Malevic è uno dei primi artisti a sperimentare il monocromo in pittura, forse il primo certo il più noto. E il primo monocromo è un quadrato nero. E basta. Il monocromo nasce da una idea di Kandinsky, l'idea che i colori in quanto tali...
moreMalevic è uno dei primi artisti a sperimentare il monocromo in pittura, forse il primo certo il più noto.
E il primo monocromo è un quadrato nero. E basta.
Il monocromo nasce da una idea di Kandinsky, l'idea che i colori in quanto tali hanno un senso, comunicano qualche cosa, delle emozioni, delle vibrazione, una musica.
Da qui l'idea dell'astrazione, non serve più una mela per significare qualcosa, se la mela è rossa basta il colore rosso.
Dunque il quadro non è tenuto a rappresentare un oggetto, e non per questo è privo di senso.
E, secondo passaggio, Kandinsky nota che i colori interferiscono tra di loro, l'uno rafforza attenua o modifica l'effetto dell'altro.
Dunque nessun colore riesce a significare quello che significa perché è sottoposto ad interferenze.
E allora se voglio ottenere l'effetto preciso di una certa sfumatura di rosso prendo una tela la dipingo tutta di rosso ed ecco fatto.
E alloa eccoci a Malevic, che fa esattamente questo col colore nero uniforme.
La cosa più semplice.
Non ci soffermeremo sul nero perché ci interessa il bianco.
Il monocromo bianco è il grado zero della pittura
Non c'è niente davvero.
E' del tutto privo di senso.
E dunque è un significante vuoto.
Ma un significante vuoto non è il nulla, è l'esatto contrario, proprio perché non vincola l'interpretazione la libera in maniera assoluta.
Ed ecco che il bianco - nulla diventa tutti i significati possibili, diventa l'essere al suo grado più alto di astrazione, come nel nichilismo Zen, come nella Teologia Negativa, come nel Misticismo.
Un monocromo bianco è Metafisica.
E a questo punto l'arte ha detto tutto, ha rappresentato l'Essere sotto la forma del Nulla.
L'arte è finita.
ma a questo punto non si finisce, si ricomincia daccapo.
E infatti le avanguardie del 900 recuperano l'arte primitiva, l'arte africana e via discorrendo.
Ma non si ricomincia come prima, ma in un modo del tutto diverso.
Così Picasso e gli altri.
Col cubismo il grado zero riappare ma in una forma diversa dal monocromo.
Si scompone la figura nel tentativo di rappresentarla contemporaneamente da tutti i punti di vista.
Si cerca cioè di dare alle due dimensioni una capacità rappresentativa superiore a quella delle tre dimensioni.
E ancora anche la figurazione torna, ma in forme diverse, che recuperano la lezione dell'informale. Come negli Acerbi di Schifano.
Oppure nell'iperrealismo, si cerca di riprendere la figurazione ma andando addirittura oltre. Più vero del vero.