STEIN E ARCHEOLOGIA COGNITIVA: STILI COGNITIVI ARCHAICHE RI-FORMATI PRESSO MONUMENTI
NATURALI E ARCHITETTONICHE COME FOSSILI AFFERMANDO LO SCAMBIO MARITIMO INTELLETTUALE,
SEMANTICO, E DI SALUTE PER GLI ANDICAPPATI DEGLI TERRAMARE, VILLANOVA, E ETRUSCHI
Presento il mio studio sul concetto della cognizione recursiva presso la ricognizione dei simboli
attraverso generazioni etniche per l'argomento di proteggere il DNA Etrusco-Toscano come un
tesoro nazionale.
-
Bloch (2004) first established early 20th century correlational discoveries tying Aryans of Asia
Minor, perhaps related to the descendants of Ghengis Khan, of the Arian Buddhist Buryat Tribes of
Siberia and prior dating to 11,000 years ago (Bloch, 2004 & Russki Sled, 2018), and Minoans, who
relegated authority to women over men, to the Etruscan civilization through common alphabet and
symbol usage, such as the swastika, which also have correlational trends with Hebrew alphabet
and Mediterranean and Black Sea migrations. The parallels of deities, housing fortifications, and
alphabets used by Siberian and Etruscan civilizations reported in Bloch (2004) cites the academic
work of of the Institute of Lower Saxony (2014-2015) and Svetlana Savchenko, Yekaterinburg
Museum’s Unique Collections Curator (Russki Sled, 2018).
Cognitive artifacts of synchronic and diachronic nature (Frog & Severi)
The routes referred to by Guney and Hayne (find papers supporting trade/migration routes – the
transport technology was similar for centuries) are of interest, even if the particular papers, of which
only the abstracts are presented, do not specifically address the period which I am interested in. In
every point I try to find a clue sustaining my argument that visual memories are recursively
maintained both diachronically and synchronically, through both environment and genetics, and can
be re-awakened in the individual and the collective for reasons of nation building. Boch and his
school of thought in Russia, as well as the Black Sea, and Mediterranean, promote a paradigm for
exploring the contemporary role visual cognitive artifacts in archaeology play restoring psychcultural stability, and their self-esteem restoration ecopsychology applications (Rogoza, Zemojtel-
Piotrowska, Kwiatkowska, & Kwiatkowska, 2018).
Ancient alphabet of the Siberian tribe in the Urals (Russki Sled, 2018) and of the Etruscans (Bloch, 2004)
are illustrated below. Notice that the same letter resembling a tree branch, signifying “t” in the Siberian
alphabet, is very similar to the later Etruscan letter
defined (Bloch, 2004).
for whom no determined utterance has been
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Shigir Idol of Siberian tribe in the Urals (approximately 11,500 years old artifact) (Russki Sled, 2018) and
Etruscan idols (Bloch, 2004 & Russki Sled, 2018).
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STRESS THE HANDICAP PRINCIPLE IN THE LONGEVITY OF A RULER AND IMMEDIATE NETWORK
AND THE ISOLATION OF THE RULING CLASS FROM YOUNG ABLEBODIED NARCISSISTS
Da una discussione con Carla Valpiana di Ebraismi Culturali in Facebook
Da Vela: Marion Bolder-Boos and Robinson Krämer about Port of Trade could be interesting for your main
research topic. In the Etruscology of the 1970s there were a very innovative and strong attention to
migrating artists and craftmen to explain circulation of architectural and artistic forms. Recently we are more
focussing on the possibility, that objects, form and ideas circulate also (but not exclusively) independently.
Due tipi di migrazione, uno temporale, l’altro dell’anima, guidata dall’orientazione votivo spesso
dell’immagine deificata d’una donna pre-Ellenistica Etrusca non velata (in contrasto all’uso Romano della
vela) (Raffanelli, 2009) rappresentando la faccia come un’indice specifico e l’elevato posizione delle donne
individualmente riconosciute da Dio come separate dal collettivo gia nel VI secolo A.C. (Babolin, 2000,
Raffanelli, 2009, Stein, 2017 & Stevenson, 1997), e la motivazione naturale dell’anima invece che le regole
temporali in qualche gioco di base ideologico (Savelieva, 2012), di cui gli antichi Egiziani e le populazioni
dell mare se ne preoccupavano nella sua evoluzione (Socrates – Phaedrus & Republic) (Plato 19 , & 19 ).
