Stranieri

Per certi versi il pensiero di Bauman è illuminante e proprio in questo libro parla di "panico morale", ovvero quella sensazione che avvolge tutti gli esseri moderni, che influenza la percezione del fenomeno migratorio e che è diventato uno degli aspetti caratterizzanti della modernità, inasprito dall'attuale situazione legata al Medio Oriente, e al terrorismo.

Il dibattito sull’immigrazione è il paradiso dei retori e dei velleitari: c’è chi invoca principi impraticabili e chi soluzioni odiose e irrealistiche. Questo libro invece parla del mondo reale. Da almeno cinque secoli le migrazioni sono una costante della storia europea: dalla pace di Augusta ai trattati di Schengen e Dublino è sempre stato necessario gestire la tensione fra il diritto di emigrare e il diritto degli stati riceventi di decidere chi ammettere e a quali condizioni. Non è mai stato facile, non lo è oggi. Un dato strutturale da affrontare non con buoni (o cattivi) sentimenti, ma con competenza e buona amministrazione.

The study aims at reflecting on the juridical dimension of the relationships with foreigners in Roman society, from the origins of Rome to the beginning of the Italic expansion. Deepening into this sphere leads to a better comprehension of Romans’ behaviour towards what they conceive as ‘other’ with respect to their own community. This research takes as parameter  the polysemy of the word ‘hostis’ that, between the end of the V century B.C. and the beginning of the IV century B.C., semantically shifted from ‘foreigner’ to ‘enemy’.
The exegesis of the two fragments of the XII Tables (II,2; VI,4) reveals that in that time the foreigner (hostis) provided with the ius commercii was preserved by Roman law. Therefore, in the ancient Roman society, there was an opening towards the hostis regulated by law, without eliminating the distinction from the civis.
Afterwards, the study focuses on the acceptation hostis-enemy, when the relation with the other is mediated by the war. The sources (Cic., off. 3, 108; Liv. 34, 13, 5-6; D. 50, 16, 118 e D. 49, 14, 24) show that hostis (in the sense of enemy) was significant on the social and political level and assumed a military meaning through the law: the enemy, as such, had to be ‘legal’.
Finally, in the light of the linguistic connection between hostis and hospes, the research focuses on the juridical aspect of the ‘guest’ in Rome. The antiquity of the hospitium (Liv. 1, 45, 2) documents that, since the ancient times,  also the position of the hospes had been regulated by law.
The outcome of the study is that, in the process of making of the Roman civitas, the «ethic of the hospitality» – that is a conceptual category of J. Derrida meaning the aspiration to unreserved hospitality –, found its expression in law.

Desde 1900, en los campos de la historia del derecho, la historia sociopolítica y la geohistoria, se han multiplicado las investigaciones que tienen como objetos de estudio la extranjería, los consulados, los imperios y las fronteras. Se han introducido así en el panorama historiográfico internacional los temas mencionados y, al mismo tiempo, se han ampliado las miradas que han alcanzado y moldeado otras subdisciplinas académicas, como la historia del pensamiento, la historia socioeconómica, los derechos humanos y el derecho comparado; estos nuevos enfoques se vincularon con los anteriores enlazando preguntas y cauces metodológicos. Este libro procura estimular la discusión interdisciplinaria conectando los espacios imperiales iberoamericano y euromediterráneo a través del estudio de la «naturaleza» y la extranjería, la casuística italiana y portuguesa y el «ideario» de la frontera, el confín religioso pirenaico y los extranjeros de los virreinatos americanos.

Reflexión sobre el mundo de la identificación de los esclavos y libertos en los territorios valencianos a través de la documentación de la serie "Presentació y manifestació de catius ordinaris i fugitius" del fondo "Bailía General", conservada en el Arxiu del Regne de València. El artículo se concluye con unas hipótesis sobre los prejuicios raciales.

