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Nicola Selvaggi
  • Rome, Lazio, Italy
The article aims at understanding whether domestic legislators and EU, especially with regard to certain spheres of criminality, should be encouraged to take different approaches to corporate crimes in respect of small sized companies and... more
The article aims at understanding whether domestic legislators and EU, especially with regard to certain spheres of criminality, should be encouraged to take different approaches to corporate crimes in respect of small sized companies and broad shareholder-based companies or in any case corporations with large and developed organizations, particularly where ownership and management are drastically separated. The analysis is thus focused in the first place on the importance assigned, de jure and/or de facto, to ownership, management and size by different European legal systems. It considers then, in a more theoretical perspective, the main criticalities of the still prevailing monistic corporate criminal liability model. Finally, the concluding section contains indications for a proper allocation of responsibilities and sanctioning mechanisms.
In relation to social problems of varying degrees of gravity, criminal justice is constantly being called for in order to deal, in the most politically advantageous way, with the problems posed by security and the need for collective... more
In relation to social problems of varying degrees of gravity, criminal justice is constantly being called for in order to deal, in the most politically advantageous way, with the problems posed by security and the need for collective reassurance. And while this “primacy” unleashes a dangerous chase after ever harsher punishments and ever stricter treatment of offenders, the associated penal legislation tends to divert from classical and liberal principles. This chapter shows how the interplay between populism and criminal justice may bring the risk of a real retrograde step and fuel a kind of “penal extremism”.
[Sommario] 1. Lo stato delle cose: il superamento generalizzato (in ambito europeo e globale) del brocardo societas delinquere non potest ed il problema della responsabilità personale dell’ente. – 2. “Oggettivo” e “soggettivo” nella... more
[Sommario] 1. Lo stato delle cose: il superamento generalizzato (in ambito europeo e globale) del brocardo societas delinquere non potest ed il problema della responsabilità personale dell’ente. – 2. “Oggettivo” e “soggettivo” nella fattispecie di responsabilità da reato dell’ente. Una possibile defi nizione di “responsabilità oggettiva”. – 2.1. (Segue) Le ipotesi di responsabilità oggettiva: a) lo schema ispirato alla logica vicariale. – 2.2. (Segue) b) gli schemi di immedesimazione o identifi cazione. – 2.3. (Segue) c) La dipendenza (causale) del reato dall’omessa sorveglianza da parte del “vertice” dell’ente. – 3. Compliance programs e principio di personalità nell’ordinamento italiano (la lacuna, il nesso di causalità, la “colpa” di organizzazione). – 4. La realtà del sistema italiano, nella prassi giurisprudenziale e (all’interno degli enti) nei “laboratori” della prevenzione. – 4.1. (Segue) L’onere della prova dell’idoneità dei modelli preventivi e la prospettiva della ‘certifi cazione’. – 5. Un’ipotesi di personalizzazione del giudizio di responsabilità a carico dell’ente nella dimensione europea: la proposta del gruppo di ricerca “Corporate criminal liability and compliance programs”
L’Autore traccia una panoramica dei percorsi possibili finalizzati al “contenimento del diritto penale”, ossia ad una visione di esso finalmente come extrema ratio, e cio attraverso l’attuazione di politiche di depenalizzazione dei reati... more
L’Autore traccia una panoramica dei percorsi possibili finalizzati al “contenimento del diritto penale”, ossia ad una visione di esso finalmente come extrema ratio, e cio attraverso l’attuazione di politiche di depenalizzazione dei reati di minore gravita, mediante la valorizzazione del principio di offensivita, come gia indicato dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 364 del 1988. Questa pare una via necessariamente da percorrere per adeguare la realta nazionale, soprattutto carceraria, alle istanze provenienti da Strasburgo a partire, in particolare, dalla sentenza “Torreggiani”. In questo senso, l’Autore esamina le piu recenti strategie di riduzione dell’area del penalmente rilevante, focalizzando l’attenzione in particolare sulla l. 28 aprile 2014, n. 67 (“Deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova nei confronti degli irreperibili”).
In relazione agli illeciti lesivi di beni a rilievo collettivo e a contenuto anche economico, la pena dell’interdizione perpetua puo rappresentare una risposta calibrata e con prospettive, almeno teoriche, di precisione maggiore rispetto... more
In relazione agli illeciti lesivi di beni a rilievo collettivo e a contenuto anche economico, la pena dell’interdizione perpetua puo rappresentare una risposta calibrata e con prospettive, almeno teoriche, di precisione maggiore rispetto alle conseguenze giuridico-penali limitative della liberta personale. D’altro canto, pero, l’interdizione perpetua finisce con il prospettare il rischio di una vera e propria emarginazione dal corpo sociale ed un ostacolo che si potrebbe definire insuperabile al reinserimento del condannato. Sarebbe, dunque, necessario che fossero previste alternative o, comunque, evitati al giudice automatismi nell’applicazione della pena, qualora ci si avveda, ad esempio, che la scelta della pena interdittiva nel caso concreto sarebbe foriera di esiti in chiaro contrasto con gli obiettivi di reinserimento sociale.