Audio/echo luce strana tra arcobaleno su una pietra come trono e effetto forse time dilation a causa degli
electroni instabili (muon) piu’ utilizzo per fuga, frigorifero, e effetti Kirlian
I.
Valpiana: Cioè tu metti gli etruschi tra i Popoli del mare?
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Stein: Non io, gli archeologi cui hanno stabilito che gli Etruschi sono evoluti dalla cultura
precedente “Terramare” (circa 2000+ AC) e i punti come Tarquinia e Ansedonia cui servivono
come porti navali per lo scambio d’armi e agrumi tra il nord fino alla Danimarca e all’est con la
civilta’ Minoa prima dei Greci cui evitavano la zona di Roma quando inizio’ come una forza
locale militare a scambiare con i Greci. Alcune forme dell’alfabeto della civilta’ Minoa sono
forse poi usati per l’alfabeto Etrusco, pero’ l’uso dell’alfabeto della Minoa e’ evoluta, come
“Linear B”, per ragioni di scambio di merce, e non di spiegazioni narrative, e e’ un esempio di
un stile cognitivo piuttosto fattuale dove le donne avevono una posizione come amministratori
dei contratti e in scrivere I conti per le transazioni, come indicano varii indicazioni negli scavi di
Akrotiri, per esempio.
II.
Valpiana: Non capisco la tua frase "i loro vasi e scritto come artigiani nell' Antico Egitto"
Stein: Precisamente, se contrastiamo la forma correlativa, tra l’alfabeta Etrusca e Ebrea
indicando un simile stile visuale cognitivo trasferendo idee presso forme d’alfabeto e vasi (Da
Vela, 2016a)
III.
Cosa vuol dire?
IV.
B.A. di archeologia, ho studiato egiziano classico e storia dell'arte egizia
La critica feminista di Judith Plaskow richiede una rinterpretazione delle interpretazioni dal
punto di vista paterno o maschilista dei archeologi sul sogetto. Quand’era Principessa la
Regina Margrethe di Danimarca studio’ I siti della Tarquinia negli anni ’50 prima che le
scoperte archeologiche sotto Mussolini (Da Vela, 2013) furono censurati presso l’interesse
patriarcali del Vaticano. https://www.youtube.com/watch?v=ym-LVXnSRwQ
Studio della forma dei vasi di bucchero nei riti, e nella vita quotidiana, e dei punti di riposo
(siano le catacombe o strutture di venerazione), rivela che ogni forma, indicando un uso
manuale assimetricamente distinta, per ragione di mantenere la propria identita’ e stile
cognitivo socio-etnico, da generazione a generazione e’ prova di appartenenza spiritualmente
e geneticamente evolutiva ad una casta particolare entro la civilta’ Etrusca (Da Vela, 2016a,
Drzewiecka & Wong, 1999, & Uomini, 2009). Lo sviluppo di communicazione tactile, presso le
forme, puo essere una indicazione della prima forma di lingua usando le mani, prima del
linguaggio con le parole presso la bocca, e puo anche essere il miglior modo per quelli come
me, nati miopici, a sopravivere e soprafare il fascino e lo stupro degli ‘abili’ (Swain, Finkelstein,
French, & Oliver, 1998, Uomini, 2009, & Zahavi, & Zahavi, 1997). L’uso quotidiano della coppa
di bucchero di un Nobile, cambia in significato se e’ incluso nella tomba del Nobile; questo
