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The contribution presents the results produced to date by the ongoing work on Vocabolario del Siciliano Medievale, which celebrates the first 250 edited entries (among which 133 are ready for on-line publishing). The paper also provides... more
The contribution presents the results produced to date by the ongoing work on Vocabolario del Siciliano Medievale, which celebrates the first 250 edited entries (among which 133 are ready for on-line publishing). The paper also provides accurate normative indications relative to the last configuration of the lexicographic entry, and this offers some points for reflection. In the final part, the future perspective on the progress of Vocabolario are briefly mentioned. Among the entries to be published, some are anticipated in this work. Particular attention is dedicated to the ones surviving in the modern Sicilian language that allow the researcher to better catch the differences in the continuity, being them only semantic nuances or radical variations of meaning.
Three Sicilian vernacular recipes, still unpublished, are edited here, handed on in the inferior edge of the folios 22v-23v included in the ms. Paris, Bibliotèque Nationale de France, lat. 7018. It is one of the mss. that have trasmitted... more
Three Sicilian vernacular recipes, still unpublished, are edited here, handed on in the inferior edge of the folios 22v-23v included in the ms. Paris, Bibliotèque Nationale de France, lat. 7018. It is one of the mss. that have trasmitted Laurentius Rusius's Liber Marescalcie equorum. The recipes, a single hand work, written in 15th century "mercantesca" deal with the care of the soprosso, vulgar word defining a tissue excrescence forming on the horses’ legs close to a bone, because of an inflammatory process resulting from a traumatic event.
Even if there are several points in common with the Rusios’ treatise, expecially with the chapter CVIII De superossibus, some lexical elements completely extraneous to the aforementioned chapter brings up the hypothesis that the three recipes are a readaptation made by the compiler-copyst (maybe a veterinary) himself. He is an user of Rusius’ therapeutic suggestions for the general subject, but then he readapts the text in accordance with his scopes, providing us his personal care.
La questione relativa alla presenza nell'italiano antico di varietà non toscane interessa anche un dizionario come il GDLI, che poggia saldamente sulla codificazione dell'italiano scritto unitario ma che da un lato deve rendere conto,... more
La questione relativa alla presenza nell'italiano antico di varietà non toscane interessa anche un dizionario come il GDLI, che poggia saldamente sulla codificazione dell'italiano scritto unitario ma che da un lato deve rendere conto, nell'entrata lessicale, del concetto di unità linguistica su base toscana, e dall'altro non può trascurare di citare le specificità areali della lingua delle origini, che sono da considerarsi lingue vere e proprie alla pari del toscano e del fiorentino.
Il contributo analizza essenzialmente come sono stati trattati in generale nel GDLI gli antichi volgari non toscani e, in particolare, qual è stato il criterio adottato per la scelta della forma dell'entrata lessicale nel caso di voci basate esclusivamente su documentazione non toscana.
Il MS. 532 della Wellcome Library di Londra è latore alle cc. 64r-70v di una traduzione italiana tardomedievale di due libri della Trotula, il Liber de sinthomatibus mulierum e il De Curis Mulierum. Il testo, di cui si offre l'edizione... more
Il MS. 532 della Wellcome Library di Londra è latore alle cc. 64r-70v di una traduzione italiana tardomedievale di due libri della Trotula, il Liber de sinthomatibus mulierum e il De Curis Mulierum. Il testo, di cui si offre l'edizione con analisi linguistica e glossario, compendia in ventuno capitoli (corredati da un prologo) i rimedi relativi alle malattie ginecologiche e ostetriche delle donne.
La veste linguistica del codice è di chiara marca settentrionale, ma la mescolanza di fenomeni fonetici e morfologici afferenti a più di una varietà linguistica non permette di stabilire una sua localizzazione sicura.
Ricco e significativo il patrimonio lessicale che offre diverse prime attestazioni e numerosi altri lessemi che integrano la terminologia medico-farmacologica e botanica.
