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Call for Papers per il numero 05/2024 della rivista "Archeologie Sperimentali. Temi, Metodi, Ricerche".
La scadenza per l'invio delle proposte di contributo è fissata al 22 settembre 2024.
“Storie (di) Ceramiche” è una giornata di studi dedicata alla memoria di Graziella Berti, studiosa di ceramica medievale e figura importante per gli studi storici sulla Pisa medievale e moderna, venuta a mancare l’11 Giugno del 2013.... more
“Storie (di) Ceramiche” è una giornata di studi dedicata alla memoria di Graziella Berti, studiosa di ceramica medievale e figura importante per gli studi storici sulla Pisa medievale e moderna, venuta a mancare l’11 Giugno del 2013.
Questa occasione, giunta alla sua quinta edizione, vuole ricordarla nella maniera che lei stessa avrebbe apprezzato di più: attraverso i temi a lei cari, l’innovazione della ricerca e le nuove generazioni di studiosi.

La quinta edizione, svoltasi l’11 Giugno 2018 a Pisa, a cinque anni dalla scomparsa della studiosa, è stata dedicata al tema delle “Tecnologie di produzione” intendendo in questa maniera ricordare l’impegno della studiosa nell’indagare le modalità di fabbricazione del vasellame, dalla cavatura dell’argilla alla tornitura, dalla decorazione degli oggetti sino alla cottura in fornace.

Gli studi inseriti in questo volume, e presentati nel corso della quinta giornata di studi, offrono osservazioni sui metodi di fabbricazione ricavati sia dalle ceramiche rinvenute negli scavi come scarti di fornace, che dagli attrezzi utilizzati dai vasai o dalle stesse fornaci dove la ceramica veniva cotta.

