- Contemporary Art, Arte Contemporanea, Storia Dell Arte Contemporanea, Wallpaper, Wallpaper/wallcoverings History, Art and Design, and 12 more20th century Italian art, Textiles, Design, Fashion design, Arte Italiana XX Secolo, Arte Italiana Novecento, New Media Art, Wallpaper: art medium, Monochrome Painting, Modern Wallpaper, Monocromo , and Roma negli anni Sessantaedit
- Teresa Lucia Cicciarella (Marsala, 1981) in 2015 received a PhD from the University of Tuscia (Viterbo) with a thesis... moreTeresa Lucia Cicciarella (Marsala, 1981) in 2015 received a PhD from the University of Tuscia (Viterbo) with a thesis titled: “From background to foreground. Wallpapers as artwork from the Sixties to the present". She has specialized in Contemporary Art History and Criticism at the University of Siena. She is from 2013 a member of the exam committee for Contemporary Art History at the University of Tuscia; she is also a teacher of secondary school. She is a member of the ISSS - International Society for the Study of Surrealism. She worked with ASL Roma/A and MAXXI, the National Museum of 21st Century Arts, for didactic activities aimed at people with mental disabilities. Her research involves Contemporary art and also the relation between Fashion and Art in XX and XXI centuries. She published some essays with Sellerio, Silvana Editoriale, Gangemi, Rubbettino; she writes for the specialized magazine "Unclosed - Art and Beyond" and curated exhibitions in Italy, Barcelona and Zurich.
Teresa Lucia Cicciarella (Marsala, 1981) è dottore di ricerca in “Memoria e Materia dell’opera d’arte” (Università della Tuscia; tesi dal titolo “From background to foreground. Le carte da parati come opera d’arte dagli anni Sessanta a oggi. Tutor, Patrizia Mania). Si è specializzata con Enrico Crispolti in Storia dell’Arte contemporanea presso l’Università degli Studi di Siena. È cultrice di materia presso l’Università della Tuscia (DISTU), docente di scuola secondaria di II grado e ha collaborato con l’ASL Roma/A e il MAXXI per progetti di didattica e mediazione museale rivolti a persone con disabilità mentale. Le sue ricerche riguardano la storia dell’arte del XX secolo e i nuovi media e le connessioni tra l'arte e la moda nel XX e XXI secolo, con particolare attenzione all'eredità artistica delle avanguardie storiche. Ha pubblicato saggi con Sellerio, Silvana Editoriale, Gangemi, Rubbettino; collabora con la rivista specializzata “Unclosed – Arte e Oltre/Art and Beyond” e ha curato mostre in Italia, a Barcellona e a Zurigo.edit
T.L. Cicciarella, Glossario Arte Contemporanea. Pubblicato in: B. Fasone, R. Raffaele Addamo (a cura di), La collezione di Riso Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia, pp. 105-127, Officine grafiche riunite, Palermo 2009. ISBN:... more
T.L. Cicciarella, Glossario Arte Contemporanea. Pubblicato in: B. Fasone, R. Raffaele Addamo (a cura di), La collezione di Riso Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia, pp. 105-127, Officine grafiche riunite, Palermo 2009. ISBN: 9788861640962
Research Interests:
English abstract of the PhD Thesis titled "From background to foreground. Le carte da parati come opera d’arte dagli anni Sessanta a oggi. I loro presupposti, i temi, le funzioni e i linguaggi di un medium rinnovato". Università degli... more
English abstract of the PhD Thesis titled "From background to foreground. Le carte da parati come opera d’arte dagli anni Sessanta a oggi. I loro presupposti, i temi, le funzioni e i linguaggi di un medium rinnovato". Università degli Studi della Tuscia, Italy, 2015.
Research Interests:
Abstract tesi di dottorato
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T.L. Cicciarella, Monocromo. Appunti per un regesto. Pubblicato in: S. Troisi (a cura di), Monocromo. L’utopia del colore. p. 118-127. Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2009. ISBN: 9788836614639 Catalogo della mostra “Monocromo.... more
T.L. Cicciarella, Monocromo. Appunti per un regesto.
Pubblicato in: S. Troisi (a cura di), Monocromo. L’utopia del colore. p. 118-127. Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2009. ISBN: 9788836614639
Catalogo della mostra “Monocromo. L’utopia del colore”, a cura di Sergio Troisi. Marsala, Convento del Carmine, maggio-ottobre 2009.
Pubblicato in: S. Troisi (a cura di), Monocromo. L’utopia del colore. p. 118-127. Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2009. ISBN: 9788836614639
Catalogo della mostra “Monocromo. L’utopia del colore”, a cura di Sergio Troisi. Marsala, Convento del Carmine, maggio-ottobre 2009.
Research Interests: Milano, Venice Biennale, Yves Klein, Lucio Fontana, Alberto Burri, and 29 moreBiennale di Venezia, Fabio Mauri, Giuseppe Penone, Mario Schifano, Franco Angeli, Mimmo Rotella, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis, Piero Manzoni, Pietro Consagra, Monochrome Painting, Accademia Brera, Emilio Villa, Giovanni Bonalumi, Arte Concettuale, Arte Italiana XX Secolo, Arte Italiana Novecento, Piero Dorazio, Enrico Castellani, Azimuth, Elio Marchegiani, Enrico Crispolti, Emilio Isgrò, Giuseppe Uncini, Claudio Verna, Plinio De Martiis, Pino Pinelli, Monocromo , and Arte analitica
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Il wallpaper è divenuto un autonomo medium d’espressione artistica a partire dagli anni Sessanta, registrando poi, in particolare dalla fine degli anni Ottanta, una significativa apertura alla trattazione di tematiche legate all’attualità... more
Il wallpaper è divenuto un autonomo medium d’espressione artistica a partire dagli anni Sessanta, registrando poi, in particolare dalla fine degli anni Ottanta, una significativa apertura alla trattazione di tematiche legate all’attualità o alla storia recente.
