Puglia, brand of experience - SWG - Highlights 2014BTO Educational
SWG
Puglia, brand of experience - Highlights 2014
Febbraio 2015
Seconda ricerca sulla notorietà e attrattività turistica del brand Puglia. Lo studio, svolto a due anni di distanza dal precedente, ha fotografato le performance della destinazione Puglia e del suo brand, permettendo alla stesso tempo di monitorarne l’andamento.
Capacità ricettiva nella città di Milano e nell'insieme della provincia; arrivi e presenze nelle strutture ricettive; provenienza dei turisti italiani e stranieri
Analisi dei flussi turistici per l'anno 2012 relativa alla capacità ricettiva di Milano e provincia, ai flussi italiani e stranieri e alla provenienza dei turisti.
Puglia Tourism Update 2015 - SWG - La Puglia e le dinamiche turisticheBTO Educational
Puglia Tourism Update 2015
http://www.pugliatourismupdate.it
#PugliaTU
Con Puglia Tourism Update 2015, Pugliapromozione propone un ciclo di SEI seminari [gratuiti], in SEI location e in QUATTRO date differenti nel mese di maggio.
Tutto in Puglia, naturalmente.
Puglia Tourism Update 2015
SWG
La Puglia e le dinamiche turistiche
Banca d'Italia | Rapporto 2017 | Il turismo incoming e outgoing nel 2016: la ...BTO Educational
17ma CONFERENZA ANNUALE
"L'Italia e il turismo internazionale"
Risultati e tendenze per incoming e outgoing nel 2016 dai dati Banca d’Italia.
Venezia, Auditorium Santa Margherita, 5 maggio 2017
Keynote Speaker
Simonetta Zappa
Dal 1996 la Banca d’Italia realizza un’indagine campionaria sul turismo internazionale basata su interviste e conteggi di viaggiatori residenti e non residenti in transito alle frontiere italiane (valichi stradali e ferroviari, porti e aeroporti internazionali).
L’indagine è condotta con l'obiettivo primario della compilazione delle voci "Viaggi" (che include i beni e i servizi acquistati da persone fisiche in paesi di cui non sono residenti, nel corso di soggiorni di durata inferiore a un anno) e “Trasporti internazionali di passeggeri” della bilancia dei pagamenti dell'Italia, in linea con le convenzioni metodologiche previste dal sesto manuale del FMI.
Essa rappresenta inoltre una vasta base informativa per la ricerca e per gli operatori del settore grazie all'ampia gamma di dati analitici, aggiuntivi rispetto alle esigenze di bilancia dei pagamenti, che vengono messi a disposizione degli utenti sia in forma di aggiornamento mensile sia a livello di microdati.
Evidenze Giubileo 2016
Il turismo internazionale continua a crescere. Congiuntura economica e fattori geopolitici non sembrano in grado di modificarne, nel medio-lungo termine, il trend di sviluppo.
L’Italia ha intercettato il trend positivo ed ha visto crescere gli arrivi in modo significativo (ca. +50% in 15 anni)
Siamo più attrattivi senza riuscire, tuttavia, a generare maggior valore perché la permanenza media continua a scendere, è passata da 4,1 giorni del 2001 a 3,6 giorni del 2015, e con essa la spesa per arrivo passata da oltre 1.000 euro del 2001(a prezzi 2015) a poco meno di 700 del 2015.
Un fenomeno che mette in evidenza una importante criticità del nostro modello di offerta dal momento che nel turismo l’obiettivo non è principalmente quello di attrarre i turisti ma soprattutto quello di trattenerli perché in questo modo crescano le occasioni di spesa e, dunque, le entrate valutarie.
Il turismo internazionale in Italia continua ad essere prevalentemente europeo, oggi pesa per oltre il 70% in leggero calo rispetto a quindici anni fa quando i flussi di origine europea rappresentavano il 74% del totale. Ma negli ultimi anni cresce anche il peso dei Paesi extra-europei.
TURISMO in TOSCANA | Rapporto IRPET | Maggio 2019BTO Educational
RAPPORTO SUL TURISMO
IN TOSCANA
LA CONGIUNTURA 2018
Maggio 2019
a cura di
IRPET
REGIONE TOSCANA
Settore Sistemi informativi e servizi - Ufficio Regionale di Statistica
Calcolo dell'inadempienza
Da ormai alcuni anni IRPET ha ritenuto opportuno ragionare più approfonditamente riguardo alle metodologie di stima delle presenze negli esercizi inadempienti per poter sviluppare un più convincente metodo di stima di queste ultime. Ciò è stato possibile grazie alla disponibilità di un archivio in possesso della Regione Toscana che contiene informazioni relative alle caratteristiche strutturali principali delle strutture ricettive ufficiali presenti in Toscana.
A partire da queste informazioni è stata elaborata una procedura di stima fondata su un modello di regressione. Quest’ultimo individua i principali determinanti dei tassi di occupazione mensili delle strutture ricettive nei seguenti:
1. La tipologia di struttura ricettiva (albergo a 1 stella 2…5 stelle agriturismo, campeggio etc.);
2. il tipo di prodotto turistico prevalente nel comune dove è situata, attribuito applicando la classificazione ISTAT (balneare, montano, città d’arte, campagna collina, altro);
3. la dimensione della struttura ricettiva (numero di posti letto);
4. il mese nel quale si misura il tasso di occupazione della struttura (effetto stagionalità);
5. la “turisticità” del comune nel quale la struttura si trova, approssimata dal numero di posti letto per KM quadrato di superficie comunale. Abbiamo reso categoriale tale variabile attraverso una analisi cluster che ha individuato 23 diversi livelli di intensità turistica o ”turisticità” dei comuni nella regione;
6. abbiamo interagito la dimensione del tipo di località con la dimensione della stagionalità.
Centro Studi Turistici | Turismo e Borghi d'Italia | Maggio 2017BTO Educational
Focus BORGHI d’ITALIA verso la XXI edizione della Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte d’Italia
http://www.peremiliaromagna.it/focus-borghi-ditalia/
Giovedì 18 Maggio, la mattina
A Bologna, Pinacoteca Nazionale – Aula Gnudi
Via Belle Arti, 56
Sono 5.568 i comuni al di sotto dei 5.000 abitanti in Italia (69,8% del totale), tali da rientrare nella categoria dei Borghi, secondo la Direttiva emanata dal Ministro Franceschini il 2 dicembre 2016, e che il 15 di febbraio 2017 ha visto l’avvio dell’Anno dei Borghi.
L’incidenza dei Comuni con meno di 5 mila abitanti nelle Regioni è molto variabile. Quasi tutti gli ambiti della Valle d’Aosta rientrano in questa categoria, circa un terzo della regione Puglia.
Stando ai dati Istat, che cataloga le località italiane in base alla risorsa turistica prevalente, il 63,7% dei borghi non rientra in una tipologia definita, il 19,4% è classificato come ″località montana‶, il 10,5% come ″località collinare‶.
Dalla fotografia delle caratteristiche dei Borghi Italiani, alla portata turistica: offerta e andamenti della domanda.
Keynote Speaker
Alessandro Tortelli
Direttore Scientifico Centro Studi Turistici
Analisi della situazione turistica della Valdichiana Senese nel contesto della promozione della Regione Toscana, a cura del Centro Studi Turistici di Firenze.
