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Ignazio  Concordia

    Ignazio Concordia

    • Docente in quiescenza. È stato ordinario di lettere latine e greche nei licei classici, comandato presso l’Istituto d... moreedit
    Legata ai fenomeni eruttivi dell'Etna è la leggenda dei fratelli Pii, che rivela, come notarono anche gli antichi, una evidente analogia con il mito di Enea che salva il padre dall'incendio di Troia. Nel riportare le testimonianze... more
    Legata ai fenomeni eruttivi dell'Etna è la leggenda dei fratelli Pii, che rivela, come notarono anche gli antichi, una evidente analogia con il mito di Enea che salva il padre dall'incendio di Troia. Nel riportare le testimonianze principali sul mito, si avanza l'ipotesi che Stesicoro possa essere il probabile autore che ha fissato la relazione tra i due miti.
    Research Interests:
    DIONISIO IL SICELIOTA (Διονύσιος ὁ Σικελιώτης – Dionysius Siciliensis) (Seconda metà II sec. a. C. ?). Un solo fr. è quanto abbiamo di Dionisio il Siceliota, la cui figura perció risulta alquanto difficile da definire e collocare... more
    DIONISIO IL SICELIOTA
    (Διονύσιος ὁ Σικελιώτης – Dionysius Siciliensis)
    (Seconda metà II sec. a. C. ?).
    Un solo fr. è quanto abbiamo di Dionisio il Siceliota, la cui figura
    perció risulta alquanto difficile da definire e collocare storicamente.
    Research Interests:
    Διονύσιος ὁ Συρακούσιος – Dionysǐus Syracusanus (431/0-368/7 a.C.) Dionisio I di Siracusa detto il Vecchio (per distinguerlo dal figlio e successore) fu il più potente e longevo dei tiranni siracusani, e superò tutti gli altri per abilità... more
    Διονύσιος ὁ Συρακούσιος – Dionysǐus Syracusanus (431/0-368/7 a.C.) Dionisio I di Siracusa detto il Vecchio (per distinguerlo dal figlio e successore) fu il più potente e longevo dei tiranni siracusani, e superò tutti gli altri per abilità politica e militare, riuscendo ad estendere il suo potere praticamente su tutta l'isola, eccetto l'estremità occidentale di pertinenza cartaginese. Suo merito fu quello di avere posto sullo stesso piano Siculi ed Elleni, cercandone l'integrazione in funzione della sua lotta contro Cartagine, che egli bloccò nelle sue mire espansionistiche pur con alterne vicende e ne limitò fortemente il potere costringendola a rinunziare per sempre ad ogni forma di dominio sulle città siceliote. In questo senso Dionisio si può ritenere un precursore della politica di Roma nel Mediterraneo e nella Sicilia. Geniale come politico e come militare (adoperò per primo, durante l'assedio di Mozia, nuove macchine militari, fra cui la catapulta), non fu da meno come amministratore della cosa pubblica, in cui seppe risanare e consolidare le deboli strutture finanziarie dello Stato. Nonostante queste sue qualità, e forse proprio per queste, divenne il bersaglio preferito della critica anti-tirannica di tutti i tempi, antichi e moderni. Attorno alla sua figura si formarono ben presto numerose storie e leggende, numerose quanto stravaganti, il cui aspetto negativo è che non si può né prestarvi fede, né rettificarle, né rifiutarle del tutto (Finley cit., p. 90). La personalità storica del tiranno risulta sfuggente, anche a volere diffidare delle fonti a lui avverse, quale lo storico Timeo, e dare più credito a Filisto (attraverso Diodoro) che, stretto collaboratore di Dionisio, si astenne, nella sua opera sulla Sicilia, dalle esagerazioni e dalle valutazioni fortemente negative presenti in altre testimonianze. In genere più favorevole a Dionisio si mostra Diodoro, anche se lo storico siceliota non tralascia di sottolineare gli insuccessi artistici del tiranno (cfr. nota a T1).
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    Tra i miti più suggestivi, di cui la Sicilia è particolarmente ricca, spicca quello di Kore (o Persefone, chiamata in seguito Proserpina dai Romani), e del suo rapimento avvenuto, secondo la versione più accreditata, in un prato... more
    Tra i miti più suggestivi, di cui la Sicilia è particolarmente ricca,
    spicca quello di Kore (o Persefone, chiamata in seguito
    Proserpina dai Romani), e del suo rapimento avvenuto, secondo
    la versione più accreditata, in un prato meraviglioso che si
    estendeva ai piedi del monte su cui sorge la città di Enna, presso
    le rive del lago di Pergusa, ad opera di Ade, il tenebroso dio dei
    morti.
    Questo ratto famoso della figlia di Demetra, che rappresenta un
    testo chiave per la conoscenza dell’etnologia e della storia delle
    religioni, ha ispirato autori antichi e moderni, poeti e cultori
    delle arti figurative, che hanno giustamente trovato in esso
    motivi drammatici ed amorosi, oltre che simbolici.
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    La Cronaca è un'iscrizione su marmo, proveniente da Paro, isola delle Cicladi nell'Egeo centrale. Opera di un cronista rimasto anonimo, il documento rappresenta una cronologia greca con una lista di re e arconti ateniesi, che include... more
    La Cronaca è un'iscrizione su marmo, proveniente da Paro, isola delle Cicladi nell'Egeo centrale.
    Opera di un cronista rimasto anonimo, il documento rappresenta una cronologia greca con una lista di re e arconti ateniesi, che include però anche brevi riferimenti ad eventi mitici, storici e letterari. La sua importanza consiste soprattutto nel fatto che riferisce avvenimenti non attestati altrove.
