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italianoL’articolo esamina l’evoluzione storica dei rapporti tra diritto di secessione e costituzionalismo, ricostruendo in modo particolare il dibattito sul diritto di secessione cosi come sviluppatosi nella tradizione costituzionale... more
italianoL’articolo esamina l’evoluzione storica dei rapporti tra diritto di secessione e costituzionalismo, ricostruendo in modo particolare il dibattito sul diritto di secessione cosi come sviluppatosi nella tradizione costituzionale americana: dalla Dichiarazione di Indipendenza (1776) alla guerra civile (1861-1865). La parte centrale e dedicata alla ricostruzione della letteratura politica e giuridica in materia di secessione, dedicando particolare attenzione alle teorie di Story, Caldwell Calhoun, Tocqueville, Lenin. Infine il lavoro analizza i caratteri del diritto di secessione cosi come riconosciuto dalle Costituzioni socialiste delineandone gli aspetti giuridici e le contraddizioni. EnglishThe article examines the historical evolution of the relationship between the right of secession and constitutionalism, reconstructing particularly the debate on the right of secession in the American constitutional tradition: from the Declaration of Independence (1776) until the Civil War...
La crisi economica impostasi in questi anni in gran parte dell'Occidente capitalista ha innescato, soprattutto in Europa, drammatiche tensioni sociali: compressione dei salari, vertiginoso incremento dei livelli di povertà, aumento... more
La crisi economica impostasi in questi anni in gran parte dell'Occidente capitalista ha innescato, soprattutto in Europa, drammatiche tensioni sociali: compressione dei salari, vertiginoso incremento dei livelli di povertà, aumento della disoccupazione, riduzione delle garanzie dei diritti sociali (salute, istruzione) e delle tutele del lavoro. L'ottimismo che aveva accompagnato, soprattutto dopo la stesura del trattato di Maastricht, la costruzione dell'Unione europea si è rapidamente dissolto. Il processo di integrazione europea si trova oggi in una condizione di paralisi dalla quale stenta a uscire. L'impianto liberista ha talmente pervaso la costruzione dell'Unione che neppure oggi, pur a fronte dei suoi vistosi fallimenti, si riesce a immaginare da parte dei governi europei una diversa via d'uscita dalle politiche di austerità. Non è un caso che l'Ue-per quanto ciò possa apparire paradossale-non ha trovato soluzione migliore per fronteggiare la crisi...
gomentazioni ostentate dai fautori della riforma costituzionale vi è una che emerge ripetutamente. Una ragione di ordine superiore che attiene all’esigenza di uniformare la nostra “vecchia” costituzione repubblicana al mondo, ai suoi... more
gomentazioni ostentate dai fautori della riforma costituzionale vi è una che emerge ripetutamente. Una ragione di ordine superiore che attiene all’esigenza di uniformare la nostra “vecchia” costituzione repubblicana al mondo, ai suoi inediti orizzonti, alle tendenze della globalizzazione: «nel 1947, quando la Costituzione fu approvata [...] non si era neppure avviata la globalizzazione. Oggi governi e parlamenti nazionali debbono rispettare standard sovranazionali»1. Una argomentazione, quanto mai pregnante, che colloca il processo di revisione costituzionale italiano all’interno di uno scenario che trascende la dimensione nazionale, connettendolo alle tendenze globali. Ma a cosa si allude quando si parla di globalizzazione? E chi ha fissato gli «standard sovranazionali» ai quali oggi governi e parlamenti sono tenuti a piegarsi? Si tratta di fatali tendenze della storia o siamo piuttosto in presenza di una costruzione ideologica fomentata in questi anni dal mutamento dei rapporti di...
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gomentazioni ostentate dai fautori della riforma costituzionale vi è una che emerge ripetutamente. Una ragione di ordine superiore che attiene all’esigenza di uniformare la nostra “vecchia” costituzione repubblicana al mondo, ai suoi inediti orizzonti, alle tendenze della globalizzazione: «nel 1947, quando la Costituzione fu approvata [...] non si era neppure avviata la globalizzazione. Oggi governi e parlamenti nazionali debbono rispettare standard sovranazionali»1. Una argomentazione, quanto mai pregnante, che colloca il processo di revisione costituzionale italiano all’interno di uno scenario che trascende la dimensione nazionale, connettendolo alle tendenze globali. Ma a cosa si allude quando si parla di globalizzazione? E chi ha fissato gli «standard sovranazionali» ai quali oggi governi e parlamenti sono tenuti a piegarsi? Si tratta di fatali tendenze della storia o siamo piuttosto in presenza di una costruzione ideologica fomentata in questi anni dal mutamento dei rapporti di...
Fiammetta Salmoni,Stabilità finanziaria, Unione bancaria europea e Costituzione, Milano, Cedam, 2019, 496 págs.