La locazione di appartamenti e case vacanze in Italia: un’analisi del mercato...Affittoprotetto.it
La locazione di appartamenti e case vacanze
in Italia: un’analisi del mercato e
della soddisfazione della domanda. Il mercato delle locazioni turistiche in Italia: scenario nazionale e
differenze territoriali
L’indagine di customer satisfaction
This analysis aims at underlying the main trends of the Italian business travel and was carried out by a student of the 1st edition of the Master in Tourism Management of IULM university as part of a more general project aimed at defining the overall market trends in tourism. The tutor of the project is Emilio Valdameri, President of Progetto Turismo.
How ITALY may INCREASE DRAMATICALLY International TourismFabio Catone
According to CBI (Country Brand Index), in 2013 Italy is the best country in terms of Heritage, Culture and Tourism.
Despite the huge artistic heritage and environmental beauty, the country only ranks 5th for number of international tourists after France, USA, China, Spain.
In this presentation you will find a proposal to dramatically increase the international tourism in Italy.
The project has been sent to the Italian Government.
For this reason the presentation is in Italian language.
If you like this proposal please share it in order to give to it the right visibility. Thanks.
CENTRO STUDI TURISTICI - Le statistiche nel turismo - *pER 30 Maggio 2014 - A...BTO Educational
http://www.peremiliaromagna.it
Alessandro Tortelli
Le statistiche nel Turismo
Centro Studi Turistici
Una società dell’informazione come la nostra, complessa ed in rapida evoluzione, esprime una forte domanda di dati statistici e/o di informazioni economico-statistiche, non solo da utilizzare a vari livelli decisionali dai “policy makers” ma dal sistema politico in generale, dagli operatori economici, dagli imprenditori. Proviamo a cercare di orientarsi all’interno delle numerose fonti che producono dati sul turismo.
*pER
30 maggio 2014
Bologna
Biblioteca Comunale Archiginnasio
Sala dello Stabat Mater
piazza Galvani, 1 in pieno centro storico
Lezioni di Turismo
Laboratori
CENTRO STUDI TURISTICI - Internet Better Tuscany - 5 Maggio 2011BTO Educational
Internet Better Tuscany
Firenze, 5 Maggio 2011
Auditorium Sant’Apollonia
Un evento organizzato da Fondazione Sistema Toscana e Regione Toscana, con il contributo di BTO Educational
ALESSANDRO TORTELLI - Direttore Scientifico Centro Studi Turistici di Firenze - Internet Better Tuscany
TURISMO PIEMONTE | Contesto e Tendenze CuneeseBTO Educational
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/
#5 di 8. Cuneese
Cuneo | Centro Incontri Provincia di Cuneo
29 e 30 maggio 2018
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/portfolio-item/5-di-8-cuneese/
STATI GENERALI del TURISMO PIEMONTE | Contesto e Tendenze Novara Vercelli BiellaBTO Educational
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/
#4 di 8. Novara, Vercelli, Biella
I numeri della Destinazione Piemonte
Cristina Bergonzo, Responsabile dell’Osservatorio di Destinazione, DMO Piemonte Marketing
NOVARA | Castello Visconteo – Sforzesco
Lunedì 7 e martedì 8 maggio 2018
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/portfolio-item/novara/
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“Climate Change and Tourism - Evaluating the extent of adaptation policy in the tourism strategic plans of European Countries”.
Una delle prime tesi di laurea in Italia sull’impatto in 6 destinazioni europee.
Climate change, il nuovo fattore critico del turismo.
Il turismo è immerso nel climate change a tal punto che l’emergenza climatica è stata definita la «sfida del secolo» da più ricercatori e studi scientifici.
Gli eventi atmosferici estremi, sempre più frequenti e ravvicinati, hanno reso evidente anche ai più increduli che il cambiamento climatico, cioè le conseguenze purtroppo “naturali e complicate” dell’eccesso di gas serra nell’atmosfera, è diventato il nuovo fattore critico per il turismo.
Più nessun progetto di sviluppo turistico e locale potrà evitare di “dire come gestire” quel nuovo fattore critico e di “comunicare” cosa si propone per l’adattamento climatico, cioè per la protezione delle persone, siano cittadini residenti, ospiti temporanei oltreché lavoratori, manager e amministratori.
Le slide presentate dalla Prof.ssa Martha Friel, docente in economia e gestione aziendale all’Università IULM di Milano e appassionata ricercatrice in musica, teatro, arte ed eventi culturali correlati a viaggi e vacanze, presentate al panel in BTM 2023.
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Turismo a impatto clima e il Climate-Sensitive Management - Martha Friel
Fk e r - sintesi strategica 08-10-07
1. Sintesi strategica Fase di progettazione Emilia-Romagna Realizzato nell’ambito del progetto interregionale di sviluppo turistico “Fattore K- Gli investimenti immateriali per il successo internazionale del sistema delle PMI turistiche e agro-alimentari più significative” (L. 135/01) Convegno Fattore K Rendez-Vous Rimini, 12 ottobre 2007 Knowledge Assets Gli investimenti immateriali per il successo internazionale delle PMI turistiche E milia- R omagna - TURISMO
2. La sintesi strategica riassume le principali evidenze di 4 documenti e attività di analisi realizzate nella Fase di ProgettAzione FATTORE K Sintesi strategica Fase di progettazione 2. Risultati dell’analisi dei bilanci 2001-2005 delle PMI turistiche 3. Risultati delle interviste di approfondimento sugli investimenti immateriali delle PMI turistiche 1. Framework Emilia-Romagna A) sintesi quadro normativo regionale sul turismo B) aggiornamento congiunturale sull’andamento turistico C) sintesi quadro dell’offerta formativa D) impatto sul turismo del trasporto aereo e delle politiche aeroportuali STESSO TARGET 4. Risultati dell’azione di audit verso 102 stakeholder turistici 1 2 3 4
3. AGGIORNAMENTO CONGIUNTURALE SULL’ANDAMENTO TURISTICO E milia- R omagna - TURISMO Knowledge Assets Gli investimenti immateriali per il successo internazionale delle PMI turistiche
4. Posizionamento nazionale variazione 2005-2006 Arrivi 2005 1^ Francia (120 mln) 2^ Italia (88 mln) 3^ Spagna (87 mln) Presenze 2005 1^ Italia (355 mln) 2^ Spagna (354 mln) 3^ Francia (285 mln) Arrivi 2006 1^ Francia (123 mln) 2^ Spagna (100 mln) 3^ Italia (94 mln) Presenze 2006 1^ Spagna (379 mln) 2^ Italia (370 mln) 3^ Francia (292 mln) Fonte Istat
5. Livello nazionale Italia – Francia - Spagna Presenze 2001 – 2006 Composizione % nazionali - stranieri Fonte Istat
