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Walter Siti, Il realismo è l'impossibile

Walter Siti, "Il realismo è l’impossibile", Nottetempo, Roma, 2013.

10/4/2020 Il realismo è l'impossibile - Deckard LABORATORIO MULTIMEDIALE DI SCRITTURA E DIVULGAZIONE . DAL 2009 08. dicembre 2017 Il realismo è l'impossibile Giovanni di Paolo, La creazione del mondo e l'espulsione dal paradiso, 1445, MET di Edoardo Bassetti Come sempre capita nella vita dell’Uomo, tutto ha inizio da una ca. O meglio, non proprio e non soltanto, da una ca. C’è un uadro, infatti, https://www.rickdeckard.net/2017/12/08/il-realismo-è-l-impossibile/ 1/7 10/4/2020 Il realismo è l'impossibile - Deckard che più di altri ha scandalizzato la storia dell’arte per la sua inesauribile indecenza: L’Origine del mondo di Gustave Courbet. Un’opera che ha sconcertato anche chi era abituato a sconcertare, di solito: davanti a uella vulva in primo piano, appunto, si dice che l’esuberante Pablo Picasso - dopo essere rimasto a lungo senza parole come un ualsiasi scolaretto di fronte a un taboo legato al sesso - abbia mormorato fra sé e sé, mezzo intimorito: «La realtà, è l'impossibile!». Avessimo dovuto fare un’analisi retorica di uesta strana espressione, avremmo detto senza indugi che si tratta di un ossimoro: l’unione di due termini fra loro contraddittori, che genera l’e etto di un cortocircuito sintattico. Una frase di uelle che piacciono tanto, o i, già pronte per essere citate nella didascalia di ualche nostra immagine postata sui social, che spesso ha anche la presunzione di diventare foto pro lo, come fosse legittimata da uella, disabitata, cornice letteraria. Ecco, Walter Siti parte proprio da uesta intuizione – vera, o presunta che sia - per dimostrare che, a ben vedere, di un ossimoro non si tratta: realismo e impossibilità, infatti, non sono e non dovrebbero essere due termini fra loro contraddittori. «Nel presente libretto la precisione lologica non è garantita, le citazioni sono a orecchio e spesso di seconda mano; volevo conservare il https://www.rickdeckard.net/2017/12/08/il-realismo-è-l-impossibile/ 2/7 10/4/2020 Il realismo è l'impossibile - Deckard carattere di un confessione di laboratorio, se avessi lasciato entrare il demone dell’accademia certo uesto mi avrebbe dissuaso dall’a rontare un argomento così impegnativo.», possiamo le ere in Nota. D’accordo, ma viene comun ue da chiedersi: è possibile a rontare un tema così complesso come il realismo, in un’opera che si dichiara così sfacciatamente approssimativa? Siti cerca di rispondere con uella che potrebbe sembrare una breve antologia di curiosi aneddoti letterari, anche un po’ citazionista a dir la verità, dove si intrecciano insistentemente le biogra e e le opere dei più grandi artisti della storia: da Plinio il Vecchio a Nabokov, da Giotto a Warhol, passando per Dickens, Joyce e Dante. Cuce con disinvoltura le maglie sparse di uesto marasma di pezzi di vite raccontate, presunte, vissute, o semplicemente inventate, e le cuce talmente bene che non ci accorgiamo nemmeno dov’è che ci sta portando. Nel mettere insieme i tasselli di uesto puzzle - come a erma l’autore stesso ancora in Nota – Siti ha attinto, dal sa io Realismo e letteratura di Federico Bertoni, aneddoti e frasi che tanto l’hanno fatto pensare: un nome che dovrebbe suonare famigliare a molti studenti dell’Alma Mater, che, come me, hanno avuto o avranno la fortuna di assistere alle sue lezioni di Teoria della letteratura o Storia della critica letteraria. Ma ora lasciamo stare uesto pizzico di sano campanilismo che non fa mai male, e torniamo ad occuparci del nostro sa io in uestione, Il https://www.rickdeckard.net/2017/12/08/il-realismo-è-l-impossibile/ 3/7 10/4/2020 Il realismo è l'impossibile - Deckard realismo è l’impossibile: potrebbe essere uesto, ad esempio, un buon punto di partenza per capire dove Walter Siti ci vuole portare, attraverso uesta s lza di aneddoti e citazioni: «Plinio il Vecchio racconta