Il ms. 1619 della Biblioteca Riccardiana di Firenze, databile al XV secolo, è latore alle cc. 150r-153r della redazione I degli Ammaestramenti matrimoniali, testo didascalico-moraleggiante, che conobbe una buona fortuna già nel Medioevo... more
Il ms. 1619 della Biblioteca Riccardiana di Firenze, databile al XV secolo,  è latore alle cc. 150r-153r della redazione I degli Ammaestramenti matrimoniali, testo didascalico-moraleggiante, che conobbe una buona fortuna già nel Medioevo ma che riscosse un ancor più ampio successo nell’Ottocento come strenna nuziale.
Il testo, finora inedito, è tràdito dal codice che ci è già noto come uno dei quattro manoscritti che trasmettono la cosiddetta ‘redazione breve’ degli Ammaestramenti, ovvero la versione che contiene solo i precetti che una madre diede alla figlia nubenda prima di congedarla. L’argomento e la natura del testo mi offrono oggi l’occasione di dedicare i dodici «celati amonimenti» all'amica Sara Natale, in occasione delle sue nozze con Simone Albonico.
La trascrizione del ms. è preceduta da una breve analisi linguistica.
Il Libro della cura delle febbri, il Libro della cura delle malattie, il Libro delle segrete cose delle donne and il Libro dell’adornamento delle femmine, which will soon have a critical edition, are four medical short treatises datable... more
Il Libro della cura delle febbri, il Libro della cura delle malattie, il Libro delle segrete cose delle donne and il Libro dell’adornamento delle femmine, which will soon have a critical edition, are four medical short treatises datable to around the first quarter of the fourteenth century. They are particularly important for the studies of historical lexicography ain Italian etymology: not just because they were perused by the academicians of the Crusca since the first imprint of the Vocabolario with misleading captions and incongruous attributions, but also because they were among the texts involved in the question of Francesco Redi's falsifications in the third and fourth imprint of the Vocabolario. The contribution that the four books make to the old Italian lexicon is noteworthy both for the many hapax and the number of first attestations. The lexical specimen that is here shown includes roughly twenty entries of the most interesting words in the four pamphlets: they are mainly technical terms in medical and botanical language, but there are also latinism or words belonging to the common language, otherwise non attested, or attested here for the first time.
Si pubblicano qui gli "Ammaestramenti matrimoniali" (testo unico bipartito o più probabilmente due diversi testi uniti in ragione della somiglianza di argomento) secondo la lezione del ms. Chig. L VII 267 della Biblioteca Apostolica... more
Si pubblicano qui gli "Ammaestramenti matrimoniali" (testo unico bipartito o più probabilmente due diversi testi uniti in ragione della somiglianza di argomento) secondo la lezione del ms. Chig. L VII 267 della Biblioteca Apostolica Vaticana. Il codice, tardotrecentesco, appartiene alla redazione II che contiene sia gli ammaestramenti del re al figlio, sia quattordici comandamenti della madre alla figlia. Alla sottoscritta si devono l'edizione del testo (§ 4) e le note linguistiche e lessicali (§ 5).
Si pubblicano in questo numero il glossario e le annotazioni linguistiche del quaderno contabile (Gent, Archivio di Stato, Varia D 3109, cart. 1), di cui si è offerta l'edizione nel precedente volume degli «Studi di lessicografia... more
Si pubblicano in questo numero il glossario e le annotazioni linguistiche del quaderno contabile (Gent, Archivio di Stato, Varia D 3109, cart. 1), di cui si è offerta l'edizione nel precedente volume degli «Studi di lessicografia italiana» (XXVIII [2011], pp. 239-83). Il glossario raccoglie ed esamina i rari tecnicismi giuridici (per la maggior parte prestiti semantici e calchi dal francese non entrati stabilmente nell'uso), legati ai provvedimenti presi dalla giustizia nei confronti dei debitori della filiale parigina dei Gallerani. Meritano una particolare attenzione i vocaboli relativi ai vari gradi di sanzioni irrogate ai debitori (dall'ammonizione alla scomunica) e quelli inerenti agli atti processuali, dalla citazione a mezzo di un ufficiale giudiziario fino all'udienza in tribunale. Il glossario è accompagnato da una sintetica analisi linguistica che studia i tratti tipici del senese in un contesto fortemente influenzato nella grafia e nella fonetica, nonché nella sintassi e nel lessico, dal francese.