10. Principali evidenze sulle aeree di provenienza Turisti italiani Lombardia ed Emilia-Romagna si confermano le principali aree di provenienza dei turisti italiani (40% degli arrivi e 47% delle presenze) con la Lombardia in leggero aumento nel 2005 rispetto al 2004 Stabili le altre regioni principali (Lazio, Piemonte, Veneto, Toscana, Campania e Puglia). Turisti stranieri La Germania , pur rimanendo il principale paese di provenienza dei turisti stranieri, nel 2005 rispetto al 2000 segna una perdita netta del 28% sugli arrivi e del 36% sulle presenze. In calo anche Svizzera e Austria Sempre nel 2005 rispetto al 2000 crescono in particolare Russia (+8%) e Francia (+12,5%) . L’area dei i paesi dell’Europa dell’Est e dell’ex Unione Sovietica cresce del 70% Trend in crescita ma meno sostenuti per UK, Paesi Bassi, Belgio e Scandinavia La Cina in 3 anni triplica gli arrivi (da 11 mila a 35 mila) e raddoppia le presenze (da 29 mila a 61 mila)
11. Trend arrivi turistici 2000-2005 per le principali aree di provenienza – AREA EUROPA Germania Russia, Paesi est Europa ed ex Unione Sovietica* * La voce Est Europa ed ex Unione Sovietica comprende i seguenti Paesi: Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Slovenia, Slovacchia, Ucraina, Bulgaria, Lituania, Estonia, Lettonia Svizzera e Austria Francia Benelux UK Scandinavia Spagna e Portogallo Fonte Regione Emilia-Romagna
12. Trend arrivi turistici 2000-2005 per le principali aree di provenienza – AREA EXTRA-EUROPA Stati Uniti Cina Giappone Fonte Regione Emilia-Romagna
13. Presenze 2000-2005 per ambito (prodotto) Città – capoluoghi di provincia Altro* Terme Appennino Permanenza media per prodotto 1^ Riviera (6,1 giorni) 2^ Terme (4,8 giorni) 3^ Appennino (4,1 giorni) 4^ Città - capoluoghi (2,2 giorni) Note Il 75% circa delle presenze è determinato dal prodotto Riviera Il trend per il prodotto Riviera è sempre negativo dal 2002 *La voce “Altro” aggrega tutti i comuni minori non configurabili in modo univoco in un ambito specifico. Nelle statistiche dell’Osservatorio Turistico Regionale tutte le province esclusa quella di Rimini hanno una voce residuale “altro”. Fonte Regione Emilia-Romagna
14. Principali evidenze sulle strutture ricettive Trend positivo per le strutture alberghiere con standard 4/5 stelle e per le strutture extralberghiere Andamento altalenante per i 3 stelle Forte calo per gli hotel 1-2 stelle che perdono circa 1/3 degli arrivi e quasi la metà delle presenze Presenze 2000 1^ Hotel 3 Stelle (16 mln) 2^ Hotel 1 e 2 stelle (8,9 mln) 3^ Strutture extra-alberghiere (campeggi, villaggi, agriturismo, B&B (6,3 mln) 4^ Hotel 5 e 4 stelle, residenze turistico alberghiere (5,2 mln) Arrivi 2000 1^ Hotel 3 Stelle (3,4 mln) 2^ Hotel 5 e 4 stelle, residenze turistico alberghiere (1,7 mln) 3^ Hotel 1 e 2 stelle (1,5 mln) 4^ Strutture extra-alberghiere (campeggi, villaggi, agriturismo, B&B (0,7 mln) Presenze 2005 1^ Hotel 3 Stelle (17 mln) 2^ Strutture extra-alberghiere (campeggi, villaggi, agriturismo, B&B (7,4 mln) 3^ Hotel 5 e 4 stelle, residenze turistico alberghiere (6,7 mln) 4^ Hotel 1 e 2 stelle (5,1 mln) Arrivi 2005 1^ Hotel 3 Stelle (3,9 mln) 2^ Hotel 5 e 4 stelle, residenze turistico alberghiere (2,4 mln) 3^ Hotel 1 e 2 stelle (1mln) 4^ Strutture extra-alberghiere (campeggi, villaggi, agriturismo, B&B (0,9 mln) Fonte Regione Emilia-Romagna
15. Focus su hotel 1-2 stelle -31,2% -29,7% -34,4% -42,4% Fonte Regione Emilia-Romagna 5.148.804 6.009.177 6.461.076 7.450.843 8.210.203 8.944.474 Presenze 1.025.633 1.151.282 1.208.544 1.322.229 1.462.500 1.563.659 Arrivi 65.391 73.047 74.300 78.939 85.334 93.035 N° Posti letto 1.838 2.007 2.090 2.219 2.423 2.710 N° strutture 2005 2004 2003 2002 2001 2000 Hotel 1-2 stelle
16. Distribuzione mensile degli arrivi L’analisi dei trend mensili rispetto a ciascuna provincia non evidenzia significative modificazioni Solo qualche lieve cambiamento in bassa e media stagione nelle province interne (in particolare Bologna, Modena e Reggio Emilia), mentre quelle della costa (Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena) mantengono un andamento mensile pressoché identico Fonte Regione Emilia-Romagna 21,6% 21,4% 20,8% Bassa stagione (gennaio, febbraio, marzo, novembre, dicembre) 47,2% 48,3% 47,9% Media stagione (maggio, giugno, settembre e ottobre) 31,2% 30,3% 31,3% Alta stagione (luglio e agosto) 2005 2003 2001
17. Tasso di occupazione %2000-2005 (presenze turistiche/numero posti letto disponibili in un anno) Tra il 2000 e il 2005 cresce il numero delle strutture ricettive extra-alberghiere (+ 842 unità) Diminuisce il numero complessivo delle strutture alberghiere (- 290 unità, tutte delle categorie 1 e 2 stelle) Aumenta il numero complessivo dei posti letto (da 386 mila a 421 mila) Diminuiscono le presenze Cala il tasso di occupazione delle strutture ricettive (-8,5% tra 2000 e 2005) -8,5% Fonte Regione Emilia-Romagna 23,6 23,8 24,9 25,1 26,0 25,8 Tasso di occupazione 421.272 417.485 403.494 404.459 394.526 386.425 n° Posti letto 36.223.111 36.288.890 36.641.210 37.018.192 37.469.598 36.432.344 Presenze 2005 2004 2003 2002 2001 2000
18. Tasso di occupazione %2000-2005 (presenze turistiche/numero posti letto disponibili in un anno) Analisi tipologia ricettiva per quantità di presenze -5,5% -14,5% -17,9% +4,2% 4-5 stelle 3 stelle 1-2 stelle Extra-alb. Fonte Regione Emilia-Romagna 44,1 43,0 43,4 45,5 45,7 46,7 Tasso di occupazione 41.453 39.721 37.982 34.444 33.195 30.631 n° Posti letto 6.676.864 6.233.412 6.014.606 5.714.555 5.537.010 5.216.587 Presenze 2005 2004 2003 2002 2001 2000 Hotel 4-5 stelle 27,8 28,5 29,8 29,5 31,4 32,5 Tasso di occupazione 167.933 161.114 157.828 156.496 147.927 134.638 n° Posti letto 17.032.441 16.743.983 17.185.506 16.852.934 16.962.701 15.950.403 Presenze 2005 2004 2003 2002 2001 2000 Hotel 3 stelle 21,6 22,5 23,8 25,9 26,4 26,3 Tasso di occupazione 65.391 73.047 74.300 78.939 85.334 93.035 n° Posti letto 5.148.804 6.009.177 6.461.076 7.450.843 8.210.203 8.944.474 Presenze 2005 2004 2003 2002 2001 2000 Hotel 1-2 stelle 14,9 14,9 15,3 15,4 15,2 14,3 Tasso di occupazione 135.372 134.436 124.644 124.801 121.634 121.141 n° Posti letto 7.365.002 7.302.318 6.980.022 6.999.860 6.759.684 6.320.880 Presenze 2005 2004 2003 2002 2001 2000 Strutt. extra-alberghiere
19. SINTESI QUADRO DELL’OFFERTA FORMATIVA NEL TURISMO E milia- R omagna - TURISMO Knowledge Assets Gli investimenti immateriali per il successo internazionale delle PMI turistiche
20. Il fabbisogno formativo delle aziende turistiche dell’Emilia-Romagna Fonte Indagine -Unioncamere “Excelsior” 2006 Laureati in Economia del turismo (e affini) e in Lingue stranere 200 assunzioni programmate nel 2006 di laureati in lingue (il 30% di difficoltà di reperimento) 70 assunzioni programmate nel 2006 di laureati in economia del turismo e affini Diplomati a indirizzo turistico alberghiero 1.670 assunzioni previste per il 2006 (7% dei diplomati della regione) La difficoltà di reperimento di queste figure (48%) è superiore alla media degli altri diplomati Per circa il 70% di queste assunzioni è richiesta esperienza Sempre il 70% di queste assunzioni è rivolto a giovani con meno di 30 anni Qualifiche professionali in turismo 4.000 assunzioni previste nel 2006 (12% delle assunzioni delle qualifiche professionali regionali) con difficoltà di reperimento pari al 48% 9 su 10 di queste assunzioni sono rivolte ai giovani con meno di 30 anni (o comunque non giudicano l’età rilevante) A differenza dei diplomati l’esperienza incide poco sull’assunzione
