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FERDINANDO PIO ROSELLINI matematico, fisico e botanico politico ~ giornalista UN MAESTRO L’attualità dell’insegnamento di un ecologista e ambientalista ante litteram: uno scienziato riformatore dell'istruzione e un docente di scienze che ha appassionato tanti giovani italiani alla botanica. 1 FERDINANDO PIO ROSELLINI ALBUM DEI PARTECIPANTI ALLA COMMEMORAZIONE https://www.monferratogreenfarm.it/erbari/ rosellini150/ Documentazione e testimonianze raccolte ed elaborate a cura del professor DIONIGI ROGGERO e di MADDALENA LAURA MARIA BRUNASTI per la commemorazione promossa e organizzata da Per la collaborazione alle ricerche si ringraziano il professor GASPARE LICANDRO, il professor KANCHI NATARAJAN GANDHI dell’OEB / Harvard University - referente IPNI, i professori ILENIO CELORIA e CLAUDIO SIMONE COLLI dell’Istituto Leardi di Casale Monferrato, il dottor LUIGI MANTOVANI e la dottoressa ELISA COSTANZO - conservatori della Biblioteca Civica G. Canna di Casale Monferrato, MANUELA MENI - referente per la Biblioteca del Seminario di Casale Monferrato e DEBORA FERRO - referente della Biblioteca del Seminario Vescovile di Asti, TOMMASO PONZIN - referente della Biblioteca dell’Orto Botanico dell’Università di Padova e, in particolare, la dottoressa MARIA TAVANO del Museo di Storia Naturale G. Doria di Genova. 2 CITTÀ DI CASALE MONFERRATO Ferdinando Pio Rosellini rappresenta una pagina decisamente importante nella storia di Casale Monferrato. Pisano di nascita, arrivò in città con un prestigioso e al contempo delicato incarico: stilare i programmi educativi della nascente scuola Leardi. Fu nominato da subito preside e in quella veste il 19 febbraio 1858 presentò al Consiglio comunale i programmi che sarebbe andato ad attuare nei quindici anni trascorsi a capo dell’istituto e quale insegnante di matematica. All’apertura della scuola, avvenuta ufficialmente 24 giugno 1858, Rosellini avviò uno dei progetti più importanti, il Flora monferrina, l’erbario che, con passione, dedizione e accuratezza, raccoglie le specie arboree delle nostre colline. Un lavoro ancora oggi conservato all’istituto Leardi e che vide la collaborazione di numerosi altri insegnanti e studenti anche dopo la morte del professore Rosellini, che avvenne proprio a Casale Monferrato il 1° luglio 1872. Oggi siamo qui proprio a ricordare il 150° anniversario della sua morte, per celebrare la profonda impronta lasciata in città e nel territorio, come testimoniano anche alcuni testi conservati nella nostra ricca Biblioteca Civica Giovanni Canna. Troppe volte ci si dimentica di chi ha scritto le pagine della nostra storia: noi non abbiamo voluto farlo. IL SINDACO FEDERICO RIBOLDI 3 FERDINANDO PIO ROSELLINI ( Album 1860/1870 del botanico Jean-Louis Kralik ) OTTOBRE 1862 4 Nato il 20 APRILE 1814 a Pisa, alla cui Università si era laureato in matematica, intraprese la carriera scientifica all’ateneo di Firenze, come assistente di Leopoldo Nobili, ricercatore che studiava l’elettromagnetismo e inventore di strumenti di misurazione. Come fisico e rappresentante della Società d’incoraggiamento per l’educazione morale-industriale della provincia di La Spezia nel 1846 partecipò all’VIII Congresso degli scienziati italiani tenuto a Genova, dove viveva dal 1836 dimorando alla residenza di Giorgio Doria, dei cui figli era precettore, e aveva cominciato a studiare botanica e a raccogliere e catalogare esemplari di piante. Membro del Circolo Patriottico di Milano - dove abitò dal 1846 al 1848 - nel dicembre 1848 si recò in “missione” in Toscana, dove gli esponenti del partito democratico propugnavano l’unità nazionale italiana con la Costituente. Nel 1849 fece parte alla delegazione inviata dal Parlamento subalpino in Portogallo per indurre Carlo Alberto dei Savoia, esule volontario, a ritornare in patria, e per tre delle sette legislature del Regno di Sardegna dal 1949 al 1853 fu un deputato eletto dal collegio ligure di Lavagna. A Torino - dove visse dal 1848 al 1858 - collaborò alla redazione della rivista La Croce dei Savoia e diresse l’Istituto di Commercio e Industria fondato su iniziativa di Cavour, Cadorna, Ferrati e Rattazzi. Dalla commissione formata per istituire, con il lascito della vedova Leardi, un’innovativa scuola per l’insegnamento delle scienze (matematica, fisica ed economia), nel 1857 fu incaricato di pianificare il programma didattico e poi dirigere l’Istituto con sede a Casale Monferrato, dove si trasferì nel 1858 e si spense, il 1° LUGLIO 1872. 