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Gabriele Catoni

Un gruppo di amici, amanti della speleologia appena introdotti in questo mondo, guidati da Fabrizio Paoloni e Gabriele Catoni, hanno svolto, ormai nel lontano 2012, una discreta attività esplorativa nella Risorgenza “La Ommeta” nei pressi... more
Un gruppo di amici, amanti della speleologia appena introdotti in questo mondo, guidati da Fabrizio Paoloni e Gabriele Catoni, hanno svolto, ormai nel lontano 2012, una discreta attività esplorativa nella Risorgenza “La Ommeta” nei pressi del comune di Villa San Sebastiano (Aq), incrementando le conoscenze di questo sistema carsico, aggiungendo diversi metri sconosciuti alla Grotta, prosciugando tramite pompe idrauliche alcuni passaggi sifonanti.
L'obiettivo di questo articolo è di far rimanere impresso su carta il valore speleologico e soprattutto umano di quelle giornate passate in armonia scoprendo i segreti della grotta, condividendo ansie e gioie.
Lo studio si svilupperà descrivendo le esplorazioni passate, quelle del gruppo Shake Zulu Club Subiaco (SKZCS), aggiungendo nozioni speleologiche, geomorfologiche e biologiche, cercando di risolvere alcuni interrogativi e creandone degli altri.
Fin dagli anni ’30 del secolo scorso il promontorio è stato interessato da indagini che si sono concentrate nelle grotte naturali che numerose si aprono sul mare pochi casi hanno coniugato l’approccio archeologico a quello speleologico.... more
Fin dagli anni ’30 del secolo scorso il promontorio è stato interessato da indagini che si sono concentrate nelle grotte naturali che numerose si aprono sul mare pochi casi hanno coniugato l’approccio archeologico a quello speleologico. Grazie alla recente ripresa delle ricerche presso Grotta Guattari, svolte dal 2019 al 2021 dalla soprintendenza SABAP Lazio in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, che hanno messo in luce un patrimonio archeologico unico al mondo, si è maturata la necessità di ripercorrere lo studio delle cavità naturali
storia delle ricerche nelle cavità naturali, iniziate da G. Brocchi (1817) seguite da altri importanti studiosi come A. G. Segre, M. Zei e A. Bietti.
Le grotte oggetto di studio furono documentate nel 1926 e aperte al pubblico nel 1995 con un controverso intervento di turisticizzazione. La grotta ha alternato periodi di abbandono e dal 2012 è stata riaperta con una modalità di visita... more
Le grotte oggetto di studio furono documentate nel 1926 e aperte al pubblico nel 1995 con un controverso intervento di
turisticizzazione. La grotta ha alternato periodi di abbandono e dal 2012 è stata riaperta con una modalità di visita turistica a
minor impatto. Partendo da questi concetti base e con l’esperienza maturata nel campo, si presenta lo sviluppo di una
gestione sostenibile delsito,ripercorrendo la storia della scoperta, della sua turisticizzazione e principalmente un nuovomodo
di organizzare una visita rispettando la carta etica dello speleologo.

Evolution of a tourist cave: the case of Beatrice Cenci's Cave and the Ovid of Petrella. The caves under study were
documented in 1926 by the Roman Speleological Circle and opened to the public in 1995 with a controversial intervention
for touristic adaptation. The cave was abandoned from 2007 to 2012 and has now been reopened with a lessimpactful tourist
visit. The article presentsthe development of a site management,retracing the history of the discovery of the cave, itstourism
and mainly a new way of organizing a visit respecting the ethical charter of the speleologist.
The first phase isthe study of the historical archive of explorers of the Lazio speleological groups, highlighting the old research
and the speleological conclusions of the time. Second Phase describes the reasons and methodologies that have led in our
opinion to a tourism development and the problems of protection and preservation, analyzing the chronology of management
activities and their consequences. The third phase is the analysis of the activities of the new management to improve the
ethics of touristic use and new exploratory and scientific research methodologies. The fourth and final phase is the planning
of awareness‐raising actions for sustainable management with a more responsible contribution from the various competent
Research Interests:
A. Procaccianti1, M. Tandari1-2, G. Catoni1, F. Toso1-2, A. Ferracci 1, V. Poole1, G. Bosso1-3 1 Shaka Zulu Club Subiaco 2 Speleo Club Roma 3 Gruppo speleologico Ruvese Da almeno un triennio le ricerche esplorative dello Shaka Zulu Club... more
A. Procaccianti1, M. Tandari1-2, G. Catoni1, F. Toso1-2, A. Ferracci 1, V. Poole1, G. Bosso1-3
1 Shaka Zulu Club Subiaco 2 Speleo Club Roma 3 Gruppo speleologico Ruvese