21. Le professioni più richieste (classificazione ISCO) CAMERIERI, BARISTI, OPERATORI DI MENSA E ASSIMILATI 4.220 assunzioni previste nel 2006 CUOCHI E AFFINI 1.590 assunzioni previste nel 2006 AGENTI DI VIAGGIO / TECNICI DEL SETTORE 130 assunzioni previste nel 2006 Per il 50% di queste assunzioni le donne sono valutate più idonee
22. Mappa dell’offerta formativa sul turismo Turismo Offerta formativa Emilia-Romagna 3 corsi universitari 2 Facoltà Economia di Rimini, 1 Facoltà Lettere e Filosofia di Ferrara 2 master 1 master I livello Facoltà di Rimini, 1 master II livello Facoltà letteratura di Ferrara 5 Istituti Alberghieri Rimini, Salsomaggiore Teme, Riolo terme, Castel San Pietro Terme, Forlì 1 Istituto Tecnico statale per il turismo Unico in E-R (Rimini) e uno dei 17 presenti in Italia 2 Scuole Regionali Specializzate Scuola alberghiera di Serramazzoni e Scuola Regionale di alta ristorazione dell’Area romagnola 1 Campus Internazionale turistico alberghiero di Cervia modello organizzativo Hotel Scuola 7 Enti e società di formazione manageriale con offerta non sempre specializzata sul turismo 9 Enti di formazione di sindacati e Associazioni di Categoria Ial, Agriform, Cescot, Efeso, Iscom, etc. Formazione universitaria e post lauream Formazione tecnica superiore Formazione tecnica specialistica Formazione tecnica manageriale Formazione manageriale Formazione tecnica specialistica adulti giovani
23. La comunicazione web dell’offerta formativa turistica dell’Emilia-Romagna Evidenze dal sito ufficiale sulla formazione in Emilia-Romagna www.form-azione.it L’offerta formativa turistica dell’Emilia-Romagna appare nel complesso articolata ma troppo frammentata e comunicata in modo inadeguato In altri termini, non è disponibile un market place della formazione regionale capace di offrire e comunicare in modo adeguato le diverse proposte di formazione nel turismo per giovani, adulti, imprenditori, occupati e disoccupati Per fare un esempio … www.form-azione.it è una fonte istituzionale per conoscere e acquisire informazioni sull’offerta formativa di tutta la Regione in diversi settori e per più livelli È presente una banca dati consultabile per tipologia di formazione (post-laurea, continua, per adulti, tirocini, etc.), per provincia e per settore economico. All’interno della banca dati, alla voce “turismo” corrisponde 1 solo corso! Alla voce “industria alberghiera e ristorazione” non compare alcun corso
24. ANALISI DELL’IMPATTO DELLE POLITICHE AEROPORTUALI SUL TURISMO E milia- R omagna - TURISMO Knowledge Assets Gli investimenti immateriali per il successo internazionale delle PMI turistiche
25. Compagnie aeree e rotte * Per Bologna e Rimini si registra una considerevole presenza di compagnie charter ma allo stato delle fonti disponibili non è possibile fare una stima precisa del numero delle compagnie NB. L’identificazione delle compagnie low cost è stato fatta incrociando i dati di quattro portali per questa tipologia di viaggi: www.compagnielowcost.com ; www.aeroporti.com ; www.volaregratis.com ; www.europelowcost.com . Per l’aeroporto di Rimini invece il dato delle compagnie low cost è quello pubblicato sul bilancio 2006 7 destinazioni, tutte europee. Il 2006 ha registrato un aumento del 118,8% dovuto in particolare all’attivazione di una nuova linea per Londra. 23 destinazioni, tutte italiane ed europee Il traffico charter dalla Russia rappresenta il 51,26% del totale. I voli di linea hanno avuto un incremento del 71% rispetto al 2006 (il volo per Roma copre il 46% del traffico) 18 destinazioni, tutte italiane ed europee Rotte più utilizzate: Catania, Francoforte, Londra, Barcellona e Tirana. 93 destinazioni, di cui 72 italiane ed europee. Rotte più utilizzate: Catania, Parigi (CDG), Palermo, Francoforte, Roma e Londra. Il 67% dei passeggeri e costituito da stranieri Rotte principali 2 4 Parma 4 8 Forlì 7 12 Rimini* 13 32 Bologna* di cui Low Cost Compagnie Aeroporto
26. Posizionamento e dati sul traffico passeggeri (2006) Il traffico dei 4 aeroporti della regione è costituito prevalentemente da stranieri e rappresenta il 5% del traffico passeggeri di tutta l’Italia. 33° aeroporto italiano, rappresenta poco più del 2% del traffico regionale. Parma (120.000 passeggeri) È il 28° aeroporto su scala nazionale e il 3° della regione. L’87% dei passeggeri è costituito da stranieri, il 70% del traffico è generato da voli charter in prevalenza dai paesi dell’ex unione sovietica Rimini (320.000 passeggeri) E’ il 2° aeroporto della regione (24° in Italia), copre il 12% del traffico passeggeri regionale. Forlì (620.000 passeggeri) È il primo aeroporto della regione (80% del traffico) e il 10° aeroporto italiano (3° intercontinentale) con quasi 4 milioni di passeggeri. Bologna (3,9 milioni di passeggeri)
27. Trend passeggeri dei 4 aeroporti 2001-2006 Traffico passeggeri Aeroporto di Bologna Traffico passeggeri Aeroporto di Forlì Traffico passeggeri Aeroporto di Rimini Traffico passeggeri Aeroporto di Parma Incremento dovuto alla chiusura dell’aeroporto di Bologna per lavori sulla pista Nuova rotta low-cost per Londra Fonte Enac
29. Le PMI turistiche dell’Emilia-Romagna a confronto con PACA e Catalogna RISULTATI DELL’ANALISI DEI BILANCI E DELLE INTERVISTE E milia- R omagna - TURISMO Knowledge Assets Gli investimenti immateriali per il successo internazionale delle PMI turistiche
30. Il target-group: 99 PMI turistiche dell’Emilia-Romagna 4 criteri di selezione : PMI e società di capitali, con reperibilità dei bilanci presso le banche dati ufficiali Sede legale nella regione Accertata rappresentatività settoriale e territoriale Indicazione e/o condivisione del target da parte del servizio Turismo della Regione Emilia-Romagna Confronto con target-group PACA e Catalogna
31. Partecipazione del target-group a Fattore K Solo 27 hotel su 54 (il 50% ) hanno scelto di rispondere anche alle interviste di approfondimento, mentre per i TO/AdV la percentuale sale all’ 87% (39 imprese su 45) In PACA e Catalogna era successo il contrario: aveva risposto alle interviste il 68% degli hotel e il 53% dei TO/AdV 99 PMI turistiche E-R 99 (100%) sono state coinvolte nell’analisi dei bilanci 2000-2005 66 (66,7%) hanno partecipato alle interviste di approfondimento 54 (54,5%) HOTEL 27 (40,9%) HOTEL 45 (45,5%) TO/AdV 39 (59,1%) TO/AdV
32. Analisi bilanci PMI turistiche E-R: andamento delle immobilizzazioni immateriali a confronto con PACA e Catalogna Analisi dei valori medi Totale delle imprese Hotel TO/AdV
33. Analisi bilanci Performance delle PMI turistiche dell’Emilia-Romagna a confronto con quelle di PACA e Catalogna HOTEL Fatturato € Valore aggiunto € Risultato ante imposte € Per ogni euro investito in immobilizzazioni immateriali, i risultati di fatturato, valore aggiunto e utile lordo
