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Tra i primi progetti italiani di digitalizzazione del patrimonio cartografico, librario e strumentale si pone l’esperienza dell’Istituto Geografico Militare, che, nell’ambito del “Progetto mediateca” ed a partire dal 2000, ha avviato una... more
Tra i primi progetti italiani di digitalizzazione del patrimonio cartografico, librario e strumentale si pone l’esperienza dell’Istituto Geografico Militare, che, nell’ambito del “Progetto mediateca” ed a partire dal 2000, ha avviato una regolare opera di scansione dei propri beni storici. Tale opera ha riguardato i documenti cartografici custoditi nella cartoteca (annessa alla Biblioteca “Attilio Mori”) e nell’Archivio cartografico, i fotogrammi aerei e terrestri, la ricca collezione strumentaria scientifica, che alimenta il museo strumenti; inoltre, ha previsto la catalogazione informatica dell’intero patrimonio librario e periodico della biblioteca.
[Toscana (Regno d'Italia)] Il primo organismo nazionale incaricato di provvedere alla produzione cartografica dello Stato italiano fu il Servizio Tecnico del Corpo di Stato Maggiore dell'Esercito, che fu costituito a Torino prima ancora... more
[Toscana (Regno d'Italia)] Il primo organismo nazionale incaricato di provvedere alla produzione cartografica dello Stato italiano fu il Servizio Tecnico del Corpo di Stato Maggiore dell'Esercito, che fu costituito a Torino prima ancora della proclamazione del Regno d'Italia (17 marzo 1861). Circa cinquanta giorni prima di que-st'ultimo evento, il governo del Regno di Sardegna provvide infatti a riorganizzare il proprio esercito e tutti i servizi ad esso collegati, con l'emanazione del regio decreto del 24 gennaio 1861. Da questa riorganizzazione, scaturì il formale tramonto del vecchio Ufficio Topografico dello Stato Maggiore sardo e l'istituzione di un Ufficio Superiore del Corpo di Stato Maggiore...
Note sull'eredità cartografica e sulla rappresentazione dell'ecumene nel basso Medioevo.
Il testo illustra le operazioni di inquadramento geometrico del territorio della Toscana del XIX secolo, compiute sotto la direzione del P. Giovanni Inghirami per la costruzione della Carta Geometrica della Toscana alla scala 1:200000.
Il testo sintetizza il lungo percorso compiuto nella rappresentazione cartografica della superficie terrestre, dall'antichità greca alla nascita della cosiddetta Cartografia matematica, intesa come modello geometrico dello spazio... more
Il testo sintetizza il lungo percorso compiuto nella rappresentazione cartografica della superficie terrestre, dall'antichità greca alla nascita della cosiddetta Cartografia matematica, intesa come modello geometrico dello spazio geografico.
Il testo propone una nota biografica del padre scolopio, Numa Pompilio Tanzini, assistente di Giovanni Inghirami presso l'Osservatorio Ximeniano di Firenze, con evidenza del ruolo da questi svolto nella redazione della Carta Geometrica... more
Il testo propone una nota biografica del padre scolopio, Numa Pompilio Tanzini, assistente di Giovanni Inghirami presso l'Osservatorio Ximeniano di Firenze, con evidenza del ruolo da questi svolto nella redazione della Carta Geometrica della Toscana e, in particolare, della omonima carta alla scala 1:400000, precedentemente attribuita a Girolamo Segato.
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Il testo propone alcune riflessioni sul rapporto tra cartografia e pianificazione paesaggistica, evidenziandone limiti e potenzialità e individuando nel contributo derivante dalla partecipazione sociale una possibile soluzione alle... more
Il testo propone alcune riflessioni sul rapporto tra cartografia e pianificazione paesaggistica, evidenziandone limiti e potenzialità e individuando nel contributo derivante dalla partecipazione sociale una possibile soluzione alle carenze informative di tipo valoriale, tipiche della cartografia ufficiale.
