Analisi delle dinamiche dei principali nove Gruppi editoriali italiani (cui fanno capo i maggiori quotidiani nazionali
d’informazione) attraverso i loro conti nel periodo 2011-2015, inclusi i primi nove mesi 2016
Oggi in Camera di commercio Maroni incontra il sistema delle imprese della Brianza - L'economia del nord vale più di quelle di Belgio e Svezia insieme - E 1 impresa su 3 in Italia ha sede fra Lombardia, Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia. E il dato sale al 40% se si parla della sola manifattura
Scenari Economici Giugno 2017 - Presentazione Luca PaolazziConfindustria
Le slide proiettate nel corso della presentazione del rapporto Scenari Economici - giugno 2017 dal direttore del Centro Studi Confindustria Luca Paolazzi.
“La vera faccia dell’Italia” è un documento di analisi redatto attraverso la raccolta di una serie di
articoli, pubblicati nella sezione Impresa&Territori e nell’inserto Moda24 de Il Sole 24 Ore. Il materiale preso in considerazione ha permesso di rilevare una serie di dati riguardanti la capacità produttiva e competitiva del
tessuto economico italiano, dominato da piccole e medie imprese produttrici ed esportatrici.
Inoltre, attraverso un’indagine sviluppata dall’UE sarà possibile capire quale sia la capacità delle
industrie italiane di contribuire all’aumento dell’occupazione e del Pil nell’Unione.
Mediobanca reported solid results for the first quarter of fiscal year 2016, with revenues in line with previous best quarters and a 53% increase in net profit to €244 million. Asset quality continued to improve with non-performing loans decreasing 2% and the CET1 ratio increasing 50 basis points to 12.5%. Looking ahead, Mediobanca expects continued growth driven by its retail and consumer banking divisions while corporate and investment banking transitions to an event-driven model focused on higher returns.
È possibile trasformare uno smartphone in una redazione tascabile? È possibile potenziare il telefonino e trasformarlo in una potente videocamera? Si, se scegliamo app su misura per il lavoro del giornalista e se comprendiamo la filosofia del mobile journalism.
Prima parte
Evento formativo: "Cortina tra le righe"- Ordine dei giornalisti del Veneto, 13 luglio 2015. Cortina
Stephanie Chang outlines her coaching philosophy in four key areas:
1) Effective communication with players and parents is important to address any misunderstandings.
2) Establishing realistic and achievable team goals that require cooperation to succeed.
3) Setting priorities by helping players understand different positions and selecting the best players.
4) Taking full responsibility as head coach for what happens on the field and teaching players in the best way possible while being open to new ideas.
El Ebusiness y sus componentes para una gestión exitosaJuliana Guamán
Este documento presenta una bibliografía de 6 fuentes relacionadas con conceptos de e-business, elementos del correo electrónico, negocios electrónicos, negocios empresariales, comercio electrónico y modelos de e-business. Las fuentes incluyen libros, artículos y publicaciones de universidades y organizaciones españolas.
El documento habla sobre las diferentes tecnologías y medios de comunicación. Explica que la comunicación implica un emisor, un canal de transmisión y un receptor. Luego describe los diferentes tipos de comunicación alámbrica e inalámbrica, incluyendo cable de cobre, cable coaxial, cable de fibra óptica, ondas de radio y microondas. También cubre brevemente la telefonía fija y móvil, radio, televisión, sistemas de localización y redes informáticas.
Estado del arte de las modalidades de ebusiness - perú y américa latina en el...edgard1621
El documento describe las diferentes modalidades de negocios electrónicos que existen en Perú y América Latina, incluyendo B2B, B2C, M2M y aplicaciones móviles. Explica que las empresas peruanas están adoptando cada vez más el e-business para mantener a los clientes comprometidos y competir a nivel global. También analiza ejemplos específicos de empresas peruanas que usan sus páginas web y aplicaciones para ofrecer servicios bancarios, de transporte, cine y más.