cambiamento dalla vita quotidiana, a l’uso funerario, e’ chiamato un cambiamento semantico
(Da Vela, 2016a). La forma, e densita’, della coppa di bucchero indica la raffinatezza di
maniere e gesti in bere del Nobile, dalla coppa. Inserendo la coppa di bucchero con il Nobile,
nella sua tomba, assicura che il Nobile manterra’ la stessa raffinatezza di maniere e gesti nella
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prossima vita, per facilizzare la ridentificazione del Nobile (Stein, 2017). Per identificare il
Nobile, nella prossima vita, la stessa forma e densita’ della coppa di bucchero e’ usata,
misurando la maniera e gesto con cui il soggetto beve con le mani dalla coppa di bucchero
(Stein, 2017 & Uomini, 2009). In biologia, questo processo e’ chiamato coscenza, o
unificazione, presso l’individuazione dell’identita’, da uno stato, disperso, di proto-cognizione
somatico (Rothschild, 2000 & Vallverdu´, Castro, Mayne, et al, 2018). La distribuizione del
lavoro artigiano del bucchero e vasi, situle, usate da gli Nobili fu disperso attraverso l’est
Europa e il Mediterraneo (Da Vela, 2016b) con il dispersimento degli Etruschi cui evitavano gli
attachi da gli Celtici, particolarmente nella regione della Valle del Po (Da Vela, 2016a). Questa
diaspora Etrusca svillupo’ una network di base di simboli diacronici, sincronici, e familiali (Da
Vela, 2016b) mantenuti verbalmente e nonverbalmente (presso scritti, storie, ricette, arte, etc.),
e con communicazione presso mezzi di trasporto formando una rete arruffata che a un livello
funziona come una protocognizione (Vallverdu´, Castro, Mayne, et al, 2018) finche’ sveglia la
coscienza dalla memoria dell’antichita’ (Da Vela, 2016a, & 2016b). Il svegliamento dalla
protogognizione richiede spolverare via le false ideologie recenti delle ultime due mila anni di
Cristianesimo sotto Roma per esporrere la schema mentale pre-Romana (Stein, 2017). Queste
scheme, o strutture cognitivi, residuano nelle menti dei sopravissuti presso l’alfabeto, preLatino, degli Etruschi, e l’alfabeto Cirillico, Celtico, e l’Ebreo, per esempio, incise nelle forme,
tavolette di pietra e nella ceramica, riattivando il stile cognitivo degli antenati (Metzner, 1994).
Nell’evangelismo Cristiano, una forma di misticismo, evoluto dopo l’Impero Romano, come gli
Ebrei Caraiti, cui non dipendono sulla lettera della legge nelle loro decisioni, anche i
archaeologi e antropologi Russi e Ucraini, evoluti presso il periodo Sovietico contro la
schiavitu’ instituzionale delle ideologie d’Europa e Stati Uniti, hanno ritrovato e risorto un modo
di leggere, nelle strutture naturali e achitettoniche, un testo non-verbale, libero dalla retorica
delle ideologie presso cui sono formate le instituzioni schiaviste, incluso il fascismo, cui il
Sovietico oppose (Bergson, 1910 & 1935, Frog, 2015, Savelieva, 2012, Stein, 2017 & Uomini,
2009). Questa grammatica visuale, e gestuale, e' risorta grazie alla fotografia (Bergson, 1910
& 1935, Frog, 2015, Savelieva, 2012, Stein, 2017 & Uomini, 2009).
