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2017
Questo libro raccoglie le voci di chi ha fatto una scommessa: la scommessa che il museo, se lo si desidera, può essere uno spazio di crescita e riflessione su di sé e sul mondo, un osservatorio, una lente attraverso cui guardare alla complessità che circonda la vita di tutti, e quella degli adolescenti in particolare. Il museo può essere tante cose che la scuola, per sua natura, non è: uno spazio di educazione informale in cui i tempi si dilatano, i silenzi sono ammessi e persino coltivati, le domande sono più importanti delle risposte, il corpo trova un suo agio. Vero è che non basta esporre il pubblico degli adolescenti alle collezioni, per contatto: è utile una mediazione sensibile, progettata a partire dalle domande di quei visitatori, dai loro bisogni, urgenze e curiosità. I metodi, dunque, sono al centro di questo volume: metodi di traduzione, avvicinamento, contenimento. E, a monte, metodi di progettazione per gli operatori – curatori, educatori, esperti di interpretazione, allestitori e così via – chiamati a rinnovare il proprio sguardo e linguaggio. Il volume nasce dall’esperienza di “Che cosa vedi?”, uno strumento di mediazione fra pari progettato da un liceo lombardo presso il Museo del Novecento di Milano. Intorno a quella esperienza si coagulano criticamente le voci di altri operatori culturali che si interrogano sui visitatori adolescenti: le voci di Alessio Bertini (Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze), Federica Pascotto (Palazzo Grassi e Punta della Dogana, Venezia), Lorena Giuranna (Museo MA*GA, Gallarate), e ancora di Maria Chiara Ciaccheri, esperta di accessibilità (ABCittà/Musei Senza Barriere); Stefano Laffi, sociologo (Codici Ricerca e Intervento) e di Franca Zuccoli, ricercatrice universitaria (Università degli Studi di Milano-Bicocca). Ne emerge un quadro di grande vitalità, in cui gli adolescenti non si accontentano di essere visitatori “qualunque”, ma diventano protagonisti di un momento cruciale della loro formazione.
Cinema e scritture femminili. Letterate italiane fra la pagina e lo schermo
A ben vedere. Cinema e media in Primavera. Rivista per giovinette2011 •
Il rapporto che si sviluppa fra cinema e mondo cattolico nel corso di Novecento presenta una complessità che non può essere ricondotta a letture univoche. Tale rapporto si fa ancor più complesso quando di fronte allo schermo siede un pubblico di giovani donne. Il saggio si propone di illuminare tale complessità (che oscilla fra atteggiamenti censori e un investimento sul cinema e sulle sue potenzialità pedagogiche) a partire dall'analisi della rivista "Primavera", rivista destinata a lettrici adolescenti. Lo studio di come il cinema viene messo in discorso all'interno della rivista nei primi quindici anni della sua vita costituisce un punto di osservazione privilegiato per meglio comprendere la trama dei rapporti fra mondo cattolico e cinema in Italia nella fase cruciale che segue il II conflitto mondiale.
2016 •
L'obiettivo della ricerca è proporre una possibile strategia di sviluppo economico sostenibile del comune di Fiordimonte (MC), incardinata sulla valorizzazione a fi ni turistici delle risorse place e time specifi c, nell'ottica della resource-based theory. Nella prima parte il * Il presente contributo è un estratto della tesi di laurea magistrale: La valorizzazione dei beni culturali: opportunità per lo sviluppo di una potenziale destinazione turistica. Il caso di Fiordimonte, a.a. 2014-2015, Università degli Studi di Macerata, Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo, Corso di laurea magistrale in Management dei beni culturali, relatore prof.ssa Mara Cerquetti, correlatore prof. Massimo Montella. Il lavoro di ricerca e la redazione dell'articolo sono precedenti agli eventi sismici che hanno colpito il centro Italia tra agosto e ottobre 2016 e che hanno accentuato il problema dello spopolamento delle aree prese in esame in questa sede, c...