5 ( Album 1899 del botanico Agostino Goiran ) ICONOTECA DEI BOTANICI Biblioteca dell’Orto Botanico dell’Università di Padova 6 1872 Alle esequie di Ferdinando Rosellini - celebrate al cimitero di Casale Monferrato intervennero due sindaci della città: FILIPPO MELLANA, che era stato “primo cittadino” dal 1856 al 1858 e pronunciò un elogio funebre stampato in mille esemplari, anche consegnati a ciascuno dei convittori dell’Istituto Leardi, e FRANCESCO NEGRI, che lo sarebbe diventato nel 1881 e in carica fino al 1888, le cui parole testimoniano una profonda amicizia, documentano l’intensa collaborazione con Rosellini e confermano la grande passione per le scienze naturali che li univa. Francesco Negri : Quante volte me trasportavi nelle elette sfere della gentil scienza di Flora, e ad una ad una ne riandavi le maraviglie sublimi, ed ad una ad una con chiarezza di vedute e di eloquio ne stampavi nell’attonita mia mente le strane organizzazioni! Filippo Mellana : Il nostro Ferdinando portava un nome illustre, caro all’Italia ed alle scienze. […] Rosellini venne fra noi preceduto da chiara fama, quando 15 anni or sono, preconizzando la ragione dei tempi, si apriva il patrio nostro Istituto Tecnico. Egli pure dovette nei primi anni passare per quei triboli che sono sconforto ai deboli, sprone ai forti. Però in poco tempo colla sua modestia, cogli incontestati meriti, e coi risultamenti dell’opera indefessa, vinse tutti i cuori, per cui con orgoglio d’amico posso dichiarare in questo luogo di verità che esso, rimpianto da tutti gli ordini di cittadini, non lascia che eredità di affetti in questa sua seconda patria di elezione. 7 Nell’Archivio Storico conservato alla Biblioteca Civica “G. Canna” di Casale Monferrato è custodito il volume pubblicato al 50° anniversario dell’Istituto Leardi e nel cui testo l’autore, allora preside della scuola, ricorda che “Ordinamento scolastico, programmi e regolamento” erano stati elaborati da Ferdinando Pio Rosellini, “the right man at the right place”. Gerolamo Occoferri : un uomo di molto senno e sperimentata competenza … di nobile animo e molta scienza Nel 1909 al Leardi accadeva anche una vicenda memorabile, successa poiché quell’anno il professore di scienze e chimica Raffele Jaffe casualmente un giorno aveva incontrato alcuni studenti che stavano andando a disputare una partita di calcio. Trascinato dall’entusiasmo dei ragazzi, il docente li seguì e l’esperienza lo appassionò tanto da indurlo a sostenere l’impegno atletico e agonistico dei giovani. In pochi giorni nelle aule dell’Istituto Leardi vennero organizzate le riunioni tra alunni-calciatori e dirigenti scolastici e sportivi – il preside/presidente Occoferri e il professore/mister Jaffe (nel 1911 nominato consigliere della Federazione Italiana Gioco Calcio) – e fu fondato il Football Club Casale, una squadra formidabile che fin dall’esordio riscosse molti successi e nel 1914 vinse lo scudetto nazionale. 8 La figura storica di innovatore dell’istruzione che nel 1909 Occoferri aveva evidenziato definendo Ferdinando Rosellini “the right man at the right place” e ponendo in rilievo che, per suo merito, la scuola di Casale Monferrato era stata un “laboratorio pedagogico sperimentale da cui attinsero norme i riformatori e i legislatori” è ricordata anche nel volume pubblicato nel 2008, in occasione del 150° anniversario dell’Istituto Leardi. Il ruolo di Ferdinando Rosellini nell’indirizzare la riforma dell’istruzione pubblica del 1859 è stato documentato in molti studi storiografici, in particolare da Chiara Pizzarelli in una ricerca sulle legge “Casati” (Rivista di Storia dell’Università di Torino - 2 / 2013) e da Gino Benvenuti nella monografia Ferdinando Rosellini: patriota ed educatore (Comune di Pisa - 1967). E proprio rievocando episodi salienti della storia cittadina, nelle Giornate di Primavera FAI 2021 i “ciceroni” del corso di formazione per operatori del turismo dell’Istituto Leardi hanno rammentato insieme i “padri fondatori” della scuola, al cui ingresso nell’edificio l’epigrafe dedicata a Rosellini è posta accanto alla statua di Filippo Mellana – CASALE NEWS, 2021 9 Fratello maggiore di Ferdinando Rosellini era l’archeologo IPPOLITO ROSELLINI (Pisa, 1800-1843), unanimemente considerato “padre fondatore” dell'egittologia italiana e insieme ad altri intellettuali nel 1840 fondatore della la rivista scientifico-letteraria Il Giornale toscano. Alla morte di Ippolito, che aveva contratto la malaria durante una spedizione in Egitto, Ferdinando Rosellini sposò la