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Bottini 1992 = Bottini, A., Archeologia della salvezza. L’escatologia nelle testimonianze Metaponto. ‘Tomba del musicista’ dalla necropoli di greca Pantanello (metà Varcheologiche, sec. a.C.). Milano, Longanesi, 1992. PRATICHE FUNERARIE E «MESSAGGI» MUSICALI: CONSIDERAZIONI SULLE TOMBE DI MUSICISTI NELL ITALIA MERIDIONALE (VI-IV SEC. A.C.) Pratiche funerarie Bellia, Angela Questo studio si colloca in un ambito di studi interdisciplinare che coniuga la documentazione storica a interesse musicologico con la ricerca archeologica. L indagine ha preso in 3 6 esame la documentazione 4 5 archeologica di interesse musicale Visuel 1 nell Italia meridionale. È stato condotto uno studio sulle funzioni 1 rituali degli strumenti musicali trovati 2 nelle sepolture di Crotone (1), di Locri (2), di Metaponto (3), di Poseidonia (4), dell area iapigia (5) e di Taranto (6) in relazione al loro contesto di Fig. 1. Luoghi di rinvenimento di strumenti rinvenimento (Fig. 1). La diffusione musicali come oggetti del corredo funerario. . degli strumenti musicali nel contesto funerario per quantità, cronologia e significato, nonché per lo stato di Fig. 2. Metaponto. Tomba del musicista dalla necropoli di Pantanello (metà V sec. a.C.) e corredo conservazione di alcuni esemplari, ha contenente il carapace di una tartaruga usato come cassa di uno strumento musicale a corde . arricchito le testimonianze finora note del mondo antico. Nelle sepolture è costante l associazione di lyrai (o auloi) con un considerevole numero di vasi da simposio (Fig. 2) e, talora, con lo strigile e gli alabastra. Questo dato sottolinea la relazione tra l esperienza collettiva del canto e della musica con il piacere della convivialità e il richiamo alle attività atletiche praticate dalle classi privilegiate (ELIA 2010). È legittimo chiedersi se la deposizione degli strumenti musicali risponda ad una precisa ideologia funeraria connessa alla speranza di salvezza promessa dalle dottrine salvifiche. Non sfugge che nell ambito dei movimenti religiosi diffusi in Magna Grecia alla musica era attribuita la capacità di elevare l anima del fedele e di portarla fuori dagli Inferi, superando i vincoli della morte. Nelle poleis italiote la presenza di circoli orfico-pitagorici, che potevano comprendere gruppi di iniziati, è documentata non solo da tracce riconoscibili nella cultura materiale funeraria ma anche dalle fonti scritte che ricordano l ondata religioso-filosofica tra il VI-V sec. a.C. e all inizio del IV sec. a.C. Nell ambito di tali credenze, che costituivano uno dei canali privilegiati per la diffusione dei modelli greci tra le aristocrazie dominanti delle città, l adozione di emblemi musicali e di simboli riferibili ad un destino oltremondano di sopravvivenza tendevano ad una vera e propria eroicizzazione del defunto. D altra parte, la presenza dello strumento musicale nelle tombe (Fig. 3) che richiama l educazione musicale, potrebbe fornire un preciso riferimento alla presentazione retrospettiva del defunto e la sua appartenenza a un mondo colto e raffinato, con un preciso riferimento al suo ruolo socio-politico e allo status, celebrandone l areté e la formazione culturale (CIPRIANI 1989). Da un lato la musica, che nell antichità costituiva uno dei piaceri Visuel 4 terreni, sembra alludere anche all idea di felicità e di gioia nell aldilà (BELLIA 2012), dall altro la deposizione degli strumenti musicali può essere Visuel 3 connessa con l affermazione della credenza di un legame diretto fra rango sociale e speranza di Fig. 4. Locri. Corredo della T. 754 della necropoli di Contrada Lucifero salvezza, a tutto vantaggio del ruolo delle élites (secondo quarto del V sec . a. C..) con riproduzione grafica della lyra. che nelle attività collegate al banchetto terreno vedevano prefigurato il simposio riservato ai Beati (BOTTINI 1992). © Photo A. Attia Fig. 3. Poseidonia. Scheletro della T. 341 e carapace di tartaruga e cordiera di una lyra rinvenuti nella necropoli di S. Venera (500-475 a.C.). BIBLIOGRAFIA BELLIA 2012: A. Bellia, Strumenti musicali e oggetti sonori nell’Italia meridionale e in Sicilia (VI-III sec. a.C.). Funzioni rituali e contesti, Lucca 2012; BOTTINI 1992: A. Bottini, Archeologia della salvezza. L’escatologia greca nelle testimonianze archeologiche, Milano 1992; CIPRIANI 1989: M. Cipriani, Morire a Poseidonia nel V secolo. Qualche riflessione a proposito della necropoli meridionale, in DialA 7, 1989, 2, p. 71-91; ELIA 2010: D. ELIA, Tombe con strumenti musicali nella necropoli di Lucifero: aspetti del rituale e dell ideologia funeraria a Locri Epizefiri , in L. LEPORE, P. TURI (a cura di) , Caulonia tra Crotone e Locri, Atti del Convegno Internazionale (Firenze 30 maggio-1 giugno 2007), Firenze 2010, p. 405-422. L'archéologie funéraire en Italie du Sud (Fin VIe – début IIIe siècles av. J.-C.) Rencontre exploratoire franco-italienne, INHA, Paris 24 et 25 mars 2017
Rencontre exploratoire franco‐italienne à l'attention des jeunes chercheur(e)s (doctorat, post‐doctorat, chercheurs confirmés) travaillant sur l'archéologie funéraire en l’Italie du Sud entre la fin du VIe et le début du IIIe siècle av. J.‐C. (Campanie, Calabre, Basilicate et Pouilles). RENCONTRE EXPLORATOIRE FRANCO‐ITALIENNE Vendredi 24 et Samedi 25 mars 2017 Institutions organisatrices École pratique des hautes études (École doctorale 427) Université Paris I Panthéon‐Sorbonne (École doctorale 112) UMR 8546‐AOROC (CNRS‐ENS ‐EPHE) Partenaires Campus Condorcet Rubi Antiqua Organisateurs Alexandra Attia ‐ Daniela Costanzo Christian Mazet ‐ Valeria Petta Suite à l’affaiblissement progressif des puissances politiques de l'époque archaïque et en amont de l'expansion romaine du IIIe siècle av. J.‐C., les Ve et IVe siècles avant notre ère constituent pour l'Italie du Sud une période de mutations politiques, sociales et artistiques dont l’archéologie de la mort offre un témoignage privilégié. L'ARCHEOLOGIE FUNERAIRE EN ITALIE DU SUD (FIN VIE ‐ DEBUT IIIE S. AV. J.‐C.) L'ARCHEOLOGIA FUNERARIA IN ITALIA DEL SUD (FINE VI ‐ INIZIO III S. A.C.) La rencontre est divisée en cinq ateliers complémentaires portant sur l'Histoire de l'archéologie funéraire, les Espaces funéraires, les Pratiques funéraires, l'Image en contexte funéraire, et les Nouvelles approches et méthodes concernant l'archéologie funéraire en l’Italie du Sud (archéothanatologie, études du genre, anthropologie physique et culturelle). Les présentations de travaux et les échanges se déroulent en français et en italien. Ils sont présidés et complétés par des spécialistes de la discipline en fonction des thèmes réunis afin d'enrichir le débat et stimuler la réflexion des participants dans leurs travaux de recherche respectifs. Institut national d'histoire de l'art 2 rue Vivienne, 75002 Paris Vendredi 24 Mars ‐ INHA, Galerie Colbert, Salle Vasari  9.40 ‐ Daniela Costanzo (EPHE, "La Sapienza" Università di Roma), Le traitement funéraire des immatures dans les nécropoles de Grande Grèce au Ve s. av. J.‐C. : données archéologiques, pistes de recherche, interprétation.  10.00 ‐ Marianna Spinelli (Università di Messina, Università della Calabria), Deposizioni monetali nelle necropoli greche dell’Italia meridionale : pratiche rituali o sociali ? 13.00 ‐ Présentation de la rencontre Conférence inaugurale : Stéphane Verger (EPHE, AOROC) ; Olivier De Cazanove (Paris I, ARSCAN) Atelier 1 : Histoire de l'archéologie funéraire en Italie du Sud Présidente : Martine Denoyelle (Institut national d'histoire de l'art)  13.30 ‐ Florence le Bars‐Tosi (ARSCAN, équipe LIMC&ESPRI), Un « cold case » lucanien. Armento et la reconstitution des fouilles de 1814.  