Da almeno un triennio le ricerche esplorative dello Shaka Zulu Club Subiaco (SHKZC) nel territorio dei Monti Simbruini registrano un crescente avanzamento, grazie all'aggregazione di un sempre maggiore numero di giovani che, sotto la guida e l’aiuto dei veterani, hanno raccolto la sfida di scoprire nuove grotte in un territorio "battuto" intensamente dagli speleologi che li hanno preceduti. Un compito arduo che implica da una parte una puntuale conoscenza del nostro territorio carsico e delle grotte già note, dall'altra una particolare attenzione alle rapide evoluzioni che si verificano in superficie.
Pertanto in queste zone le esplorazioni, sia di superficie che del sottosuolo, sono una componente di nota e tra le attività più gettonate del gruppo. Se quindi si considera doverosa routine annuale il compito di aprire due o più ingressi o passaggi chiusi da terriccio e massi, o addirittura di dover cercare una grotta dispersa di cui non resta traccia, ben più entusiasmante e coinvolgente è ampliare un buchetto minuscolo che soffia o svuotare un bel condotto ogivale che si inoltra nel duro calcare, parzialmente intasato da sassi e detriti che promette di alimentare i nostri sogni.
Spesso i risultati di queste imprese sono modesti, quando non addirittura deludenti. Altre volte la determinazione e un poco di fortuna premiano gli sforzi comuni del gruppo e “partoriscono” una nuova grotta o un nuovo ramo, che arricchiscono il quadro delle conoscenze, dando risposta ad alcune domande e spunti per ulteriori esplorazioni.
Chi ha partecipato a questo tipo di uscite, chi ha lavorato in una stretta fenditura o in una piccola condotta, probabilmente lavorando nel fango o nell’acqua, dietro al compagno che circondato dalla nebbia di condensa ti passa una manciata di fango o pezzetto di masso e continua a ripetere ansimando: “In fondo si vede la prosecuzione…”, oppure: “Sento il rumore di una cascata” o “C’è un’altra strettoia…", conosce le sensazioni e le emozioni che alimentano questi momenti e che costituiscono un formidabile legante fra i componenti di un gruppo e regalano esperienza. Ogni speleologo gioca un ruolo importante, è come una catena nella quale gli anelli si stringono l’un l’altro. Ogni anello è necessario per la forza della catena, quindi se un anello regge, la catena regge.

I lavori svolti dallo SHKZC sia all’interno che all’esterno delle cavità, nell’ultimo triennio, sono circa una decina. Nella panoramica che segue illustriamo i risultati finora conseguiti in diversi settori del Parco Regionale dei Monti Simbruini che hanno dato luogo a implementazioni o variazioni catastali (Fig.1)

LA 2044 Pozzo Doli in località Monte Livata
LA 1781 Piccola Creta in località fondi di Jenne
LA 2168 Pozzo Daniel in località Monte Autore
LA 2163 Grotta Scalelle in località Centrale Scalelle