cognata, Zenobia Cherubini, e adottò i quattro nipoti. Partecipando al Risorgimento con impegno condiviso insieme a tanti intellettuali e politici, negli anni in cui visse a Genova e Torino e fu deputato al parlamento del Regno di Sardegna, Ferdinando Rosellini conobbe e frequentò assiduamente Urbano Rattazzi e Giovanni Lanza, che nel 1857 lo coinvolsero nel progetto della fondazione della scuola e poi lo convinsero ad abitare nella loro città, Casale Monferrato, dove risiedevano FILIPPO MELLANA e FRANCESCO NEGRI. Filippo Mellana era nato a Casale Monferrato, nel 1810, e nel 1847 aveva partecipato al Congresso Agrario che si era tenuto nella città e in cui il segretario personale del sovrano piemontese lesse il celebre messaggio di Carlo Alberto di Savoia agli italiani - “Se la Provvidenza ci manda la guerra dell'indipendenza d'Italia, io monterò a cavallo con i miei figli, mi porrò alla testa del mio esercito”. Dopo la sconfitta a Novara (23 marzo) e l’armistizio siglato a Vignale Monferrato (24 marzo), nel 1849 Mellana combatté per la difesa della propria città dall’assedio dell’esercito austriaco mentre Rosellini, con una delegazione del Parlamento subalpino guidata da Urbano Rattazzi, si recava in Portogallo per indurre il re, in esilio volontario, a tornare in Italia. Per sette legislature deputato del Regno di Sardegna e per cinque del Regno d’Italia, come sindaco di Casale Monferrato – incarico che svolse dal 1856 al 1858 – Filippo Mellana partecipò alla fondazione dell’Istituto tecnico municipale Leardi, a cui – con le disposizioni espresse nel testamento siglato il 19 settembre 1874 – destinò gran parte dei propri beni. Il ruolo di Rosellini nella riforma dell’istruzione pubblica è documentato, in particolare, da Chiara Pizzarelli in uno studio sulla legge “Casati” (Rivista di Storia dell’Università di Torino - 2/2013) e da Gino Benvenuti in FERDINANDO ROSELLINI: PATRIOTA ED EDUCATORE (Pisa, 1967). 10 LA SCUOLA FATTA DAL SIGNOR ROSELLINI A testimoniare l’importanza di Ferdinando Rosellini per i giovani dell’epoca sono stati proprio i suoi allievi, come il futuro economista e sociologo VILFREDO PARETO che, dodicenne, in una lettera scritta il 19 DICEMBRE 1860 riferisce: “sono riuscito ad essere il primo nella scuola d'algebra fatta dal signor Rosellini, come lo sono in molte altre. Scusatemi, caro zio, se vi parlo di ciò, ma è cosa cosi agradevole il parlare dei suoi studi, quando in questi si riesce, che non ho saputo difendermene”. Il parente a cui il ragazzo si rivolgeva è DOMENICO, un deputato del Regno di Sardengna e fratello di LORENZO, anche lui parlamentare, per il brevissimo ma cruciale periodo dal 16 marzo al 5 luglio 1848 ministro degli affari esteri mentre a capo del governo erano Cesare Balbo e Gabrio Casati e un geologo, coordinatore dei Congressi degli scienziati italiani a cui Ferdinando Rosellini partecipò come fisico e come delegato referente della Società d’incoraggiamento per l’educazione morale-industriale della provincia di La Spezia. Scienziati di tutta Italia, unitevi! I congressi dei naturalisti italiani fra scienza e politica https://mostre.museogalileo.it/congressiscienziati/indice.html La rassegna compilata dall’Università di Padova per il 150° anniversario dell’unità nazionale illustra il contesto storico e l’ambiente culturale e ideologico in cui Ferdinando Rosellini ha concepito ed elaborato le propri idee progressiste, all’epoca d’avanguardia: “Nei 13 congressi degli scienziati italiani che si svolsero dal 1839 al 1875 presero parte non meno di 5000 studiosi provenienti da tutte le parti della Penisola. Fatta eccezione per i teologi, nessun altra categoria intellettuale seppe darsi un’organizzazione altrettanto efficace e rumorosa. L’egemonia secolare esercitata da letterati e filosofi, lasciava la scena, sia pur per una breve stagione, a una nuova intellighenzia sostenuta da nuovi interessi. Dopo decenni di silenzio, gli scienziati italiani venivano allo scoperto rivendicando un ruolo guida nella creazione di uno spirito unitario”. In particolare, il convegno del 1841 venne svolto a Firenze, identificata come “cuna alla filosofia sperimentale… in cui fu accolto l’alto pensiero di questa nuova e grande istituzione, e in cui il magnanimo Principe innalza al divino Galileo un tempio, ove nei manoscritti e negli strumenti di lui si serberà raccolta tanta parte della gloria italiana”. Ferdinando Rosellini, che fino al 1836 era vissuto in Toscana e all’Università di Firenze aveva collaborato con Leopoldo Nobili, docente di