[Sommario] 1. Lo stato delle cose: il superamento generalizzato (in ambito europeo e globale) del brocardo societas delinquere non potest ed il problema della responsabilità personale dell’ente. – 2. “Oggettivo” e “soggettivo” nella... more
[Sommario] 1. Lo stato delle cose: il superamento generalizzato (in ambito europeo e globale) del brocardo societas delinquere non potest ed il problema della responsabilità personale dell’ente. – 2. “Oggettivo” e “soggettivo” nella fattispecie di responsabilità da reato dell’ente. Una possibile defi nizione di “responsabilità oggettiva”. – 2.1. (Segue) Le ipotesi di responsabilità oggettiva: a) lo schema ispirato alla logica vicariale. – 2.2. (Segue) b) gli schemi di immedesimazione o identifi cazione. – 2.3. (Segue) c) La dipendenza (causale) del reato dall’omessa sorveglianza da parte del “vertice” dell’ente. – 3. Compliance programs e principio di personalità nell’ordinamento italiano (la lacuna, il nesso di causalità, la “colpa” di organizzazione). – 4. La realtà del sistema italiano, nella prassi giurisprudenziale e (all’interno degli enti) nei “laboratori” della prevenzione. – 4.1. (Segue) L’onere della prova dell’idoneità dei modelli preventivi e la prospettiva della ‘certifi cazione’. – 5. Un’ipotesi di personalizzazione del giudizio di responsabilità a carico dell’ente nella dimensione europea: la proposta del gruppo di ricerca “Corporate criminal liability and compliance programs”
In relation to social problems of varying degrees of gravity, criminal justice is constantly being called for in order to deal, in the most politically advantageous way, with the problems posed by security and the need for collective... more
In relation to social problems of varying degrees of gravity, criminal justice is constantly being called for in order to deal, in the most politically advantageous way, with the problems posed by security and the need for collective reassurance. And while this “primacy” unleashes a dangerous chase after ever harsher punishments and ever stricter treatment of offenders, the associated penal legislation tends to divert from classical and liberal principles. This chapter shows how the interplay between populism and criminal justice may bring the risk of a real retrograde step and fuel a kind of “penal extremism”.
ABSTRACT This research in progress is rooted on two converging phenomena: the availability of sophisticated digital platforms for business use, and the strike towards collaboration among companies, and particularly SMEs, that need to join... more
ABSTRACT This research in progress is rooted on two converging phenomena: the availability of sophisticated digital platforms for business use, and the strike towards collaboration among companies, and particularly SMEs, that need to join efforts against the economic downturn. To understand the evolving role of digital platforms along the life cycle of an industrial cluster we propose a framework based on two dimensions. The first is Venkatraman's model of IT-enabled business transformation, applied to a cluster instead to a single firm (as in Venkatraman's original proposition). The second dimension is based on a model of clusters life cycles. Matching the two dimensions leads to a four-quadrants matrix and eventually to the identification of a possible path that a cluster follows during its life.
The article aims at understanding whether domestic legislators and EU, especially with regard to certain spheres of criminality, should be encouraged to take different approaches to corporate crimes in respect of small sized companies and... more
The article aims at understanding whether domestic legislators and EU, especially with regard to certain spheres of criminality, should be encouraged to take different approaches to corporate crimes in respect of small sized companies and broad shareholder-based companies or in any case corporations with large and developed organizations, particularly where ownership and management are drastically separated. The analysis is thus focused in the first place on the importance assigned, de jure and/or de facto, to ownership, management and size by different European legal systems. It considers then, in a more theoretical perspective, the main criticalities of the still prevailing monistic corporate criminal liability model. Finally, the concluding section contains indications for a proper allocation of responsibilities and sanctioning mechanisms.
Research Interests:
Saggio nel libro "Confessione, liturgie della verità e macchine sanzionatorie. Scritti raccolti in occasione del Seminario di studio sulle 'Lezioni di Lovanio' di Michel Foucault, a cura di Luca Luparia e Luca Marafioti, Giappichelli... more
Saggio nel libro "Confessione, liturgie della verità e macchine sanzionatorie. Scritti raccolti in occasione del Seminario di studio sulle 'Lezioni di Lovanio' di Michel Foucault, a cura di Luca Luparia e Luca Marafioti, Giappichelli editore, 2015.
Research Interests: