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2013
Saul Newman: "Non sono sicuro di essere d'accordo con l'analisi di Wu Ming riguardante Grillo e il M5S. Non direi che è necessariamente una forma di fascismo, neofascismo o persino di autoritarismo di destra. Il M5S è sicuramente populista e dietro il populismo e la figura del Popolo si trova sempre lo spettro oscuro di un potenziale fascismo. Grillo e il M5S, almeno nella sua forma attuale, mi colpiscono come un fenomeno enigmatico, più difficile da classificare secondo le categorie politiche e ideologiche tradizionali." (...) Ciò che leggerete in questo documento è la traduzione in italiano dell'intervista rilasciata il 5 giugno 2013 da Saul Newman. Saul Newman, australiano, vive e lavora a Londra. E' docente di Political Theory al Goldsmiths College, University of London (UK). E' un teorico della politica, in particolare del pensiero definito "post-anarchico". Newman stesso ha coniato il termine "post-anarchism" come termine generale indicante quelle filosofie che filtrano il pensiero anarchico del XIX secolo attraverso le lenti del post-strutturalismo continentale del XX secolo. A questo proposito, il testo base del pensiero post-anarchico è il suo libro del 2001 intitolato From Bakunin to Lacan. Tra i libri pubblicati, citiamo: From Bakunin to Lacan. Anti-Authoritarianism and the Dislocation of Power (Lanham MD: Lexington Books 2001); Power and Politics in Poststructuralist Thought: New Theories of the Political (London: Routledge 2005); Unstable Universalities: Postmodernity and Radical Politics (Manchester: Manchester University Press 2007); Politics Most Unusual: Violence, Sovereignty and Democracy in the 'War on Terror' - Co-autore con Michael Levine and Damian Cox- (New York: Palgrave Macmillan 2009); The Politics of Post Anarchism (Edinburgh: University of Edinburgh Press: 2010 ); editor di Max Stirner (Houndmills, Basingstoke, Hampshire, UK; New York: Palgrave Macmillan 2011). Ultimo libro pubblicato, nel giugno del 2013, per la Edinburgh University Press: Agamben and the Politics of Human Rights (di cui è co-autore con John Lechte).
2013 •
Simon Choat: "In tutta Europa l'autoritarismo e perfino il fascismo rimangono rischi reali. Sempre più spesso vi è la minaccia di un 'fascismo-leggero' o di un 'fascismo dal volto umano': partiti e movimenti che attingono alla retorica populista, contro il grande "business" o contro le banche, in realtà propongono politiche pro-capitaliste, autoritarie e (implicitamente o esplicitamente) razziste. In Inghilterra tutto ciò è senza dubbio rappresentato (anche se nel solito tiepido modo inglese) da UKIP (il quale, nonostante il nome, è un fenomeno inglese piuttosto che britannico) - mentre è sempre presente la violenza di strada "vecchio stile" del partito inglese EDL - English Defence League. Penso che siano presenti ragioni ma anche pericoli nell'interpretare queste minacce attraverso il concetto di 'desiderare la propria repressione'. Può essere un buon correttivo al concetto obsoleto e inutile di "falsa coscienza", laddove le persone che vogliono la repressione e lo sfruttamento vengono presumibilmente ingannate per ignoranza o per illusione." (...) Intervista con Simon Choat su "Masse, potere e postdemocrazia nel XXI secolo" a cura dei blog Obsolete Capitalism e Rizomatika. Intervista raccolta il 16 giugno 2013. Simon Choat, inglese, è Senior Lecturer in Politics and International Relations alla Kingston University, London (Uk) ed è l'autore del libro Marx Through Post-Structuralism: Lyotard, Derrida, Foucault, Deleuze (Continuum, Uk, 2010). L'area di ricerca che sta sviluppando include i Grundrisse di Marx, le filosofie neo-materialiste, le politiche demografiche e il fenomeno della disoccupazione, il marxismo di Alfred Sohn-Rethel. E' membro del Political Studies Association Marxism Specialist Group (PSA-MSG). E' in fase di stampa l'ultimo saggio 'From Marxism to poststructuralism' compreso nella raccolta di saggi curata da Dillet, Mackenzie e Porter (eds.) The Edinburgh companion to poststructuralism. (Edinburgh University Press, Uk, 2013). Attualmente sta scrivendo la Reader's Guide to Marx's Grundrisse per Bloomsbury Publishing di Londra.