In questo articolo viene effettuata una descrizione approfondita delle indagini sulle prime due grotte e una panoramica divulgativa delle altre che sono ancora in fase di esplorazione attiva.
Il presente contributo intende presentare i risultati della decennale collaborazione tra il gruppo Shaka Speleo Club di Subiaco e la Cattedra di Archeologia Preistorica dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Dopo una breve descrizione... more
Il presente contributo intende presentare i risultati della decennale collaborazione tra il gruppo Shaka Speleo Club di Subiaco e la Cattedra di Archeologia Preistorica dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Dopo una breve descrizione delle attività del gruppo speleologico avviate nel 1986 ad oggi, si esporrà l’avvio del rapporto di collaborazione iniziato nel 2005 in occasione delle prime indagini presso il sito archeologico di Grotta Mora Cavorso. Si tratta di una cavità naturale dove è stato indagata un deposito pluristratificato che va dall’Età del Bronzo (Inizio II millennio a.C.) al Neolitico, sepolcreto di oltre 23 individui datato al Neolitico antico (6400 BP), fino ai livelli tardo pleistocenici di oltre 40 KaBP) che hanno restituito uno scheletro di lupo quasi intero.
In seguito saranno esposte le collaborazioni speloarcheologiche che dal 2006 ad oggi hanno visto il gruppo interdisciplinare impegnato nelle ricerche di oltre 32 cavità naturali dell’Italia centrale, con occasionali indagini anche al di fuori dell’Italia centrale. Saranno presentati brevemente alcuni casi significativi della collaborazione: Le Grotte di Pastena, Le grotte di Collepardo in provincia di Frosinone, le ricerche nella valle dell’Aniene fino alle recenti ricerche svolte in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica presso il sito di Grotta Guattari al Monte Circeo.
Speleologia del Lazio 9 Spelunca docet Atti del VII Convegno della Federazione Speleologica del Lazio Roma Parco Regionale dell'Appia Antica -ex Cartiera Latina
Research Interests:
Il turismo è un settore chiave dell'economia europea, produce oltre il 5 % del PIL dell'UE ( Prodotto Interno Lordo). All'interno del settore turistico, le attività turistiche sotterranee stanno aumentando la loro rilevanza sociale.... more
Il turismo è un settore chiave dell'economia europea, produce oltre il 5 % del PIL dell'UE ( Prodotto Interno Lordo). All'interno del settore turistico, le attività turistiche sotterranee stanno aumentando la loro  rilevanza sociale. Attualmente ci sono più di 5000  siti turistici sotterranei in tutto il mondo. Più della metà sono in Europa - con la Germania, l'Austria, l'Italia, la Spagna e la Francia come i principali attori - e si prevede un aumento del numero di ogni anno .
L' impatto economico e sociale di queste attività in tutto il mondo è impressionante: in media, si stimano 170.000.000 di presenze all'anno, con un fatturato di circa 1,5 miliardi di dollari ( P. Forti - SSI 2011) .
Solitamente queste attività, nonostante l'alto  numero di visitatori,  sono spesso carenti carenti nei regolamenti e nelle prescrizioni di sicurezza e talvolta, ne sono  addirittura prive.
Le cavità sotterranee costituiscono degli ambienti interessanti sia dal punto di vista scientifico che culturale; la multidiscplinarità delle informazioni che conservano, siano esse legate ai grandi cambiamenti ambientali o più semplicemente, alla frequentazione delle cavità da parte dell’uomo o degli animali, permetterà di incentivare un sistema di conservazione, in grado di conciliare le rispettive esigenze dell’archeologia e dello sviluppo del territorio.
Pianificare lo sviluppo turistico  implica un approccio metodologico rigoroso nella  valutazione dei parametri microclimatici, ambientali e di sicurezza che  regolano gli equilibri degli  ambienti ipogei; i dati  raccolti costituiranno una base analitica di studio per ricercatori e appassionati come strumento per adeguate azioni di tutela e conservazione.
La ricostruzione tridimensionale e la rappresentazione virtuale dell'intero Ipogeo immergerà il visitatore in un viaggio sotterraneo nel tempo  attraverso un ‘esperienza multisensoriale; si potrà in tal modo fare didattica in modo innovativo valorizzando  la corretta fruizione  degli ambienti contro l’abbandono, il degrado e l’inquinamento.
Research Interests:
n the world of transversal technology migration, where usually scientific expensive devices and technology are exploited and developed for production of trivial consumer products. The increasing demand of video games (estimated around... more
n the world of transversal technology migration, where usually scientific expensive devices and technology are exploited and developed for production of trivial consumer products.
The increasing demand of video games (estimated around  $80  billion per year) for better and faster performances, has led to developing new technologies, devices, peripherals, hardware and software.
These eventually have been employed in the 3D scanning, replacing laser digital photogrammetric techniques and effecting both archival and research technology, by using mainstream hardware, depth sensors, RGB cameras, Microsoft Kinect hardware (used to digitize objects of varying sizes) or the similar  ASUS “XTION” pro Live hardware, or other such as Kscan3d or Faro Scenect 3D and Skanect.
All of these at extremely low cost. The application of this new technology resulted in several advantages (speed, possibility to monitor on real time the outputs, possibility to operate in difficult environments, availability at low cost), but has also some flaws (lower details and resolution).
Needless to say, the immediate output of  this new technology represents the future of 3D scanning, especially in archeology and speleology. The present article describes some of the above stages and the deriving results.