“Secondo D.S.Raevsky e E.V. Antonova (2002), [...] dai tempi sovietici è cresciuto
nell'archeologia domestica la tradizione di analisi semiotica, l'approccio semantico deve essere
un sistema di metodi per estrarre informazioni da cose ‘morte’, non solo su ‘materiale’, la vita
delle persone del passato, e anche le loro opinioni, le reazioni al mondo circostante, sulla loro
immagine del mondo nel suo complesso. Sotto la funzione segno delle cose (cosa - artefatto,
trovare, oggetto - un prodotto olistico elementare di uno scopo d’attività umana) è intesa la
proprietà intrinseca di esso per indicare qualcosa, non identico al suo essere materiale (la
relazione è simile a quella adottata in semiotica della definizione di un segno e la proprietà di
avere un valore), l'abilità non è solo un soggetto utilitaristico. La cosa come oggetto di analisi
scientifica è un ‘segno per noi’, e allo stesso tempo è considerato come un ‘segno per loro’. Lo
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stato semiotico si basa sui codici sviluppati dalla cultura studiata. Praticamente qualsiasi cosa
collega le funzioni utilitaristiche e di carattere, mentre quest'ultimo dovrebbe essere
considerato in dinamica, come un prodotto dell'interazione dei tre momenti - socio-economico,
epistemologico e in realtà semiotica. La società primitiva, con un sottosviluppo socioeconomico, in base è caratterizzata da una cultura integrale, indifferenziata, in aspetto
epistemologico, basato sulla visione del mondo mitologica. Nelle stesse ‘configurazioni
strutturali’ sono ripetute a diversi livelli e in diverse sfere della percezione del mondo, dando
origine alla percezione di vari aspetti dell'essere come isomorfo tra loro. Ogni specifica
implementazione del modello universale (cosa fatta dall'uomo, fenomeni naturali e sociali)
rappresenta relazione a tutte le altre sue realizzazioni (significate) e relazioni significante e
significato sono fondamentalmente reversibili. Pertanto, qualsiasi sfera l'universo ha modellato
il mondo nel suo complesso, ogni segno ha acquisito un multiplo la semantica e i segni di
codice diverso hanno formato elementi sinonimi, ‘serie semantiche’ (Savelieva, 2012).
In altre parole, se una forma, come di una collina, e’ a base di un sistema di base visuale e
ideologico, come la ‘cosa’ dell’antica civilta’ di Cusi e poi Cosa d’Ansedonia (il mostro o deita’
della vasca naturale con l’effetto d’un vortice dilatazione del tempo nascosto nella collina)
(Frog, 2011), allora e’ logico che dalla identificazione del ruolo di questa forma, come una
memoria esterna del cervello, una conoscenza del resto del pensiero mitico e ideologico del
periodo e’ possibile (Savelieva, 2002). Questo stesso metodo di pensiero, della collina come
una memoria esterna del cervello (Savelieva, 2012), fu esistente durante il nazismo, con la
collina pre Romana dei Celtici in Heidelberg, chiamata ‘Thingstatte’ con in cima uno stadio
nella forma d’un occhio d’un mostro, o un deo, sporgente simile all’occhio del deo del antico
Egitto, Osiride o il deo degli Celtici, Odin (Da Vela, 2013, Frog, 2015, Lurz, 1975 & Stein,
2017).
L’internalizzando e l’istituzionalismo del senso cognitivo degli antichi Etruschi, o
Egiziani, ambedue cui veneravano il dio o dea Sole/Artemu/Aten richiede, per interpretare
la narrative etnica e culturale nella loro voce come un continuo vivente (Frog, 2014, p.
465, Gilligan, 1982 & Plaskow, 1991), l’esperianza somatica, ottenuta presso le strutture
architectoniche, su di cui la loro mitologia e’ emersa. Emerso presso lo stesso contesto,
l’archeologo puo’ capire meglio come vedevano il mondo gli antichi viventi in noi
(Savelieva, 2012, Stein, 2017 & Stevenson, 1997).
“A specialist internalizes and constructs mythologies through genres and cultural
practices to the degree of exposure to and interaction with them (Frog, 2014, p. 457).”
“Any ‘new’ tradition is always received
in an established semiotic system, cultural environment (complete with
ideologies and a full ‘ecology’ of traditions) and arenas of discourse. This
is particularly significant for narratives and practices associated with
(surface) mythology because of their interface with semiotic and conceptual
modelling systems (deep mythology). Where those modelling systems do
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not align, that interface will not succeed in the new or emerging cultural
environment (e.g. in conversion environments or when adapted from a
foreign culture). As a rule, such traditions will not retain status and quality
as ‘mythic’, ‘mythological’ or even ‘magical’ when entering a new cultural
457
Myth, Mythological Thinking and he Viking Age in Finland
environment unless a) the new cultural environment shares a sufficient
common framework of mythology (e.g. Christianity as a common frame of
reference); or b) the mythological narrative(s) are adapted in conjunction
with changes in an ideology and/or understandings of social identity (e.g.
as part of a ‘package’ of cultural material associated with a conversion
process). Mythology must either adapt, be displaced or lose its mythic status
in the wake of radical changes in concepts of group identity and ideologies.
