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Autrice di numerosi contributi su argomenti riguardanti la cultura figurativa dell’Italia meridionale con saggi, articoli e schede di catalogo, collabora con l’Ufficio Beni culturali ecclesiastici e l’Archivio Storico diocesano di Aversa. Con uno sguardo particolarmente attento al contesto locale e alla committenza, nel testo è trattata una parte della produzione del pittore, forse la più rilevante, ovvero le tavole dipinte per le chiese di Aversa e Giugliano: la Cattedrale, la Maddalena e l’Annunziata, ad Aversa; l’Annunziata e Santa Maria delle Grazie, a Giugliano. Formatosi come pittore e miniatore nella Napoli di Alfonso il Magnanimo, Angelo Arcuccio riscosse un discreto successo durante il regno di Ferrante I d’Aragona proponendo un linguaggio ancora legato allo stile tardogotico, ma allo stesso tempo ricettivo agli elementi più moderni della cultura artistica mediterranea e cosmopolita che godeva i favori della corte e della committenza regnicola che ad essa si ispirava. È inoltre socia fondatrice dell’associazione culturale aversana “In Octabo” che si occupa dell’accoglienza dei visitatori del locale Museo Diocesano. € 36,00 ISBN 978-88-60263-11-7 9 788860 263117 Paola Improda Angelo Arcuccio Il nucleo delle opere nella diocesi di Aversa I l Museo Diocesano di Aversa fu inaugurato il 4 maggio 2003 con l’allestimento della prima sezione nel deambulatorio della Cattedrale. Il 28 novembre 2019, il polo museale si è arricchito di una seconda sezione espositiva collocata al primo piano del Seminario Vescovile. L’attuale allestimento si articola in quattro sale espositive, che vanno ad aggiungersi alla Pinacoteca del Seminario. Angelo Arcuccio Il nucleo delle opere nella diocesi di Aversa È attualmente dottoranda di storia dell’arte moderna presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” con una borsa di ricerca dal titolo Technical Art History, indagini multispettrali, beni culturali e musei. I documenti e le immagini di una nuova storia dell’arte per il Museo di Capodimonte. I l presente contributo, frutto di ricerche e idee sviluppate dall’autrice nel 20182019, mira ad incrementare lo stato delle conoscenze presentando nuovi documenti d’archivio ed inedite considerazioni derivanti dallo studio di alcune opere chiave di Angelo (detto Angiolillo) Arcuccio. Paola Improda D opo la laurea magistrale in Storia dell’arte medievale presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Paola Improda ha conseguito il diploma di specializzazione in Beni Storico Artistici presso l’Università napoletana “Suor Orsola Benincasa”. Nella prima sala sono esposti dipinti su tavola realizzati tra la metà del XIII secolo e la seconda metà del ’400: di particolare rilevanza il corpus dei dipinti di Angiolillo Arcuccio. Nella seconda sala sono esposti dipinti e sculture del ’500 provenienti da diverse chiese aversane. Nella terza sala sono esposti i dipinti che ornavano la chiesa aversana di S. Maria degli Angeli, antica sede dell’Arciconfraternita del Gonfalone, tra cui la Madonna del Gonfalone di Francesco Solimena, firmata e datata 1710.