fisica, ricercatore e costruttore di strumenti di misurazione, nel 1846 partecipò al raduno per cui “Camillo e Francesco Pallavicino insieme a Lorenzo Pareto [ zio di Vilfredo ] si erano dati un gran daffare per far ottenere a Genova la nomina a sede”. Lo scopo infatti era di “celebrare con più risonanza possibile il centenario della cacciata dell'esercito imperiale da Genova (non da molto annessa al Regno di Sardegna) in occasione della guerra di successione austriaca”. Sebbene di ciò “Carlo Alberto di Savoia non fu esattamente entusiasta”, gli scienziati convennero a Genova e il loro raduno fu “il più italiano dei congressi fin lì tenuti, sia per l'aria che si respirò, testimonianza dell'approssimarsi di cataclismi politici, sia per la copertura nazionale delle presenze … personalità come Massimo d'Azeglio, Mariano d'Ayala, Giovanni Berchet, Angelo Brofferio, Cesare Correnti, i botanici Antonio Bertoloni e Giuseppe De Notaris, l'entomologo Massimiliano Spinola, Enrico Tazzoli, che sarebbe morto impiccato per ordine di Radetzky fra i martiri di Belfiore”. 11 Sebbene il suo nome non spicchi negli elenchi dei personaggi celebri del Risorgimento, Ferdinando Rosellini contribuì molto agli eventi dell’epoca, soprattutto ai cambiamenti orientati alla progressiva evoluzione della società: “Le riforme proposte dai congressisti non miravano a intaccare lo status quo degli stati di cui, nella maggior parte dei casi, erano fedeli rappresentanti, bensì la cultura che ne reggeva le politiche economiche, radicata com’era in un ancién regime di tipo feudale, per lo più indifferente ai progressi scientifici e tecnologici. Il valore universale della scienza, l’utilità delle sue applicazioni e i profitti che Stato e privati potevano ricavare da una loro adeguata valorizzazione, conferirono ai Congressi un ruolo insieme pedagogico e politico … Tra gli obiettivi che gli scienziati si diedero durante le riunioni spiccano quelli relativi all'adozione del sistema metrico decimale, l'uniformazione delle statistiche in campo sanitario, l'elaborazione di una carta geologica dell'Italia, la creazione di un erbario Italiano e la pubblicazione di una Farmacopea uniforme Italiana. Non meno importanti furono i tentativi di gettare le basi per un nuovo modello della pubblica istruzione, decisamente più sensibile all’insegnamento della scienza e delle tecniche. Vivaci discussioni animarono la controversia sulle applicazioni tecnologiche ad una rete industriale nascente. Alle forti spinte verso la modernizzazione non pochi partecipanti opposero una concezione che metteva l’agricoltura al centro dello sviluppo economico nazionale”. A queste idee infatti era ispirata ed era stata modellata la scuola d'algebra fatta dal signor Rosellini frequentata da Vilfredo Pareto nel 1860, cioè proprio negli anni in cui si concretizzava il progetto politico dell’unità nazionale che gli scienziati italiani avevano propugnato e progettato. La scuola “del signor Rosellini” aveva sede a Casale Monferrato perché era stata istituita con le risorse, tra cui l’edificio adatto allo scopo, dalla vedova di Giulio Cesare Leardi Angelieri di Terzo, CLARA COCONITO DI MONTIGLIO destinate con tale finalità. La contessa Leardi infatti aveva avuto due figli, Gabriella morta a soli 4 anni e Luigi, prematuramente mancato nel 1846 e prima, nel 1838, dalla cugina Luisa Vidua designato erede del patrimonio dei conti di Conzano. Rimasta senza successori, decise di lasciare alla città (di cui il figlio era stato sindaco) le opere artistiche, i reperti archeologici ed etnografici e i libri e diari del nipote, l’esploratore CARLO VIDUA, e il palazzo di famiglia con gli arredi e la biblioteca e 200 lire, purché beni e patrimonio della stirpe estinta fossero destinati alla fondazione di un istituto scolastico dedicato all’insegnamento delle scienze con accogliente convitto a disposizione anche degli studenti disagiati. A sostenere la sua iniziativa erano l’alessandrino URBANO RATTAZZI, che prima di intraprendere la carriera politica era stato un avvocato esercitante a Casale Monferrato, e il monferrino GIOVANNI LANZA, allora ministro della Pubblica Istruzione del Regno di Sardegna, che le consigliarono di mantenere segreti i propri intenti. Il 5 dicembre 1852 la contessa Leardi consegnò il proprio testamento i cui sorprendenti contenuti furono rivelati dopo la sua morte, che avvenne il 14 AGOSTO 1854. Per eseguire le volontà di Clara Leardi venne formato una comitato - i cui membri erano Candido Bottacco, Carlo Cadorna, Giuseppe Tommaso