Si tratta di una lettura ragionata delle norme sui Disturbi Specifici di Apprendimento a partire dalla legge 8 ottobre 2010 n. 170, che riconosce e definisce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali DSA. Il...
moreSi tratta di una lettura ragionata delle norme sui Disturbi Specifici di Apprendimento a partire dalla legge 8 ottobre 2010 n. 170, che riconosce e definisce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali DSA. Il Volume traduce in un quadro chiaro ed organico la produzione normativa di riferimento, cercando di mettere ordine nelle fonti di produzione primaria (la legge dello Stato) e secondaria (direttive, circolari, note, raccomandazioni) che almeno dal 2004 si sono occupate della materia, offrendo agli operatori (giuristi, insegnanti, dirigenti scolastici, personale scolastico ed educativo in genere) ma anche ai genitori una chiave per comprendere come il fenomeno sia regolamentato nel nostro Paese e quali siano le modalità corrette per approcciarvisi.
E’ nato dalla percezione che sul tema dei Disturbi specifici di apprendimento il mondo della scuola sia ancora oggi poco preparato e poco sensibile. Molto spesso ancora oggi, nonostante gli studi sul tema, i soggetti con DSA sono bollati come svogliati e poco studiosi. Di converso, le attività che i docenti devono compiere a supporto dei soggetti con DSA si traducono in meri adempimenti burocratici – in alcuni casi poco conosciuti o conosciuti male - senza prestare la dovuta attenzione alle persone che ne sono affette. Il tutto va a scapito degli alunni e degli studenti con DSA, che non raggiungono il pieno successo formativo e in alcuni casi ancora oggi abbandonano la scuola.
Il volume può rappresentare una sorta di Vademecum per gli operatori del settore e delle famiglie mentre per gli studiosi della materia può significare un ulteriore contributo di natura scientifica al dibattito sull’argomento. La conoscenza ragionata delle norme, infatti, è ciò che consente di avere consapevolezza del percorso completo di gestione dei DSA all’interno della scuola, dei vari momenti di tale percorso e dei processi conseguenti, che devono essere ben chiari al fine di assicurarne l’applicazione, sia per il personale scolastico sia per le famiglie interessate. E questo anche per evitare le “patologie” del sistema, che di regola trovano davanti al Giudice Amministrativo la loro composizione. La giurisprudenza dei TAR (il capitolo sulla tutela degli alunni e degli studenti con DSA – l’ultimo di questo volume - è di Maria Chiara Landolfo) sia prima che dopo l’emanazione della legge 170 del 2010 ha ritenuto infatti di dover “difendere” i ragazzi con DSA, sanzionando quegli istituti scolastici che non hanno applicato correttamente le norme sulla materia.
Dal volume emerge che una adeguata formazione, degli operatori della scuola ma anche delle famiglie, è di estrema importanza: gli insegnanti, soprattutto, possono aprire nuove opportunità, cognitive ed emotive oltre quelle culturali, ai propri allievi con bisogni educativi speciali oppure possono bloccare e atrofizzarne funzioni, capacità e possibilità. I genitori, di converso, se adeguatamente informati, possono concorrere al raggiungimento del pieno successo formativo dei loro figli: fornire uno strumento ulteriore di conoscenza può essere utile al fine di far comprendere che è possibile, semplicemente rispettando le norme regolatrici della materia, riuscire a far sì che tutti i ragazzi che studiano possano essere messi nelle condizioni di esprimere al meglio le loro potenzialità e dare il loro valido contributo alla società, senza rimanere ingiustamente indietro.
Nello stesso tempo, lo studio fa emergere quelle che sono ritenute dallo scrivente alcune criticità della legge 170 del 2010, rispetto alle quali si danno alcune possibili indicazioni migliorative e si forniscono soluzioni a quesiti ancora oggi aperti.