Il quaderno contabile (Gent, Archivio di Stato, Varia D 3109, cart. 1), di cui si offre l'edizione, registra le spese sostenute dal 1 luglio 1306 al 31 agosto 1308 dalla filiale parigina della compagnia senese dei Gallerani per le... more
Il quaderno contabile (Gent, Archivio di Stato, Varia D 3109, cart. 1), di cui si offre l'edizione, registra le spese sostenute dal 1 luglio 1306 al 31 agosto 1308 dalla filiale parigina della compagnia senese dei Gallerani per le pratiche giuridico-amministrative connesse al recupero dei crediti, e per i viaggi dei fattori e subalterni nei villaggi e nei borghi dell'Île-de-France necessari per notificarle. Esso offre dunque una ricca documentazione lessicale, in àmbito giuridico specialmente, documentando molti prestiti relativi all'azione legale per lo più non attestati dalla lessicografia storica ed etimologica italiana, e in vari casi registrat nei lessici francesi con esempi tardi o comunque posteriori alla nostra documentazione. Al testo seguiranno nel prossimo volume di questa rivista le annotazioni linguistiche e il glossario, alcune delle cui voci -ritenute particolarmente significative e non altrimenti attestate nella documentazione Gallerani- sono qui anticipate nell'introduzione.
La voce AVERE del TLIO, pubblicata nel volume XXII (2017) del Bollettino dell'Opera del Vocabolario Italiano, apre la serie delle voci scelte per la pubblicazione cartacea ma è leggibile anche in rete nel sito dell'OVI... more
La voce AVERE del TLIO, pubblicata nel volume XXII (2017) del Bollettino dell'Opera del Vocabolario Italiano, apre la serie delle voci scelte per la pubblicazione cartacea ma è leggibile anche in rete nel sito dell'OVI (www.vocabolario.org).
Il contributo analizza le diverse funzioni linguistiche del verbo AVERE nell'italiano antico, che da verbo attivo, con una reggenza transitiva dell'oggetto e con un suo nucleo semantico ben definito entro le definizioni concettuali di... more
Il contributo analizza le diverse funzioni linguistiche del verbo AVERE nell'italiano antico, che da verbo attivo, con una reggenza transitiva dell'oggetto e con un suo nucleo semantico ben definito entro le definizioni concettuali di 'possesso', si grammaticalizza fino a raggiungere il limite estremo dello stato di affisso. Tale funzione di grammaticalizzazione emerge ancor più chiaramente in rapporto alla lettura della voce avere del Tesoro della Lingua Italiana delle Origini (TLIO) e alla ricca esemplificazione, offerta per ciascuna delle accezioni e distribuita sulle diverse varietà linguistiche del Medioevo.
Il focus principale del contributo si rivolge alle voci attestate fuori della banca dati lemmatizzata (il Corpus TLIO), siano esse provenienti da altri corpora dell'Istituto o dalla tradizione lessicografica, al fine di determinare... more
Il focus principale del contributo si rivolge alle voci attestate fuori della banca dati lemmatizzata (il Corpus TLIO), siano esse provenienti da altri corpora dell'Istituto o dalla tradizione lessicografica, al fine di determinare l'effettivo grado di incidenza di siffatte tipologie di voci nel TLIO. Il risultato dell'inchiesta certifica il ruolo di integrazione che tali apporti garantiscono al vocabolario e al suo intento di offrire uno specchio quanto più completo del lessico dell'italiano antico.
Research Interests:
L'articolo annuncia la pubblicazione nel sito web dell'OVI della prima stesura del lemmario completo del TLIO, su cui si basa la nomenclatura delle voci del Vocabolario nel suo insieme. Vi si illustrano principalmente le fonti e i criteri... more
L'articolo annuncia la pubblicazione nel sito web dell'OVI della prima stesura del lemmario completo del TLIO, su cui si basa la nomenclatura delle voci del Vocabolario nel suo insieme. Vi si illustrano principalmente le fonti e i criteri seguiti per la selezione e la definizione delle entrate lessicali. Nei paragrafi finali si accenna alla possibile utilità del lemmario per la parte del TLIO ancora da redigere, e si suggeriscono sviluppi futuri.