2014 •
Paolo Godani: "Credo che la riflessione macropolitica, com'è quella di Wu Ming, e l'analisi micropolitica che voi proponete vadano svolte distintamente. Almeno formalmente, vanno considerate come piani differenti, avendo ognuno le proprie categorie e la propria organizzazione interna. La riflessione di Wu Ming e di altri dopo di loro (penso all'intervento recente di Alessandro Dal Lago, Clic. Grillo, Casaleggio e la demagogia elettronica, Cronopio 2013) riguarda l'esplicito – per questo fa uso delle stesse categorie di cui si nutre il dibattito politico ordinario e per questo riflette sulla ripartizione esplicita e globale del consenso così come si configura emblematicamente nelle elezioni politiche. Un'analisi micropolitica ignora invece le partizioni globali, perché rivolge la propria attenzione alle tendenze non immediatamente visibili, spesso inconsce, che attraversano l'intero campo sociale configurandolo diversamente da come appare ad un'analisi del discorso politico ordinario. In questo senso, è essenziale identificare le istanze microfasciste che attraversano la società italiana proprio perché esse si ritrovano anche là dove, secondo un'analisi macropolitica, non dovrebbero stare. Risponderei dunque separatamente alla domanda circa l'autoritarismo e a quella riguardante i micro-fascismi." (...) Paolo Godani, italiano, filosofo, è stato assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Pisa, cattedra di Estetica. Ora è ricercatore presso l’Università di Macerata. Gli ambiti e le tematiche di ricerca sono: filosofia contemporanea, estetica e filosofia teoretica. Gli autori di cui si è occupato, in modo particolare, sono Heidegger, Nietzsche, Schmitt, Bergson e Deleuze. Tra i libri pubblicati, ricordiamo Il tramonto dell’essere. Heidegger e il pensiero della finitezza (ETS, Pisa 1999), Estasi e divenire. Un'estetica delle vie di scampo (Mimesis, Milano 2001), L’informale. Arte e politica (ETS, Pisa 2005), Bergson e la filosofia (ETS, Pisa 2008) Deleuze (Carocci, Roma 2009). Ha curato in collaborazione con Delfo Cecchi, Falsi raccordi. Cinema e filosofia in Deleuze, (ETS, Pisa 2007); con Dario Ferrari, La sartoria di Proust. Estetica e costruzione nella Recherche (ETS, Pisa 2010). Ha tradotto e curato: Jacques Rancière, Il disagio dell'estetica (ETS, Pisa 2009), Pierre Macherey, Da Canguilhem a Foucault. La forza delle norme (ETS, Pisa, 2011). Di prossima pubblicazione per i tipi di Derive e Approdi, Senza padri. Economia del desiderio e condizioni di libertà nel capitalismo contemporaneo (in uscita a maggio 2014). Intervista con Paolo Godani su “Masse, potere e post-democrazia nel XXI secolo” raccolta il 24 gennaio 2014 a cura del blog Obsolete Capitalism.
2013 •
Lapo Berti: "Da lungo tempo abbiamo smesso di vivere in regimi politici che possono definirsi autenticamente democratici in base alle modalità con cui i cittadini sono posti in grado di eleggere i loro rappresentanti e controllarne l'operato. Questo significa che ai cittadini è ormai, di fatto, negata la possibilità di essere protagonisti dei processi attraverso cui si prendono le decisioni rilevanti per la collettività. In taluni casi estremi, come quello italiano, ai cittadini è sottratto anche il potere formale di scegliere i propri rappresentanti, che dovrebbe essere il tratto distintivo della democrazia rappresentativa ovvero un valore politico inalienabile. Nella maggior parte dei casi, invece, tale potere è formalmente rispettato, ma il potere effettivo è stabilmente trasferito in altre mani e ai cittadini rimane aperta esclusivamente la possibilità di partecipare a quella messa in scena dell'immaginario democratico che sono le elezioni politiche, in cui, di fatto, si celebra il contrario di quello che comunemente si ritiene, ovvero la rinuncia, per un periodo di almeno cinque anni, a esercitare qualsiasi forma di controllo sugli obiettivi perseguiti dagli eletti e sui modi di realizzarli. Probabilmente, nessun regime democratico è stato mai effettivo, realizzando un efficace "potere del popolo", se non in fasi eccezionali e allo stato nascente." (...) Lapo Berti, italiano, economista, è stato dal marzo 1993 al luglio 2010 dirigente presso l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. È stato docente di Politica economica e finanziaria. Si è occupato di problemi di teoria monetaria e di storia del pensiero economico nonché di politica economica. È autore di L’Antieuropa delle monete (con A. Fumagalli, Il Manifesto 1993) e di Saldi di fine secolo. Le privatizzazioni in Italia (Ediesse, 1998). Più di recente ha pubblicato Il mercato oltre le ideologie (Università Bocconi Editore, 2006), Le stagioni dell'antitrust (con Andrea Pezzoli,Università Bocconi Editore 2010) e Trattatello sulla felicità (LUISS University Press, 2013). Giovanissimo, ha iniziato a collaborare (1964-1966) con il gruppo della rivista della sinistra operaista Classe Operaia di cui Mario Tronti fu tra i fondatori (con Massimo Cacciari e Alberto Asor Rosa) e negli anni Settanta è stato redattore di alcuni progetti editoriali militanti tra i quali la rivista Primo Maggio. Presidente dell'associazione ACQ/Lab21 scrive regolarmente sul sito di www.lib21.org. Intervista di Lapo Berti su "Masse, potere e post-democrazia nel XXI secolo" a cura del blog Obsolete Capitalism. Intervista raccolta il 19 Novembre 2013.