2014 •
2019 •
2018 •
Il libro propone un percorso conoscitivo sulla Delizia del Verginese, caso studio emblematico per la sua relazione con il territorio, la storia e lo stato di conservazione, inquadrata all’interno del sistema culturale delle Delizie Estensi rinascimentali. Attraverso gli strumenti di studio propri del settore disciplinare del Disegno, illustra un percorso di ricerca e analisi multiscala dell’architettura e del suo territorio, attraverso il rilievo inteso come cantiere della conoscenza. Partendo dall’inquadramento storico, il percorso di analisi individua una possibile genesi progettuale, l’articolazione geometrica, funzionale e la sua relazione con il giardino e il territorio circostante, arrivando a contestualizzarne la presenza nel tempo e nello spazio. Attraverso gli strumenti e i metodi della Scienza della rappresentazione ne viene infine restituita la forma nel piano e in 3D, suggerendo alcuni percorsi comunicativi per la promozione e valorizzazione del Bene.
https://in-bo.unibo.it/article/view/14806
Budini Gattai, N. (2023). Osservazione del quartiere attraverso lo sguardo degli adolescenti e possibilità di trasformazione dello spazio. IN_BO. Ricerche E Progetti Per Il Territorio, La Città E l’architettura, 14(18), 218–235.2023 •
Within Florence's District 4, there are two Isolotti: the first is a well-designed suburb born in the 1950s thanks to the INA-Casa plan, inspired by English garden-neighbourhood models with lots of public greenery, low houses and wide pedestrian spaces. The second, which arose in the 1970s-1980s thanks to funding from Gescal and the Ministry of the Treasury, is characterised by a concentration of large apartment blocks separated by green spaces, but also by a fragmented urban fabric and a rarefaction of daily activities. The pandemic has led to new thinking on the importance of neighbourhoods as places from which to rebuild new networks of active citizenship; to rethink more flexible uses of publicly owned spaces. In the wake of the Children's Geographies studies, we want to give voice to the every-day geographies of adolescent girls and boys in order to get their vision of the neighbourhood as social actors; observe their practices of appropriation of neighbourhood spaces and listen to some of their proposals for urban regeneration. Places are not only areas where visions, narratives and symbolic meanings meet, but also instruments through which something is publicly affirmed, where a political act is realized. The material and physical characteristics of places play an important role. The condi- tions that determine the freedom or constraint of actions for the boys and girls are contained within the materiality of the street, the square, the gardens or the condominium areas.
Articolo in A. Altadonna e A. Arena (a cura di), Quaderno del dottorato di ricerca in Ingegneria Edile: Progetto del Recupero. Sintesi di studi e ricerche, vol. 3, Iiriti editore, Reggio Calabria, 2015, p. 138, ISBN 978-88-89955-24-6.
Thin Solid Films
TiN film growth on misoriented TiN grains with simultaneous low-energy bombardment: Restructuring leading to epitaxy2019 •
Rivista di Filosofia Neo-Scolastica (Online First)
Alessandro di Afrodisia e la nascita della dottrina dell'analogia dell'essere2023 •
Archive for Rational Mechanics and Analysis
Note on a paper of Simon on essentially self-adjoint Schr�dinger operators with singular potentials1973 •
Facing Global Digital Revolution
Auditors’ perception of the effectiveness level of the red flags method in detecting frauds2020 •
The Journal of Infectious Diseases
Re: Pre-Exposure Prophylaxis for Mitigating Risk of HIV Transmission During HIV Cure–Related Clinical Trials With a Treatment Interruption2019 •
European Journal of Pharmacology
Prolonged overnutrition with fructose or fat induces metabolic derangements in rats by disrupting the crosstalk between the hypothalamus and periphery: Possible amelioration with fenofibrate2020 •
European Journal of Biochemistry
5'-Methylthioadenosine Phosphorylase from Caldariella acidophila. Purification and Properties1979 •