13.50 ‐ Daniela Ventrelli (ANHIMA, Rubi Antiqua ‐ Mairie de Paris ‐ Regione Puglia), Découvertes archéologiques et collectionnisme à Ruvo di Puglia au XIXe siècle : le cas de la Collection Jatta.  14.10 ‐ Louise Detrez (Sèvres ‐ Cité de la céramique) ; Claude Pouzadoux (Centre Jean Bérard – CNRS/EFR), Naples‐Sèvres. Pourquoi le Centre Jean Bérard et le musée national de céramique de Sèvres nouent‐ils un partenariat ? 14.30 ‐ Table ronde 10.20 ‐ Table ronde 11.00 ‐ Pause‐café 11.30 Conférence intermédiaire Priscilla Munzi (Centre Jean Bérard – CNRS/EFR), Samnites et Romains dans la nécropole de Cumes entre la fin IVe et le début Ier siècle av. J.‐C. 12.00 ‐ Pause‐déjeuner Atelier 4 : L'image en contexte funéraire Présidente : Natacha Lubtchansky (Université François‐Rabelais, Tours)  14.00 ‐ Christian Mazet (EPHE, AOROC, INHA), Sirène, harpie, femme abeille ou … déesse cigale ? Pour une nouvelle lecture iconographique et symbolique d’un ambre figuré de la Tombe Boezio de Sala Consilina.  14.20 ‐ Audrey Gouy (EPHE, AOROC), De Chiusi à la Lucanie. Etude des transferts et variations rituelles à partir de l’imagerie funéraire (Ve‐IVe s. av. J.‐C.).  14.40 ‐ Luigi Zotta (Università degli Studi della Basilicata), Dioniso e l'oltretomba. Iconologia ed ideologia a confronto sulla ceramica italiota tra V e IV secolo a.C.  15.00 ‐ Alexandra Attia (Université Paris I, ARSCAN), L'imagerie funéraire dans le corpus du Peintre de Primato (deuxième moitié du IVe s. av. J.‐C.). 15.00 ‐ Pause‐café Atelier 2 : Espaces funéraires en Italie du Sud Président : Luca Cerchiai (Università degli Studi di Salerno)  15.30 ‐ Michele Scalici (EHESS, Università di Bologna), Territorio, organizzazione sociale e pratiche funerarie nell'Italia meridionale antica : la rete fluviale delle valli del Sele e dell'Aufidus (VI‐IV sec. a.C.).  15.50 ‐ Paola Palmentola (Università degli Studi di Bari Aldo Moro), Archeologia funeraria nel centro indigeno di Monte Sannace (Gioia del Colle, Bari). Considerazioni sull'evoluzione della destinazione dello spazio insediativo fra VI e III secolo a.C. 15.20 ‐ Table ronde  16.10 ‐ Valeria Petta (EPHE, Università degli Studi di Salerno), Pontecagnano tra V e IV sec. a.C.: (ri)appropriazione, (con)divisione e gestione degli spazi funerari. 16.00 ‐ Pause‐café  16.30 ‐ Fabien Bièvre‐Perrin (Aix‐Marseille Université ‐ Centre Camille Jullian/IRAA), Les marqueurs de tombes au sein du paysage funéraire italiote (Ve‐IIIe s. av. J.‐C.). Atelier 5 : Nouvelles approches et méthodes en archéologie funéraire Président : Valentino Nizzo (Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia) 17.00 ‐ Table ronde Samedi 25 Mars ‐ INHA, Galerie Colbert, Salle Pierre Demargne Atelier 3 : Pratiques funéraires Président : Angelo Bottini (Ancien Surintendant, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo)  9.00 ‐ Josipa Mandić (Université Rennes II, Università degli Studi della Basilicata), Riti e pratiche funerarie nella necropoli di San Brancato di Sant'Arcangelo (Pz).  9.20 ‐ Cesare Vita (Université Rennes II, Università degli Studi della Basilicata), Pratiche funerarie e cambiamenti sociali : aspetti del rito nelle sepolture dell'antica Volcei tra VI e IV secolo a.C.  16.30 ‐ Reine‐Marie Bérard (EFR, ARSCAN), Apports et perspectives de l’archéothanatologie dans les études récentes sur le funéraire en Italie du Sud.  16.50 ‐ Clément Salviani (Université Paris I, ARSCAN, INHA), Les apports de l’ostéométrie pour l’étude du fait militaire : tentative de bilan critique.  17.10 ‐ Giulia Pedrucci (Università di Bologna), Il ruolo della madre e del seno femminile in contesti funebri nel mondo greco. 17.30 ‐ Table ronde 18.00 ‐ Conclusions : Agnès Rouveret (Paris X) ; Claude Pouzadoux (Centre Jean Bérard‐ CNRS/EFR) Les différents ateliers sont complétés par la présentation de posters exposés dans la rotonde de la Galerie Colbert et disponibles en ligne sur le site http://www.archeo.ens.fr/