Si tratta dell'introduzione al numero speciale della rivista "Mondi Migranti" 2/2017, pp. 25-32. Il numero speciale è composto dai seguenti articoli:
Davide Azzolini, Raffaele Guetto, La crescita delle unioni miste in Italia: un indicatore di accresciuta integrazione degli immigrati e maggiore apertura della società?
Asher D. Colombo, Luigi La Fauci, Matrimoni misti e assimilazione tra gli stranieri in Italia
Ivano Bison, Martina Cvajner, Reti sociali e performance scolastica. L’effetto del gruppo dei pari sull’apprendimento scolastico nelle classi con studenti stranieri
Elisa Barbiano di Belgiojoso, Livia Elisa Ortensi, Reti sociali e senso di appartenenza nel contesto migratorio. Un’indagine in Lombardia
Monica Perez, Cristiano Santinello, Giuseppe Sciortino, Raro è un amico fedele. Relazioni interpersonali e solitudine nell’esperienza migratoria
(https://www.francoangeli.it/riviste/sommario.asp?anno=2017&idRivista=149)

The paper analyzes the “birri” foreigners present in the Roman Courts in the eighteenth century. The research is part of the historiographical trend that considers mobility as a structural element of the ancient regime society. The first part focuses on the specific nature of the work and the sources of problems; then it focuses on the analysis of birri data highlighting the problems of the origin, length of service and the possibility of career advancement.

Biopolitics and "state of exception" provide a partial explanation of State's power in front of migrants.
The essay underline that traditional Rechtsstaat maintain violence as a part of State authority; therefore, there are good reason to sustain migrants meet legal violence as any citizen may, unfortunately,  test. In the deep structure of authority  there is violence mixed with law.
On the other side, migrants are the herald of a new and deeper  legitimacy : the claim for fundamental rights for any human being.

Etrangers et Confédérés dans le bourg de Lugano au XVIII e siècle. Les bailliages sujets des cantons suisses au sud des Alpes sont avant tout connus comme des terres d'émigration. Pourtant, un regard plus attentif décèle également des flux d'immigration. On a déjà étudié l'émigration infra-alpine, de la montagne à la montagne, mais qu'en est-il des centres urbains, comme Lugano ? La question est d'autant plus pertinente si l'on songe au fait qu'au XVIII e siècle ce bourg connaît un considérable essor démographique. L'article montre comme ce phénomène est entre autres dû à la présence grandissante d'étrangers : des marchands et artisans provenant des Etats italiens limitrophes aux Confédérés en passant par de nombreux ressortissants des autres bailliages italiens. Cette recherche aborde des thèmes importants tels que la mobilité, la fiscalité et les frontières, en contribuant entre autres à la réflexion sur le processus de formation de l'Etat moderne.

In un contesto di assenza di fonti informative sulle condizioni economiche delle famiglie a livello comunale, la peculiarità e importanza
di questa ricerca risiede nell’utilizzare dati provenienti
da fonte amministrativa locale per la stima sui redditi e povertà
delle famiglie a livello di small-area. In particolare, i risultati a cui
si è pervenuti contribuiscono alla conoscenza delle condizioni di
vita degli stranieri in una città come Brescia che è chiamata ogni
giorno ad affrontare, in prima fila, problemi di integrazione e di
convivenza pacifica tra diverse realtà culturali.

Reportaje publicado en todos los diarios del grupo Joli de Andalucía sobre la penosa realidad del acogimiento a los menores emigrantes no acompañados en Andalucía y en concreto a la frontera sur. En el, damos nuestra visión sobre el desarrollo del fenómeno.
[eng.]
Report published in all the newspapers of the Joli group about the painful reality of fostering unaccompanied migrant minors in Andalusia and, specifically, the southern border of European Union. In it, we give our vision about the development of the phenomenon.

Gli autori prendono in considerazione il delicato problema della consistente presenza di soggetti stranieri nel circuito dell’esecuzione penale italiana ed europea. Dopo averne delineato i trend di crescita si soffermano sulle principali difficoltà affrontate dagli stessi dall’arresto alla liberazione ed evidenziano come, ad oggi, strumenti europei ad hoc (le decisioni quadro europee) potrebbero fornire valide opportunità di effettivo reinserimento delle persone straniere nei Paesi d’origine (e di conseguenza ridurne la presenza negli istituti italiani e europei) se solo implementati correttamente sulla base della realizzazione di protocolli operativi condivisi fra i Paesi coinvolti.