Alessandro Carrera

Il libro, dedicato al lavoro dell'artista Franca Ghitti, prende in considerazione quel lungo percorso dell'artista che opera in installazioni che utilizzano il ferro residuale attingendo a stampi o scarti di fucina (sfridi e contorni d'attrezzi agricoli e domestici) che recano l'impronta di un territorio stratificato di vite vissute insieme. La scultura della Ghitti risale alle radici antropologiche dell'arte, ma per approdare a inedite produzioni di senso. In un nuovo comporre contemporaneo e urbano si riconoscono tuttavia le strutture storiche che ricompaginano tra noi e le cose del mondo in un paziente lavoro di memoria che ridesta il senso della vita comunitaria. Nel testo Cancelli d'Europa dedicato a una serie di istallazioni così intitolate si evidenzia come la Ghitti lavori a una nuova serie secondo una modalità processuale che le è propria. Recuperando all'interno del più grande capitolo Memoria del ferro le premesse di tale nuova serie si identificano in alcune opere, come La porta del silenzio, l'elemento di cesura e allo stesso tempo di passaggio. Frutto di un disegno interno, gli sfridi utilizzati nelle sue istallazioni ne portano la traccia, eredità di una cultura contadina, del lavoro che ha civilizzato l'Europa.
The book, dedicated to the work of Franca Ghitti takes into consideration the long path of the artist who works in installations using the residual iron by drawing on molds or forge scraps (scraps and contours of farm and domestic tools) bearing the mark of a stratified territory of lives lived together. The sculpture of Ghitti dates back to the anthropological roots of art, but to arrive to unreleased productions of meaning. In a new contemporary, urban composing however we can recognize the historic structures put together between us and the things of the world in a patient work of memory that awakens the sense of community life. In the text Gates of Europe dedicated to the eponymous series of installations Ghitti works on a new series according to a modality that shows her own poetics. By retrieving in the largest chapter (Iron Memory) the premises of this new series, some works (such as The door of silence) are the element of caesura and, at the same time, of passage. Product of an inner design, the scraps used in her installations carry the legacy of a rural culture, of the work that has civilized Europe

... Quando Edna Gundersen gli chiede che cosa ne pensa della gente che passa informazioni sulla sua vita ai biografi in cerca di denaro e di gloria, la risposta di Dylan è brutale: «Di loro penso quello che pensavano Sherman e Lee di chi stava a origliare intorno alle loro tende. ...

... Khalid llega a Bolonia En una isla cortada a cuchillo, ciudad de vuestro sur, pendientes de hueso colgaban de los lóbulos de cuatro hermanas mías de meseta. La gente en mono apestaba agasolina, y protegía los motores de la arena. Yo comía en cacharros costrosos, ...

Contemporary Italian philosophy has become recognized internationally as a distinct tradition, often associated with a post-Foucauldian notion of biopolitics and essayistic forms enabling a quick reaction to the affairs of the day yet without compromising the systematic ambitions of philosophical thought. But Emanuele Severino (1929–2020) shows a radically different side of Italian philosophy: unabashedly metaphysical, uncompromisingly Parmenidean, and increasingly recognized as one of the most remarkable and challenging thinkers of the twentieth century — in the words of Italian philosopher Massimo Cacciari, the only alternative to Martin Heidegger. Over the course of six decades, from <em>La struttura originaria</em> (1958) to <em>Testimoniando il destino</em> (2019), Severino developed a most original and untimely philosophical project, which attempts to think the relationship between nihilism and the tradition of the West, the incontrovertibility of the t...

Fantasia, impotenza, noia, matrimonio borghese e critica al maschio italiano (prodotto congiunto del fascismo e di una Chiesa sessuofoba fino alla paranoia): il cinema felliniano passato al setaccio per capire l’Italia e gli italiani, che il regista della Dolce vita, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita, ha saputo comprendere (e raccontare) forse piu di chiunque altro.

The book explores and links different cultures, disciplines and perspectives, with a much more original and broad approach to the relations between \u201cJustice\u201d and \u201cLiterature\u201d than more traditional works focused on \u201cLaw\u201d and \u201cLiterature\u201d topics. The many contributions from writers, literary critics, and criminal law scholars, build a complex and interdisciplinary path through primary works of Italian and international literature, with the aim of prompting readers\u2019 reflections about core issues related to law, crime, and responsibility. Through the analysis of masterpieces of literature, theatre, music and cinema, this book aims at stimulating a dialogue and debate, as well as the critical ability and the sense of justice, amongst both law professionals and citizens at large. Literature and the other narrative arts are presented here as the key to approach long-standing questions about (amongst other) juridical formalism and equity; law and...

