gennaro di fraia

L'articolo ripercorre le vicende dell'acropoli di Pozzuoli, l'antica Puteoli, dal Medioevo al XIX secolo. I dati storici, archivistici ed archeologici compongono  un quadro aggiornato delle conoscenze, nel quale prendono rilievo alcune storie di singoli.

L'articolo traccia un quadro generale dei numerosi studi condotti nell'ultimo quarantennio lungo l'insenatura di Baia, la celebre città termale nel cuore dei Campi Flegrei.
Le ricerche terrestri e sottomarine, la pluralità degli apporti dovuti a non pochi studiosi, le discussioni sul tappeto, le conquiste certe e quelle opinabili, il serrato confronto tra fonti letterarie e resti monumentali animano queste pagine, con l'auspicio di nuove, ulteriori indagini volte ad una conoscenza sempre più compiuta di un luogo che ospitò i fasti della grande architettura romana.

Written for public at large, but useful also for scholars, this paper describes the famous three roman domes of Baiae (Campania, Italy) that represent as many moments in the evolution of Roman architecture. Recent interpretations suggest thattwo of these monuments could be linked to the "Stagnum Neronis" and another similar feature on the Glass flasks of the "Baiae Group", but none of them goes back to that period and the second, traditionally anonymous stagnum, had instead its proper name, so the mentioned thesis can't be sustained.

Figura centrale  nella ceramografia cumana del IV secolo a.C.,il Pittore C A è oggetto di questa nota che poco dirà agli specialisti, ma aiuterà i cultori di antichità flegree, ed il grande pubblico in genere, ad avvicinarsi ad un personaggio che fu protagonista di un'esperienza umana, imprenditoriale e culturale di indubbio spessore nella Cuma di età sannita.

La Guerra di Successione Polacca offrì a don Carlos di Borbone la possibilità di ritagliarsi un regno nell'Italia meridionale, a spese degli Asburgo. La posta in gioco era la città di Napoli, capitale del viceregno austriaco, ed il castello di Baia ne rappresentava la chiave d'accesso. Il presente articolo ripercorre le fasi dell'assedio baiano, offrendo alcuni aggiornamenti bibliografici. Lo dedico a coloro che ritengono la storia arida e polverosa, dimenticando che il tempo cambia la foggia degli abiti, ma non i difetti, le ambizioni, i sentimenti e le azioni umane.

Liternum, la piccola città campana nota per l'esilio di Scipione l'Africano, è sempre stata vittima di letture datate e distorte. Quest'articolo sintetizza gli sviluppi di varie ricerche condotte  da più parti, che hanno il merito di collocare nella piena luce della Storia una cittadina ingiustamente dimenticata.

Starting from a recent paper of P. A. Gianfrotta, dedicated to the "Secca Fumosa" submerged in the sea in front of the lake Lucrinus, this article adds a strangerly overlooked iconographic element, corrects the new, wrong location of Baianus Lacus and provides new data on the famous spa town of Cesars.

This article summarizes eight years of research conducted on the submerged city of Baiae, in the Phlegraean Fields. The new data collected provide a better knowledge of submerged ruins. Conspicuous elements have been added to the archaeological map: among others, in the mirror of water dominated by the Aragonese Castle, the imposing remains of quays, "piscinae" and reception rooms belonged to an imperial palace.

No Emperor had been bitten more sorely than Hadrian by the bug of "aedificandi voluptas". Baiae, the queen of watering places, must certainly have appeared on the Emperor's list of projects. According to some scholars, Hadrian was architect himself, an architect who left an indelible mark on the history of Roman architecture. Unfortunately, the only sure indication given by literary sources on the Emperor at Baiae, concerns his death on July 10, 138 A D.
Archaeological data are in evident contrast with the scant written information: the so-called "Temple of Venus" close to the modern port and a "Nymphaeum" behind it, were surely built according to Hadrian's specifications. Both of them are highly refined and present new architectural experimentations. This article includes those important buildings and the submerged villa belonged to the Calpurnii Pisones, entirely rebuild, with original solutions, by an architect well aware of his capabilities.

This paper concerns a five-years research campaign conducyed on the submerged ruins of Baiae, the famous ancient thermal town on the Gulf of Naples.
The article includes the objective data gathered in the course of direct investigations, which led to the drawing up of a new archaeological map of submerged Baiae: the discoveries brought to light range from the reconstruction of the ancient topographic map to the interpretation of important sectors of the town plan, moreover, have been recognised new, elaborate architectural shapes.

"Un lembo d'Africa dardeggiato dal sole perenne, un complesso mosaico di popoli e culture, un serbatoio d'antiche civiltà, un laboratorio di convivenza tra realtà diverse: questa è l'Eritrea. Intorno alla metà del secolo XIX gli occidentali ne avevano una conoscenza limitata ed inesatta e ciò promosse diverse spedizioni esplorative, soprattutto italiane.
Il presente articolo narra queste vicende umane ambientate in luoghi impervi e remoti, giunti alla luce della conoscenza grazie  all'impegno di pochi, attratti dal vecchio miraggio di percorrere terre nuove, mai calcate dal proprio popolo. Non tutti tornarono, né, tra i superstiti, ebbero tutti fortunato destino. "