Renata Cantilena
University of Salerno, Scienze del Patrimonio Culturale, Faculty Member
- Renata Cantilena è professore ordinario di Numismatica greca e romana e di Numismatica e lineamenti dell’economia gre... moreRenata Cantilena è professore ordinario di Numismatica greca e romana e di Numismatica e lineamenti dell’economia greca e romana, presso l’Università degli Studi di Salerno e insegna Numismatica antica e Museologia presso la Scuola di Specializzazione in Beni archeologici dell’Università di Salerno.
I suoi campi di studio riguardano soprattutto aspetti della produzione e della circolazione monetaria in città o comunità del Mezzogiorno d’Italia, in epoca greca e romana. Altri filoni di ricerca investono la museologia e il collezionismo di monete antiche. Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (1982-1992) ha coordinato le attività espositive e di ricerca dell'Istituto e partecipato all'organizzazione scientifica di numerose mostre in Italia e all'estero, tra cui l’esposizione permanente delle raccolte monetali al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (2001) e l’allestimento della sezione relativa all’Herculanense Museum nella Reggia di Portici (2008).edit
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Il contributo illustra il progetto della cattedra di Numismatica greca e romana dell'Università degli Studi di Salerno, focalizzato sull'analisi della produzione dei rinvenimenti di moneta dagli scavi condotti in area urbana
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Research Interests: Humanities and Art
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During recent archaeological field surveys carried out in Pontecagnano, a little hoard of Greek silver coins, datable between the end of the 5th and the beginning of the following century (19 items among staters and fractions from... more
During recent archaeological field surveys carried out in Pontecagnano, a little hoard of Greek silver coins, datable between the end of the 5th and the beginning of the following century (19 items among staters and fractions from Poseidonia, Velia, Turi, Eraclea, Caulonia, Crotone, Terina), has been excavated. The composition of the treasure and its placement, a sacred area designed for votive rituals, provide grounds for reflection on the monetary customs of the inhabitants of this Etruscan-Sannitic centre of Southern Campania. So far, for the same chronological phase, such customs have only been documented by the finding of coins offered to the deceased in a small number of grave goods. Therefore, the cause-effect relation between mercenary practices of local communities and the arrival of foreign currency in the Gulf of Salerno cannot be excluded. They were probably members of groups known as Tyrrhenoi and Sileraioi believed, in some literature, to be mercenaries employed by Dionisius I of Syracuse originating from both Ager Picentius and from the region crossed by the river Sele. The hoard was probably the offering of a mercenary soldier coming home. The value of coins is estimated to correspond approximately to the monthly salary of a misthophoros of that time. The place of retrieval would confirm this hypothesis: the Northern sanctuary, in its present state appearing to be the only sacred part of the built-up area, was designated to both donations consisting of aes rude or coins and to votive offerings of a military type.
... Unità ponderalie monetarie nei golfi di Napoli e di Salerno prima della II battaglia di Cuma. Autores: Renata Cantilena; Localización: Archeologia classica, ISSN 0391-8165, Vol. 61, Nº. 11, 2010 , págs. 399-416. Fundación Dialnet.... more
... Unità ponderalie monetarie nei golfi di Napoli e di Salerno prima della II battaglia di Cuma. Autores: Renata Cantilena; Localización: Archeologia classica, ISSN 0391-8165, Vol. 61, Nº. 11, 2010 , págs. 399-416. Fundación Dialnet. Acceso de usuarios registrados. ...
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Nelle aree-campione di Pompei su cui è stato condotto un esame più dettagliato (e cioè le Regiones VI, VII, VIII, IX), il rapporto percentuale degli ori rispetto al totale delle monete dei diversi metalli recuperate nelle stesse zone si... more
Nelle aree-campione di Pompei su cui è stato condotto un esame più dettagliato (e cioè le Regiones VI, VII, VIII, IX), il rapporto percentuale degli ori rispetto al totale delle monete dei diversi metalli recuperate nelle stesse zone si attesta su valori che oscillano dal 3%, ...