Attraverso analisi materiali, archeometriche e sperimentali, e tramite l’intreccio di fonti scritte, materiali ed etnografiche, vengono ricostruiti i metodi di lavoro e le tecniche utilizzate nelle botteghe, le abitudini dei vasai, i modi di tornire e decorare gli oggetti, le eventuali sperimentazioni, le trasmissioni tecnologiche tra centri diversi.
Research Interests:
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Spesso considerati “i più barbari fra i barbari”, i Longobardi vantano in realtà una delle civiltà più ricche e complesse dell'Età delle Migrazioni, capace di tramandare raffinati tesori culturali ed artistici, così come straordinarie... more
Spesso considerati “i più barbari fra i barbari”, i Longobardi vantano in realtà una delle civiltà più ricche e complesse dell'Età delle Migrazioni, capace di tramandare raffinati tesori culturali ed artistici, così come straordinarie tecniche artigianali. Questo saggio vuole porre l'attenzione su di un aspetto cardine della cultura longobarda, l'abbigliamento maschile, fondamentale espressione di status nelle società germaniche. L'obiettivo principale è presentare una sintesi organica e fruibile dei dati storici, offrendo al lettore uno strumento bibliografico aggiornato ed una serie di interpretazioni ricostruttive utili ad un approccio critico alla tematica, agevolando così il “lavoro” del re-enactor più scrupoloso. Materiali tessili, colori ed indumenti vengono descritti utilizzando fonti documentarie, archeologiche ed iconografiche provenienti dall'Italia longobarda, confrontandole con le evidenze dell'Europa germanica e con il vicino mondo mediterraneo. Come corollario, vengono rivisitate le teorie finora note sulla cintura di sospensione della spatha, fondamentale elemento del corredo dell'armato.
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La cintura per la sospensione della spatha costituisce uno degli elementi più significativi dei corredi funerari maschili di età longobarda; costituita da un insieme di guarnizioni che sembrano ripetersi secondo schemi definiti, essa... more
La cintura per la sospensione della spatha costituisce uno degli elementi più significativi dei corredi funerari maschili di età longobarda; costituita da un insieme di guarnizioni che sembrano ripetersi secondo schemi definiti, essa consentiva al guerriero di portare l’arma al fianco.
Malgrado le numerose proposte che hanno caratterizzato il dibattito italiano ed europeo, non si è ancora giunti all’elaborazione di un modello accettato e condiviso e rimangono aperti numerosi interrogativi in merito al ruolo delle singole guarnizioni metalliche e, nel complesso, al funzionamento dell’intero sistema.
Il contributo presentato in questa sede ha l’obiettivo di analizzare i singoli elementi che componevano il set di guarnizioni delle cd. ‘cinture a cinque pezzi’ in ferro e di identificarne ruoli e funzioni, proponendo un modello di sospensione della spatha adattabile ai materiali longobardi.
Analisi delle fonti archeologiche, storiche e iconografiche che hanno consentito la realizzazione delle tavole ricostruttive della tomba 'del cavaliere' di Monticello di Fara.
Catalogo dei materiali provenienti dalla necropoli longobarda di Monticello di Fara, Sarego (VI).
Che cos'è l'Archeologia Sperimentale?
La recente scoperta di una necropoli altomedievale a Momo (NO) costituisce un caso di studio particolare per la comprensione della cultura materiale germanica nell'Italia settentrionale e permette di acquisire nuove informazioni sulla... more
La recente scoperta di una necropoli altomedievale a Momo (NO) costituisce un caso di studio particolare per la comprensione della cultura materiale germanica nell'Italia settentrionale e permette di acquisire nuove informazioni sulla produzione e sulla circolazione della ceramica longobarda in Piemonte. Tra gli oggetti del corredo funebre delle sepolture sono infatti riconoscibili alcune forme ceramiche da mensa caratterizzate da decorazioni ottenute mediante stampigliatura e stralucidatura.
Il contributo vuole presentare un caso di studio in cui sono state utilizzate le metodologie dell'Archeologia Sperimentale per analizzare i materiali ceramici e identificare le tracce di lavorazioni presenti sulla superficie dei reperti. L'approccio sperimentale ha consentito di proporre spunti di riflessione sul significato artigianale e culturale dei reperti e sulle capacità tecniche delle maestranze, permettendo di proporre interpretazioni sulle tecniche di foggiatura, sulle modalità di decorazione e sui metodi di cottura dei pezzi.
Lo studio della produzione ceramica altomedievale rappresenta un momento fondamentale per la comprensione della cultura materiale attestata nella penisola italiana tra il VI e il IX secolo d.C.. Sono state create, negli anni, tabelle... more
Lo studio della produzione ceramica altomedievale rappresenta un momento fondamentale per la comprensione della cultura materiale attestata nella penisola italiana tra il VI e il IX secolo d.C.. Sono state create, negli anni, tabelle tipocronologiche per il confronto morfologico delle differenti forme; particolare attenzione è stata data agli aspetti artistici e stilistici delle decorazioni, mentre recentemente le produzioni sono state indagate attraverso strumentazioni archeometriche. Dal punto di vista dell'autore, però manca un approccio di tipo sperimentale, che possa permettere di comprendere gli aspetti tecnologici della produzione, e che sia in grado di ricostruire l'organizzazione della bottega di un ceramista attivo nell'Italia altomedievale.
La ricerca qui presentata e ancora in corso, vuole focalizzarsi sull'analisi delle informazioni archeologiche, allo scopo di ricostruire le singole fasi del processo produttivo della ceramica, dal reperimento dell'argilla alla realizzazione dell'oggetto finito. L'obiettivo è quello di comprendere le i singoli aspetti del processo tecnologico, attraverso l'indentificazione degli indicatori artigianali.
In particolare, il lavoro qui esposto vuole presentare la ricostruzione di una fornace rinvenuta in un sito archeologico piemontese, datata all'VIII secolo; la costruzione della struttura, realizzata in graticcio intonacato d'argilla, ha permesso la comprensione delle modalità di funzionamento dell'impianto, contribuendo allo sviluppo di ipotesi interpretative in merito al lavoro del ceramista.
Si tratta della bozza del testo, nel file sono presenti alcuni refusi ed errori di formattazione che sono stati corretti in fase di pubblicazione. Mancano inoltre i ringraziamenti a tutte le persone che in varie forme hanno collaborato al... more
Si tratta della bozza del testo, nel file sono presenti alcuni refusi ed errori di formattazione che sono stati corretti in fase di pubblicazione. Mancano inoltre i ringraziamenti a tutte le persone che in varie forme hanno collaborato al progetto, presenti nel testo pubblicato.
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Archaeological research in the area of Piedmont resulted in the identification of 13 sites with characteristic features of metallurgic activity, which date between the 5th and 10th century A.D.: in 6 of them, archaeologists investigated... more
Archaeological research in the area of Piedmont resulted in the identification of 13 sites with characteristic features of metallurgic activity, which date between the 5th and 10th century A.D.: in 6 of them, archaeologists investigated different artisanal facilities whose purpose was the reduction of minerals.

