Il 2013 ha segnato un recupero dei flussi mondiali di investimenti diretti esteri: gli IDE in entrata a livello mondiale sono cresciuti del 9% a/a, di 1,45 trilioni di dollari, portando lo stock a 25,5 trilioni di dollari. L’aumento dei flussi in entrata ha riguardato tutte le principali aree del pianeta compresa l’Europa, grazie al recupero di Germania, Italia e soprattutto Spagna.
1. L’Economia mondiale oggi, un’analisi critica sui principali aspetti macroeconomici:
- perché guardare al lungo periodo è meglio che concentrarsi sul breve
- gli shock economici intrapresi dalle Banche Centrali, quali conseguenze?
- analisi di contesto macroeconomico, cambiamenti demografici e opportunità di investimento
2. Le nuove esigenze da considerare nella pianificazione finanziaria:
- i Millennials, target più interessato dall’attuale contesto macroeconomico
- la Silver economy
3. Previdenza, tra riforma e consulenza:
- l’importanza di gestire la propria economia personale in base al Life Planning
- il Goal Based Investment, l'approccio corretto agli investimenti
4. Centralità del ruolo del consulente finanziario: come creare valore
- accenni di finanza comportamentale, come gestire il cliente ed evitare i tipici bias comportamentali
StudioPhi - Il Punto N.3 - Il Contropiede di Draghistudiophi.ch
La conferenza stampa del 6 novembre di Mario Draghi arriva dopo un prolungato periodo di instabilità sui mercati alimentata, tra l’altro, da pensieri, parole e opere dei principali banchieri centrali. Settimane nelle quali Kuroda e la Yellen, governatori rispettivamente della Banca del Giappone e della Federal Reserve, hanno agito; Mario Draghi, viceversa, ha “subito” un incessante sabotaggio mediatico. Il primo ha stupito tutti con un ulteriore gigantesca scommessa di acrobazia monetaria portando gli acquisti di titoli pubblici e privati fino a 700 miliardi di dollari annui.
[...]
Fin qui si potrebbe sostenere che Draghi non ha affermato nulla di nuovo. Non è così perché, sia pure implicitamente, il Governatore fa capire che nuove iniziative potrebbero essere considerate prima del previsto, forse già a dicembre.
Lo si deduce dall’esplicito riferimento al fatto che gli organismi competenti della BCE sono già stati attivati per studiare e preparare gli ulteriori
strumenti da utilizzare in caso di bisogno.
Azioni rese necessarie dalla crescente urgenza che deriva da un peggioramento dello scenario per crescita e inflazione, di cui ormai ha preso atto anche la Commissione Europea con la recentissima diffusione delle nuove stime per il 2015. Si tratta di una ennesima sforbiciata dello 0,6% e dello 0,4% su Pil e inflazione attesi, con il primo che a livello comunitario crescerebbe solo dell’1,1% e con i prezzi in aumento solo dello 0,8%.
(articolo originalmente pubblicato alla pagina http://www.studiophi.ch/New/documenti/)
1. GLI EFFETTI DEL COVID19 SULLA BORSA
LAVORO DI MORENO E GABRIELE
2. IL CORONA VIRUS CAUSA IL CROLLO DELLE STERLINA
La sterlina britannica ha perso il 5% del suo valore in un
giorno. La paura diffusa tra gli investitori a causa della
pandemia da coronavirus, è del suo possibile impatto
sull’economia britannica. Al momento una sterlina si cambia
con circa 1,15 dollari, il cui valore minimo raggiunto era di
1,18 dollari, per quanto riguarda l’euro, attualmente una
sterlina si cambia con 1,06€.
Il ministro delle Finanze britannico Rishi Sunak ha annunciato
un enorme piano per aiutare l’economia britannica da 350
miliardi di sterline, ma questo non ha convinto gli investitori
della stabilità della moneta rispetto al dollaro.
3. BORSA DI MILANO
Milano rallenta dopo che l'Istat ha diffuso un dato
choc sulla produzione industriale di marzo, con un
tracollo del 28,4% : il Ftse Mib segna in chiusura un
ribasso dello 0,33%. Ma, Milano, negli ultimi mesi si
sta riprendendo soprattutto grazie alla messa in
mostra delle banche dove si accelera con l'ottimismo
sulla fase della ripartenza e l'arrivo di nuove misure
di stimolo all'economia. Dopo i primi scambi corrono:
Fineco (+2,2%); Prysmian (+2%); Bene Bper
(+1,4%), Ubi (+1,3%), Unicredit (+0,9%); Intesa
(+0,7%).
4. IN CINA...
Da quando è iniziata la crisi dovuta al Coronavirus, il mercato cinese ha tenuto
estremamente bene. Si tratta infatti di uno tra i mercati azionari con le migliori
performance a livello globale. L'indice Msci China, il più rappresentativo di quello a
cui possono accedere gli investitori internazionali, è sceso di circa il 20%,
collocandosi comodamente in testa non solo rispetto al più ampio universo dei
mercati emergenti.
5. WALL STREET
Sulla Borsa di New York il Dow Jones perde lo 0,61%. Trump e Mnuchin spingono per
una riapertura dell’economia nonostante i dati sull’andamento della fase 2 non abbiano
ancora fugato il rischio di una seconda ondata. Negli indici di Wall Street le aziende
Tech sembrano in rialzo, con la Apple in rialzo del 0,67% e il Nasdaq in rialzo del 28%. Il
COVID-19 ha provocato oltre 20 milioni di nuovi disoccupati solo nel mese di Aprile negli
States.
6. PETROLIO: TORNANO GLI ACQUISTI
Sono ripresi gli acquisti sul petrolio. A favorire il rialzo, sembra sia; il dato
sull'export in Cina e l'allentamento del lockdown nel mondo. Inoltre, gli analisti
indicano altri fattori alla base della risalita delle quotazioni: da una parte, il
rallentamento della produzione negli Usa, dall'altra la diminuzione dei problemi
di stoccaggio. Il contratto giugno del Wti supera i 26 dollari al barile, mentre il
Brent luglio è scambiato sopra i 31 dollari al barile.