Volti Artificiali nelle Arti, nella Scienza, nella Società / Artificial Visages in Arts, Science, and Society Incontri sul Senso 2019/2020 / Meetings on Meaning 2019/2020

Nella sua tradizione la semiotica ha messo a fuoco in modi diversi la questione della soggettività, rielaborandone progressivamente la nozione nel contesto dei suoi assunti più generali. Nato dai lavori del XL Congresso dell’Associazione Italiana di Studi Semiotici (AISS), questo volume si propone da un lato di riprendere, esplicitare e aggiornare in modo organico questa linea di riflessione teorica, dall’altro di verificare criticamente la capacità analitica della disciplina, mettendola alla prova su corpus e oggetti particolarmente significativi per questo tema. Nella prima parte, molti dei saggi in effetti rimettono in questione l'idea che la semiotica si sia costituita sin dall'inizio nei termini di un paradigma oggettivista, altri si interrogano più radicalmente sul significato di termini che spesso comportano la vaghezza dei loro usi correnti, anche quando sono assunti come espressioni metalinguistiche, proponendo ridefinizioni epistemologicamente più attente. Accanto alle riletture di autori classici come Saussure, Peirce, Benveniste, viene rappresentato il dibattito semiotico attuale sui modi di intendere il dispositivo dell'enunciazione, se ne esplorano la dimensione sociale e culturale, e i vincoli espressivi che esse pongono in casi specifici e significativi, come nella figurazione dell'anima o dei sogni, o nel dibattito sui generi o il postumano. La seconda parte del volume è dedicata a Omar Calabrese e alla sua ricerca sull'enunciazione visiva: raccoglie gli interventi di molti dei suoi allievi senesi, un saggio di Victor Stoichita su Blow Up di Antonioni e un affettuoso ricordo di Umberto Eco a partire dal libro di Calabrese Mille di questi anni.

Natural languages contain several words to designate an ontology characterized by multiplicity. Each of them refers to it with a different slant; in English: host, horde, mass, swarm, just to mention some examples. The arts represent multiplicity too: paintings both in the western and in the eastern arts have long depicted crowded scenarios, populated by myriads of objects, minerals, plants, animals, and, of course, people. The essay compares representations of battling multitudes in the western and in the Chinese arts, in order to pursue two objectives: 1) describe the cross-cultural aesthetics of the multitude: a specific meaning and sensorial pleasure, indeed, emerges from representing a mass of similar objects co-existing in the same spatio-temporal semiotic field; 2) explore how this cross-cultural aesthetics is specified in each culture.

The article concentrates on the historical and cultural analysis of the use of helmets and face masks in wartime contexts, examining their impact on the representation of the human face and their evolution as symbols of identity and strength. The text discusses in detail their transformation over time, reflecting on the technological and social changes that have influenced their form and function, and offers an in-depth view of how faces and their protections have been used historically to communicate complex messages in contexts of war and peace, providing a thorough analysis of facial semiotics in different sociocultural environments.

The article summarizes and deepens two issues that, in the exegetical and representative traditions of the biblical text, have triggered a myriad of semiotic intelligences. First, the nature of the face of Cain at the moment of the sacrifice refused by the Lord, a face variously interpreted as angry, sad, dejected, depressed, dark. Second, the nature of the sign imposed by God on Cain after Abel’s fratricide. Having explored Jewish and Christian, ancient and modern exegeses, with some references to contemporary narrative versions (and especially to Saramago’s Cain), the article dwells on the issue whether this kind of exegetical questions can be part of the objects of a discipline like semiotics, the modern science of signs. The answer is affirmative, but only on the condition of developing a semiotics of exegetical cultures.

Oggetto: Selezione comparativa per l'ammissione ai Corsi di Dottorato-Ciclo XXXV-sessione luglio 2019 Scadenza presentazione domande di ammissione: ore 12.00 (ora italiana) del 5 settembre 2019 IL RETTORE Vista la Legge 3 luglio 1998, n. 210 recante norme sul Dottorato di ricerca; Vista la Legge 30 dicembre 2010 n. 240; Visto il Decreto Ministeriale n. 45 dell'8 febbraio 2013 "Regolamento recante modalità di accreditamento delle sedi e dei corsi di Dottorato e dei criteri per la istituzione dei corsi di Dottorato da parte degli Enti accreditati" e tenuto conto che, secondo quanto previsto dal suddetto Decreto Ministeriale, in caso di revoca dell'accreditamento i corsi di Dottorato non saranno attivati; Visto lo Statuto di Ateneo, predisposto ai sensi della Legge n. 240/2010, emanato con Decreto Rettorale n. 1730 del 15 marzo 2012 (Gazzetta Ufficiale n. 87 del 13/04/2012) e modificato con D.R. n. 336 dell'8 febbraio 2016 (Gazzetta Ufficiale n. 55 del 7/3/2016); Visto il Regolamento dell'Università degli Studi di Torino per l'istituzione e il funzionamento della Scuola di Dottorato e dei Corsi di Dottorato, emanato con D.R. n. 3411 del 30.08.2018; Tenuto conto della delibera del Senato Accademico del 25 gennaio 2017 per la valutazione dei titoli di studio per candidati dottorali titolari e/o richiedenti protezione internazionale; Vista la deliberazione del Senato Accademico nr. 4/2018/V/2 del 18 dicembre 2018; Vista la deliberazione del Consiglio di Amministrazione nr. 2/2019/V/12 del 26 febbraio 2019; DECRETA ART. 1-CORSI DI DOTTORATO È indetta, presso l'Università degli Studi di Torino, la selezione comparativa per l'ammissione ai seguenti Corsi di Dottorato di Ricerca (XXXV ciclo): Comparative analysis of Institutions, Economics and Law (IEL) Fisica Informatica Lettere Medicina e terapia sperimentale Medicina molecolare Neuroscienze Scienze agrarie, forestali e alimentari Scienze archeologiche, storiche e storico-artistiche Scienze chimiche e dei materiali Scienze farmaceutiche e biomolecolari Scienze psicologiche, antropologiche e dell'educazione Sistemi complessi per le scienze della vita Sociology and Methodology of Social Research (in convenzione con l'Università degli Studi di Milano)

This paper deals with the construction of "the people" as narrative actor. Departing from the idea of "empty signifier" and drawing on interpretative semiotics and in particular on the idea of "semantic potential" (by Umberto Eco and Patrizia Violi) , I analyze how collective formations are narratively shaped as "the people" in the construction of a negative axis (opposition) and a positive axis (definitional traits of those that belong to the people). In the last part of the paper, I will apply this perspective on sequences from "Battleship Potemkin" (Eisenstein, 1925) and "Strike" (Eisenstein, 1925).