Si se puede evitar, no es accidente - Salud!RedSocialFuva
Estudios internacionales confirman que el fenómeno de los accidentes domésticos está en aumento y constituye ya un problema mundial para la salud pública. La Dra. María Cristina Furattini, del Centro Médico andar Central, señala cuáles son los riesgos más frecuentes en cada lugar del hogar e indica qué medidas se pueden tomar para minimizar las probabilidades de que sucedan.
O documento descreve a história, fabricação e tipos de vidro. A história inclui a descoberta no Egito antigo e o desenvolvimento de processos industriais nos séculos XV-XIX. A fabricação envolve a fusão de areia e compostos alcalinos em fornos, conformação do vidro derretido e tratamentos térmicos. Vários tipos especiais de vidro são produzidos variando a composição química ou processos de fabricação.
I. El documento trata sobre la sociología y la comunicación, incluyendo conceptos como la sociología crítica, funcionalista y fenomenológica.
II. Explica que la sociología estudia la vida grupal humana y la comunicación se refiere al intercambio de información entre personas.
III. Describe a pensadores clave como Horkheimer, Adorno, Fromm y Marcuse en la sociología crítica, y a Lazarsfeld, Lasswell y Wright en el funcionalismo aplicado a la comunicación.
This is a presentation I gave to students in the Stanford d.school's flagship course, "Design Thinking Bootcamp," in October 2012. The students in the class are taking on the design challenge of "Redesigning the museum experience… without the museum.” The students will be creating prototypes of products, services, or experiences that help SFMOMA visitors remain engaged with the museum during our upcoming closure and expansion. The solutions will be grounded in user needs that come from direct empathy with museum visitors.
La cocina mexicana se originó de las culturas mesoamericanas que cultivaron maíz hace 7,000 años. La dieta típica consistía en tortillas, atole, chiles y frijoles. Tras la conquista española, nuevos ingredientes y técnicas culinarias se combinaron con los productos americanos. Aún se usan utensilios prehispánicos como el molcajete, metate, comal, molinillo y jícaras. La gastronomía mexicana moderna es el resultado de la fusión de las culturas
Slides from presentation at joint AMM/MAM Conference, July 2016, Minneapolis.
Session Abstract:
Museums can deepen audience engagement through effective storytelling. Delivering content has never been easier, due to digital interfaces and personal, portable technologies. Using a strong interpretive strategy and tools to craft and share stories, museums can leverage these opportunities.
Co-Presenter:
Amanda Thompson Rundahl, SLAM
Jennifer Sly, MNHS
#AMM2016
The document discusses a research question about how post-retirement opportunities for veterans, such as continuing education or entering the hydraulic fracturing industry, impact their health given the physical toll of military service. The author plans to examine this issue from both an exercise and sports science perspective, focusing on physical health effects, and a military science perspective, focusing on career transitions. Both perspectives will consider whether continuing education or hydraulic fracturing would be better for retired veterans and their families. The document then provides summaries of 8 research articles relevant to the topic.
Le organizzazioni giornalistiche sono tenute a svolgere un ruolo decisivo nella trasmissione di notizie precise e di qualità
all’interno della società.
È una compito divenuto ancora più difficile a causa della grande quantità di falsi, informazioni errate e altri tipi di contenuti imprecisi che circolano costantemente tra le piattaforme digitali.
E i giornalisti oggi hanno l’obbligo – e l’opportunità – di setacciare la massa di contenuti che vengono creati e condivisi per separare il vero dal falso e per aiutare la diffusione della verità.
L’italiano dei giornalisti: errori veniali e peccati mortali. L’errore in agg...OdgToscana
Le slides del corso del 6 giugno 2016 a Pistoia “L’italiano dei giornalisti: errori veniali e peccati mortali. L’errore in agguato” con Claudio Marazzini e Domenico Guarino, valido per la formazione giornalisti
Design Thinking for Visitor Engagement: Tackling One Museum's Big Challenge t...Dana Mitroff Silvers
Slides from a paper presented by Dana Mitroff Silvers, Molly Wilson, and Maryanna Rogers at Museums and the Web 2013. Read the full paper at http://mw2013.museumsandtheweb.com/paper/design-thinking/
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 30/06/2020MiniBondItaly.it
I primi sei mesi del 2020 si chiudono con un totale di 340 Minibond emessi sul mercato regolamentato di Borsa Italiana, per un controvalore complessivo di €2.264M.