In the mid-1970s, my approach to popular music was shaped by aesthetical categories developed in the fields of Euroclassical music and continental philosophy. In fact, my interest in the avant-garde movements of the 20th century predated my involvement with popular music. In 1980, however, when I completed my philosophy thesis on Arnold Schonberg at the “Universita degli Studi” in Milan, Italy, I had already been working for years in the field of rock, jazz, and folk music. Now that the borders between musical languages have become more porous, my double background in classical and popular music would not be unusual. In late-1970s Italy, it was. Yet in my mind, the two worlds co-existed and have co-existed since. From this dual commitment to the intellectual reasons of criticism and the raisons du coeur of passionate involvement with all genres of music, four themes have emerged in my scholarly production: Section A. The 1977-1982 sociological phase now revived thanks to the new edi...

... Reviewed by. Keith Ansell-Pearson University of Warwick,KJAnsell-Pearson@warwick.ac.uk. Nicholas Rennie. ... that the history of the motif of the moment in the modern period is a long and varied one, with key contributions being made by the likes of Pascal, Leibniz, and Hume. ...

E' uscito da poco per il Mulino, nella collana «Icone» a cura di Massimo Cacciari, Il colore del buio di Alessandro Carrera, un saggio sulla Rothko Chapel di Houston. Ne proponiamo il primo capitolo, intitolato La luce invisibile e la consistenza del buio. Dal sito http://www.leparoleelecose.it/

This book is the first to analyze the relationship between paganism and Christianity in the films of Federico Fellini. It provides a new analysis of the classical sources used by Fellini and his screenwriters before and after Fellini Satyricon (1969). With references to Dante, Ovid, Hesiod, Homer, the Fathers of the Church and Marian cults, Fellini's Eternal Rome is also an analysis of Italian religiosity, still shaped in part by its pre-Christian legacy.

Introduzione completa ed estratto dei primi due capitoli di "Filosofia del minimalismo. La musica e il piacere della ripetizione" (Casa Musicale Eco 2018). È un'indagine sull'estetica della musica minimalista, soprattutto quella delle origini (Terry Riley, LaMonte Young), le sue derivazioni nella popular music (Brian Eno, Laurie Anderson) e gli aspetti di performance art (Alvin Lucier). Si conclude con capitolo sulle musiche, minimaliste e non, ispirate dagli eventi dell'11 settembre 2001.

Come si è format il moderno concetto di corpo? Come è mutato lo sguardo del medico, dagli umori ai tessuti, e dai tessuti agli organi? E come è accaduto che il corpo, dopo essere stato la casa del pensiero e il tempio dello spirito, sia divenuto un puro oggetto per la mente? Basato su un seminario tenuto nel 1983-1984, questo libro, anche negli aspetti che l'autore oggi ritiene superati, costituisce però l'inizio di un percorso teoretico che l'autore ha approfondito nei testi successivi.

Scritto durante gli ultimi anni del governo Berlusconi, questo libro potrebbe essere definito un trattato di sessuopolitica, un'analisi del particolare edonismo cattolico-pagano che è peculiare alla cultura italiana, il cui segreto consiste nel creare, all'interno della matrice Cristiana, una proiezione ingigantita di un fantasmatico godimento pagano che il cristianesimo in teoria avrebbe soppresso.

Utilizzando filosofia, mitologia e psicanalisi, questo libro esamina Leopardi come poeta dello spazio, vicinanza e lontananza, infinito e indefinite. Ma in Leopardi esiste anche uno "spazio dell'ispirazione" che non si misura in termini fisici: lo spazio paterno, desiderio omerico di gloria, e lo spazio materno, acustico e orfico, ascolto di una lingua primordial che ancora non distingue tra suono degli affetti e voce della ragione.

È un libro di filosofia della conoscenza che si muove liberamente tra filosofia e letteratura. La luce, intesa come supporto della scrittura (si scrive nella luce, "incidendo" la luce) nonché come metafora della conoscenza stessa, è indagata in quanto categoria filosofica a partire da Platone fino a Goethe, Hegel, C. S. Peirce e Merleau-Ponty. Al tema della luce si affiance quello del principio antropico, altrimenti detto organicismo logico, che vede nell'autocoscienza umana lo strumento ideato dalla natura per pensare se stessa. La formulazione letteraria più precisa e insieme più problematica di tale principio si trova in vari scritti narrativi e saggistici di Italo Calvino.

Il libro raccoglie articoli scritti per il quotidiano "Europa" dal 2005 al 2008, dedicati in gran parte alla situazione politica negli Stati Uniti, dalla Guerra con l'Irak all'ultimo mese della campagna elettorale che ha portato all'elezione di Barack Obama.

Cessano di esistere le cose, non appena entrano nel passato? O continuano a persistere? Ma dove Qual è la consistenza del passato, e quindi anche del tempo in generale? Il libro cerca una rispsta a queste domande discutendo i temi della rimemorazione in Heidegger e dell'eterno ritorno in Nietzsche, concludendo con un'analisi della filosofia di Emanuele Severino, per la quale ogni segmento di tempo è in sé eterno.