34. Analisi bilanci Performance delle PMI turistiche dell’Emilia-Romagna a confronto con quelle di PACA e Catalogna TO/AdV Fatturato € Valore aggiunto € Risultato ante imposte € Per ogni euro investito in immobilizzazioni immateriali, i risultati di fatturato, valore aggiunto e utile lordo
35. Analisi bilanci Performance delle PMI turistiche e del sistema dell’Emilia-Romagna a confronto con PACA e Catalogna – TOTALE DELLE IMPRESE Trend presenze Fatturato € Valore aggiunto € Risultato ante imposte €
36. Interviste alle imprese Gli investimenti immateriali realizzati nel 2005-2006 Analisi per macro-tipologie di investimento 85,7% 75,5% 65,2% 5. Scelte organizzative 90,5% 85,7% 69,7% 4. Sviluppo delle relazioni 95,2% 79,6% 86,4% 3. Informatica e sistema informativo 6,1% 22,7% 34,8% 56,1% 60,6% 87,9% 89,4% E-R (66 imprese) 31,0% 10,2% 10. Proprietà intellettuale (brevetti, modelli d’uso, opere dell’ingegno) 52,4% 38,8% 9. Certificazioni 47,6% 44,9% 8. Marchi 78,6% 44,9% 7. Invenzione o innovazione di nuovi prodotti e servizi 92,9% 85,7% 6. Formazione tecnica e manageriale 95,2% 85,7% 2. Sviluppo del business 97,6% 89,8% 1. Internet Catalogna (42 imprese) PACA (49 imprese)
38. Interviste alle imprese Ammontare degli investimenti immateriali nel 2006 – Analisi dei valori medi* *I valori medi qui analizzati sono stati determinati assegnando a ciascuna classe di investimento un valore intermedio (ad es., alla classe “ meno di € 10.000 ” è assegnato il valore € 5.000 ; alla classe “ tra € 10.000 e € 25.000 ” il valore € 17.500 , e così via). Rispetto a tali valori intermedi è stata calcolata la media nel modo consueto (sommatoria di tutti i valori diviso il numero di imprese).
39. Interviste alle imprese Che cosa chiedono le imprese per migliorare le performance aziendali? PMI Emilia-Romagna Incentivi fiscali per la riqualificazione di strutture ricettive e servizi (77,3%) Trasparenza e semplificazione burocratica (63,6%) Servizi reali (39,4%) Accesso al credito (30,3%) Contributi per la formazione (28,8%) PMI PACA Contributi per la formazione (85,7%) Incentivi fiscali per la riqualificazione di strutture ricettive e servizi (81,6%) Creazione di reti e partnership (55,1%) Certificazioni di sistema e di prodotto (52,1%) Servizi reali (46,9%) PMI Catalogna Incentivi fiscali per la riqualificazione di strutture ricettive e servizi (90,5%) Contributi per la formazione (71,4%) Certificazioni di sistema e di prodotto (71,4%) Definizione di strategie comuni a livello territoriale (64,3%) Servizi reali (59,5%)
40. Interviste alle imprese Priorità da indicare al Servizio Turismo per costruire e condividere un disegno strategico di medio e lungo termine del sistema turistico dell’Emilia-Romagna
41. Risultati dell’azione di audit verso 102 STAKEHOLDER TURISTICI E milia- R omagna - TURISMO Knowledge Assets Gli investimenti immateriali per il successo internazionale delle PMI turistiche
42. Target di indagine 91 (l’89,2%) hanno aderito e partecipato all’intervista 37 soggetti privati 37 soggetti pubblici 10 settore dei trasporti 7 settore della formazione 102 Stakeholder selezionati e coinvolti 19 presidenti 4 dirigenti 4 direttori/segretari 3 responsabili di settore 3 titolari 2 vice-presidenti 2 amministratori delegati 9 Assessori provinciali al turismo 8 Sindaci 6 Assessori comunali al turismo 4 Presidenti delle Unioni di Prodotto 4 Coordinatori delle Unioni di Prodotto 3 Funzionari regionali 2 Direttori Generali regionali 1 Amministratore delegato 1 Presidente di Commissione Regionale 1 Assessore provinciale all’agricoltura 1 Vice sindaco (NB. 3 soggetti ricoprono più di un ruolo) 5 Presidenti 3 Direttori Generali 2 Delegati 3 Presidenti 2 Direttori 1 Preside di Facoltà 1 Professore
43. Mappa dei risultati delle interviste 1. Turismo e territorio 2. La natura della PMI turistica 3. Regione Emilia-Romagna e PMI turistica 4. Il turismo e l’economia della conoscenza Caratteri distintivi Punti di forza e di debolezza Opportunità Minacce Modelli organizzativi prevalenti Competenze esistenti Scelte di investimento adottate a livello materiale e immateriale Esigenze e aspettative di futuro Cosa dovrebbe fare la Regione per sostenere le PMI Cosa dovrebbe fare la Regione per la competitività del sistema Come migliorare il sistema aeroportuale Come migliorare il sistema della formazione Opinioni sull’economia della conoscenza Come immagina il turismo dell’E-R nel XXI secolo? Opinioni sul Progetto Fattore K Opinioni sull’intervista 1. Vissuto ed esperienza di progetto degli intervistati
44. Tipologie di progetti per stakeholder rete, sistema, integrazione di prodotto e di servizio valorizzazione del patrimonio culturale valorizzazione e la salvaguardia ambientale e lo sviluppo sostenibile sviluppo infrastrutturale e urbanistico riqualificazione dell'offerta turistica (ricettivo e servizi) realizzazione di grandi eventi interventi di promozione e comunicazione ricerca e analisi per accrescere conoscenze, informazioni, statistiche progettazione e promozione di pacchetti turistici integrati turismo sportivo e per quello all'aria aperta (soprattutto cicloturismo e sport invernali) innovazione tecnologica e informatica incentivazioni finanziarie interventi sul sistema della qualità e della sicurezza interventi nell'ambito della formazione valorizzazione del patrimonio enogastronomico sviluppo del turismo congressuale interventi educativi soprattutto per i più giovani valorizzazione/adeguamento/sviluppo del prodotto terme e wellness realizzazione di nuovi itinerari turistici interventi nell'ambito dei trasporti interventi di tipo normativo assistenza e volontariato In totale i 91 stakeholder hanno descritto 327 progetti di sviluppo attinenti al turismo realizzati o avviati in media 3,6 progetti per intervistato 3. PMI turistica 4. Regione E-R 5. Conoscenza 1. Esperienza di progetto 2. Territorio
45. 15 caratteri distintivi Cultura dell'accoglienza e dell'ospitalità, capacità di personalizzare il rapporto con i clienti Sistema turistico variegato, ben strutturato e organizzato Alta qualità della vita e cultura del vivere bene Vocazione all'imprenditorialità diffusa e radicata Un sistema ricettivo/alberghiero in ritardo di evoluzione Risorse ambientali citazione in particolare del Delta del Po e dell’Appennino Sensibilità e rilevanza delle politiche integrate Patrimonio culturale, storico e archeologico Identità territoriale radicata Posizione geografica strategica Risorse termali e offerta di turismo legato al benessere Ricchezza del patrimonio enogastronomico Vocazione manifatturiera del territorio – turismo d’affari Rilevanza sociale del fenomeno turistico Rilevanza del mercato immobiliare anche nell'economia turistica 2. Turismo e territorio 3. PMI turistica 4. Regione E-R 5. Conoscenza 1. Esperienze
