Alberi

n questa puntata,
proseguiremo
quanto introdotto su
Organi di trasmissione
di marzo 2014 (n.d.R.)
sul dimensionamento
degli alberi.
In particolare,
riprenderemo
l’esempio già
svolto, di cui è stato
fatto un primo
dimensionamento
e una verifica statica,
estendendolo
con la verifica
a fatica, la verifica
della massima
inflessione e il calcolo
delle velocità critiche.

Scheda di valutazione del rischio alberi Censimento del rischio specifico Premessa Oggi sempre più anche la natura e soprattutto gli alberi nelle città stanno diventando un problema, o meglio un rischio. Con la esasperazione della cultura neoliberista che sta estremizzando la cultura del debito e la relativa perdita della sovranità monetaria, anche lo stato si ritrova ad essere considerato una azienda che "non ha soldi" (fiscal compact in costituzione). Questo significa che perseguendo la folle corsa dei tagli per ridurre un debito che comunque è inestinguibile, si lascia la manutenzione del territorio e quella degli alberi come ultima cosa da fare. Non si opera più in maniera preventiva e predittiva, ma ci si attiva solo sul "danno", ovvero quando cade un albero è crea danni, delle volte anche irreversibili. In questa scheda non c'è nulla di nuovo che una antica cultura forestale già conosceva anche se si tramandava con la memoria, ma che in parte è stata persa. La scheda vuole solo dare una traccia essenziale e non esaustiva per la valutazione del rischio che può determinare un albero che, dopo essere lasciato senza cura per diversi anni, magari licenziando le persone che le curavano o mandando in pensione chi conosceva la storia degli alberi senza assumere le nuove leve a cui passare il testimone. L'albero è una vita e come ogni vita va rispettata e curata. Se la lasciamo nel bosco allora può anche provvedere a se stessa, ma se pretendiamo di "adottarla", o meglio

In questa puntata,
proseguiremo
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Organi di trasmissione
di marzo 2014 (n.d.R.)
sul dimensionamento
degli alberi.
In particolare,
riprenderemo
l’esempio già
svolto, di cui è stato
fatto un primo
dimensionamento
e una verifica statica,
estendendolo
con la verifica
a fatica, la verifica
della massima
inflessione e il calcolo
delle velocità critiche.

In architettura del paesaggio gli alberi svolgono un ruolo fondamentale. Sono elementi importanti nella definizione di parchi e spazi pubblici. Con la loro varietà di forme, colori, tessiture e grandezze caratterizzano i progetti definendo gli spazi da realizzare e le loro qualità. In questo articolo si discute su come la derivazione pittorica dell’architettura del paesaggio abbia avuto un sostanziale influsso nel modo in cui i progettisti si sono posti nel rappresentare gli alberi, soprattutto fra XVIII e XIX secolo, e come poi l’attenzione scientifica agli aspetti tecnici ne abbia esaltato la funzionalità in termini architettonici ed ecologici, fino ad arrivare ai nostri giorni in cui tecnologie, come la realtà aumentata, permettono un’interazione progettuale ed esperienziale che apre a pressoché infinite possibilità. Questo perché gli alberi sono fra i protagonisti del progetto di paesaggio esseri viventi con un carattere preciso e riconoscibile e dunque anche rappresentabile.

Il quarto di una serie di articoli dedicati ai riti durante la pandemia di Covid-19 del 2020. Qui il focus è sui riti di commemorazione delle vittime, ordinati in varie tipologie: il minuto di silenzio, il concerto di musica classica, il memoriale arboreo.

Il verde stradale riveste un'importanza strategica nella definizione della rete ecologica, sia a livello urbano che extraurbano. Eppure norme "di sicurezza", come il Codice della Strada, mettono a rischio i filari alberati delle strade extraurbane italiane, con grave danno per il paesaggio creando un rafforzamento della frammentazione della rete ecologica dovuta alle infrastrutture.