Caire, Vincenzo Luparia, Carlo Mazza e Giuseppe Visconti - e con l’approvazione dello statuto il 3 AGOSTO 1857 venne designata la commissione composta da Filippo Mellana, allora sindaco di Casale Monferrato, Candido Bottacco, Giovanni Tommaso Caire, Pietro De Giovanni, Bernardino Guida, Cesare Manara, Carlo Mazza e Giuseppe Visconti - che incaricò Ferdinando Rosellini di elaborare i programmi, che nel 1858 lui presentò il 19 FEBBRAIO all’amministrazione comunale e il 24 GIUGNO alla cittadinanza, e poi di dirigere l’Istituto Lanza, scuola di insegnamento delle scienze matematiche, fisiche ed economiche e dal 1863 anche agrarie, con il trasferimento nella sede della cattedra di agricoltura che dal 1851 GIUSEPPE ANTONIO OTTAVI teneva in città. 12 13 Ferdinando Rosellini ha un legame importante anche con il Museo di Storia naturale di Genova, perché fu colui che trasmise la passione per le scienze naturali a Giacomo Doria, fondatore del museo. Rosellini fu precettore dei fratelli maggiori di Giacomo e, appassionato studioso di piante, nelle ore libere si dedicava al suo erbario ordinando le piante disseccate tra fogli di carta straccia, impressionando così grandemente la mente del piccolo Giacomo. La botanica fu infatti il primo amore di Doria che passò gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza a raccogliere e catalogare piante. Ad un certo punto però la passione per gli insetti e gli uccelli ebbe il sopravvento e, appena ventenne, decise di regalare tutto il suo erbario. Soltanto più tardi, nel 1892, a 52 anni, Giacomo Doria si dedicò nuovamente alla raccolta delle piante con la speranza di infondere nella figlia Camilla la stessa passione per la botanica che lo aveva animato da bambino. Questo erbario “tardivo”, dedicato alla figlia - Herbarium Camillae Doriae - è conservato tuttora presso il Museo di Genova. In alcuni erbari del MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE “G. DORIA” di Genova sono custoditi alcuni campioni raccolti da Ferdinando Rosellini. 14 Di un exsiccata di codolina, o fleo, Phleum hirsutum Honck. - Phleum michelii, l’etichetta attesta che la piantina era stata colta nel maggio 1842 nei monti dominanti su Sestri di Ponente, all’epoca un centro agricolo e marinaro con circa 4.500 abitanti, anche località di villeggiatura e sede di un importante cantiere navale. Questo campione e un esemplare di Sorghum halepense (L.) Pers., cioè sorghetta o sorgo selvatico, raccolto a Montaldeo, un borgo sulle pendici dell’Appennino ligure nel versante in Monferrato, un comune dell’area ovadese nella provincia alessandrina, sono entrambi collezionati nell’Herbarium A. CHIAPPORI. Da Montaldeo proviene anche l’exsiccata di una Anthemis tinctoria. L., antemisia, detta anche camomilla dei tintori o margherita dei tabaccai, colta nel 1840 e conservata nell’Herbarium F.N.M. BRIGNOLE. 15 Hieracium creae Rosell Utricularia dubia Rosellini Nel registro dei botanici dell’INTERNATIONAL PLANT NAMES INDEX c’è la scheda anagrafica di Rosellini e nel catalogo delle piante ci sono due specie recensite con riferimento al suo nome. Docente e preside dell’ISTITUTO LEARDI di Casale Monferrato dalla fondazione della scuola fino al 1872, Ferdinando Rosellini fu un dirigente e un collega molto stimato dai professori e un insegnante molto ammirato dagli allievi, a cui insegnava matematica e algebra e in cui infuse anche la propria passione per la botanica coinvolgendoli nella raccolta e alla catalogazione delle piante collezionate nel “suo” ERBARIO: DOCENTI 1871– 91  Alessandro Capra STUDENTI 1865–69  Arturo Zanetti 1870–74  Ettore Bonzanini 1874–75  Francesco Delprete 1875–79  Vittore Gattoni 1879–86  Bernardo Goio 1890–97  Pietro Voglino 1886–90  Gioacchino Nogaris 1897–1900  Augusto Sacco 1900–05  Giovanni Augusto De Amicis Alla compilazione dell’erbario collaborarono anche botanici di altre regioni, tra cui  il milanese VINCENZO CESATI, prefetto dell’Orto Botanico dell’Università di Napoli  il veronese AGOSTINO GOIRAN (dal cui album conservato alla Biblioteca dell’ORTO BOTANICO DI PAVOVA proviene la foto-ritratto di Ferdinando Rosellini archiviata nell’ICONOTECA DEI BOTANICI e in PHAIDRA)  il siciliano AGOSTINO TODARO Alcuni reperti provengono dalle collezioni - FLORA ATLANTICA EXSICCATA ( Museo di Storia Naturale di Parigi ) - RELIQUIAE MAILLEANAE di Jean Louis Kralik 16 17 18 Francesco Negri (1841-1924), alla cui opera come fotografo e inventore del teleobiettivo nella città è stata dedicata la rassegna di eventi culturali MONFEST 2022, si stabilì a