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... Monete dal Santuario di Hera alla foce del Sele (Paestum). Nuovi dati e vecchi scavi. Autores:Renata Cantilena; Localización: Rivista italiana di numismatica e scienze affini, ISSN 1126-8700, Nº. 112, 2011 , págs. 15-28. Fundación... more
... Monete dal Santuario di Hera alla foce del Sele (Paestum). Nuovi dati e vecchi scavi. Autores:Renata Cantilena; Localización: Rivista italiana di numismatica e scienze affini, ISSN 1126-8700, Nº. 112, 2011 , págs. 15-28. Fundación Dialnet. Acceso de usuarios registrados. ...
... Monete dal Santuario di Hera alla foce del Sele (Paestum). Nuovi dati e vecchi scavi. Autores:Renata Cantilena; Localización: Rivista italiana di numismatica e scienze affini, ISSN 1126-8700, Nº. 112, 2011 , págs. 15-28. Fundación... more
... Monete dal Santuario di Hera alla foce del Sele (Paestum). Nuovi dati e vecchi scavi. Autores:Renata Cantilena; Localización: Rivista italiana di numismatica e scienze affini, ISSN 1126-8700, Nº. 112, 2011 , págs. 15-28. Fundación Dialnet. Acceso de usuarios registrados. ...
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Nei santuari delle comunità anelleniche della Campania gli accumuli di moneta rispondono perlopiù a pratiche devozionali e non presentano caratteristiche tali da essere interpretati come quel che resta del tesoro della comunità . Forse... more
Nei santuari delle comunità anelleniche della Campania gli accumuli di moneta rispondono perlopiù a pratiche devozionali e non presentano caratteristiche tali da essere interpretati come quel che resta del tesoro della comunità . Forse solo il deposito di grossi frammenti di bronzo recuperati nell’area del santuario settentrionale di Pontecagnano (pezzi di metallo, e non monete, trattandosi di materiale di VI a.C.) si può interpretare come una pubblica riserva di valore, posta sotto il controllo della divinità .
I ritrovamenti dalle stipi votive di Teano (CE), di Stabia (NA), della valle di Ansanto (AV) e di Pontecagnano (SA) costituiscono le situazioni più significative, oppure meglio documentate perché oggetto di scavi o di studi sistematici. Sono presentate, quindi, osservazioni riguardo al tipo e ai quantitativi di moneta deposta come ex voto in questi santuari, con la premessa che l’esame condotto si riferisce alla fase sannitica e che il limite cronologico più basso è dato dagli anni della guerra annibalica.
I ritrovamenti dalle stipi votive di Teano (CE), di Stabia (NA), della valle di Ansanto (AV) e di Pontecagnano (SA) costituiscono le situazioni più significative, oppure meglio documentate perché oggetto di scavi o di studi sistematici. Sono presentate, quindi, osservazioni riguardo al tipo e ai quantitativi di moneta deposta come ex voto in questi santuari, con la premessa che l’esame condotto si riferisce alla fase sannitica e che il limite cronologico più basso è dato dagli anni della guerra annibalica.
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The presence of armed individuals is traceable, already from the 440-420 b.C. onward, in the necropolis of Gaudo, in the vicinity of Paestum. This leads to the assumption that Posidonians would hire mercenary forces well integrated in the... more
The presence of armed individuals is traceable, already from the 440-420 b.C. onward, in the necropolis of Gaudo, in the vicinity of Paestum. This leads to the assumption that Posidonians would hire mercenary forces well integrated in the territory. In Pontecagnano as well, since the last quarter of the 5th century, deceased showing their status of warriors have been documented. The data obtained trough recent researches are conducive to suppose they were probably members of groups called Tyrrhenoi and Sileraioi, known for the rare bronze coins issued in Sicily with legend TYΡΡHor ΣΥΛΕΡΑΙΩΝ.