The presence of specific archaeological markers (ingots, hemispherical and semi-finished lead bars, tools associated with goldsmiths) and the proximity of the settlements to the argentiferous lead deposits led to hypothesis of the existence of activities related to extraction of silver: these activities seem to be associated with the production of iron, a topic that has often been under the attention of researchers.

The experimentation carried out by the authors has the aim to demonstrate how the kind of structures documented in Early Medieval Piedmont could be useful both for reducing iron and for extracting silver from galena minerals. The work was focused on reconstructing the structure found in Misobolo (TO) and dated back to the 8th century
A.D.(CIMA 1986): iconographical sources led us to the reconstruction of two bellows in leather and wood; ceramic tuyeres were replicated recreating one of the two furnaces found during the excavation of Brescia – Santa Giulia of Brescia.

The experimentation was useful to document all the steps of the production cycle and to obtain a small quantity of metal; during the research we were able to achieve a better understanding of some particular aspects of the structure’s working principles.
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Tesi di Specializzazione, relatore prof.ssa Caterina Giostra, correlatore prof. Enrico Giannichedda, Anno Accademico 2020/2021, Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
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Tesi di laurea specialistica, relatore prof. M. Valenti (Università di Siena), controrelatore dott.ssa E. Sorge (Soprintendenza Toscana), Anno Accademico 2012, Corso di laurea specialistica in Archeologia ind. Medievale, Università di... more
Tesi di laurea specialistica, relatore prof. M. Valenti (Università di Siena), controrelatore dott.ssa E. Sorge (Soprintendenza Toscana), Anno Accademico 2012, Corso di laurea specialistica in Archeologia ind. Medievale, Università di Siena.
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Tesi di laurea triennale, relatore M.M. Negro Ponzi Mancino, Anno Accademico 2007, Corso di laurea triennale in Scienze dei Beni Culturali, Università degli Studi di Torino.
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In the last fifteen years, archaeological investigations have unearthed numerous Lombard sites in Italy, contributing to the knowledge of a very little known part of Italian History. The material finds come from necropolis; settlements... more
In the last fifteen years, archaeological investigations have unearthed numerous Lombard sites in Italy, contributing to the knowledge of a very little known part of Italian History. The material finds come from necropolis; settlements and craft areas are exhibited in museums, and tell us stories of people who lived fourteen centuries ago.
Often, however, these materials do not have an immediate effect on the visitor, and they turn out to be obscure for the public. In this regard, living history is an amazing way to create a link between archaeological data and community, using a language made of images, gestures, sounds and smells.
Presenze Longobarde is a research and study project about the material culture of the Lombards, and in particular about the northwestern part of Italy during 7th century. Through experimental and reconstructive approaches, we would like to investigate particular issues related to the Germanic culture, using living history as scientific and educational tool. This paper aims to present some experiences carried out in the project, in the field of male and female dress, early medieval nutrition, ceramic production and ancient metallurgy. In particular, we would like to present the reconstruction of some Lombard figures from Piedmont, based on the grave goods from the Dama del Lingottoʼs tomb, graves 47 and 53 of Collegno, grave 479 of SantʼAlbano Stura and grave 79 of Nocera Umbra.
Finally, a significant part of the paper will be devoted to display some particular reconstructions, like the aristocratic feast of 7th century and a Lombard funeral ritual.
