Il presente file, titolo: Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via, contiene testi e link di Massimo Morigi sull’estetizzazione della politica e sul ‘Repubblicanesimo geopolitico’. Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ è una...
moreIl presente file, titolo: Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via, contiene testi e link di Massimo Morigi sull’estetizzazione della politica e sul ‘Repubblicanesimo geopolitico’. Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ è una dottrina politologica e filosofico-politica elaborata negli ultimi anni dall’ autore in cui i sette paper copia-incollati nelle pagine di questo file costituiscono l’elaborazione storico-filosofica che ha portato all’elaborazione finale del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’, di cui si potrà prendere visione cliccando nei link posti nella parte finale del file al termine dei sette paper copia-incollati nel file. In questi precedenti paper era stato messo a fuoco, fra le altre cose, un nuovo tipo di repubblicanesimo profondamente debitore delle suggestioni dell’estetizzazione della politica, con le sue luci delle avanguardie artistiche e con le sue terribili ombre dei regimi totalitari, così come si era manifestata nel corso del Novecento (il numero della nota a piè di pagina che all’inizio di ogni nuovo paper non riparte da 1 ma aggiunge 1 all’ultimo numero di nota del precedente paper pur essendo dovuto ad un automatismo del copia-incolla è, se vogliamo, anche un accidente altamente simbolico del filo rosso, fra riflessioni sul repubblicanesimo e sulla estetizzazione della politica, che attraversa tutti questi interventi). Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ raccoglie queste suggestioni ed intende innestarle nel tronco della tradizione realista della Geopolitica. Un realismo politico quello del ‘Repubblicanesimo geopolitico’ che però, rinnovato dalla scuola costruttivista delle relazioni internazionali (Alexander Wendt), pone in primo piano una spazialità non solo geografica ma anche di natura mentale, rappresentativa e culturale (in fondo la moderna noopolitik non è che una riscrittura postmoderna dell’estetizzazione della politica novecentesca) e che, proprio perché strettamente vincolato in senso machiavelliano all’effettualità, rifiuta con irrisione tutte le ingenue, quando non interessate, visioni liberal-neopositivistiche alla Popper e si riallaccia direttamente ai grandi pensatori dialettici Hegel e Marx (da questo punto di vista, il ‘Repubblicanesimo geopolitico’ si distacca drasticamente da tutte le vulgate neomarxiste: in primo luogo perché integralmente dialettico, in secondo luogo perché non cerca surrogati salvifici alla classe operaia ma individua, sulla scia di Gianfranco La Grassa, negli agenti strategici interni ed internazionali gli autentici operatori dell’evoluzione delle società capitalistiche – ma a differenza della versione lagrassiana del marxismo, il ‘Repubblicanesimo geopolitico’ si tiene ben stretta, ed intende sviluppare, la visione dialettica hegelo-marxiana della realtà). Possiamo così affermare che generare una profonda dialettica fra realismo politico e le mai sopite pulsioni verso l’estetizzazione della politica (impresa alla quale fu dedicata la vita del più grande rappresentante della filosofia politica del Novecento, Hannah Arendt, alla quale però fece sempre velo la sua formazione kantiana) sia il compito che si prefigge il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’. Un repubblicanesimo, quello geopolitico, che ha pertanto definitivamente abbandonato una visione della libertà intesa come non dominio che ha segnato – ed estenuato – le ormai vecchie ed attardate vulgate del neorepubblicaneismo e che è invece fermamente indirizzato alla realizzazione di una autentica, profonda ed intima Vita Activa.
Massimo Morigi – Ravenna, 8 ottobre 2014
Segue ora una più dettagliata descrizione del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’.
Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ partendo da una rieleborazione del repubblicanesimo classico, intende introdurre nell'ambito del dibattito neo-repubblicano gli apporti della scienza geopolitica e utilizza anche il concetto di ‘Lebensraum’ come pure quelli di ‘conflitto strategico’ e di ‘agenti strategici’ di matrice marxista (fondamentale nello sviluppo di queste due chiavi interpretative il grande pensatore marxista Gianfranco La Grassa). Rispetto al ‘conflitto strategico’ di marca lagrassiana, nel ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ non viene abbandonata una visione dialettica e a differenza del Lebensraum della scuola tedesca della geopolica il ‘Lebensraum republicanism’ intende lo spazio vitale non solo in senso territoriale ma anche culturale. Da questo punto di vista, il repubblicanesimo geopolitico risulta affine agli studi sulla ‘noopolitik’ e alla dottrina sulle relazioni internazionali che va sotto il nome di costruttivismo.Gli argomenti affrontati dalla dottrina politologica e filosofico-politica del Repubblicanesimo geopolitico sono il repubblicanesimo sviluppato dal punto di vista della geopolitica, il neo-repubblicanesimo, il marxismo ed il neomarxismo, la globalizzazione politica e finanziaria e gli agenti strategici nazionali ed internazionali che costituiscono la trama significativa di questa globalizzazione. Nei file qui di seguito vi sono link, saggi, articoli, interviste e dibattiti sul repubblicanesimo geopolitico in cui l’autore di questa nuova dottrina filosofico-politica e politologica, Massimo Morigi, traccia le linee-guida del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ e, in base a questo, giudica anche casi concreti della situazione politica internazionale, vedi il caso della crisi Ucraina, analizzata in diversi articoli raggiungibili attraverso i link presenti nel file Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via alla luce dei principi e linee interpretative sviluppati dal ‘Repubblicanesimo geopolitico’.