Research Interests:
Il tema delle falsificazioni operate da Francesco Redi in seno alla terza impressione del Vocabolario della Crusca, e transitate liberamente nella quarta, è in questi ultimi anni messo ampiamente in risalto dalla lessicografia... more
Il tema delle falsificazioni operate da Francesco Redi in seno alla terza impressione del Vocabolario della Crusca, e transitate liberamente nella quarta, è in questi ultimi anni messo ampiamente in risalto dalla lessicografia etimologica. L'articolo propone alcune indagini stilistiche e lessicali sui presunti esempi spuri inclusi nel Tesoro della Lingua Italiana delle Origini, e offre nuove osservazioni dal punto di vista della sintassi, volte all'individuazione dei cosiddetti "stilemi rediani".
L'articolo avanza alcune ipotesi interpretative su passi testuali compresi nel Corpus dell'OVI, divergenti rispetto all'esegesi degli editori.
This contribution examines six examples of paretymology documented in ancient Dante’s commentaries and noted down as such in these TLIO’s entries: giudaico, inventrare, mago, pestilenza, predella, volpe. The discussion of the examples... more
This contribution examines six examples of paretymology documented in ancient Dante’s commentaries and noted down as such in these TLIO’s entries: giudaico, inventrare, mago, pestilenza, predella, volpe. The discussion of the examples falsely etymologised and the analysis of the several sources used by the commentators for the paretymology allow us to obtain some point of reflection about this topic.
The Vocabolario Dantesco (VD), www.vocabolariodantesco.it, created by Accademia della Crusca and Opera del Vocabolario Italiano (OVI-CNR), proposes to gather the lexicon contained in Dante’s vulgar works starting from Commedia of which it... more
The Vocabolario Dantesco (VD), www.vocabolariodantesco.it, created by Accademia della Crusca and Opera del Vocabolario Italiano (OVI-CNR), proposes to gather the lexicon contained in Dante’s vulgar works starting from Commedia of which it has already published over 1000 entries. Paola Manni, director of the VD for Accademia della Crusca, describes its inspiring reasons and methodological criteria, focusing on the new solutions required for the lessical analysis of a single - and singular - author as Dante. Rossella Mosti, editorial coordinator of the Tesoro della lingua italiana delle Origini (TLIO) and member of the directive Committee of the VD, enters in the synergetic relationship between the two lexicographic works. In this way she demonstrates how the corpora and sottocorpora of ancient Italian, already the foundation of the TLIO, are utilised and interact in the environment of a new initiative that finally frames Dante’s words in their historical context and underlines his extraordinary creativity.
Il contributo firmato a due mani (a Rossella Mosti si deve il § 2, a Zeno Verlato il § 3, il § 1 a entrambi) verte su una sezione specifica della scheda del VD, denominata "Corrispondenze", relativa a strumenti fondamentali per... more
Il contributo firmato a due mani (a Rossella Mosti si deve il § 2, a Zeno Verlato il § 3, il § 1 a entrambi) verte su una sezione specifica della scheda del VD, denominata "Corrispondenze", relativa a strumenti fondamentali per contestualizzare storicamente un vocabolo dantesco, e per cogliere le rispondenze più stringenti nella tradizione anteriore e posteriore. Il TLIO è di certo per il VD il principale punto di riferimento, che ne accompagna l'elaborazione e che condivide la stessa sistemazione del materiale ordinato semanticamente. ma i cui obiettivi scientifici sono ben diversi. Le diverse esigenze lessicografiche (lessico d'autore e dizionario di lingua) si ravvisano nello stile definitorio in cui vi sono ovvi elementi di autonomia. Per descrivere meglio le differenze di trattamento del materiale dantesco nei due vocabolari viene presa ad esempio la scheda lessicografica di scoglio.
CORSO DI FORMAZIONE Il sesto corso di formazione di base per redattori del Tesoro della Lingua Italiana delle Origini si svolgerà dal 20 settembre all’8 ottobre 2021 nella sede dell’Opera del Vocabolario Italiano. La domanda di... more
CORSO DI FORMAZIONE
Il sesto corso di formazione di base per redattori del Tesoro della Lingua Italiana delle Origini si svolgerà dal 20 settembre all’8 ottobre 2021 nella sede dell’Opera del Vocabolario Italiano.
La domanda di partecipazione va inoltrata entro il 19 luglio, con le modalità indicate qui: http://www.ovi.cnr.it/Formazione-di-Base.html