Adaptation into a new system is a social process of finding value and
relevance in that context. These processes are normally connected with and
propagated through associated cultural practices and ritual specialists (Frog, 2019, pp.
456-457).”
Esclusi, di certo, sono le menti evoluti dopo l’era pre-Romana. In questo contesto, per
mantenere la collezione di simboli in casa, o latifundia (Da Vela, 2016b), sotto l’impiallacciatura
(maschera) d’integrazione sotto Roma o Cristianesimo, particolarmente dopo lo stupro delle
Sabine (Massa, 1989), ci sara’ stato un dominante ruolo della donna come matriarca siccome
uomini spesso erano troppo disponibili e usati rischiando la vita in situazioni di conflitto,
facilizzando una interpretazione letteraria e gestuale privatamente unimodale d’accesso a gli
andicappati e miopici, e non accessibile a gli uomini cui non partecipano nelle maniere
quotidiane di casa o sulla latifundia (Da Vela, 2016b, Plaskow, 1991, Swain, Finkelstein,
French & Oliver, 1998, & Zahavi, & Zahavi, 1997).
La stessa trasmissione culturale stimulando, somaticamente, simili stili cognitivi sembra di
coincidire con la civilta’ dell’antico Egitto, e la casta piu’ alta, quella degli Faraoni, cui hanno in
comune con gli Etruschi l’uso misterioso e sacro di una similarita’ di costruzione tra la forma
interiore della piramide e la natura di Ansedonia. Usando, qui, lo scritto in Italiano, o in
qualunque lingua, e’ difficile siccome applico l’attrezzatura linguistica per misurare e descrivere
un fenomeno che non e’ linguistico, pero’ e’ un fenomeno strutturale inciso in pietra con le
mani che puo essere piu’ facilmente capito non testualmente ma con l’immersione diretta,
tactile, scorrendo le mani, piedi, e il corpo ripetamente presso le rocce, una riattivazione
somatica, condividendo gli immagini visuali, per capire l’imminenza della sua presenza
spirituale nel presente di un passato tattile e vivente (Rothschild, 2000, Savelieva, 2012,
Swain, Finkelstein, French & Oliver, 1998, Uomini, 2009, & Zahavi, & Zahavi, 1997).
Tracce di artigiani Etruschi esistono in Egitto https://en.wikipedia.org/wiki/Liber_Linteus
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pero’ la sopravivenza dei lavoratori di una piramide, per un Faraone, era limitata. Di rituo I
lavoratori, I loro segreti di costruzione, e servi di un Faraone morivano, a volte uccisi, con il
Faraone, spiegando, propongo, perche’ le tracce degli Etruschi in Egitto sono cosi’ rare.
Nel pensiero mitico degli antichi,ambedue la colle di Ansedonia e della piramide di Giza hanno
ugualmente l’associazione con un punto sacro, per una persona sacra; in questo schema la
forma della colle e della piramide hanno lo stesso valore come un testo sacro, nella forma
stessa (Frog Distinguishing Continuities: Textual Entities, Extra-Textual Entities and
Conceptual Schemas) “They discuss modern memorials and their tendency to "engage us by
asking us to think" the modern memorial is polysemic and causes reflection.” (Blair & Michel,
1999). Il memoriale, o la struttura naturale mitica, e’ li anche come un avvertimento contro gli
invasori dal mare o dalla valle, come fu la mitica presenza d’una fortezza a Cosa, la citta’
Etrusca con le sue mura e tagliate come ostacoli contro gli stranieri. In questo modo la forma
esteriore ha il potenziale di riattivare l’idea (Da Vela, 2016a) vivente (Savelieva, 2012) del
punto invincibile, della gigante mitica tempesta di suoni e luce nascosti sotto la massoneria di
Cosa o di Giza (Frog, 2015).