46. Punti di forza e di debolezza delle imprese 5 PUNTI DI FORZA Ospitalità, accoglienza e fidelizzazione del cliente Professionalità e imprenditorialità diffusa, viva e creativa Rapporto qualità/prezzo dell'offerta Qualità, varietà ed efficienza dei servizi Nuove forme di ospitalità alternative al modello 'albergo‘ 6 PUNTI DI DEBOLEZZA Dimensione delle imprese troppo piccola, scarsa redditività, difficoltà di accesso al credito Cortomiranza nelle scelte d’impresa, sistemi organizzativi e modelli di marketing inadeguati Strutture ricettive inadeguate Alta percentuale di strutture date in affitto Personale straniero impreparato e non integrato Passaggio generazionale 2. Turismo e territorio 3. PMI turistica 4. Regione E-R 5. Conoscenza 1. Esperienze
47. Punti di forza e di debolezza del sistema turistico 12 PUNTI DI FORZA Integrazione, capacità degli attori pubblici e privati di lavorare insieme Il modello turistico della costa DNA turistico nelle persone e nel territorio Sicurezza per le famiglie Flessibilità, dinamicità e innovatività Terme e benessere Vacanza attiva (luoghi e itinerari per tempo libero, attività sportive e cicloturismo) Offerta congressuale e fieristica Turismo nautico La legge 7/98 Strategie di promo-commercializzazione Turismi di nicchia e alternativi 12 PUNTI DI DEBOLEZZA Difficoltà a fare sistema Modelli di comunicazione e promo-commercializzazione non sempre adeguati in competenze, scelte strategiche, contenuti informativi e posizionamento Struttura istituzionale e organizzativa non sempre adeguata o efficiente Modelli e contenuti di formazione per il turismo Offerta turistica inadeguata ad una domanda all season Autoreferenzialità, paura del cambiamento e perdita di suggestività e creatività Scarsa capacità di valorizzare il turismo culturale e delle città d'arte Perdita di posizionamento nel mercato soprattutto internazionale Eccessiva focalizzazione sul turismo della costa Inesistenza di una "marca" Emilia-Romagna Incapacità del sistema termale di adeguare la propria offerta Disinteresse istituzionale verso le potenzialità del sistema diportistico e nautico 2. Turismo e territorio 3. PMI turistica 4. Regione E-R 5. Conoscenza 1. Esperienze
48. Punti di forza e di debolezza del territorio 9 PUNTI DI FORZA Patrimonio storico e culturale Patrimonio enogastronomico Risorse ambientali Posizione geografica strategica Sistema aeroportuale Entroterra e sue risorse Alta qualità della vita Cultura e storia motoristica unica al mondo e inimitabile Sistema economico-produttivo complessivamente solido e competitivo 4 PUNTI DI DEBOLEZZA Carenze infrastrutturali di viabilità, congestionamento e inquinamento da traffico Eccessiva urbanizzazione e conseguente degrado Rischio ambientale elevato e tutela inadeguata Carenze e inefficienze del sistema aeroportuale 2. Turismo e territorio 3. PMI turistica 4. Regione E-R 5. Conoscenza 1. Esperienze
49. 16 opportunità Turismi Verde, sportivo, enogastronomico, cultura, grandi eventi, crocieristico, nautico, fitness e wellness, tematico e di nicchia (motoristi, naturisti, equitazione, etc.) Politiche integrate Stile di vita, spirito creativo, capacità di innovare e identità territoriale Città d'arte ed eventi culturali Nuovi stili di vita, weekend e short break (innalzamento del livello culturale, aumento delle persone high spending, maggiore disponibilità di vacanze) Sostenibilità ambientale Collegamenti aerei, low cost e sviluppo infrastrutturale degli aeroporti Nuovi mercati Cina, India, est Europa, Russia, paesi arabi, Brasile, Giappone, USA Turismo congressuale e fieristico Nuove infrastrutture di viabilità e nuove modalità di trasporto per turisti e residenti Marca Italia Riqualificazione di strutture e immobili Target ‘famiglie con bambini’ Tenuta e consolidamento del mercato attuale Innovazione tecnologica e web Sistemi Turistici Locali (STL) 2. Turismo e territorio 3. PMI turistica 4. Regione E-R 5. Conoscenza 1. Esperienze
50. 14 minacce Rischio ambientale, urbanizzazione eccessiva e non pianificata Concorrenza di altri sistemi turistici molto competitivi e aggressivi Tra i sistemi più citati Spagna, Costa Azzurra, Croazia, Bassa Baviera, Nord Africa Assenza di un progetto strategico di sviluppo, mancanza di visione, difficoltà di governance a livello istituzionale locale nel rispondere alle sfide Passaggio generazionale, perdita di identità, scarsa propensione a investire, debolezza di marketing mix e incertezza del modello imprenditoriale (tra cambio/mantenimento) Alta pressione fiscale, elevato costo del personale, eccessiva burocrazia per le imprese, accesso al credito Scarsa competitività del sistema Italia Capacità di offerta ricettiva inadeguata rispetto alla nuova domanda internazionale Sistema aeroportuale inadeguato e incapace di agire sinergicamente Campanilismo e incapacità a dialogare, provincialismo culturale Congestione del traffico Calo delle risorse pubbliche e scarsa attenzione verso i prodotti turistici 'minori‘ Mancato adeguamento tecnologico Assenza prodotto 'cultura scientifica‘ Rientro scolastico anticipato 2. Turismo e territorio 3. PMI turistica 4. Regione E-R 5. Conoscenza 1. Esperienze
51. 6 modelli organizzativi prevalenti Aziende a conduzione familiare di piccola dimensione Aziende in affitto prevalentemente per periodi brevi Iniziale presenza di catene alberghiere e gruppi turistici di dimensioni medio-grandi Iniziale presenza di piccoli gruppi alberghieri gestiti da una stessa famiglia Nuove forme di ospitalità nell'entroterra e nelle città d'arte (B&B, agriturismo, piccole locande, case di charme, case antiche ristrutturate) Nel settore termale imprese societarie più strutturate ed evolute che in passato Alcuni problemi evidenziati: Assenza di motivazioni a ristrutturare e innovare Individualismo e sottodimensionamento organizzativo Sottovalutazione differenza tra reddito da lavoro e reddito da impresa Scarsa capacità di progetto e visione Passaggio generazionale Organizzazione basata su stagionalità troppo breve 3. La natura della PMI turistica 2. Territorio 4. Regione E-R 5. Conoscenza 1. Esperienze
52. 11 competenze distintive Cultura dell’ospitalità, qualità dell'accoglienza, orientamento al cliente Creatività, capacità di innovazione, dinamicità Capacità di relazione e comunicazione Capacità organizzativa e manageriale Capacità di promozione e marketing Capacità produttiva eccezionale: "si lavora anche per 25 ore al giorno“ Capacità di diversificare e personalizzare l'offerta Competenze enogastronomiche Capacità di interagire con il territorio, di fare sistema Capacità amministrativa e finanziaria Competenze informatiche 3. La natura della PMI turistica 2. Territorio 4. Regione E-R 5. Conoscenza 1. Esperienze
53. Scelte di investimento adottate dalle PMI 7 TIPOLOGIE DI INVESTIMENTI MATERIALI Riqualificazione strutture Nuove costruzioni, ristrutturazioni e ampliamenti Strutture e attrezzature per fitness e benessere Campi da gioco e spazi per lo sport e lo svago Innovazione attrezzature e servizi di spiaggia Interventi di riqualificazione ambientale Infrastrutture per sviluppo turismo d'affari (sale convegni, centro congressi, etc.) 6 TIPOLOGIE DI INVESTIMENTI IMMATERIALI Marketing di prodotto, promozione e commercializzazione Innovazione tecnologica, informatica e internet Formazione Creazione/adesione ai club di prodotto Partnership pubblico-private Ristorazione 3. La natura della PMI turistica 2. Territorio 4. Regione E-R 5. Conoscenza 1. Esperienze