Casale Monferrato nel 1860, dove si trasferì per esercitare la professione di avvocato. Eletto consigliere comunale nel 1863, nominato assessore e vice-sindaco nel 1878 e dal 1881 fino al 1888 sindaco, è ricordato anche come ricercatore nei campi delle malattie umane e vegetali, in particolare lo studio delle cause del colera e della tubercolosi, inoltre della diffusione del “giallume”, una patologia della vite che in botanica è definita Phoma negriana proprio perché lui ne aveva individuata la causa osservando e documentando il micromicete che la provoca. Il microscopio di Francesco Negri, conservato al Liceo Balbo-Palli di Casale Monferrato, e un recente ingrandimento fotografico del micromicete (fungo di piccolissime dimensioni) Phoma negriana. Fu anche un botanico, dal geologo Antonio Stoppani citato - nel libro pubblicato nel 1876, intitolato Il Bel Paese. Conversazioni sulle bellezze naturali la geologia e la geografia fisica d'Italia ricordando una gita esplorativa insieme a lui e al docente di botanica e prefetto dell’Orto Botanico dell’Università di Napoli, Vincenzo Cesati, che con Ferdinando Rosellini collaborava alla raccolta di exsiccata e classificò Xanthium nigri una varietà della pianta – comunemente detta nappola – da Francesco Negri trovata nei pressi di Castello Apertole, in provincia di Vercelli. Nell’ARCHIVIO NEGRI conservato alla Biblioteca Civica “G. Canna” di Casale Monferrato sono custodite numerose fotografie di Francesco Negri, anche moltissime raffiguranti fiori e piante. Un ritratto di Negri, proveniente da un album datato 1899 e appartenuto al botanico Antonio Piccone (1844 – 1901, professore di Storia naturale al liceo “Cristoforo Colombo” di Genova) è conservato nell’ICONOTECA DEI BOTANICI alla Biblioteca dell’ORTO BOTANICO dell’UNIVERSITÀ DI PADOVA – https://phaidra.cab.unipd.it/view/o:2412, nel cui catalogo c’è il ritratto fotografico di Ferdinando Rosellini in cui è riferito che era stato un Dottore professore nell’istituto tecnico di Casale, dotto cultore di botanica e raccoglitore delle piante, casalesi, sulle quali, coadiuvato dal Negri, aveva preparato per la stampa la Flora casalese che rimase inedita. 19 CASALE MONFERRATO, Casa di Riposo e di Ricovero - 18 GIUGNO 2022 Il 3° centenario della Fondazione della Congregazione dell’Ospedale di Carità di Casale Monferrato è stato celebrato all’insegna del motto 1721-2021 per una Nuova Umanità, titolo del ciclo di incontri a tema che, a causa dell’emergenza sanitaria, durante l’anniversario sono state trasmessi online. Essendo finalmente possibile la partecipazione del pubblico in presenza, la cerimonia è stato organizzata e svolta nel 2022, casualmente anche ricorrenza della “nascita” della LILT (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori, 1921-2021), del Garden Club AGI Società Orticola Casalese (1981-2021) e della delegazione locale del FAI (Fondo Ambiente Italiano, 2002-2022). “La collaborazione con la Delegazione FAI di Casale Monferrato, con cui si è già vissuto una bellissima Giornata FAI di Primavera 2022, con gli Apprendisti Ciceroni delle classi IV e V Turistico dell’Istituto Leardi, ha fatto scaturire l’idea di festeggiare insieme il ventennale e di coinvolgere il Garden Club AGI Società Orticola Casalese come soggetto promotore di un progetto di allestimento verde preparato da giovani studenti - spiega il CDR Casale nel comunicato stampa - Il Garden Club si è quindi fatto carico di un “evento nell’evento” : un concorso rivolto ai futuri geometri paesaggisti dell’Istituto Leardi per progettare l’arredo delle aiuole del cortile vittoniano. Un concorso dalle forti valenze umanistiche: il progetto vincitore infatti è stato realizzato fisicamente (zappa alla mano) dagli studenti dell’Istituto Agrario Luparia insieme ai futuri geometri che, così, hanno sperimentato una prova vera, propedeutica e formativa alla loro professione. E la bellezza dell’arredo, con il profumo dei fiori e l’armonia delle forme, contribuirà al benessere degli ospiti della casa di riposo, che nelle loro passeggiate fruiranno del bel giardino tornato a nuova vita”. A tutti gli artefici di questo intervento la Casa di Riposo e di Recupero ha consegnato un attestato di riconoscimento, il diploma di UMANISTI DEL VERDE. Gli spazi allestiti per la cerimonia alla erano in un’area del cortile del complesso rinfrescata dall’ombra e adornata da una magnolia. Bottinando in una corolla di questa pianta, alcune api facevano “nevicare” del polline proprio mentre il dottor Mario Botta, presidente del