh\ue8neia\u2019) is pointed out between discourse and their objects, so that the former are as much irrefutable as the latter are stable in being. Also the \u2018Phaedo\u2019 (115e) outlines a relationship between discourse and speaker: the former\u2019s incorrectness has harmful effects on the speaker\u2019s soul and her conduct. This relationship also become bijective when the very state of the soul and her conduct affect the state of her discourses. In the pre-Platonic culture \u2013 from archaic poetry to sophists, from tragedy to the rhetorical and argumentative procedures of political language \u2013 the Greeks acknowledge an original moral implication in the very use of the word. Aristotle studies it in the \u20...
A partire da un passo del 'Menone' platonico sui tratti direttivi della 'phr\uf2nesis' (87D2-89A3), s'individua in tale testo una possibile anticipazione della visione poi aristotelica del sapere pratico. Il luogo... more
A partire da un passo del 'Menone' platonico sui tratti direttivi della 'phr\uf2nesis' (87D2-89A3), s'individua in tale testo una possibile anticipazione della visione poi aristotelica del sapere pratico. Il luogo riguarda in effetti la scientificit\ue0 della virt\uf9 e la tipologia di tale scientificit\ue0: Socrate e il giovane Menone concordano che la virt\uf9 sia non scienza tout-court, ma 'una scienza particolare' ('epist\ue8me tis', 87D6 e 7), nello specifico quella parte della scienza chiamata (con precisione troppo costante per esser solo casuale) 'phr\uf2nesis' e che \ue8 peculiare, poich\ue9 \ue8 capace di guidare all'uso retto di quelli correntemente detti beni, del corpo e dell'anima. Questa visione della virt\uf9, echeggiata in altri passi dei Dialoghi e soprattutto nelle 'Leggi', pare appunto anticipare la 'phr\uf2nesis' aristotelica, o almeno alcuni suoi tratti basilari, e segnalare la virt\uf9 cos\uec...
Il saggio costituisce l'introduzione agli Atti del Convegno internazionale sull'etica platonica: esso mette a fuoco le perduranti centralit\ue0 e difficolt\ue0 di una trattazione del tema morale in Platone. Infatti gli approcci... more
Il saggio costituisce l'introduzione agli Atti del Convegno internazionale sull'etica platonica: esso mette a fuoco le perduranti centralit\ue0 e difficolt\ue0 di una trattazione del tema morale in Platone. Infatti gli approcci recenti alla questione (soprattutto di tipo logico e linguistico) paiono non far giustizia della pervasivist\ue0, nel corpus Platonicum, del tema morale: se non vi \ue8 in Platone un'etica specifica ed autonoma, come sar\ue0 poi in Aristotele, \ue8 perch\ue9 in realt\ue0 tutto il dialogare di Platone \ue8 centrato su un investimento morale, sul suo linguaggio, sul soggetto specifico capace di riflessione e d'azione morale e sui temi della virt\uf9 e felicit\ue0
Il saggio riprende alcuni nodi basilari della nozione greco-antica (socratico-platonica) della morte, sottolineandone l'attualit\ue0
La recensione considera la ricostruzione teatrale, da parte di Livio Rossetti, della vicenda di Socrate come riferita da Platone soprattutto nel dialogo 'Critone', sondando le ragioni filosofiche per le quali Socrate rifiuta le... more
La recensione considera la ricostruzione teatrale, da parte di Livio Rossetti, della vicenda di Socrate come riferita da Platone soprattutto nel dialogo 'Critone', sondando le ragioni filosofiche per le quali Socrate rifiuta le pressioni degli allievi a fuggire dal carcere, sottraendosi con l'inganno alla condanna a morte. Quest'ultima sancisce a suo dire un danno del corpo, mentre l'inganno sancirebbe un pi\uf9 grave danno dell'anima. Socrate rivendica in merito la propria integrale autonomia di giudizio, formatasi con l'esercizio filosofico protratto per tutta la sua vita
Wondering, perplexity, aporia: cognitions and emotions as roots of philosophical researching As recalled in the publishing project of this review «Thaumàzein», two famous ancient passages, in Plato's Theaetetus (155d) and... more
Wondering, perplexity, aporia: cognitions and emotions as roots of philosophical researching As recalled in the publishing project of this review «Thaumàzein», two famous ancient passages, in Plato's Theaetetus (155d) and Aristotle's Metaphysics (982b,) regard wondering (thaumazein) as the origin of philosophical researching. Many scholars rightly assume as a starting point that wondering (astonishment, étonnement, meraviglia) is the basic «pathos» philosophy must be traced back to and the actual origin of every philosophical researching. It has been seen as a men's proper skill, even more an essential condition to human being and a criterium according to which a new history of philosophy may be outlined (Jeanne Hersch, 1981; Enrico Berti, 2007). Other scholars have assimilated wondering and perplexity: the American philosopher and educationist Gareth B. Matthews has devoted a whole study to «Socratic perplexity» deemed as the «nature» itself of philosophy. Marìa Zambran...