Nel mondo della migrazione tecnologica trasversale, in cui i dispositivi e la tecnologia scientifica sono costosi, i dispositivi sono sfruttati e sviluppati per la produzione di prodotti di consumo, la scansione 3D può essere un esempio del contrario.
La crescente domanda di videogiochi (stimato intorno a 80 miliardi dollari l’anno) con prestazioni migliori e veloci, hanno portato a sviluppare nuove tecnologie, dispositivi, periferiche,  hardware e software che alla fine sono stati impiegati nella scansione 3D, in sostituzione delle tecniche fotogrammetriche digitali e laser usate sia per archivio sia per la ricerca tecnologica, utilizzando hardware tradizionale, sensori di profondità, telecamere RGB, hardware Microsoft Kinect (utilizzato per digitalizzare oggetti di varie dimensioni) o il simile  ASUS “XTION” pro Live e altri programmi come Kscan3d, Faro Scenect 3D o lo Skanect
Tutto questo a costi estremamente bassi.
L’applicazione di questa nuova tecnologia comporta vantaggi (velocità, la possibilità di monitorare in tempo reale il risultato, di operare in ambienti scomodi e la disponibilità a basso costo dei dispositivi) ma anche svantaggi (dettagli e risoluzione minori.)
Inutile dire che a nostro avviso che la visione immediato che si ottiene con questa nuova tecnologia rappresenterà il futuro della scansione 3D, in particolare in Archeologia e Speleologia molto vicino a noi.
Research Interests:
In the world of transversal technology migration, where usually scientific expensive devices and technology are exploited and developed for production of trivial consumer products. The increasing demand of video games (estimated around... more
In the world of transversal technology migration, where usually scientific expensive devices and technology are exploited and developed for production of trivial consumer products.
The increasing demand of video games (estimated around  $80  billion per year) for better and faster performances, has led to developing new technologies, devices, peripherals, hardware and software.
These eventually have been employed in the 3D scanning, replacing laser digital photogrammetric techniques and effecting both archival and research technology, by using mainstream hardware, depth sensors, RGB cameras, Microsoft Kinect hardware (used to digitize objects of varying sizes) or the similar  ASUS “XTION” pro Live hardware, or other such as Kscan3d or Faro Scenect 3D and Skanect.
All of these at extremely low cost. The application of this new technology resulted in several advantages (speed, possibility to monitor on real time the outputs, possibility to operate in difficult environments, availability at low cost), but has also some flaws (lower details and resolution).
Needless to say, the immediate output of  this new technology represents the future of 3D scanning, especially in archeology and speleology. The present article describes some of the above stages and the deriving results.