CDR Casale, si rivolgeva a Roberta Ricolfi Caire rappresentante del Garden Club AGI Società Orticola Casalese - e quando la preside della scuola si complimentava con la professoressa Nicoletta Cattaneo per l’Istituto Tecnico Agrario Luparia 20 e l’architetto Claudio Colli, insegnante del corso Costruzioni, Ambiente, Territorio per la formazione di geometri all’Istituto Leardi. Purtroppo della partecipazione delle api rimane solo la testimonianza dei presenti… che l’hanno ammirata stupiti perché sembrava che gli insetti proverbialmente operosi a modo proprio esprimessero la propria gratitudine per i tanti ottimi boccioli a loro disposizione grazie all’operato dalle associazioni promotrici dell’iniziativa e dalla scuola che l’ha messa in pratica. Anche a ciascuno dei numerosi studenti che hanno progettato e concretamente realizzato l’intervento è stato consegnato il diploma che ne attesta il merito e il loro entusiasmo per ciò che hanno compiuto traspare nell’espressione dei loro volti nella foto di gruppo in cui alcuni dei numerosi ragazzi hanno posano davanti a una delle aiuole “restaurate” e curate da loro. https://www.monferratogreenfarm.it/2022/06/13/due-giornate-di-e-per-il-benessere/ ERBORISTI IN ERBA - https://www.monferratogreenfarm.it/erbari/ esposizioni dell’ERBARIO “ROSELLINI” all’Istituto leardi 2017 - https://www.casalenews.it/attualita/le-giornate-di-primavera-del-fai-al-leardi-perla-prima-volta-esposta-al-pubblico-la-celebre-flora-monferrina-32015.html 2022 - https://www.casalenews.it/attualita/lungo-il-grande-fiume-presentato-lerbario-didattico-delleardi-e-del-sacro-cuore-45523.html 21 una tavola della collezione “Rosellini” in esposizione al Centro DOC di Casale Monferrato Recentemente ho riletto la prefazione di Piero Bianucci a Tra Natura e Società. L’impegno ambientalista di Bruno Peyronel, per me molto significativa perché il professor Peyronel – a cui nel “cuore” del SIC Prà Barant è intitolato il Giardino Botanico Alpino – è stato un mio docente, di cui conservo ricordi molto vividi. Era molto empatico, tanto comprensivo e coinvolgente, anche simpatico, tanto da rendere piacevoli persino le lezioni di botanica sistematica, una disciplina complessa e complicata, e da lui ho imparato moltissimo, non solo di botanica. Il testo a lui dedicato si conclude con una frase che esprime anche il significato più profondo del valore dell’insegnamento di Ferdinando Pio Rosellini e dell’eredità che lui “qui” ha consegnato a tutti noi, i suoi posteri in Monferrato: PERDONATEMI SE, INVECE DI PARLARE DI LUI, HO PARLATO DI CIÒ CHE LUI HA LASCIATO DENTRO DI ME. È IL DESTINO DEI MAESTRI - Giancarlo Durando, agronomo, ex-docente e coordinatore didattico all’ITAS LUPARIA, direttore scientifico di MONFERRATO GRE EN FARM, custode e conservatore dell’ERBARIO HIRSCHMILLER L’ERBARIO HIRSCHMILLER : DALLA FORESTA NERA IN MONFERRATO  https://www.monferratogreenfarm.it/2022/05/07/dalla-foresta-nera-in-monferrato/  videoreportage https://youtu.be/X0kDbfarSps 22 17 “EXTINCT” PLANT SPECIES BACK TO CONSERVATION ATTENTION IN EUROPE Lo studio ha “riscoperto” 17 specie endemiche della flora europea che si pensava fossero estinte da molti decenni … evidenzia che « Il maggiore contributo alla riabilitazione delle specie è derivato dal miglioramento delle conoscenze tassonomiche … La ricerca floristica, che prevede lo studio del materiale conservato negli erbari, permette l’elaborazione di “inventari floristici” (checklists o flore) che si configurano come strumento imprescindibile per la conoscenza della distribuzione delle piante e la tutela della biodiversità vegetale». – GREEN REPORT, 9 MARZO 2021 Hieracium creae Rosell Utricularia dubia Rosellini Ho trovato tantissimi riferimenti a Ferdinando Rosellini, soprattutto sul suo ruolo negli eventi storici del fatidico ’48 del Risorgimento italiano e sul suo contributo, fondamentale, per la riforma dell’istruzione nella nuova nazione (la “Legge Casati”), perché ci sono moltissime testimonianze – lettere, atti e documenti – dei suoi rapporti con tanti personaggi celebri, di cui era parente o è stato collaboratore, collega, amico o insegnante. Invece ci sono pochissime informazioni sulla sua vita privata e solo due o tre ritratti, in particolare la sua fotografia “ufficiale”, conservata nella ICONOTECA DEI BOTANICI della Biblioteca dell’Orto Botanico dell’Università di Padova, che ho osservato molto attentamente, perché lo sguardo del “maestro” sembra un monito rivolto ai posteri che cercano in lui una guida o una risposta… Pare