Il linguaggio della città, che la tragedia greca media e riproduce, è l’ambito entro cui s’ipotizza la costruzione di specifiche ‘scenografie’ morali, in particolare appunto nell’‘Antigone’ e nell'‘Edipo re’ sofoclee. Queste tragedie... more
Il linguaggio della città, che la tragedia greca media e riproduce, è l’ambito entro cui s’ipotizza la costruzione di specifiche ‘scenografie’ morali, in particolare appunto nell’‘Antigone’ e nell'‘Edipo re’ sofoclee. Queste tragedie e l’etica aristotelica paiono potersi legare - in modo epistemologicamente più stretto e garantito di quanto le prime si leghino alla stessa ‘Poetica’ - per due tratti complementari: da un lato, quello per cui Sofocle pone già in qualche modo il problema di un sapere pratico (la saggezza), utile e necessario, più della mantica e delle tecniche, a valere felicità; dall’altro, quello per cui Aristotele, radicando nel linguaggio comune la propria riflessione morale, reputa materiale base e insostituibile della trattazione dialettica della sua etica quanto i più o i sapienti, e dunque anche i tragici, prima di lui sostennero sulle varie questioni morali. Si esaminano poi le norme guida (‘nòmoi’) dell’agire di Creonte, Antigone ed Edipo, mostrando come esse non siano in sé riprovevoli o in contrasto con le opinioni morali correnti e come, ciononostante, sia la dissennatezza (‘aphrosyne’) a far precipitare nell’infelicità i tre personaggi. La follia, verosimile opposto della saggezza per Aristotele, non rimonta però neppure per Sofocle a una semplice beffa del destino ed è frutto semmai, come lamenta Creonte alla fine dell’‘Antigone’, di un ‘errore’ dell’uomo stesso (‘hamàrtema’). La portata morale di questo a sua volta si comprende guardando non tanto e non solo - come la tradizione per lo più ha fatto - alla ‘Poetica’, quanto all’‘Etica Nicomachea’ (libri III e V), dove Aristotele segnala l’ignoranza ‘colpevole’ tipica dell’ ‘hamàrtema’, fonte dunque di un preciso tipo e grado di responsabilità. La dissennatezza che porta Creonte, Edipo e la stessa Antigone ad ‘errare’ - a proprio doloroso danno - nella conduzione dell’azione, se non nel fine a cui questa tende, si colora poi di tratti passionali (semplificazione, frettolosità, rigidezza) e anticipa cosi la stretta connessione di ragione e passione che Aristotele reputerà tipica dell’uomo e che la critica, riflettendo su un’etica greco-classica precompresa per lo più solo come intellettualistica, ha teso viceversa a reputare separate
Care, Eros, Happiness. On Plato’s Anthropology Various currents of thought and individual thinkers recently refer to Plato’s epimeleia heautou: the so-called philosophical practices, important philosophers in the XXth Century (Patoĉka,... more
Care, Eros, Happiness. On Plato’s Anthropology Various currents of thought and individual thinkers recently refer to Plato’s epimeleia heautou: the so-called philosophical practices, important philosophers in the XXth Century (Patoĉka, Hadot, Foucault) and the authors reflecting upon contemporary technological medicine (Jaspers, Gadamer). However the notion itself of “cure” needs today to be clarified, first recalling the different meanings already recognized by Heidegger to his Sorge. Moreover, we must distinguish the current purely therapeutic notion of “cure” and a wider, promotive notion of “care”, whose model is to be found in ancient Greek medicine and in Plato’s epimeleia. Just in Phaedr. 270b Gadamer finds a basic analogy between medicine, granting health and strength to the body through pharmaka and good foods, and philosophical rhetoric, giving to the soul persuasion and virtue through good discourses and right actions. Both medicine and philosophy aim then at caring their...
Il dialogo \ue8 oggi rinvio costante di varie discipline umanistiche e perno di molte delle cosiddette pratiche filosofiche. Frequente \ue8 anche il rinvio, da parte di autori e filoni odierni, a \u2018Socrate\u2019 come testimone di una... more
Il dialogo \ue8 oggi rinvio costante di varie discipline umanistiche e perno di molte delle cosiddette pratiche filosofiche. Frequente \ue8 anche il rinvio, da parte di autori e filoni odierni, a \u2018Socrate\u2019 come testimone di una modalit\ue0 dialogica del comunicare, creduta oggi pi\uf9 che mai necessaria e utile. Si cerca qui anzitutto di verificare che cosa in modo non generico, ma preciso si possa intendere per \u2018dialogo\u2019, rinviando sia alla nascita, tra fine V e inizio IV sec a.C., del genere letterario del sokratik\uf2s l\uf2gos, cui gli stessi Dialoghi platonici appartengono, sia a filoni novecenteschi che fanno perno o sul dialogo (pensiero dialogico) o sul \u2018metodo socratico\u2019 (scuola nelsoniana) o sullo scambio dialogico stesso (Morineau e teoria della mediazione). Son poi ripresi alcuni dei \u2018Socrate\u2019 del \u2018900, soprattutto di quei pensatori (Arendt, Pato\u10dka, Hadot, Nussbaum) che, da punti di vista e con intenti diversi, valorizzan...

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