Il punto in Ansedonia, la caverna marina a Spacco della Regina, serviva come punto di
accesso a una baia segreta per evadere gli aggressori e come un punto terapeutico. Spacco
della Regina produce una sensazione terapeutica somatica e visuale particolare con
l’immersione parziale nell’acqua, quando bagni in una vasca era un lusso, come in un rito di
battesimo preistorico o antico Etrusco. Il piramide di Khufu (Cheope) e’ simile in statura, anche
contenendo una vasca di struttura simile di quella in Spacco della Regina, con orientamento di
nord a sud, l’impaccatura interna e con la silouette nell’orizonte delle rocce d’Ansedonia, utile
per isulazione contro il caldo, purificazione di base idraulica con anche un po di vapore e
rallentamento degli muoni, e per mantenere carni e latte, con la nave di Khufu nella baia
naturale al sud dall’altra parte dell’entrata principale al nord, in stimolare le sensazioni
somatiche (Rothschild, 2000) per risvegliare la promemoria semantica dell’Anima del capo, e
in altezza con circa 20 metri soltanto di differenza se misuriamo dal livello del mare, pero’ se
misuriamo dal fondo del mare all’in cima del cavo preistorico della collina sacra degli Etruschi
l’altezza e l’organizzazione dell’entrata con il punto di riposo e il movimento dell’aria e
dell’acqua di sotto e’ piuttosto uguale,
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La foto e studio termica dell’entrata del piramide di Khufu dimostra la veduta dal nord-ovest come del punto
sacro in Ansedonia. Il punto dei due punti di camere nascoste e’ uguale come I due punti di luce nella
caverna sottomarina d’Ansedonia in circa le 13:00 nell’estate dove si sente le due correnti d’acqua
entrando dal sud e dal nord che s’incontrano, formando un tipo di vortex tra luce e due correnti opposti, con
un effetto strano a quel periodo del giorno come un “time dilation effect”, dove oggetivamente o
soggetivamente il passaggio del tempo e’ misurabilmente diverso se il contesto o punto di riferimento, o di
orientazione, e’diverso, particolarmente al primo punto piu’ a nord, vicino all’entrata a nord, che forse e’
spiegato dal fenomeno caraterristico di ambedue, il sito in Ansedonia e il piramide di Khufu, dei particoli
sottoatomici, i muon cui la scoperta di e’ la base della teoria dell’antimateria
http://www.hep.vanderbilt.edu/~webstems/qnweb/qnpptr/What_is_a_Muon.pdf . E’ possibile che quando gli
electroni instabili, I muon, cascano dal cosmos attraverso la caverna, entro l’ambiente speciale formato
dalle roccie che insulanno, e l’umidita, che le circonstanze sono ideali per filmare questa luce emettata
dall’antimateria come piccoli esplosioni brillanti di luce attorno alla persona cui, contemporaneamente,
soggettivamente, sente un rallentamento, se non un ritorno, nel tempo
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https://www.youtube.com/watch?v=ZVkgxokzaPc entrando dal nord verso dove la luce brilla al di sopra
d’un tipo di roccia come un trono per sedersi, e l’effetto e’ molto piu’ invigorante se continui dal l’entrata
nuotando all’uscita dal sud poi circoli l’esterno verso est e poi verso il nord ritornando all’entrata
dall’esterno https://www.youtube.com/watch?v=6RIaZXn14f0 . Quando esci ti senti rinvigorata, come se
non hai perso dieci o venti anni, e questo effetto dura il piu’ che ti esposti, per qualche settimana, alla
‘cura’, come nel film “Coccon” di Ron Howard (1985) https://www.youtube.com/watch?v=s9BSsIX2j7M . Ho
riconosciuto immediatamente questo fenomeno siccome I Russi e Ucraini in Crimea con cui ho lavorato in
ricerca (2003-2012) avevono provato di replicare questo fenomeno, e catturandolo con la fototechnica
Kirlian per I loro capi sovietici e post sovietici, in Crimea (Stein, 2017). Anche la peninsula di Crimea
inganna come la struttura navale e amfibia del Spacco della Regina, o la piramide di Khufu, in che l’entrata
dal nord e’ facile pero’ se le onde, o le guardie, stanno giu’, mentre l’uscita d’emergenza presso le navi e’ al
sud per quelli prescelti a capire I suoi segreti. Con DV essendo un variabile dipendente, IV essendo un
variabile indipendente,e MI essendo un immagine misurabile: “[t]he combination of the relationship
between the person (DV) taking on a pair of glasses (IV), or a dress (IV), establishes the suspended motif
(DV), or ghost, with immanent potential (Frog, 2015, p. 39), which in Kirlian photography is an objectively
measureable image (MI), and subjectively is experienced reportedly as heightened self-awareness” (Stein,
2017). L’orizzonte dietro il piramide demarca il livello del mare per la sua gemella in Ansedonia.