    La Cronaca di Paro "regina delle greche iscrizioni" - come l'ha definita Scipione Maffei - è qui presentata per la prima volta in edizione con traduzione italiana commentata e testo greco a fronte.
    In appendice il testo del fr. A con le integrazioni e la traduzione latina di C. Müller.
    Research Interests:
    Socrate è il primo filosofo del mondo occidentale a rivolgere interamente la sua speculazione all’interiorità dell’uomo. Nell’ambito di questa ricerca postula la prima prova razionale dell’esistenza di Dio come attività ordinatrice e... more
    Socrate è il primo filosofo del mondo occidentale a rivolgere interamente la sua speculazione all’interiorità dell’uomo.
    Nell’ambito di questa ricerca postula la prima prova razionale dell’esistenza di Dio come attività ordinatrice e provvidenziale, promuove un metodo d’ indagine che costringe l’individuo a render conto di sé, si fa alfiere della non violenza e del dovere morale di obbedire alle leggi in ogni circostanza, ma, soprattutto, concependo e vivendo la vita come domanda, diventa il prototipo dell’uomo autenticamente religioso, che fa della ricerca sulla verità il compito supremo della ragione umana.
    Research Interests:
    La Cronaca è un’iscrizione su marmo, proveniente da Paro, isola delle Cicladi nell’Egeo centrale. Opera di un cronista rimasto anonimo, il documento rappresenta una cronologia greca con una lista di re e arconti ateniesi, che include... more
    La Cronaca è un’iscrizione su marmo, proveniente da Paro, isola delle Cicladi nell’Egeo centrale.
    Opera di un cronista rimasto anonimo, il documento rappresenta una cronologia greca con una lista di re e arconti ateniesi, che include però anche brevi riferimenti ad eventi mitici, storici e letterari. La sua importanza consiste soprattutto nel fatto che riferisce avvenimenti non attestati altrove.
    La Cronaca di Paro "regina delle greche iscrizioni" - come l'ha definita Scipione Maffei – è qui presentata per la prima volta in edizione con traduzione italiana commentata e testo greco a fronte.
    In appendice il testo del fr. A con le integrazioni e la traduzione latina di C. Müller.
    Research Interests:
    Timeo di Tauromenio (circa 356/260 a. C.) è, per unanime consenso, lo storico greco più rappresentativo dell'Occidente mediterraneo. Soprannominato Epitimeo, cioè maldicente e detrattore, per i suoi frequenti e forti attacchi contro i... more
    Timeo di Tauromenio (circa 356/260 a. C.) è, per unanime consenso, lo storico greco più rappresentativo dell'Occidente mediterraneo. Soprannominato Epitimeo, cioè maldicente e detrattore, per i suoi frequenti e forti attacchi contro i suoi predecessori, Timeo fu a sua volta oggetto di critica feroce da parte di Polibio, che pure lo segue e, nonostante la sua critica (o forse anche grazie ad essa) contribuisce alla sua conoscenza, rimasta purtroppo frammentaria. Questa prima edizione con la traduzione italiana, e con un commento essenziale che non ne appesantisce eccessivamente la lettura, viene a completare i quattro opuscoli già usciti, dedicati alla storiografia siceliota frammentaria (SHF): Antioco di Siracusa (1), Filisto di Siracusa (2), Da Dionisio I ad Antandro (3) e Da Sileno di Calatte a Polo di Agrigento (5).
    Research Interests:
    La storia della Sicilia antica è stata raccontata dagli storici di lingua greca, i cosiddetti sicelioti, le cui opere purtroppo sono andate quasi tutte perdute. Questo volume ne raccoglie le testimonianze e i frammenti, con testo greco,... more
    La storia della Sicilia antica è stata raccontata dagli storici di lingua greca, i cosiddetti sicelioti, le cui opere purtroppo sono andate quasi tutte perdute. Questo volume ne raccoglie le testimonianze e i frammenti, con testo greco, traduzione italiana e commento, per un totale di 21 autori, disposti secondo un ordine temporale che si può presumibilmente ricostruire attingendo agli scarsi riferimenti cronologici in nostro possesso. Sono collocati in coda gli autori la cui identità o storicità è incerta.
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    Questo volume, sulla scia di precedenti lavori, raccoglie tutte le fonti antiche, in originale e traduzione, disposte cronologicamente e con le dovute annotazioni, sull’Emporio di Segesta (Segestanorum Emporium), l’odierna Castellammare... more
    Questo volume, sulla scia di precedenti lavori, raccoglie tutte le fonti antiche, in originale e traduzione, disposte cronologicamente e con le dovute annotazioni, sull’Emporio di Segesta (Segestanorum Emporium), l’odierna Castellammare del Golfo, e il suo territorio, dove scorre, il mitico fiume Crimiso, di cui le questioni toponomastiche e topografiche, nonché le vicende storiche, sono qui ugualmente affrontate e discusse.
    Del territorio castellammarese fa parte l’antica e suggestiva località di Cetaria, da localizzare nelle vicinanze dell’odierna tonnara di Scopello, che assolveva a funzioni di importante luogo di pesca e forse anche di scalo marittimo anteriormente allo stesso Emporium.
    Il metodo privilegiato per la ricostruzione storica rimane quello di attingere direttamente alle fonti, specie letterarie, che, a meno di nuovi ritrovamenti, in teoria sempre possibili, ma in realtà poco probabili, si possono ormai considerare acquisite in via definitiva. Le scoperte archeologiche invece, spesso casuali, sono sempre suscettibili di apportare nuovi contributi alla conoscenza del sito e della sua storia.
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