Il saggio propone un approccio per la redazione di un progetto sistematico di rimozione delle macerie e di messa in sicurezza che, nei centri storici colpiti gravemente dal sisma, deve necessariamente precedere le fasi conoscitive e di...
moreIl saggio propone un approccio per la redazione di un progetto sistematico di rimozione delle macerie e di messa in sicurezza che, nei centri storici colpiti gravemente dal sisma, deve necessariamente precedere le fasi conoscitive e di rilievo preliminari per la definizione degli interventi di recupero, in particolare riferite al patrimonio culturale e all’edilizia storica in generale dei centri storici, sia che si tratti di aggregati urbani che di singoli edifici.
Di fronte a questi scenari, il recupero dei centri storici pone problemi che, per la gravità dei danneggiamenti subiti, si presentano con aspetti fortemente differenziati rispetto a quelli che caratterizzano quelli colpiti con minore gravità. Il panorama che si presenta rende difficoltoso, se non impossibile, un approccio tradizionale di analisi preliminare propedeutica di qualsiasi tipo di linea guida della ricostruzione o della conservazione. Si deve, viceversa, attuare una procedura diversa dalla più generale rimozione delle macerie, per favorire il recupero di tutto quello che può essere riutilizzato nella fase della ricostruzione, in quello che può essere definito un restauro psicologico, in cui si possano restituire alle popolazioni manufatti di edilizia civile, religiosa e pubblica, che permetta loro di riappropriarsi di tessuti di città.
Sono interventi da attuare secondo linee di indirizzo preordinate, che nascono dalle esperienze pregresse dei terremoti e che solo nell’ultimo decennio hanno cercato di trovare una loro codificazione. Per questo, il MiBACT ha definito un approccio metodologico alla materia, attraverso procedure per la rimozione e il recupero delle macerie che parta da un attento rilievo fotogrammetrico dello stato dei luoghi, definendo la zonizzazione che faciliti l’individuazione dei beni tutelati e dell’edilizia storica secondo tre categorie di macerie, di tipo A: i beni tutelati; B: l’edilizia storica; C: edifici privi di interesse culturale, che, seguendo la normativa vigente, ne permetta la rimozione, il recupero e il trasporto o lo stoccaggio nelle zone prossime ai cantieri di restauro.