I Minibond si confermano un efficace ed accessibile strumento a sostegno della crescita delle PMI Italiane, come dimostrato dalle statistiche sul fatturato che evidenziano un progressivo ricorso ai Minibond da parte di imprese di dimensione minore. Infatti, il fatturato medio degli emittenti del secondo trimestre 2020 è pari a € 34,1M, contro € 85,9M di media storica.
Sono 5 le nuove emissioni di questo trimestre, legate ad aziende appartenenti a diversi settori dell’economia italiana. Le principali, in termini di dimensione del finanziamento, sono quelle collegate ai comparti Power & Utilities e Financial Services, per un controvalore complessivo di ca. € 14M. Sotto il milione le restanti nuove emissioni del trimestre.
Di seguito riportiamo le principali tendenze evidenziate in questo trimestre:
o Al 30.06.2020 i Minibond hanno raggiunto quota 340, per un controvalore complessivo pari a € 2.264M.
o Di queste, risultano ancora in essere al 30.06.2020 161 emissioni, per un controvalore di € 1.108M (considerati i rimborsi di capitale già avvenuti). Segnaliamo che nel restante arco del 2020 sono in scadenza 18 emissioni, per un controvalore all’origine di € 149M.
o Le nuove emissioni del trimestre sono allineate come numero rispetto a quelle del precedente (5 contro 4) mentre l'ammontare risulta inferiore (€ 15M contro € 36M).
o Rispetto a quanto registrato al 31 marzo 2020, resta stabile sia il taglio medio, che al 30.06.2020 risulta pari a € 6,62M e sia la cedola media, al 5,00%.
L’identikit aggiornato del Minibond è il seguente:
o Taglio medio € 6,62M
o Scadenza media: 4,9 anni
o Struttura del rimborso: 47% bullet / 53% con piano di ammortamento
o Cedola media annua: 5,00%
o Fatturato medio emittente: € 85,9M
Per chi volesse approfondire, il nostro report completo è scaricabile su www.minibonditaly.it e su www.epic.it
Il BAROMETRO MINIBOND MARKET TRENDS è realizzato da MinibonItaly.it, portale italiano dei Minibond (sviluppato e gestito dalla boutique di consulenza strategica e advisory finanziaria Business Support S.p.A.) e da Epic SIM, la prima piattaforma digitale che mette in contatto il capitale privato e le PMI in modo diretto. Un documento che analizza - con aggiornamenti trimestrali - le principali caratteristiche delle emissioni di taglio inferiore a €50 M (taglio, scadenza, tasso di interesse, modalità di rimborso…) e fornisce un “identikit del Minibond” (caratteristiche medie sul totale delle emissioni).
Presentato in occasione della decima edizione del convegno "E-commerce in Italia 2016", organizzato da Casaleggio Associati, che si è tenuta lo scorso 13 Aprile presso la Camera di Commercio di Milano.
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS DATI AGGIORNATI AL 31/03/2020MiniBondItaly.it
IL 2020 SI APRE CON UN TOTALE DI 335 MINIBOND
FRENANO LE NUOVE EMISSIONI A CAUSA DELLA PANDEMIA
Sono 4 le nuove emissioni quotate di ammontare fino a EUR 50M in questi primi tre mesi del 2020. Arriviamo così a un totale di 335 strumenti per un controvalore di €2.249M. Un inizio anno sottotono che riflette l’attuale situazione di incertezza dei mercati causata dal coronavirus e che potrebbe farci prevedere ancora per il secondo trimestre volumi ridotti rispetto a quelli dell’anno precedente.
Lo strumento dei minibond rimane in ogni caso una importante fonte di finanziamento complementare al credito bancario, che potrà rappresentare un’importante porta di accesso al mercato del credito per le PMI, specie in presenza di eventuali difficoltà dei canali di finanziamento tradizionali.