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La recente scoperta di una necropoli altomedievale a Momo (NO) costituisce un caso di studio particolare per la comprensione della cultura materiale germanica nell'Italia settentrionale e permette di acquisire nuove informazioni sulla... more
La recente scoperta di una necropoli altomedievale a Momo (NO) costituisce un caso di studio particolare per la comprensione della cultura materiale germanica nell'Italia settentrionale e permette di acquisire nuove informazioni sulla produzione e sulla circolazione della ceramica longobarda in Piemonte. Tra gli oggetti del corredo funebre delle sepolture, sono infatti riconoscibili alcune forme ceramiche da mensa caratterizzate da decorazioni ottenute mediante stampigliatura e stralucidatura.
Il contributo vuole presentare un caso di studio in cui sono state utilizzate le metodologie dell'Archeologia Sperimentale per analizzare i materiali ceramici e identificare le tracce di lavorazione presenti sulla superficie dei reperti. L'approccio sperimentale ha consentito di proporre spunti di riflessione sul significato artigianale e culturale dei reperti e sulle capacità tecniche delle maestranze, permettendo di proporre interpretazioni sulle tecniche di foggiatura, sulle modalità di decorazione e sui metodi di cottura dei pezzi.
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L'Archeologia Sperimentale è uno strumento metodologico al servizio delle tradizionali discipline storico-archeologiche, e permette di integrare, verificare o confutare le teorie e le interpretazioni proposte dagli studiosi. Utilizzando... more
L'Archeologia Sperimentale è uno strumento metodologico al servizio delle tradizionali discipline storico-archeologiche, e permette di integrare, verificare o confutare le teorie e le interpretazioni proposte dagli studiosi. Utilizzando questo approccio, è possibile ricostruire nella pratica i processi formativi che stanno alla base di una particolare informazione storico-archeologica, utilizzando un rigoroso metodo di lavoro e di documentazione. L’obiettivo è quello di produrre nuove informazioni, ottenendo risultati condivisibili, riproducibili e misurabili.
La lezione intende far conoscere agli studenti le potenzialità di questo strumento di ricerca, fornendo loro un quadro generale della disciplina; verranno presentate alcune significative esperienze di studio, pertinenti a differenti ambiti tematici, al fine di evidenziare gli aspetti metodologici dell’Archeologia Sperimentale.
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Lo scenario culturale europeo si è arricchito, nel corso dell’ultimo decennio, di nuove soluzioni divulgative, che hanno reso possibile comunicare al pubblico meno specializzato, in maniera originale ed accattivante, i risultati delle... more
Lo scenario culturale europeo si è arricchito, nel corso dell’ultimo decennio, di nuove soluzioni divulgative, che hanno reso possibile comunicare al pubblico meno specializzato, in maniera originale ed accattivante, i risultati delle tradizionali discipline storico-archeologiche: si tratta di esperienze di ricostruzione storica, dimostrazione pratica ed immedesimazione, di grande impatto, che possono essere etichettate sotto la definizione di Living History.
Ad esse, si aggiunge il grande apporto dell’Archeologia Sperimentale, una disciplina ancora poco sviluppata in Italia, che permette di integrare la ricerca scientifica, producendo nuovi dati e verificando le teorie e le ipotesi elaborate dalle tradizionali metodologie di studio.

L’intervento qui proposto vuole presentare al pubblico il progetto Presenze Longobarde, esperienza di studio della cultura materiale del popolo longobardo. Attraverso approcci di tipo sperimentale e ricostruttivo, il progetto intende approfondire particolari tematiche connesse alla società germanica: l'abbigliamento, ricostruito sulla base delle informazioni archeologiche, storiche ed iconografiche, o l'Alimentazione, argomento vasto ed eterogeneo affrontato attraverso l'analisi delle fonti, lo realizzazione di prove sperimentali di cottura e l'allestimento di un banchetto aristocratico della prima metà del VII secolo d.C..

