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La fama internazionale di cui tuttora gode il sociologo italo-tedesco Robert Michels (1876-1936) resta largamente legata allo straordinario successo del suo capolavoro del 1911, La sociologia del partito politico nella democrazia moderna.... more
La fama internazionale di cui tuttora gode il sociologo italo-tedesco Robert Michels (1876-1936) resta largamente legata allo straordinario successo del suo capolavoro del 1911, La sociologia del partito politico nella democrazia moderna. Nel corso della sua pluridecennale attività di scienziato sociale egli ebbe tuttavia occasione di occuparsi ripetutamente dei fenomeni migratori, al punto che le indagini da lui svolte su tale problematica non costituiscono affatto un capitolo a sé stante nel quadro complessivo della sua produzione intellettuale, ma anzi risultano parte integrante della sua riflessione sulla democrazia. L’obiettivo del presente saggio è dunque duplice. Da un lato esso consiste nel mettere a fuoco le premesse biografiche, storiche e culturali che fecero da sfondo all’interesse michelsiano nei confronti della questione migratoria. Dall’altro lato esso consiste invece nel ripercorrere parte delle contraddizioni cui la riflessione sociologica michelsiana andò incontro specie nel momento in cui, a partire dal 1911, essa si misurò con il problema dell’imperialismo italiano, finendo per farsi portavoce di un orientamento ideologicamente sempre più connotato nella direzione di un unilateralismo filo-italiano.
This paper is focused on the intellectual figure and work of Ludwig Gumplowicz, who was one of the precursors of European sociology. Linked with Krakow in Poland and with Graz in Austria, he is generally considered representative of... more
This paper is focused on the intellectual figure and work of Ludwig Gumplowicz, who was one of the precursors of European sociology. Linked with Krakow in Poland and with Graz in Austria, he is generally considered representative of social Darwinism and racism. The main aim of this article is to highlight the multicultural influences that shaped his thought and at the same time to re-evaluate his work in the context of the so-called sociology of conflict. Particular attention is dedicated to his reflection on the extra-juridical genesis of the State and of the law.
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A oltre vent'anni dalla pubblicazione dei due principali lavori sulla Resistenza tedesca disponibili in lingua italiana, quello di Claudio Natoli (1989) e quello di Peter Hoffmann (1994), il presente volume si propone di met-tere a... more
A oltre vent'anni dalla pubblicazione dei due principali lavori sulla Resistenza tedesca disponibili in lingua italiana, quello di Claudio Natoli (1989) e quello di Peter Hoffmann (1994), il presente volume si propone di met-tere a confronto tra loro diverse generazioni di studiosi italiani e tedeschi. E, per questa via, aspira a compiere un ulteriore passo avanti nella direzione di un'interpretazione che nella Resistenza tedesca veda non solo un capitolo cruciale della storia europea del Novecento, ma anche un tema di straordina-ria rilevanza ai fini di una più accurata analisi dei processi di nazificazione della società tedesca tra 1933 e 1945. Sullo sfondo delle più recenti acquisizioni storiografiche, gli autori dei diversi contributi si misurano così con la complessa galassia delle 'Resistenze tedesche', prendendo in esame sia le modali-tà attive di opposizione politica (Widerstand), sia le modalità passive di opposizione civile al regime nazionalsocialista (Opposition).
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Storico e sociologo di fama mondiale, Werner Sombart ha introdotto il termine "capitalismo" nel lessico scientifico internazionale, contribuendo così a inaugurare una prolungata e intensa stagione di studi. Accanto a "Il capitalismo... more
Storico e sociologo di fama mondiale, Werner Sombart ha introdotto il termine "capitalismo" nel lessico scientifico internazionale, contribuendo così a inaugurare una prolungata e intensa stagione di studi. Accanto a "Il capitalismo moderno" (1902), di cui rappresenta il completamento ideale, "Il borghese" (1913) può essere considerato il suo vero e proprio capolavoro e, in pari tempo, uno dei grandi classici novecenteschi della storia delle idee. Al suo interno, ponendosi in dialogo con Marx da un lato e Weber dall’altro, Sombart svolge infatti un’approfondita indagine sull’evoluzione plurisecolare del capitalismo, destinata a tradursi in una potente critica del sistema economico moderno tout court.
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