2013 •
Alberto Toscano: "La mia propensione sarebbe di mettere tra parentesi l'invocazione esplicita al fascismo, che preclude una fisionomia adeguata del momento politico che stiamo vivendo, mentre accentuerei il riferimento di Wu Ming alle modalità con le quali il M5S ha cercato di cavalcare, prosciugandole, molte lotte contro l'espropriazione degli spazi pubblici e la spoliazione delle condizioni di vita comuni - come ad esempio, le lotte del movimento No Tav - piegandole a beneficio di un’anti-politica del cittadino arrabbiato controllata da remoto, allontanandole in tal modo dalla loro continuità profonda con altri movimenti anti-sistemici o di estrema sinistra. Lo stesso M5S, in tutta la sua ambiguità ideologica, è un condensatore piuttosto precario di tutte le libere energie politiche, distruttive e costruttive, che la crisi ha rigurgitato. Per quanto ripugnante possa essere una figura come quella di Grillo, o per quanto deprimente possa essere la cultura politica di molti dei suoi accoliti, le sollecitazioni e le tensioni che Grillo ha subìto fin dal Febbraio scorso - e che lui accompagna con dosi sempre più acute di pomposaggini e spacconate - ci dovrebbero ammonire dall’accreditare scenari eccessivamente lugubri. A questo proposito, la rottura tra Grillo e i suoi deputati in merito alla revoca della vile legge sull’immigrazione, la Bossi-Fini, è sintomatica." (...) Intervista con Alberto Toscano su "Masse, potere e postdemocrazia nel XXI secolo" a cura dei blog Obsolete Capitalism e Rizomatika. Intervista raccolta il 17 novembre 2013. Alberto Toscano, italiano, vive e lavora a Londra. E' Senior Lecturer nel Department of Sociology del Goldsmiths College, University of London (UK). E' critico culturale, sociologo, filosofo e traduttore, conosciuto nel mondo anglosassone per le sue traduzioni in lingua inglese di alcune opere di Alain Badiou tra cui Logics of Worlds (Continuum, 2009) e i Theoretical Writings (Continuum, 2004) di cui è stato anche curatore. E' stato traduttore, sempre in lingua inglese, di opere di Franco Fortini, Antonio Negri, Furio Jesi. E' editorialista per il The Guardian con interventi sulla politica italiana. L'area di ricerca di Alberto Toscano è basata sul pensiero politico e sociologico contemporaneo, sul marxismo, l'economia politica e la storia delle idee. E' autore di pubblicazioni tra le quali vanno annoverate The Theatre of Production. Philosophy and Individuation between Kant and Deleuze (Palgrave Macmillan, Uk, 2006), The Italian Difference: Between Nihilism and Biopolitics (Re:press, Uk, 2009) e Fanaticism: The Uses of an Idea (Verso, Uk, 2010). Toscano è membro del board editoriale della rivista Historical Materialism: Research in Critical Marxist Theory. Scrive regolarmente sulla rivista cult inglese di "Hybrid Media and Cultural Politics After the Net", Mute. Attualmente sta lavorando con Jeff Kinkle ad un nuovo libro, in uscita su Zero Books nel 2014, dal titolo Cartographies of the Absolute.