Ventiquattro articoli, saggi, saggi in forma di racconto e testimonianze personali sul mondo della poesia e la psicologia e la personalità di chi si dichiara poeta. Vincitore del premio Bertolucci 2006 per la critica letteraria. Nuova edizione ampliata a trenta capitoli, Roma, Sossella, 2016.

Che cosa accade quando si scrive? Perché un soggetto sceglie di aprirsi alla scrittura? L'autore sfida l'opinione di Derrida secondo il quale nessuna definizione è giusta per l'atto dello scrivere e investiga parole-chiave come "gioco", "ritmo", "madre" e "canto" nel loro destino di scrittura.

In Bob Dylan s'incarna un'intera geografia di artisti. Questo libro è soprattutto il ritratto di Dylan come servitor della sua voce: magnetica e incandescente, mimetica e metamorfica, certamente non "bella", ma che per tanti in tutto il mondo è stata una porta aperta sull'America. Una seconda edizione riveduta e ampliata di questo libro è stata pubblicata nel 2011 da Feltrinelli.

La Sicilia e la Sardegna sono state colonie dell'Italia? Hanno attraversato una fase postcoloniale che si riflette nella letteratura che hanno prodotto? Questo provocatorio saggio pone a confront "Il Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa con "Il giorno del giudizio" di Salvatore Satta. Entrambi I romanzi costituiscono una risposta polemica alla condizione postcoloniale nella quale sono entrate la Sicilia e la Sardegna con l'avvento dell'Unità d'Italia.

"L'esperienza dell'istante inizia come un'introduzione al pensiero e all'opera di Carlo Sini, con particolare riferimento alla sua proposta di un'etica della scrittura come prassi alternative alla metafisica. Quale strategia di scrittura ci hanno consegnato Socrate e Platone? La filosofia è un metodo o una via? Qual è la temporalità dell'interpretazione?

La prima analisi sociale ad ampio respiro sull'impatto della music rock e jazz all'interno delle masse giovanili italiane. Il fenomeno viene analizzato nelle sue caratteristiche musicali, sociali e politiche. Una seconda edizione ampliata è uscita nel 2014 per l'editore Odoya di Bologna.

Questa tesi di laurea discute il rapporto fra testo poetico e composizione musicale come tema che riguarda non solo l'evoluzione della musica e della poesia, ma anche la filosofia del linguaggio e più in generale la filosofia della conoscenza acavallo tra il secolo XIX e il secolo XX nella cultura di area tedesca e in particolare nell'opera musicale e saggistica di Arnold Schonberg. Il rapport modern, post-rinascimentale e post-barocco tra poesia e musica viene esaminato a partire da Diderot, e poi in Goethe, Schumann, Wagner, Hanslick, Nietzsche e infine Schonberg. Il confronto tra Schonberg e Nietzsche appare particolarmente importante per la delucidazione del problema.

Ph. D. dissertation defended at the University of Huddersfield, U.K. A commentary on my publications on 1) Music and Society in Italy; 2) A psychoanalytical interpretation on myths on the origins of music, and the minimalist turn of the 1980s; 3) Bob Dylan and American culture; 4) Italian singer-songwriters; 5) Popular music as a planetary experiment.

Preface to a collection of short stories, notes and observations on Italy by Marc Zimmerman, a Jewish-American academic and writer with a long-lasting love affair with Italy - a love sometimes reciprocated; other times, not so (Prefazione a 'La penisola non trovata', una raccolta di racconti e osservazioni sull'Italia di Marc Zimmerman, docente e scrittore americano con una lunga storia d'amore con l'Italia - un amore a volte contraccambiato, altre volte no).

Introduzione a "La memoria delle canzoni. Popular Music e identità italiana" a cura di Alessandro Carrera. Dieci saggi sulla canzone d'autore, il rock progressivo, la musica di consumo e la società italiana dagli anni sessanta ad oggi. Per il volume completo vedere
<http://www.puntoacapo-editrice.com/crinali>

Saggi su soggettività, etica della scrittura e il concetto di rappresentazione, di Claudia Baracchi, Alessandro Carrera, Adriana Cavarero, Giancarlo Gaeta, Massimo Lollini, Giuseppe Mazzotta, Richard E. Palmer, Rocco Ronchi, Hugh J. Silverman e Carlo Sini.

Atti del Convegno su Leopardi tenuto all'Istituto Italiano di Cultura di New York nel 1998, con interventi di Edoardo Sanguineti, Alessandro Carrera, Franco Ferrucci, Giorgio Ficara, Sergio Givone, Thomas J. Harrison, Gioacchino Lanza Tomasi, Paolo Possiedi, Massimo Riva e Charles Wright.