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2019, I grandi processi della storia
Con la condanna di frate Dolcino, suppliziato e bruciato in pubblico il 1° giugno 1307 a Vercelli, Rainerio degli Avogadro e papa Clemente V intendono scoraggiare gli adepti della sua setta di eretici, diventata sempre più pericolosa per gli equilibri religiosi e politici del Trecento. Come spesso accade, però, l’eco di un ̓espiazione crudele contribuisce alla diffusione di diversi racconti che a volte, con dinamiche poco chiare, trasformano il personaggio in mito e le sue gesta in leggenda.
VIVENS HOMO
Summa suavitas. Carlo Dolci e l'eucarestia2011 •
The sacramental imagery of Catholics, so poor nowadays, was once quite vast. The Florentine painter, Carlo Dolci’s influence in this area has been assured by the diffusion of a painting now at Dresden, Christ blesses the bread. This study examines the iconography of the subject and the versions produced by Dolci. An attempt has been made to understand them in the context of the perspective and spiritual categories of his time.
2018 •
Parole di Vita
La profezia di fronte al delirio dei potenti (1Re 21)2019 •
La vicenda tragica di Nabot è un'efficace riflessione sulla forza devastante del desiderio che spinge l'uomo alla violenza a cui si oppone soltanto la parola profetica di Elia. di Cristiano D'Angelo La forza travolgente del desiderio di possedere è un'esperienza che, prima o poi, ogni uomo o donna sperimenta, o nella forma del desiderio inappagato che induce a fuggire e rinchiudersi in se stessi, come il re Acab che indispettito dal rifiuto di Nabot «volge la faccia da un lato» (1Re 21,4), o nella forma della prepotenza che si accaparra dei beni altrui, incurante di ogni diritto e della verità, come la regina Gezabele che fa uccidere Nabot per impossessarsi della sua vigna. È questo il tema del racconto del cap. 21 del primo libro dei Re che narra la storia di Acab, potente re di Israele, contro Nabot, piccolo proprietario terriero che difende la sua vigna dalle mire del re che la pretende per sé, solo per soddisfare il suo desiderio di ingrandire i territori della corona e di abbellire il suo palazzo. Il racconto, da un punto di vista storico, conserva il ricordo della grande espansione del regno di Israele sotto i re Omri (885-874 a.C.) e Acab (874-853 a.C.), durante i quali un fiorente sviluppo economico e una serie di campagne militari produssero ricchezza ma anche disuguaglianze sociali e ingiustizie. La vicenda di Nabot diventa così un caso emblematico dell'avidità del potere che, pur di realizzare i suoi obbiettivi, non conosce valori, non rispetta la giustizia, perverte la religione. Contro questa tracotanza del potere si erge la parola profetica di Elia che, in nome di Dio, rivela la falsità e l'arroganza del re. Il racconto tuttavia non è solo una denuncia della malvagità del re e dei potenti; è anche una parabola della condizione umana, soggetta alla prepotenza del desiderio di possedere. All'ombra dei potenti L'inizio del racconto-«Nabot di Izreèl possedeva una vigna che era a Izreèl, vicino al palazzo di Acab, re di Samaria» (21,1)-mette al centro della frase la vigna e il palazzo, agli estremi i personaggi, ottenendo l'effetto di contrapporre nella mente del lettore l'immagine verdeggiante della vigna, simbolo della benedizione di Dio e della fecondità della terra, con l'austerità imponente delle mura del palazzo, immagine del potere regale. Le parole con cui Acab si rivolge a Nabot delineano il ritratto di un re che si crede onnipotente e che agisce come agirebbe un Dio: «Cedimi la tua vigna; ne farò un orto perché è confinante con la mia casa». Il palazzo ha diritto a uno spazio vitale; vicino al palazzo non possono esserci territori di altri; la volontà del re di rendere magnificente la sua dimora e