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Tarquinia: discipline umanistiche e scientifiche per svelare il segreto di venti scheletri sepolti nel centro abitato anziché nella necropoli. Un team di ricercatori dell'Università Statale di Milano, in collaborazione con l'Università di... more
Tarquinia: discipline umanistiche e scientifiche per svelare il segreto di venti scheletri sepolti nel centro abitato anziché nella necropoli. Un team di ricercatori dell'Università Statale di Milano, in collaborazione con l'Università di Cambridge, ha dato una nuova identità a sei dei venti scheletri ritrovati nell'area della Civita di Tarquinia, le cui caratteristiche si differenziano molto dalle abituali sepolture in necropoli, grazie a una inedita combinazione di ricerche statistiche, umanistiche, archeologiche e naturalistiche messe a sistema tra di loro. Lo studio è stato pubblicato su Scientific Reports - Nature
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The painted tombs of Tarquinia (a UNESCO heritage site since 2004) are one of the most investigated phenomena of the Etruscan funerary context. Despite this, the role of monuments in the cultural panorama is still under debate. In this... more
The painted tombs of Tarquinia (a UNESCO heritage site since 2004) are one of the most investigated phenomena of the Etruscan funerary context. Despite this, the role of monuments in the cultural panorama is still under debate. In this paper the interdisciplinary study about the specic founding principles of the spatial conception
of Etruscan funerary rituals will be explained. The study demonstrates that the qualities that characterise the city seem to be extremely peculiar. This suggests the existence of specic beliefs at the heart of the local design of the funerary space. The paper discuss the choices and the motivations at the root of the formation and development of the painted tombs, considering each local characteristic. For the first time, this brings together all the graphic, architectural and descriptive information: the result is a system of tools created for the specic needs of the district.
As a result, it is now possible to observe the distribution of the hypogea over time, in order to interpret the reasons, goals, social value and role of the monuments within the community.
of Etruscan funerary rituals will be explained. The study demonstrates that the qualities that characterise the city seem to be extremely peculiar. This suggests the existence of specic beliefs at the heart of the local design of the funerary space. The paper discuss the choices and the motivations at the root of the formation and development of the painted tombs, considering each local characteristic. For the first time, this brings together all the graphic, architectural and descriptive information: the result is a system of tools created for the specic needs of the district.
As a result, it is now possible to observe the distribution of the hypogea over time, in order to interpret the reasons, goals, social value and role of the monuments within the community.
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Tarquinia in questo convegno si offre a più temi di discussione, dalla fragilità, all’internazionalizzazione, passando per una consolidata e sistematica presenza, dal 1982, di ricercatori dell’Università degli Studi di Milano che hanno... more
Tarquinia in questo convegno si offre a più temi di discussione, dalla
fragilità, all’internazionalizzazione, passando per una consolidata e sistematica presenza, dal 1982, di ricercatori dell’Università degli Studi di Milano che hanno attratto nel tempo iniziative interdisciplinari e presenze da Atenei e Istituti di ricerca sparsi in Europa e nel mondo.
Oggi l’antica città etrusca è minacciata da vari fenomeni di carattere
geomorfologico e dal rischio di abbandono da parte della ricerca sul campo, dovuto alle attuali condizioni giuridico-amministrative che ne rendono difficoltoso il consueto svolgimento. Queste sono determinate dall’Università Agraria di Tarquinia che gestisce la proprietà collettiva civico-demaniale sul pianoro della Civita, ovvero la buffer zone del sito UNESCO (2004) della necropoli delle tombe dipinte. La forza a sostegno di questa fragilità bifronte può venire solo dal mantenere salda la continuità della ricerca che si attesta su una consolidata tradizione e si rinnova continuamente con l’apporto di collaborazioni internazionali, con evidenti vantaggi per il sito UNESCO all’attenzione della comunità mondiale.
fragilità, all’internazionalizzazione, passando per una consolidata e sistematica presenza, dal 1982, di ricercatori dell’Università degli Studi di Milano che hanno attratto nel tempo iniziative interdisciplinari e presenze da Atenei e Istituti di ricerca sparsi in Europa e nel mondo.
Oggi l’antica città etrusca è minacciata da vari fenomeni di carattere
geomorfologico e dal rischio di abbandono da parte della ricerca sul campo, dovuto alle attuali condizioni giuridico-amministrative che ne rendono difficoltoso il consueto svolgimento. Queste sono determinate dall’Università Agraria di Tarquinia che gestisce la proprietà collettiva civico-demaniale sul pianoro della Civita, ovvero la buffer zone del sito UNESCO (2004) della necropoli delle tombe dipinte. La forza a sostegno di questa fragilità bifronte può venire solo dal mantenere salda la continuità della ricerca che si attesta su una consolidata tradizione e si rinnova continuamente con l’apporto di collaborazioni internazionali, con evidenti vantaggi per il sito UNESCO all’attenzione della comunità mondiale.
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Scavi e ricerche nell’area urbana di Tarquinia continuano grazie alla proficua intesa fra l’Università degli Studi di Milano e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo... more
Scavi e ricerche nell’area urbana di Tarquinia continuano grazie
alla proficua intesa fra l’Università degli Studi di Milano e la Soprintendenza
Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana
di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale.
Il nostro contributo riguarda i lavori in corso nelle aree attorno
al nucleo centrale del ‘complesso monumentale’ finora reso noto nei
volumi della Collana Tarchna I-III, fondata da Maria Bonghi Jovino
insieme con il “Progetto Tarquinia” nel 19821. Verranno riassunti i
risultati già presentati in contributi diversi, editi e in corso di stampa,
e le novità riguardanti i collegamenti fra il ‘complesso’ e la situazione
del Pianoro nel suo insieme.
alla proficua intesa fra l’Università degli Studi di Milano e la Soprintendenza
Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana
di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale.
Il nostro contributo riguarda i lavori in corso nelle aree attorno
al nucleo centrale del ‘complesso monumentale’ finora reso noto nei
volumi della Collana Tarchna I-III, fondata da Maria Bonghi Jovino
insieme con il “Progetto Tarquinia” nel 19821. Verranno riassunti i
risultati già presentati in contributi diversi, editi e in corso di stampa,
e le novità riguardanti i collegamenti fra il ‘complesso’ e la situazione
del Pianoro nel suo insieme.
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In this paper, we present a method for unsupervised digital image enhancement, finalized to the visual analysis of degraded Etruscan wall paintings. In many cases, original Etruscan wall paintings are not well-preserved and the simple... more
In this paper, we present a method for unsupervised digital image enhancement, finalized to the visual analysis of degraded Etruscan wall paintings. In many cases, original Etruscan wall paintings are not well-preserved and the simple photographic acquisition does not allow a successful visual investigation. The use of commercial softwares as image enhancers generally do not lead to satisfactory results. Here, we propose an algorithm based on a computational model of human vision, called Automatic Color Equalization (ACE). ACE allows an unsupervised filtering of the degraded wall paintings; it is able to equalize automatically color and contrast, allowing in this way an easier and more successful visual investigation.
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In the Cultural Heritage field, the acquisition, elaboration and visualization of digital images are increasingly relevant. In fact, high resolution images are commonly used for the analysis of fine details of artifacts, for the... more
In the Cultural Heritage field, the acquisition, elaboration and visualization of digital images are increasingly relevant. In fact, high resolution images are commonly used for the analysis of fine details of artifacts, for the dissemination and for the virtual reconstructions. In the visualization pipeline, the correct acquisition of high resolution textures represents a crucial stage in order to achieve an effective simulation.