che, anziché vantarsi dei propri meriti, cioè delle proprie ricerche e scoperte con cui ci ha consegnato un immenso patrimonio di conoscenze sulle piante e della biodiversità, lui si rammarichi della nostra ammirazione come se sapesse che, dimenticando i suoi insegnamenti, abbiamo rovinato, devastato e distrutto la natura che lui ha studiato e le migliaia di piante che ha raccolto e catalogato meticolosamente con tanta premura perché sapeva che questo lavoro serviva per darci le risorse con cui vivere in salute, nel benessere e nella prosperità - Maddalena Brunasti, MONFERRATO GREEN FARM LA “BELLEZZA” DELLA BIODIVERSITÀ MONFERRATO GREEN FARM, 22 MAGGIO 2022 https://www.monferratogreenfarm.it/2022/05/22/biodiversita/ 23 LA TUTELA AMBIENTALE NELLA COSTITUZIONE ITALIANA Dal 9 MARZO 2022 sono vigenti le modifiche apportate agli articoli 9 e 41 della Costituzione con la riforma introdotta dalla Legge Costituzionale n° 1 approvata in Parlamento l’11 febbraio e pubblicata nel n° 44 – 22/02/2022 della Gazzetta Ufficiale Finalmente la tutela dell’ambiente è posta al centro dell’attenzione nazionale: essendo stata espressamente inserita tra i principi fondamentali della Costituzione, ricompresi fra gli articoli 1-12 della Carta, oltre a un interesse pubblico è anche un dovere che impegna lo Stato in primis ma anche tutti i cittadini, in particolare i proprietari di terreni, i gestori di aziende agricole e i titolari e manager di società e imprese che svolgono qualsiasi tipo di attività economica nel Paese. articolo 9 : La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali. articolo 41 : L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali. A ciò conseguono molteplici implicazioni pratiche che ci coinvolgono, riguardano e interessano tutti… ma che solo gli esperti sanno valutare correttamente. Per capire cosa è cambiato, come e perché, il team MONFERRATO GREEN FARM si è rivolto a un giurista da anni interessato alla prevenzione e riparazione dei danni ambientali, l’avvocato Antonio Aruta Improta. MONFERRATO GREEN FARM / 4 APRILE 2022 https://www.monferratogreenfarm.it/2022/04/08/tutela-ambientale-costituzione/ 24 … L’associazione fondiaria ASFODELO recupera terreni incolti nei pressi dei tre comuni … opera al fine di raggruppare terreni agricoli e boschivi, in attualità di gestione, incolti o abbandonati … mirando a valorizzare i terreni della zona, evitandone il progressivo abbandono e così proteggere e migliorare il territorio e l’ambiente. ASFODELO persegue questi obiettivi attuando molteplici interventi … e coinvolgono molteplici soggetti, soprattutto tante persone differenti che risiedono nelle stesse località, perciò che sanno cosa fa ASFODELO ma senza averne corretta informazione e approfondita conoscenza non riuscirebbero a capire l’utilità dell’associazione fondiaria e delle sue attività … rinnovando pratiche di agricoltura e cura dei boschi ormai da tempo desuete e che chi non ne conosce i benefici e non ne capisce i vantaggi considera anacronistiche, l’associazione fondiaria monferrina opera efficacemente per la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi del territorio applicando sistemi di gestione dei patrimoni pubblici e privati secondo i principi indicati nella Costituzione. Idee espresse anche nel sigillo della nazione con la raffigurazione dello “stellone” risorgimentale, di un ingranaggio simbolo del lavoro e dei ramoscelli di ulivo e quercia – simboli di pace e dignità – e messe in pratica da molte, di giorno in giorno sempre più numerose, imprese, aziende e istituzioni e persone che agiscono con questa logica, intervengono in questa prospettiva… e, come ribadito nel 1977 da un estensore della Costituzione, sono i “veri” (seppur inconsapevoli) protagonisti della festa della Repubblica… 2 GIUGNO: NEL 2022 UNA FESTA MOLTO IMPORTANTE MONFERRATO GREEN FARM - https://www.monferratogreenfarm.it/2022/06/01/festa-repubblica-italiana/ 25 #FerdinandoRosellini https://www.monferratogreenfarm.it/erbari/rosellini/ ALBUM DEI PARTECIPANTI https://www.monferratogreenfarm.it/erbari/rosellini150/ 26 FERDINANDO PIO ROSELLINI, UN MAESTRO L’attualità dell’insegnamento di un ecologista e ambientalista ante litteram: uno scienziato riformatore dell'istruzione e un docente di scienze che ha appassionato molte generazione di giovani italiani alla botanica. Libretto commemorativo edito a cura dei promotori dell'iniziativa: Delegazione FAI di Casale Monferrato, Garden Club AGI Società Orticola Casalese MONFERRATO GREEN FARM Casale Monferrato 1° LUGLIO 2022 27