che Zeusi e Parrasio, i due grandi pittori greci, vennero un giorno a contesa: nel prato ssato per la gara ognuno dei due aveva portato la propria opera protetta da un panno. uando Zeusi mostrò la sua, dove aveva dipinto un grappolo d’uva, gli uccelli scesero dal celo per beccarlo; inorgoglito del successo e dichiarandosi già vincitore, Zeusi invitò con degnazione Parrasio a sollevare il panno per mostrare uel che aveva realizzato – ma Parrasio aveva dipinto il panno. Gli animali sono attratti da ciò che si vede, l’uomo da ciò che si nasconde; il panno di Parrasio rappresenta la cortina che divide la nostra impotenza dalla realtà. Il realismo non è la storia di un rispecchiamento piatto e subalterno, ma di uno svelamento impossibile.» (pp. 15-16) La domanda sorge allora spontanea, istintiva: la realtà, può essere realistica? O è più realistica, magari, la rappresentazione artistica di uella stessa realtà? Oppure: è più realistico un uadro che ritrae fedelmente un grappolo d’uva, o un grappolo d’uva? Un ritratto, o un uomo vero, in carne e ossa? Un articolo di cronaca o un’opera letteraria sullo stesso, identico, fatto? È più realistico il racconto di una realtà https://www.rickdeckard.net/2017/12/08/il-realismo-è-l-impossibile/ 4/7 10/4/2020 Il realismo è l'impossibile - Deckard o ettiva, asettica, o uello di una realtà so ettiva, deformata, percepita? «Se nalmente ra iunta, la realtà-realtà risulta poco credibile dal punto di vista dell’arte; un aneddoto forse spurio ma ben trovato tramanda che il pubblico abbia mugugnato “stasera è morto male” alla ne dell’ultima recita del Malato immaginario, uando Molière ebbe davvero lo sbocco di sangue che lo condusse a morire poche ore dopo.» (p.25) Ed ecco svelato l’arcano: l’opera più realistica di tutte è uella che più si avvicina alla realtà, senza però mai ra iungerla. Ce l’ha a portata di mano, lì, a pochi centimetri, ma decide di non toccarla. Resiste alle sue tentazioni; la guarda, continua a guardarla, ma non allunga la mano: la conserva incorrotta, pura e inarrivabile, e uindi proli ca, credibile. Credibile come un ra io di luce in Carava io, platealmente arbitrario e contro ogni le e della sica, che ci sembra, però, la cosa più realistica che ci possa essere: siamo pronti a giurare, ogni volta, che uel ra io di luce possa cadere solo e soltanto in uel modo preciso, perfetto, uando invece dovrebbe farlo, semmai, in ualsiasi altro. «La letteratura, dice Nabokov, non nac ue il giorno in cui un ragazzo uscì dalla grotta gridando “al lupo, al lupo!” mentre un grosso lupo grigio lo inseguiva – nac ue uell’altra volta che il ragazzo uscì dalla https://www.rickdeckard.net/2017/12/08/il-realismo-è-l-impossibile/ 5/7 10/4/2020 Il realismo è l'impossibile - Deckard medesima grotta gridando “al lupo, al lupo!” e non c’erano lupi dietro di lui. D’accordo, ma uel ragazzo non ha gridato “al drago!” o “alla chimera!”: l’e etto non sarebbe stato così sconvolgente, avrebbero capito subito che stava recitando.» (p.16) Ecco dov’è che Walter Siti vuole condurci – a uesta semplice ma decisiva conclusione, che grazie a un approccio comparatistico potremmo indicare con un’ardita similitudine: il realismo, in arte, si comporta in modo molto simile al concetto di limite, in matematica: è tale, e anzi tocca il suo apice, a una sola condizione: non dovrà mai ra iungere il suo obiettivo; dovrà avvicinarlo, semmai, tendendo a s orarlo all’in nito. All’in nito. «Se dovessi trovare, per il realismo come lo intendo, un verbo riassuntivo, indicherei il verbo sporgersi.» (p.79) • Walter Siti Il realismo è l’impossibile Roma, Nottetempo, 2013 Tag: recensione, ebassetti          https://www.rickdeckard.net/2017/12/08/il-realismo-è-l-impossibile/ 6/7 10/4/2020 Il realismo è l'impossibile - Deckard Termini e condizioni Rassegna stampa Instagram Twitter Facebook Vimeo Youtube Privacy | Informativa sui cookie Accesso https://www.rickdeckard.net/2017/12/08/il-realismo-è-l-impossibile/ 7/7