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Le fotografie della Resistenza italiana accumulate nel corso dei decenni sono migliaia: le hanno raccolte anzitutto gli ex partigiani, nel tentativo di tenere vivo, anche con le immagini, il ricordo della guerra di Liberazione. Il libro parla di questi scatti e affronta il problema della memoria visuale della Resistenza indagandone i meccanismi di costruzione, la fisionomia e i caratteri di diffusione. Nel novero delle raccolte fotografiche dedicate alla guerra e alla Resistenza in Italia, i tre album del comandante partigiano Ettore Serafino costituiscono in questo senso una fonte straordinaria: accompagnati da una ricca documentazione personale e creati unendo le riprese eseguite da lui stesso a quelle effettuate da altri autori, essi sono in grado di testimoniare il lungo processo di formazione della memoria visuale di quella importante stagione. La prima parte del libro si sofferma sulla produzione degli scatti ripercorrendo le vicende che anticipano la composizione dei tre volumi. La seconda si concentra sul loro montaggio e ordinamento da parte di Serafino nell’immediato dopoguerra, e rivolge particolare attenzione alle diverse funzioni e modalità di impiego delle fotografie nel corso del tempo, in bilico tra fruizione privata e uso pubblico.
L’Identità nelle scienze sociali. Individui, gruppi e comunità. Convegno Perugia
L'immagine carnefice. Fotografia, democrazia, guerra2018 •
La nostra riflessione si basa su un lavoro collettivo svolto nel corso di un seminario all'Università degli Studi di Messina nella primavera del 2015. All'epoca, alcuni di noi svolgevano il dottorato di ricerca presso la medesima università, altri avevano appena conseguito la laurea e un paio erano in procinto di farlo. Siamo stati coinvolti dal Professore di Estetica Pierandrea Amato per realizzare insieme questo "esperimento". Il seminarioi cui interventi sono stati raccolti nel libro L'immagine carnefice, edito da Cronopio nel dicembre del 2017 verteva sul tema delle immagini, o meglio: sul nuovo statuto e, soprattutto, sul ruolo delle immagini nell'epoca contemporanea e sulla loro conseguenteintimarelazione con il nostro stile di vita più banale e quotidiano da un lato e il potere, la democrazia liberale e la guerra dall'altro. Il pre-testo da cui è nata l'idea di confrontarci su questi argomenti è stato un volume del professor Amato, In Posa. Abu Ghraib 10 anni dopo, edito sempre da Cronopio nel 2014. Quest'altro libro analizzava da un punto di vista estetico-ontologico più che morale o "politico" le foto di tortura scattate nel 2004 dai soldati americani nel carcere iracheno divenuto, ormai, tristemente noto.
Durante la Grande Guerra, la rivista fotografica francese “Le miroir” documentò il conflitto ma si distinse dalle altre riviste fotografiche per la particolarità delle immagini pubblicate: nel 1914 aveva lanciato infatti un concorso fotografico con premi in denaro per i soldati che avessero inviato le proprie fotografie scattate al fronte. Interni di trincea, soldati feriti e distruzioni, ma anche città bombardate, civili, momenti di tregua riempiono le pagine del settimanale, ma la vera novità è rappresentata dal fatto che i fotografi – gli “inviati speciali” – sono i soldati, protagonisti e testimoni al tempo stesso. Le fotografie spesso mostrano la guerra con il suo volto più crudele, ma il tono delle didascalie e la presentazione delle immagini trasmettono ai lettori messaggi rassicuranti sull’immancabile vittoria. Per parte sua, il filtro del giornale escludeva dalla visione i caduti francesi e le vittorie tedesche, ma l’orrore della guerra, a chi era disposto a guardare, non rimaneva nascosto. Nel corso del conflitto, il settimanale raggiunse una tiratura straordinaria (500.000 copie) e, sulla base delle foto premiate, contribuì a modellare il repertorio iconografico dei soldati/fotografi, che inviavano al giornale ciò che intuivano più gradito: in questo modo, “Le Miroir” concorse a sedimentare un’educazione allo sguardo ed a diffondere uno stile fotogiornalistico. Il volume è stato pubblicato in occasione della mostra Soldati fotografi. Fotografie della Grande Guerra sulle pagine di “Le Miroir” allestita al Museo della Guerra nel 2005 e contiene tre saggi a cura di Stefano Viaggio (a cui appartiene l’ampia collezione di immagini de Le Miroir), Luigi Tomassini e Joëlle Beurier.