Tra i wallpaper il cui tema manifesta una valenza sociopolitica, si sono individuate due opere recanti tracce di forte evidenza simbolica, legate all’elaborazione e alla memoria degli anni della seconda guerra mondiale, con esplicito riferimento all’identità ebraica in un caso e diversamente, nell’altro, all’ideologia nazifascista.
Queste opere – A postcolonial kinderhood (1994-’96) di Elaine Reichek e Zugzwang (1995) di Rudolf Herz – sono strutturalmente molto diverse ma condividono un significativo aspetto: l’aver fatto parte di percorsi espositivi allestiti presso il Jewish Museum di New York, in occasione di due importanti mostre legate al connubio tra identità culturale, linguaggi e manifestazioni artistiche contemporanee, entrambe curate da Norman L. Kleeblatt.
Tra i wallpaper il cui tema manifesta una valenza sociopolitica, si sono individuate due opere recanti tracce di forte evidenza simbolica, legate all’elaborazione e alla memoria degli anni della seconda guerra mondiale, con esplicito riferimento all’identità ebraica in un caso e diversamente, nell’altro, all’ideologia nazifascista.
Queste opere – A postcolonial kinderhood (1994-’96) di Elaine Reichek e Zugzwang (1995) di Rudolf Herz – sono strutturalmente molto diverse ma condividono un significativo aspetto: l’aver fatto parte di percorsi espositivi allestiti presso il Jewish Museum di New York, in occasione di due importanti mostre legate al connubio tra identità culturale, linguaggi e manifestazioni artistiche contemporanee, entrambe curate da Norman L. Kleeblatt.
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Intervista a Ludovica Gioscia (Roma, 1977), interessante e prolifica artista London-based. Seguendo diversi filoni di ricerca e sperimentazione sulle iconografie e i materiali, Gioscia ha in particolare lavorato sul wallpaper, spingendone... more
Intervista a Ludovica Gioscia (Roma, 1977), interessante e prolifica artista London-based. Seguendo diversi filoni di ricerca e sperimentazione sulle iconografie e i materiali, Gioscia ha in particolare lavorato sul wallpaper, spingendone la superficie pellicolare fino a consistenze materiche, scultoree, riflettendo sui concetti di stratificazione e décollage e realizzando materialmente da sé, in massima parte, le carte adoperate.
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Saggio pubblicato nel volume a cura di E. Cristallini "Memoria e Materia: proposte e riflessioni. Per nuovi orizzonti di ricerca". Gangemi Editore, Roma 2017, pp.55-63 Il saggio esamina alcuni casi esemplari dell'ibridazione del... more
Saggio pubblicato nel volume a cura di E. Cristallini "Memoria e Materia: proposte e riflessioni. Per nuovi orizzonti di ricerca".
Gangemi Editore, Roma 2017, pp.55-63
Il saggio esamina alcuni casi esemplari dell'ibridazione del linguaggio del wallpaper con quelli dell'installazione, della performance, dell'arte ambientale e della scultura. A conferma di una predisposizione all’apertura polisemica del medium, cospicua e crescente presenza nell’ambito dell’arte contemporanea.
Gangemi Editore, Roma 2017, pp.55-63
Il saggio esamina alcuni casi esemplari dell'ibridazione del linguaggio del wallpaper con quelli dell'installazione, della performance, dell'arte ambientale e della scultura. A conferma di una predisposizione all’apertura polisemica del medium, cospicua e crescente presenza nell’ambito dell’arte contemporanea.
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Nel 1966 Andy Warhol, con la presentazione di Cow Wallpaper alla Galleria Castelli di New York, ha stravolto lo statuto originario della carta da parati, utilizzandola come mezzo d’espressione artistica autosufficiente e in sé concluso,... more
Nel 1966 Andy Warhol, con la presentazione di Cow Wallpaper alla Galleria Castelli di New York, ha stravolto lo statuto originario della carta da parati, utilizzandola come mezzo d’espressione artistica autosufficiente e in sé concluso, spinto oltre la più pertinente destinazione d’uso domestica e ammissibile nel novero dei media delle arti visive. Sovvertendo il nitore del white cube, presentando il contenitore come contenuto della mostra, l’esempio offerto da Warhol rende manifesta l’estensione di un concetto di superficie già tendente, con l’esposizione “Flowers” (1964-65) e i suoi precedenti, all’all-over, con un lato richiamo polemico-ironico alle vaste superfici pittoriche dell’Action Painting. Il fuori scala adottato da Warhol nei suoi pattern, mette inoltre in atto un dispositivo ironico che si fa rilettura e forzatura dell’immagine “comune”; ciò avviene anche nel caso del wallpaper stesso, oggetto prelevato dalla quotidianità, alterato e traslato in un contesto estraneo: esso diventa “the wrong thing in the right space”, si potrebbe dire siglando il lavoro con un’efficace formula contenuta in THE Philosophy of Andy Warhol, iperbolica summa del pensiero dell’artista. Il lavoro di Warhol sulle carte da parati si esplicherà ancora attraverso varianti cromatiche (e nuove modalità di presentazione) di Cow, dunque con Mao (1974), Washington Monument (1974), Self-Portrait (1978), Fish (1983) e un progetto irrealizzato incentrato sull’iconografia del teschio (1986-87 circa).