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Il testo ripercorre le vicende della nascita della Carta Geometrica della Toscana, diretta da Giovanni Inghirami e redatta da Numa Pompilio Stanzini, la cui realizzazione condusse all'affrancamento dalla “disonorante indolenza” del... more
Il testo ripercorre le vicende della nascita della Carta Geometrica della Toscana, diretta da Giovanni Inghirami e redatta da Numa Pompilio Stanzini, la cui realizzazione condusse all'affrancamento dalla “disonorante indolenza” del ritardo granducale nel campo e al primato cartografico europeo toscano.
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Edizione critica in italiano e francese del volume "Modelli di topografia disegnati e acquerellati da A. M. Perrot" - "Modèles de topographie dessinés et lavés par A. M. Perrot".
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Il testo illustra le norme adottate per la raccolta, il trattamento e l'inserimento della toponomastica nella carta topografica ufficiale italiana.
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Il testo evidenzia il ruolo degli scienziati gesuiti, scolopi, laici e militari nelle vicende che condussero alla nascita della prima cartografia ufficiali italiana, tra le esigenze della polemologia, le occorrenze dell’amministrazione e... more
Il testo evidenzia il ruolo degli scienziati gesuiti, scolopi, laici e militari nelle vicende che condussero alla nascita della prima cartografia ufficiali italiana, tra le esigenze della polemologia,
le occorrenze dell’amministrazione e le necessità della scienza.
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Il saggio propone l'esame di alcuni documenti cartografici del passato finalizzata allo studio della morfologia urbana, attraverso il caso della Sapienza fiorentina.
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L'articolo tratta del ruolo delle tecniche di comunicazione geografica nella modellizzazione cartografica per finalità descrittive e prescrittive, nel quadro della costruzione di carte partecipative, giungendo a proporre un possibile... more
L'articolo tratta del ruolo delle tecniche di comunicazione geografica nella modellizzazione cartografica per finalità descrittive e prescrittive, nel quadro della costruzione di carte partecipative, giungendo a proporre un possibile codice di riferimento per la costruzione di una "Carta delle strategie condivise".
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È noto che già Francesco aveva viaggiato (notissimo e al centro di numerose indagini storiografiche il suo viaggio in Oriente), aveva previsto che i suoi frati viaggiassero (così come avvenne sia in Europa, oltralpe, ia, nuovamente,... more
È noto che già Francesco aveva viaggiato (notissimo e al centro di numerose indagini storiografiche il suo viaggio in Oriente), aveva previsto che i suoi frati viaggiassero (così come avvenne sia in Europa, oltralpe, ia, nuovamente, oltremare), testimoniando la loro esperienza cristiana. Il convegno di studi si propone di analizzare l’argomento dei frati in itinere sotto i più diversi punti di vista, per tratteggiare un quadro il più possibile completo delle problematiche e delle prospettive legate alla dimensione di viaggio, agli obiettivi che i frati si ponevano, alle diverse finalità dei viaggi, alla codificazione normativa e fiscale, fino a soffermarsi su alcune figure di grandi frati viaggiatori.
A una panoramica introduttiva sulle varie tipologie dei viaggi e dell’itineranza (i fratres in itinere potevano infatti essere studenti, predicatori, pellegrini, e così via), seguirà un necessario focus sull’originale e ancora non codificata dimensione del viaggio in Francesco e nella prima fraternitas, per poi concentrarsi sui decenni successivi della storia dell’ordine che videro molti frati viaggiatori al servizio della Sede apostolica in qualità di nunzi, legati, ambasciatori; saranno considerati anche i finanziamenti e i costi dei viaggi. Al centro dell’attenzione dei relatori del convegno saranno inoltre alcune figure di primo piano di frati protagonisti di viaggi lunghi e importanti: da Giovanni da Pian del Carpine, a Guglielmo di Rubruck, da Giovanni da Montecorvino a Odorico da Pordenone, così come i preziosi resoconti dei loro viaggi, non senza dimenticare i libri che ‘viaggiavano’ con i frati, concentrandosi anche, attraverso un altro personaggio la cui notorietà e importanza oltrepassa i confini dell’ordine, Ramón Lull, sulla cultura per i viaggi.
Non sarà, infine, considerato solo il punto di vista dei grandi viaggiatori occidentali, ma anche un inedito punto di vista dell’Oriente sull’Occidente, con una disamina delle letture e interpretazioni cinesi sui frati che venivano da un ‘altro’ mondo.