Contrastamente, ambedue le chiese cattoliche e ortodosse usano l’est per l’altare e ovest per l’entrata,
mancando completamente l’orientamento per l’esperienza mistica rinvigorante, a forma inquadrata nella
piramide di Khufu, simile in idea come il cubo, o pietra, di Mecca, cui nessun Mussulmano puo’ entrare. La
funzione della piramide era per garantire la futura vita dei occupanti e, forse mentre il faraone era vivo, un
ripostiglio cui gli garantiva lunga vita durante periodi di assedio o d’una ondata di caldo, come provede il
sito in Ansedonia. Quest’opera con la tesi che la salute di una cultura o etnia formata con e non contro la
Natura (Babolin, 1999), e’ codivisa con la salute psicofisiologica del capo e la sua collettiva (Roszak,
Gomes, & Kanner, 1995). Sospetto che anche prima della costruzione della piramide, la vasca
sottoterranea fu costruita, forse come una forma di ricompenso, per attreare lavoratori al progetto inseguito
della montagna come a Ansedonia, la piramide di Giza sopra la vasca teraupeutica.
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come vedete nella seguente indirizzo per il mio studio filmato della struttura in Ansedonia (a
minuti e secondi), struttura, e all’uso preistorico e Etrusco della cava marina in Ansedonia.
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Il Mediterraneo di acqua salata intrappolati in una vasca idromassaggio corrente che produce
un tempo di effetto del vortice in mare grotta con una sorta di effetto prisma per la plafoniera
entrando nella grotta di acqua di mare con un rimbalzo di riflessione visibile in basso a destra
dello smeraldo arcobaleno sul mare, la grotta di piano. L'effetto è una separazione di tempo
ceppi di luce con un effetto quantistico visibile nella fotografia dell'aura umana, un effetto
kirlian. Una metafora è tagliare l'erba nel vostro cortile. La fotocamera atti già come un prisma
di rottura in trefoli la luce del sole nella foto sottostante. Ogni settore ha un diverso onda nel
tempo come ogni riga di erba si è formata in tempi diversi anche se tutti sembrano apparire
allo stesso tempo.
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SEMANTICO, E DI SALUTE PER GLI ANDICAPPATI DEGLI TERRAMARE, VILLANOVA, E ETRUSCHI
This f/64 photograph (A) is made with the photo camera held in my right hand about three inches below the
water in an cave in Ansedonia, Italy with lighting only streaming in from an overhead opening directly above
me. This is the same view a victim of waterboarding has of their interrogator while being held just under the
surface of the water.
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Fotografato al livello dell’acqua senza filtri, la lente e’ senza alcun effetto speciale, pero’ ha
catturato qualc’osa come un effetto antimateria degli muoni. Ho una maschera da scuba in
capo bon la canna di plastica per respirare alla mia destra, non ho orecchini addosso.
“Ritualized aquatic burials, for example, were likely interfaced with
broader aspects of a mythology (Wessman 2009; 2010: 75), but the specific
connection imagined between water and the otherworld remains a mystery.