54. 18 esigenze e aspettative di sviluppo delle PMI turistiche (a) 8 di miglioramento organizzativo e finanziario: Supporti e incentivi per investimenti di riqualificazione e crescita dimensionale Programmi e supporti per la formazione tecnica e manageriale Strumenti per approfondire la conoscenza dei mercati esteri e per maggiore promozione e visibilità Incentivi e adeguamenti fiscali e maggiore facilità di accesso al credito Innovazione tecnologica e informatizzazione Sostegno per innovazioni di prodotto, processo e organizzazione Creazione di nuovi servizi per i clienti Privatizzazione e gestione imprenditoriale delle terme e delle strutture ricettive connesse 4 di business e mercato: Incentivare l'integrazione di prodotto, investendo in altri settori, anche di nicchia e integrandoli con l'offerta balneare Incentivare la destagionalizzazione e l'apertura all season delle attività Accrescere i supporti per la comunicazione, promozione e commercializzazione Modificare il posizionamento dell’offerta con standard più elevati 3. La natura della PMI turistica 2. Territorio 4. Regione E-R 5. Conoscenza 1. Esperienze
55. 18 esigenze e aspettative di sviluppo delle PMI turistiche (b) 6 di relazione con istituzioni e territorio: Tornare ad essere un grande sistema turistico, leader e di successo, avere più fiducia nel futuro e nuove idee e nuova progettualità sostenendo il cambiamento del modello imprenditoriale Supporti per mettersi in rete, creare partnership, fare massa critica, incentivare le aggregazioni Poter contare su una politica efficiente, capace di premiare e sostenere i migliori, semplificare le procedure legislative e burocratiche, attuare strategie e politiche in grado di incoraggiare lo sviluppo turistico Poter contare su strategie di promozione e sviluppo basate sulla valorizzazione dei territori, anche dell'entroterra, della tutela ambientale, della cultura Studiare maggiormente il fenomeno delle PMI Poter contare su un adeguato sistema di trasporti e infrastrutture 3. La natura della PMI turistica 2. Territorio 4. Regione E-R 5. Conoscenza 1. Esperienze
56. Cosa dovrebbe fare la Regione Emilia-Romagna per rispondere alle esigenze delle PMI turistiche ? 11 richieste 4 richieste per il miglioramento organizzativo e finanziario: Nuovi strumenti finanziari per favorire l’acquisto degli alberghi da parte degli affittuari, gli accorpamenti tra le imprese, l’innovazione Favorire l’accesso al credito alle PMI turistiche Incentivi per promuovere l'efficienza e il risparmio energetico e il rispetto ambientale Incentivi di carattere fiscale Nessuna richiesta per business e mercato 7 richieste per relazione con istituzioni e territorio: Sostenere la riqualificazione delle strutture ricettive e rifinanziare la LR 40 Semplificazione normativa, sportelli per l’impresa per abbattere gli ostacoli burocratici Creare standard di servizio e regole di accesso a finanziamenti e agevolazioni Interventi di governance per la gestione del personale straniero Far emergere il sommerso Salvaguardare il patrimonio immobiliare alberghiero Sostenere e incentivare la realizzazione di strutture di ospitalità differenziata 4. Regione E-R e PMI turistica 2 Territorio 3. PMI turistica 5. Conoscenza 1. Esperienze
57. Cosa dovrebbe fare la Regione Emilia-Romagna per migliorare la competitività del sistema turistico ? 18 richieste (a) 10 richieste di ordine politico-istituzionale: Innovazione dei modelli di governance, maggiore capacità di coordinamento, collaborazione e integrazione tra Assessorati e competenze regionali, maggiore collaborazione tra pubblico e privato, incentivare azioni di rete e sistema Rafforzare promozione e relazioni con le località più svantaggiate o meno conosciute Selezione e applicazione di criteri meritocratici nei Club di Prodotto Promuovere interventi di tutela ambientale e valorizzare il Parco Delta del Po Individuare una visione strategica globale, favorire il confronto di progetto, lavorare alla creazione di una marca regionale basata su caratteri distintivi autentici del territorio, su fattori di sicurezza ed efficienza, sulla valorizzazione delle eccellenze Ripensare il modello della legge 2/07 (unioni di prodotto/STL) Riconoscere all’economia turistica più peso a livello istituzionale Istituire un tavolo di progettazione per il turismo nautico sostenendo la creazione di un distretto e valorizzando la rete dei porti turistici Sviluppare nuove politiche di collaborazione interregionale (es. Veneto e Lombardia) e intraeuropea (ad es. San Marino, Croazia e Slovenia) Adeguare gli strumenti urbanistici 4. Regione E-R e PMI turistica 2 Territorio 3. PMI turistica 5. Conoscenza 1. Esperienze
58. Cosa dovrebbe fare la Regione Emilia-Romagna per migliorare la competitività del sistema turistico ? 18 richieste (b) 3 richieste di ordine infrastrutturale: Aumentare accessibilità e vivibilità delle aree turistiche, ad es. parcheggi, pedonalizzazione, etc. Migliorare infrastrutture, rete viaria, trasporti e collegamenti pubblici Metropolitana di costa 5 richieste per business e mercato: Innovare il marketing: accessibilità alle statistiche, maggiore comunicazione, politica di grandi eventi, benchmarking con altri sistemi Valorizzare i turismi alternativi, di nicchia e off-season Promuovere il patrimonio culturale e musicale della regione, investire in cultura Potenziare gli interventi di promozione verso i mercati esteri lontani (ad es. Cina, Giappone, India) Mobilitare e orientare un ruolo nuovo delle Fondazioni bancarie 4. Regione E-R e PMI turistica 2 Territorio 3. PMI turistica 5. Conoscenza 1. Esperienze
59. Come migliorare il rapporto con il sistema aeroportuale e i gestori degli aeroporti? 13 richieste La Regione “cabina di regia” per coordinare le politiche di sistema, evitare la concorrenza tra i 4 aeroporti e il ‘dualismo’ tra Forlì e Rimini Fare degli aeroporti luoghi di accoglienza turistica, migliorando i servizi a terra e i collegamenti con le località turistiche Sostenere le politiche di sviluppo del low cost Creare o favorire nuove alleanze e sinergie tra sistema turistico e aeroportuale: negoziare SLOT con le compagnie, pacchetti viaggio + soggiorno, ingresso operatori turistici nel capitale sociale della società di gestione, partnership con vettori, attività promozionali, etc. Confermare l'impegno nella strategia di specializzazione per tipologie di prodotto Razionalizzare il sistema: 4 aeroporti nel raggio di 100 km sono troppi Fare di Bologna un vero e proprio hub per gli scali internazionali Attivare nuovi collegamenti con l'estero, aumentare la comunicazione e promozione nei paesi d'origine Fare dell’aeroporto di Rimini lo scalo principale della Riviera Potenziare i collegamenti di linea e i voli outgoing Sviluppare l'aeroporto di Forlì e connetterlo maggiormente con il territorio Organizzare gli aeroporti per specializzazione di mercato e non di prodotto Sostenere le politiche di incoming e outgoing dell’aeroporto di Parma 4. Regione E-R e PMI turistica 2 Territorio 3. PMI turistica 5. Conoscenza 1. Esperienze