di assicurarne il sostentamento valgono più di ogni altra ragione; il rispetto per la memoria dei padri, con cui Nabot rifiuta la richiesta di Acab, non è preso in considerazione dal re. La brama di avere e la prepotenza del potere illudono il re di essere come Dio, rendendo l'uomo insensibile ai diritti degli altri e alle esigenze della giustizia. Il desiderio del re, le sue ambizioni, la disponibilità di denaro lo fanno sentire in diritto di chiedere e ottenere ciò che vuole, a dispetto di ogni tradizione e affetto. Quella del re a Nabot non è una richiesta, ma un ordine mascherato di buone maniere: «Dammi la tua vigna». Il re non chiede di vendere, ma di dare, e il prezzo o la permuta che propone a Nabot appaiono più una concessione di favore che una compravendita. Il re parla e agisce come se fosse un Dio, perché secondo la Bibbia è Dio che dà la terra (Dt 4,21.38) e la divide tra le tribù di Israele (Gs 11,23); ed è Dio che fa di Eden un orto (Gen 1,30) per nutrire gli esseri viventi. La proposta di Acab a Nabot è apparentemente sensata: egli offre in cambio della vigna di Nabot «una vigna migliore» (1Re 21,2) o, se Nabot preferisce, gli darà un corrispettivo in denaro. Il desiderio di possedere produce la presunzione di essere noi a decidere ciò che è buono o cattivo per gli altri, così Acab è lui che sa ciò che è buono o meno buono per Nabot; fino alla farsa di apparire addirittura generoso, dando in cambio una viglia migliore di quella stessa di Nabot! E se Nabot preferisce del
Carlo Dolci. 1616-1687
Carlo Dolci e il Sacro2015 •
From the catalog of the exhibition (Carlo Dolci, 1616-1687) an essay analyzing the work of Carlo Dolci from the perspective of his religious culture
2017 •
La Ragione delle Profezie
La ragione delle profezie2022 •
Edizione elettronica gennaio 2022. Autore (Nick): "monseppe2". Edizione PDF per il Web. L'autore si riserva i diritti ideologici dei "risultati" della sua ricerca-studio inerente il "Tempo della fine, o degli ultimi giorni", che da secoli sono stati preannunciati dalle sacre scritture. Lo studio-ricerca, iniziato sin dal 1996 del secolo scorso, è ora stato completato®. Per rivendicare il regno di Dio e annunciare un regno millenario imminente. Ricerca indipendente di monseppe2
Muy Viajeros edición coleccionista
Atalayas islámicas de la Sierra de Guadarrama2024 •
Paisajes. Natura Potentior Ars: arte, naturaleza y ciencias para una disciplina del siglo XXI, XXIV Congreso del Comité Español de Historia del Arte, Universidad Complutense de Madrid, Facultad de Geografía e Historia, Dpto. de Historia del Arte, 12-16 de junio de 2023
Ecología y sostenibilidad en la Antigüedad y la Edad Media: arte, género y ODS [póster]«Πέρα απ’ την εγκράτεια και την απόλαυση: ο έρως που δημιουργεί τον κόσμο». Δυο μελέτες για τον Γιάννη Τσαρούχη
Ε. Δ. Ματθιόπουλος Δύο μελέτες για τον Γιάννη Τσαρούχη2023 •
Frontiers in Neuroscience
Safety Aspects, Tolerability and Modeling of Retinofugal Alternating Current Stimulation2019 •
Jurnal Pengabdian Polinema Kepada Masyarakat
Bimbingan Dan Pendampingan Pengelolaan Penyelenggaraan Event Untuk Umkm Kopi Sawah2021 •
2014 •
Prilozi Povijesti Umjetnosti U Dalmaciji
Tre Sculture Medievali Spalatine Con Tematica Erotica1992 •
International journal of molecular sciences
{"__content__"=>"Triterpene Acid (---Coumaroyltormentic Acid) Isolated From Aronia Extracts Inhibits Breast Cancer Stem Cell Formation through Downregulation of c-Myc Protein.", "i"=>[{"__content__"=>"3"}, {"__content__"=>"O"}, {"__content__"=>"p"}]}2018 •
Annals of the New York Academy of Sciences
Effect of TRH on TSH Glycosylation and Biological Action1989 •
Singular. Engenharia, Tecnologia e Gestão
Avaliação Da Influência Da Utilização Do Pó De Vidro Como Substituição Parcial Ao Agregado Miúdo Nas Propriedades Do Concreto Auto Adensável