Le nuove emissioni di questo primo trimestre sono legate ad aziende appartenenti ai settori Automotive, Healthcare & Social work e Financial Services, per un controvalore complessivo di €29M. Di particolare interesse il caso di Antonio Carraro S.p.A., azienda italiana leader nella produzione di trattori e macchine agricole speciali che quota il suo primo minibond sul segmento ExtraMOT PRO3, per un controvalore complessivo di €12M.
Di seguito riportiamo i principali trends evidenziati in questo trimestre:
o Al 31.03.2020 i minibond hanno raggiunto quota 335, per un controvalore complessivo pari a € 2.249M.
o Di queste, risultano ancora in essere al 31.03.2020 168 emissioni, per un controvalore di € 1.183M (considerati i rimborsi di capitale già avvenuti). Segnaliamo che nel restante arco del 2020 sono in scadenza 27 emissioni, per un controvalore all’origine di € 217M.
o Le nuove emissioni del trimestre sono diminuite rispetto a quelle del precedente (4 contro 18) e anche l'ammontare risulta inferiore (€ 36M contro € 61M).
o Rispetto a quanto registrato al 31 dicembre 2019, resta tuttavia stabile sia il taglio medio, che al 31.03.2020 risulta pari a € 6,67M, e sia la cedola media, al 5,00%.
L’identikit aggiornato del minibond è il seguente:
o Taglio medio € 6,67M
o Scadenza media: 4,9 anni
o Struttura del rimborso: 47% bullet / 53% con piano di ammortamento
o Cedola media annua: 5,00%
o Fatturato medio emittente: € 86,7M
Per chi volesse approfondire, il nostro report completo è scaricabile su www.minibonditaly.it e su www.epic.it
Il BAROMETRO MINIBOND MARKET TRENDS è realizzato da MinibonItaly.it, portale italiano dei minibond (sviluppato e gestito dalla boutique di consulenza strategica e advisory finanziaria Business Support S.p.A.) e da Epic SIM, la prima piattaforma digitale che mette in contatto il capitale privato e le PMI in modo diretto. Un documento che analizza - con aggiornamenti trimestrali - le principali caratteristiche delle emissioni di taglio inferiore a €50 M (taglio, scadenza, tasso di interesse, modalità di rimborso…) e fornisce un “identikit del Minibond” (caratteristiche medie sul totale delle emissioni).
La filiera italiana dell’automotive torna a crescereLinkiesta
La filiera italiana dell’automotive ha visto crescere il fatturato nel 2014 del 3,6%, nonostante la sempre minore dipendenza dei produttori dal gruppo Fca.
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 30/09/2020MiniBondItaly.it
Il terzo trimestre del 2020 si chiude con un totale di 345 Minibond emessi sul mercato regolamentato di Borsa Italiana, per un controvalore complessivo di €2.283M.
Cinque le nuove emissioni del trimestre (stesso numero registrato nel periodo aprile-giugno 2020), per un controvalore pari a EUR 15,5M, cui si sommano EUR 3M di size increase di emissioni precedenti.
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 30/09/2019MiniBondItaly.it
MINIBOND: RAGGIUNTE LE 313 EMISSIONI E BORSA ITALIANA ANNUNCIA L’EXTRAMOT PRO3
Nel corso del terzo trimestre 2019 si registrano 7 nuovi minibond (emissioni di taglio fino a € 50M) quotati in Borsa Italiana, per un controvalore di 28 milioni di euro. Complessivamente il numero di minibond quotati dal 2013 a fine settembre 2019 raggiunge quota 313, per un controvalore complessivo di 2.152 milioni di euro.
Una importante novità ha caratterizzato quest’ultimo trimestre: il 16 settembre 2019 è stato inaugurato ExtraMOT Pro3, il nuovo segmento obbligazionario di Borsa Italiana per la crescita, dedicato a PMI e società non quotate, o aventi un valore di emissione non superiore a € 50M.