60. Come migliorare il rapporto con il sistema della formazione e i suoi responsabili? 14 richieste Investire di più in formazione, sostenere le aziende e rendere più accessibile il sistema di offerta con moduli studiati su misura delle esigenze delle imprese e non del sistema formativo Attuare e sostenere programmi di formazione continua per adulti rivolta a imprenditori e manager di attività turistiche, puntando su learning by doing e knowledge mamagement, far capire agli imprenditori l’importanza della formazione nell’economia della conoscenza Fare della formazione turistica un unico 'sistema' aggregato e di qualità Investire di più nell'alta formazione manageriale per formare nuovi manager e adeguare le competenze di quelli che già lavorano Attuare dei programmi di formazione specifici per preparare la manodopera straniera Favorire relazioni e collaborazioni tra università e imprese, la formazione universitaria deve essere più aderente alla realtà Conoscere il reale fabbisogno delle imprese e mappare le competenze delle diverse professioni turistiche Creare una scuola nazionale di formazione turistica a livello statale o un politecnico del turismo (sede a Rimini) Promuovere e sostenere corsi di formazione tecnica in particolare su: lingue straniere, informatica, web management, commerciale e marketing Favorire un maggiore decentramento delle sedi della formazione, per non penalizzare le PMI sui costi Potenziare e migliorare il sistema della scuola secondaria superiore e le scuole alberghiere Aumentare le attività di ricerca e il numero delle borse di studio per i giovani, far crescere nuovi talenti sul territorio per rinnovare la creatività Sostenere il progetto dei poli-tecnici Migliorare e rendere più trasparenti le politiche di accreditamento degli enti di formazione e quelle di valutazione di formatori e dei contenuti della formazione 3. Regione E-R e PMI turistica 1. Territorio 2. PMI turistica 4. Conoscenza
61. Cosa pensa dell’assunto “Il miglior investimento è quello nella conoscenza – Le imprese che investono in knowledge assets sono le più competitive nel mercato”? 43 stakeholder sono assolutamente o molto d’accordo 43 sono d'accordo o abbastanza d'accordo 4 sono non completamente d’accordo o incerti 1 non risponde Alcune motivazioni: È il nostro futuro, deve essere strumentale all’innovazione del sistema e dei servizi È in assoluto l’investimento più importante e questo vale non solo per il turismo. Siamo stati bravi e potremo esserlo ancora perché abbiamo sempre investito molto sull’innovazione, la ricerca, la formazione e dobbiamo continuare in questa direzione È necessario investire sul capitale umano, su come lo si forma e su come lo si trattiene nel territorio Perché crea ricchezza diffusa Perché è indispensabile impadronirsi dei meccanismi e delle capacità di ragionamento. Perchè formazione permanente degli adulti significa più spessore e più futuro Servono nuove competenze di governance: all’interno delle strutture e delle organizzazioni anche pubbliche e verso gli operatori. Verso l’interno è doveroso capitalizzare le consulenze che il pubblico finanzia introiettando le conoscenze, garantendo continuità ai saperi e radicando nuovo know how nella P.A. Verso l’esterno: è necessario alzare la competitività dei territori garantendo nuove competenze ed esaltando le specializzazioni; servono nuove relazioni con i privati, accrescendo la competenza di cultura d’impresa nel pubblico e favorendo l’interesse del pubblico e del privato insieme. 5. Turismo ed economia della conoscenza 2. Territorio 3. PMI turistica 4. Regione E-R 1. Esperienze
62. Come immagina il turismo dell’Emilia-Romagna nel XXI secolo? Qual è la sua visione? 12 modelli Turismo che salvaguarda e valorizza l'ambiente Un turismo legato al territorio capace di proporre un'offerta integrata e unica, che salvaguarda e valorizza la sua identità Turismo più accessibile e a misura d'uomo, più 'glamour', meno nevrotico, più sicuro e più attento alle esigenze e vocazioni del turista Un turismo di qualità, con servizi ricettivi migliorati e potenziati, integrato con l'offerta dell'entroterra e i turismi di nicchia per creare un’offerta all season Un turismo autentico, da "wellness valley", una filosofia di vita con al centro la persona: l'Emilia-Romagna come territorio del vivere bene Un settore economico riconosciuto per la sua reale importanza economica, efficiente e non frammentato, organizzato secondo logiche di tipo industriale Un turismo con un sistema di relazioni più evoluto, gestito in modo più unitario e consapevole, senza campanilismi e capace di superare i confini amministrativi Forte sviluppo dei turismi tematici: enogastronomico, congressuale e d'affari, culturale, scientifico, eventistica Sistema turistico incentrato sulla costa e il mare ma capace di proporre nuovi prodotti Senza cambiamenti rispetto al modello attuale grazie anche all’alto tasso di fidelizzazione della clientela degli anni passati Un turismo in grado di far fronte alle difficoltà, cogliere le opportunità e adattarsi ai cambiamenti del mercato Un turismo autentico che sappia valorizzare il made in Italy 5. Turismo ed economia della conoscenza 2. Territorio 3. PMI turistica 4. Regione E-R 1. Esperienze
63. Cosa pensa del progetto Fattore K? 39 Molto utile, interessante, importante 8 Condivido pienamente l'approccio 5 Valutazione assolutamente positiva 1 Coraggiosa 1 Eccellente 1 Fondamentale Commenti e valutazioni Approccio originale, che mette insieme per la prima volta turismo ed economia della conoscenza Può contribuire a orientare la strategia turistica della Regione Fornirà nuovi spunti di riflessione per poter affrontare il futuro Permette l'ascolto e il confronto di opinioni, esigenze e richieste dei rappresentanti del sistema turistico regionale Parte da una analisi delle esigenze del sistema e fornirà un patrimonio prezioso di dati e informazioni su cui riflettere È un contributo rilevante per lo sviluppo delle PMI turistiche Molto importanti i confronti con altre realtà e sistemi turistici di successo (PACA e Catalogna) 5. Turismo ed economia della conoscenza 2. Territorio 3. PMI turistica 4. Regione E-R 1. Esperienze
64. TEAM del Progetto FATTORE K – Emilia-Romagna Regione Emilia-Romagna Responsabile del progetto Laura Schiff Dirigente Qualità Aree Turistiche Collaboratori Antonio Manes Lella Luppi Elisa Donati Studio Giaccardi & Associati Capi progetto Giuseppe Giaccardi Direzione e coordinamento, gestione dei rapporti Lidia Marongiu Comunicazione e testi , gestione dei rapporti Andrea Zironi Ricerche ed elaborazioni, gestione dei rapporti Interviste – data entry - ricerche di base Stefania Derudas (responsabile) Massimo Fresu Maria Monti Segreteria organizzativa Consuelo Varsi