During First World War the illustrated newspapers were an irreplaceable document of the war events. The Italianborn Fortunino Matania created for The Sphere more than 250 illustrations. Matania’s images present, with the strength of representations in a realistic way, unique and clear vision of how the war was transmitted through a medium so popular communication. What redeems the artist from the status of ‘mere illustrator’, is the extraordinary ‘truth’ with which he used the pencil on the paper, so as to able to orient, in accordance with the directions of the press, the mass perception of the conflict.
Strategie della memoria. Architetture e paesaggi di guerra
FERI MAVORTIS IMAGO - 2ND WORLD WAR | Arte in guerra in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. Un progetto e un metodo per una nuova indagine ichnografica [2014]2014 •
Art in War in Italy during the Second World War In the spring of 1945 Italian cities looked like a stunning scenery of devastation. The apocalyptic landscape of Italy is not apparent from contemporary, very reticent, historical sources; both in the masterpieces of neo-realist cinema and in the best pages of contemporary literature, only few traces remain of the sense of aesthetical vertigo induced by the war. The ravages of war, caused by Allied bombing and partly by land attacks by the occupying German army, had a devastating effect not only on houses and monuments, but also on the intangible heritage and on the identity of the nation: monuments themselves, in fact, had been emphatically enhanced as symbols of national pride by the Fascist propaganda. Testimonials and perceptual consequences of the traumatic disorientation during the war years will be enquired, confirming how necessary it was to the country to identify itself with the symbolic monuments of its past. The slip, the gap in written memoirs and oral testimonies reveal a serious wound in individual and collective memory; the repressions, the latencies in remembrances, open to the materialization of ghosts, of false memories, and in general denote a real inability to retrieve in individual and collective imagination images of a painful page of recent history. In 1950, most Italian city centres appeared to be completely rebuilt. The wounds inflicted to monuments were then speedily compensated, with the aim, explicitly and openly shared by the Italian government, to heal quickly the intangible wounds in the collective imagination. The research proposes a survey of the traces of estructions and reconstructions of Italian monuments, which prefigures, even in terms of a methodological proposal, a “history by traces” (historia ichnographica), on a period so close to us, but, in many ways, so far, so out of our shared memory.
Annali n. 28 | Museo Storico Italiano della Guerra
C. Zadra, Il fondo fotografico Maurizio Rava, in "Annali. Museo Storico Italiano della Guerra", n. 28, 2020, pp. 207-254Nel suo saggio Camillo Zadra propone una lettura dell’attività, delle finalità e dei metodi operativi della Sezione fotografica e cinematografica del Comando Supremo del R. Esercito Italiano durante il primo conflitto mondiale attraverso gli album fotografici di Maurizio Rava (che fu a capo della Sezione dal 1917 al 1918), conservati nell’archivio storico del Museo della Guerra. Il fondo costituisce infatti una delle raccolte più importanti e significative conservate nell’archivio del Museo sia per consistenza (oltre 3.000 foto raccolte in 8 album) che per qualità delle immagini. L’autore ricostruisce il contesto storico entro cui si compì la donazione del materiale e analizza la struttura e composizione degli album.
Prometeica - Revista de Filosofía y Ciencias
En el polvo de este planetaСвети Сава и Доментијан. Зборник са Међународне научне конференције одржане 26. и 27. маја 2023. године у Нишу и Студинеици, Ниш
Свети Сава и манастир ВатопедHTS Teologiese Studies / Theological Studies
The nature of the conflict in Ezra-Nehemiah<Sup>1<Sup>2001 •
Seminare. Poszukiwania naukowe
Społeczno-historyczny wymiar królestwa Bożego w teologii Gerharda LohfinkaRevista Sodebras
A Contribuição Do Feedback Da Gestão Do Conhecimento Na Devolutiva Pedagógica Do Professor Para Os Seus Alunos No Contexto Do Ensino Remoto2022 •
JIEEC: Journal of Islamic Education for Early Childhood
PENGEMBANGAN BUKU PANDUAN PERMAINAN BOLA BASKET TERHADAP KEMAMPUAN MOTORIK KASAR ANAK USIA 5-6 TAHUN2019 •
IEEE Transactions on Power Systems
Dynamic State Estimation for Power System Control and Protection2021 •
2029 •
Journal of Nanomaterials
Role of Moringa oleifera on Green Synthesis of Metal/Metal Oxide NanomaterialsInternational Journal of Medical Science and Current Research (IJMSCR)
Efficacy And Safety Profile Of Combined Therapy Of Flucytosine And Amphotericin B In Cryptococcal Meningitis At A Tertiary Care Center In Rajasthan2024 •