2013 •
Luciana Parisi: "Del micro-fascismo bisogna innanzitutto capire se è un desiderio di repressione, e quindi di negatività, o se si tratta in termini cibernetici di opporre l’ordine all’entropia, oppure se parliamo di una disseminazione dell’entropia. Capire cos’è l’entropia è fondamentale per capire questa nozione di micro-fascismo. E’ facile assumere che l’entropia sta all’informazione come il caos sta all’ordine, o come l’istinto di morte alla vita o alla capacità auto-organizzativa di un corpo (corpo sociale, biologico, culturale). Innanzitutto, bisogna dunque ripensare alla tesi termodinamica su cui si basa l’idea di micro-fascismo. Secondo la tesi termodinamica, il micro-fascismo è una distribuzione impazzita del desiderio di distruzione, piuttosto che di costituzione (appunto da molti pensata come positiva in un movimento politico). Questo divario tra costituzione e distruzione su cui si basa la concezione del micro-fascismo a cui vi riferite è a dir poco limitante e quando applicata a movimenti politici rischia di non vedere o non considerare le direzioni del micro-fascismo in termini di tensione tra energia e informazione. Quindi non nei termini di desiderio di morte portato dall’informazione, ma invece della produzione di nuove dinamicità che non rispecchiano il punto di vista di un soggetto che vuole reprimersi. Invece, il micro-fascismo potrebbe essere concepito come produzione di nuove dinamicità, anti-entropie, che non si rispecchiano nell’energia organica. Penso quindi che bisogna partire da questa domanda: di che tipo di entropia stiamo parlando e cosa ci può dire dei movimenti politici ad un altro livello di analisi? Quindi micro-fascismo non significa necessariamente desiderio di repressione. Come anche Deleuze e Guattari hanno anticipato, la questione del desiderio è tutt’altro che risolta in una specie di schema freudiano basato su una concezione termodinamica del principio di piacere." (...) Luciana Parisi, italiana, vive e lavora a Londra. E' Reader in Cultural Studies al Goldsmiths College, University of London (UK) dove gestisce il PhD programme al Centre for Cultural Studies. La sua ricerca analizza i rapporti tra scienza e filosofia, cibernetica e informazioni, tecnologia e politica per formulare una critica del capitalismo e, al tempo stesso, indagare le reali possibilità di cambiamento. Durante gli anni Novanta del secolo scorso ha lavorato con il Cybernetic Culture Research Unit a Warwick (Uk) e ha scritto alcuni saggi in collaborazione con Steve Goodman (conosciuto nel mondo della musica come "dominus" del dubstep con il nickname di Kode 9). Nel 2004 ha pubblicato con MIT Press il libro Abstract Sex: Philosophy, Biotechnology and the Mutations of Desire, dove ha descritto l'impasse critico tra le nozioni di corpo, sessualità, "genere" e lo stato attuale degli studi di scienze e tecnologie. Il suo ultimo lavoro sui modelli architettonici e il ruolo degli algoritmi nel design interattivo e in architettura è Contagious Architecture. Computation, Aesthetics and Space (MIT Press, Usa, novembre 2013). Tiziana Terranova, italiana, vive e lavora a Napoli. E' ricercatrice contemporanea, docente di “Studi culturali e media' e “Teorie culturali e nuovi media” presso l'Università degli Studi di Napoli 'L'Orientale'. Dopo essersi laureata presso la facoltà di Lingue e Letterature Straniere del Dipartimento di Studi Americani, Culturali e Linguistici dell’Università di Napoli prosegue le sue ricerche su media, studi culturali e nuove tecnologie, spinta dalla passione per questo settore. L'approfondimento di tali tematiche avverrà in Inghilterra dove consegue un master in “Communications and Technology” presso la Brunel University. Consegue successivamente il titolo accademico di dottore di ricerca in Media and Communications presso il Goldsmiths’ College – uno tra i più rinomati nel panorama londinese. Tiziana Terranova si occupa, all'epoca, di sottoculture tecnologiche, di cyberpunk, e a metà degli anni ’90 redige una delle prime tesi di dottorato su internet sui newsgroups e la cultura tecno californiana. Altra esperienza importante per il suo percorso intellettuale si svolge a Londra, presso il Dipartimento di Cultural Studies dell’Università di “East London”, dove fonda e dirige insieme a Helene Kennedy uno dei primi corsi di Multimedia, partecipando in prima persona all’avvio dei corsi universitari in “Media e New Media Studies”. I suoi attuali interessi riguardano la cultura digitale e i fenomeni che attorno ad essa si sviluppano. Di assoluta rilevanza internazionale il suo libro Culture Network, edito in Italia, nel 2006, da Il Manifesto edizioni. L'ultimo suo saggio s'intitola 'Capitalismo cognitivo e vita neurale' ed è apparso nel maggio 2013 all'interno dell'e.book 'Lo stato della mediazione tecnologica' a cura di Giorgio Griziotti (Speciale Ipermedia - Alfabeta edizioni). Intervista con Luciana Parisi e Tiziana Terranova su "Masse, potere e postdemocrazia nel XXI secolo" a cura del blog Obsolete Capitalism. Intervista raccolta l'11 dicembre 2013.