Nel mondo della migrazione tecnologica trasversale, in cui i dispositivi e la tecnologia scientifica sono costosi, i dispositivi sono sfruttati e sviluppati per la produzione di prodotti di consumo, la scansione 3D può essere un esempio del contrario.
La crescente domanda di videogiochi (stimato intorno a 80 miliardi dollari l’anno) con prestazioni migliori e veloci, hanno portato a sviluppare nuove tecnologie, dispositivi, periferiche,  hardware e software che alla fine sono stati impiegati nella scansione 3D, in sostituzione delle tecniche fotogrammetriche digitali e laser usate sia per archivio sia per la ricerca tecnologica, utilizzando hardware tradizionale, sensori di profondità, telecamere RGB, hardware Microsoft Kinect (utilizzato per digitalizzare oggetti di varie dimensioni) o il simile  ASUS “XTION” pro Live e altri programmi come Kscan3d, Faro Scenect 3D o lo Skanect
Tutto questo a costi estremamente bassi.
L’applicazione di questa nuova tecnologia comporta vantaggi (velocità, la possibilità di monitorare in tempo reale il risultato, di operare in ambienti scomodi e la disponibilità a basso costo dei dispositivi) ma anche svantaggi (dettagli e risoluzione minori.)
Inutile dire che a nostro avviso che la visione immediato che si ottiene con questa nuova tecnologia rappresenterà il futuro della scansione 3D, in particolare in Archeologia e Speleologia molto vicino a noi.
Research Interests:
slide su "Nuovi metodi di Rilievo Ipogeo" per il convegno Speleologia e Archeologia in Sabina
Research Interests:
Il culto di Mithra
Il Mithra romano, cosmologia e magia
Research Interests:
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Il turismo è un settore chiave dell'economia europea, produce oltre il 5 % del PIL dell'UE ( Prodotto Interno Lordo). All'interno del settore turistico, le attività turistiche sotterranee stanno aumentando la loro rilevanza sociale.... more
Il turismo è un settore chiave dell'economia europea, produce oltre il 5 % del PIL
dell'UE ( Prodotto Interno Lordo). All'interno del settore turistico, le attività turistiche
sotterranee stanno aumentando la loro rilevanza sociale. Attualmente ci sono più di 5000
siti turistici sotterranei in tutto il mondo. Più della metà sono in Europa - con la Germania,
l'Austria, l'Italia, la Spagna e la Francia come i principali attori - e si prevede un aumento
del numero di ogni anno .
L' impatto economico e sociale di queste attività in tutto il mondo è impressionante:
in media, si stimano 170.000.000 di presenze all'anno, con un fatturato di circa 1,5 miliardi
di dollari ( P. Forti - SSI 2011) .
Solitamente queste attività, nonostante l'alto numero di visitatori, sono spesso
carenti carenti nei regolamenti e nelle prescrizioni di sicurezza e talvolta, ne sono
addirittura prive.
Le cavità sotterranee costituiscono degli ambienti interessanti sia dal punto di vista
scientifico che culturale; la multidiscplinarità delle informazioni che conservano, siano esse
legate ai grandi cambiamenti ambientali o più semplicemente, alla frequentazione delle
cavità da parte dell’uomo o degli animali, permetterà di incentivare un sistema di
conservazione, in grado di conciliare le rispettive esigenze dell’archeologia e dello
sviluppo del territorio.
Pianificare lo sviluppo turistico implica un approccio metodologico rigoroso nella
valutazione dei parametri microclimatici, ambientali e di sicurezza che regolano gli
equilibri degli ambienti ipogei; i dati raccolti costituiranno una base analitica di studio per
ricercatori e appassionati come strumento per adeguate azioni di tutela e conservazione.
La ricostruzione tridimensionale e la rappresentazione virtuale dell'intero Ipogeo
immergerà il visitatore in un viaggio sotterraneo nel tempo attraverso un ‘esperienza
multisensoriale; si potrà in tal modo fare didattica in modo innovativo valorizzando la
corretta fruizione degli ambienti contro l’abbandono, il degrado e l’inquinamento.
Le grotte oggetto di studio furono documentate nel 1926 dal Circolo Speleologico Romano e aperte al pubblico nel 1995 con un controverso intervento di turisticizzazione. La grotta ha alternato periodi di abbandono e dal 2012 è stata... more
Le grotte oggetto di studio furono documentate nel 1926 dal Circolo Speleologico Romano e aperte al pubblico nel 1995 con un controverso intervento di turisticizzazione. La grotta ha alternato periodi di abbandono e dal 2012 è stata riaperta con una modalità di visita turistica a minor impatto.
Partendo da questi concetti base e con l’esperienza maturata nel campo, vogliamo presentare lo sviluppo di una gestione del sito, ripercorrendo la storia della scoperta, della sua turisticizzazione e principalmente un nuovo modo di organizzare una visita rispettando la carta etica dello speleologo.

La prima fase sicuramente è lo studio dell’archivio storico dei gruppi esploratori come quello del Circolo Speleologico Romano e in generale di associazioni di speleologia laziali, evidenziando le vecchie ricerche e le conclusioni speleologiche dell’epoca.

La seconda fase descrive le motivazioni e le metodologie che hanno portato a nostro avviso a uno sviluppo turistico non consono con i valori di tutela e preservazione, analizzando la cronologia delle attività di gestione e le loro conseguenze.

La terza fase è l’analisi delle attività della nuova gestione per il miglioramento dell’etica di fruizione e di nuove metodologie di ricerca esplorativa e scientifica.

La quarta e ultima fase è la pianificazione di azioni di sensibilizzazione per una gestione sostenibile, con un contributo più responsabile delle varie istituzioni locali e regionali competenti.
Quest’argomento tocca aspetti delle economie locali che si trovano spesso in condizioni di bassa sostenibilità a fronte di interventi pubblici poco oculati e non sostenuti nel tempo, che mettono a rischio il patrimonio naturale, come in questo caso, dove gli impianti dismessi o superflui sono fonte di contaminazione nella grotta e ne deturpano la bellezza (Lobba 2013).