Rather than the symbolic world of the surface mythology, some burial
practices may only reflect a much more fundamental ‘way of thinking’
about the individual’s identity in life or death at the level of deep mythology (Frog,
2014, p. 214)”.
La cava con il suo passaggio da il punto a sud-est al punto nord-ovest provede sicurezza se
qualc’uno voleva quel immagine e echo magico in Egitto, lontano dal mare e le montagne e cui
in simile stile somatico usando le catacombe gli Etruschi usavano quando s’organizzavano
contro i Romani su di cui uso l’esempio dell immagine di Iulia Minore donna Nobile cui resisto’
contro i Romani e puo’ esser che fu riconsciuta come la Dea Guerriera della Caccia Artume
degli Etruschi e cultura Minoa che poi fu riferita a come Atena o Artemide da i Greci e Diana da
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i Romani e fu rappresentata come Atume la cavalliera guerriera con le due gambe forti come i
guerrieri dirigendo i cavalli alati – la gonna femminile con le gambe e’ ora all Museo di
Tarquinia, un pochino nascosta, da i funzionari del Vaticano, l’ho visto personalmente nel
Museo nel 2013 presso la curatrice cui attendeva la mia visita e non hanno la forma nei
tendoni d’un guerriero maschile siccome il tempio Etrusco, Ara della Regina, e’ dedicata a
venere il femminile
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/23/Good_shepherd_02.jpg/220pxGood_shepherd_02.jpg
- Iulia Minore, e Sua Madre, Iulia Maggiore, furono castigate un pochino come la storia
fantasiosa di Iesu e Maria
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V.
non ricordo etruschi artigiani in Egitto – Museo Zagreb con fascio di mummia e scritto Etrusco
VI.
L'unica cosa che collega gli etruschi all'Egitto è la mummia di Zagabria – l’alfabeto Etrusco
sarebbe evoluto dopo l’epoca del trasferimento d’idea sulla forma della camera sottoterrenea a
Giza, pero’ segnala presso il fascio ora a Zagreb che lo scambio d’idee e’ durato fino al
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periodo Ellenistico (cita su migrazioni marini). Lavoratori/schiavi erano uccisi con la morte del
Faraone/la Dinastia assicurando servitu’ nella vita futura e assicurando che I segreti delle
tattiche delle loro costruzioni restavano segreti con la loro morte. Questo e’ tipico in una cultura
che ruba pretendendo di essere gli scopritori e unici sapienti di strategie in ingienieria e
medicina, assicurando che altri non potevano ottenere questi ‘poteri’.
VII.
ma mi sembra un po' poco – e’ un caso forte siccome poi, in seguito, l’idea della vasca un po
sotto terra e’ poi continuata da gli Ebrei, pero’ forse perdendo la sapienza dell’origine in questo
rito.
VIII.
Ci sono iscrizioni in etrusco a Lesbos
IX.
ma non in Egitto. – pero’ c’e’ le dimensioni simili nella struttura, che fino a ora l’uso preciso non
e’ mai stato spiegato come ho fatto io qui. Le dimensioni e l’entrata e’ anche replicata nella
costruzione della baracca sul nave del Re del Sole sepellito nella baia metaforica del piramide
di Khufu cui e’ correlata alla baia dietro l’entrata alla caverna marina sotto Ansedonia.
Minoan Linear B lingua scritta formata per lo scambio commerciale e non per la letteratura, cui inganna
Stile simile in tecnica per I uomini del mare e uccelli degli Etruschi e Minoani
Tarquinia
Etruscan
Literature on ark and Black Sea
Unclear origins of Villanova civilization that evolved into the Etruscan civilization and used swastika like
populations of India
Similarity of broad sword and helmet of Etruscans, Vikings, and Russ and Mongol tribes
Conclusione
C’e’ da fare piu’ studio sul concetto della cognizione recursiva presso la ricognizione dei simboli
attraverso generazioni etniche per l'argomento di proteggere il DNA Etrusco-Toscano come un
tesoro nazionale.
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