2011 •
Scienza & Politica
Il governo delle differenze: Daniel Bell, la Great Society e il «populismo borghese»2019 •
Il saggio punta a leggere nell'opera di Daniel Bell la parabola nascente del neoconservatorismo sullo sfondo della Great Society e della radicalizzazione del movimento afroamericano, la crisi del Welfare State e la rinnovata centralità del mercato nello scenario globale degli anni Settanta. L'obiettivo è quello di mettere in luce come il neoconservatorismo sia una politica dei limiti del liberalismo di fronte alla «continuità» della «tradizione culturale» della società: una tensione, per molti versi condivisa dal neoli-beralismo in ascesa, a ristabilire l'ordine depositato nella "storia" del tessuto sociale e stratificato nei suoi rapporti di potere. The essay aims at reading in the works of Daniel Bell the path of neoconservatism since its very beginning against the background of the Great Society and the rise of the black movement, the crisis of the Welfare State and the renewed centrality of the market in the global scenario of the 1970s. The objective is to show that neoconservatism is basically a politics of the limits of liberalism in front of the «continuity» of the «cultural tradition» of society: an effort in many ways shared by rising neoliberalism to reestablish the order embedded in the "history" of the social fabric and in its power relations.
2014 •
Il non-partito M5S guidato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio ha ottenuto alle elezioni nazionali del 24-25 febbraio 2013 un clamoroso successo elettorale: il panorama della politica italiana ne è uscito profondamente sconvolto. Questo libro cerca di indagare le novità che caratterizzano la nascita di un nuovo fenomeno politico: il populismo digitale. Siamo all’inizio di un cambio epocale della politica governamentale e della democrazia rappresentativa come l’abbiamo conosciuta fino da oggi? Lontano dall’essere un’anomalia italiana, il populismo è un fenomeno saldamente occidentale, sia nella sua versione analogica, sia nella sua versione digitale, con una english version, l’UKIP, estremamente seducente e, per questo motivo, non meno pericolosa di altre formazioni anti-establishment di destra. Abbiamo formulato a intellettuali italiani e anglosassoni - di varia estrazione politica e differenti competenze disciplinari - sei domande riguardanti alcuni punti fondanti della nascita del populismo digitale e delle relazioni esistenti tra masse, potere e post-democrazia agli albori del XXI secolo. Ciò che leggerete in questo libro è il risultato delle nove interviste rilasciate tra maggio 2013 e febbraio 2014 da Luciana Parisi, Tiziana Terranova, Lapo Berti, Simon Choat, Paolo Godani, Saul Newman, Jussi Parikka, Tony D. Sampson e Alberto Toscano.
2012 •
Academia Letters
PRISONERS, POPULATION DENSITY AND WAR. COMPARATIVE VIEW FROM THE 18TH TO THE 20TH CENTURY2021 •
2016 •
IX. Mantık Çalıştayı
Modern Rasyonalist Felsefede Biçimsel Gerçeklik ve Nesnel Gerçeklik Ayrımı2019 •
European Journal of Wood and Wood Products
Material properties and nondestructive evaluation of laminated veneer lumber (LVL) made from Pinus oocarpa and P. kesiya2010 •
Journal of Evidence-Based Psychotherapies
Evaluation of a Schema Therapy-based group prevention program for children and their parents2024 •
International journal of plant and soil science
Review on Nanotechnology in Organic Fertilizers: A Sustainable Agricultural Revolution2024 •
Open access government
Enhancing marathon safety: The role of low-dose aspirin in cardiac arrest prevention2024 •
Utbildning & Demokrati – tidskrift för didaktik och utbildningspolitk
Mats Alvesson: Tomhetens triumf - Om grandiositet, illusionsnummer och nollsummespelIntractable & Rare Diseases Research
Coffin-Siris syndrome with café-au-lait spots, obesity and hyperinsulinism caused by a mutation in the <i>ARID1B</i> gene2016 •