Particolare attenzione è riservata allo studio di determinati aspetti dell'artigianato altomedievale, affrontati con il duplice approccio della Ricerca e della Divulgazione.
La ricostruzione delle differenti fasi dell'estrazione dell'argento, a partire dal minerale piombifero, si caratterizza come esperienza di Archeologia Sperimentale, presentata nel 2015 all'Experimental Archaeology Conference di Dublino; parallelamente, lo studio offre numerosi aspetti spettacolari e coinvolgenti, che l'hanno resa un importante momento divulgativo durante gli eventi aperti al pubblico.
Lo studio della ceramica altomedievale ha permesso di porre numerosi interrogativi durante la ricostruzione delle singole fasi di realizzazione di un manufatto, analizzando nei dettagli gli aspetti tecnici del sapere artigianale; il reperimento delle materie prime, la foggiatura di un vaso e la costruzione di un forno ceramico hanno permesso, attraverso attività, gesti ed immagini, di spiegare al pubblico meno specializzato un argomento altrimenti di difficile divulgazione.
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Intervento all'interno del Convegno "Volterra: Lavori in corso", 12/12/2014, Volterra.

con Elena Sorge, Giovanni Roncaglia, Roberta Recanatini.
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- "I Longobardi in Italia", prof.ssa Elisa Possenti, Università degli Studi di Trento. - "I Longobardi a Civezzano", dott. Gianni Ciurletti, già Soprintendenza per i Beni ARcheologi della Provincia di Trento. - "La ricostruzione storica... more
- "I Longobardi in Italia", prof.ssa Elisa Possenti, Università degli Studi di Trento.
- "I Longobardi a Civezzano", dott. Gianni Ciurletti, già Soprintendenza per i Beni ARcheologi della Provincia di Trento.
- "La ricostruzione storica come strumento di ricerca e valorizzazione: il progetto Presenze Longobarde", in "Longobardi a Civezzano", dott.ssa Valeria Cobianchi, dott. Yuri Godino, Mirko Montelatici.
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Incontro "Tra Archeologia e Archeometria: dialoghi, interazioni, esperienze in atto", Università degli Studi di Torino, Dottorato in Scienze Archeologiche, Storiche e Storico-artistiche, 26 maggio 2016.
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“Castiglion Che Dio Sol Sa: un castello ritrovato”, Notti dell'Archeologia 2013, evento organizzato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e dal Comune di Sovicille (SI), 20 luglio 2013, castello di Montarrenti –... more
“Castiglion Che Dio Sol Sa: un castello ritrovato”, Notti dell'Archeologia 2013, evento organizzato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e dal Comune di Sovicille (SI), 20 luglio 2013, castello di Montarrenti – Sovicille (SI).
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“La Piana di Rosia fra passato, presente e futuro”, Notti dell'Archeologia 2013, evento organizzato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e dal Museo Archeologico di Colle di Val d'Elsa (SI), 6 luglio 2013, Museo... more
“La Piana di Rosia fra passato, presente e futuro”, Notti dell'Archeologia 2013, evento organizzato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e dal Museo Archeologico di Colle di Val d'Elsa (SI), 6 luglio 2013, Museo Archeologico di Colle di Val d'Elsa (SI).
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Conferenza “La piana di Rosia tra storia e contemporaneità”, Notti dell'Archeologia 2012, evento organizzato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e dal Comune di Sovicille (SI), 7 luglio 2012, Bottega di Stigliano –... more
Conferenza  “La piana di Rosia tra storia e contemporaneità”, Notti dell'Archeologia 2012, evento organizzato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e dal Comune di Sovicille (SI), 7 luglio 2012, Bottega di Stigliano – Sovicille (SI).
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Conferenza “La Necropoli di Malignano e l'archeologia in val di Merse”, Notti dell'Archeologia 2011, evento organizzato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e dal Comune di Sovicille (SI), 15 luglio 2011, Sovicille... more
Conferenza “La Necropoli di Malignano e l'archeologia in val di Merse”, Notti dell'Archeologia 2011, evento organizzato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e dal Comune di Sovicille (SI), 15 luglio 2011, Sovicille (SI).
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Lezione tenuta alla Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio, Workshop "Temi ed esperienze di Archeologia Sperimetnale", Politecnico di Milano (11 luglio 2020)
Deadline: 31 luglio 2022.
Email: redazione@archeologiesperimentali.it
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Scadenza per l'invio dei contributi: 31 luglio 2022
Contatto: redazione@archeologiesperimentali.it
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