“ExtraMot Pro3 è nato con l’obiettivo di permettere alle società non quotate di ampliare la propria platea di interlocutori finanziari a supporto dei loro piani di crescita, anche attraverso l’emissione di minibond. Crediamo che la quotazione su ExtraMot Pro3 rappresenti un volano per lo sviluppo delle società italiane e spesso un primo ingresso sui mercati dei capitali oltre a essere un’importante opportunità di visibilità e internazionalizzazione per cogliere al meglio le sfide del mercato”, ha detto Pietro Poletto, responsabile dei mercati obbligazionari di Borsa Italiana durante la presentazione a Piazza Affari del 24 settembre (fonte Bebeez.it).
Al lancio sono stati trasferiti sul nuovo segmento 157 strumenti per 114 emittenti, per un ammontare complessivo superiore ai € 5M. Si noti come alcune società, pur rientrando tra quelle idonee, abbiano preferito restare sul segmento professionale.
A seguito di questa modifica, abbiano deciso di apportare anche noi una importante innovazione al nostro Barometro, scegliendo di concentrarci sui soli minibond (emissioni di taglio fino a € 50M).
Aspettando il Meeting "opportunità di investimenti & lavoro in Marocco"A
Opportunità di lavoro per le aziende Italiane in Marocco.
Settori con forte potenzialità di sviluppo per le imprese Italiane:
Edilizia, infrastrutture, automotive, agro-alimentare, turismo, made in Italy piace molto.
Conferenza-evento presentazione di Roberto Monducci Rapporto sulla competitività dei settori produttivi. Quinta edizione
Aula Magna Istat, Roma 3 marzo 2017
i trucchi del digitale Poste care, distribuzione flop
Inchiesta di Paolo Pozzi e Pier Luca Santoro
6
i trucchi del digitale
Poste care, distribuzione flop
Non
Il mercato della pubblicità alle porte di una rivoluzione: l’Adv tabellare scalzata da nuovi strumenti di comunicazione basati sulla web reputation. Si fanno strada i professionisti della Rete. Il punto di Pier Domenico Garrone, co-fondatore del think-tank blog “Il Comunicatore Italiano” su Corriere delle Comunicazioni.
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Monitoring media pluralism in the digital era : application of the Media Plur...Vittorio Pasteris
Monitoring media pluralism in the digital era : application of the Media Pluralism Monitor 2020 in the European Union, Albania & Turkey : country report : Italy
New powers, new responsibilities the journalism ai reportVittorio Pasteris
The report summarizes the findings of a survey of 71 news organizations from 32 countries about their use and perspectives on artificial intelligence (AI). Key findings include:
1) AI is already used significantly in journalism but unevenly, with potential for wide-ranging future impact.
2) Newsrooms see AI augmenting but not yet transforming journalism.
3) Just over a third of respondents had an active AI strategy, with different organizational approaches.
4) Newsroom roles were seen changing more through augmentation than replacement of jobs.
5) Biggest challenges to adopting AI were financial/skills resources and cultural resistance.
6) The report outlines elements that should be considered for an effective AI strategy.
2. 22
Premessa
Caratteristiche del focus
Analisi delle dinamiche dei principali nove Gruppi editoriali italiani (cui fanno capo i maggiori quotidiani nazionali
d’informazione) attraverso i loro conti nel periodo 2011-2015, inclusi i primi nove mesi 2016
Peso sull’intero settore editoriale italiano: si stima che nel loro insieme i nove Gruppi considerati rappresentino a fine
2015 quasi il 70% del giro d’affari complessivo del settore editoriale italiano
Confronto con i maggiori editori di quotidiani in Europa
4. 44
Giro d’affari mondiale
Nel 2015 il giro d’affari mondiale dell’industria dei quotidiani si è attestato a 168 mld. di dollari: -1,2% rispetto al 2014 e -
4,3% rispetto al 2011
Global newspaper revenue sources 2011-2015
Sources: WTP Analysis, ZenithOptimedia and PwC Global Entertainment and Media Outlook 2016-2020
175,641 173,960 171,604 170,007 168,018
0
50.000
100.000
150.000
200.000
2011 2012 2013 2014 2015
US$ m at current prices
Digital circulation
Digital Advertising
Print advertising
Print circulation
$ 168bn
Global newspaper
revenue 2015
La diffusione digitale
segna i maggiori
incrementi: +31% nel
2015-14 e +555% nel
2015-11
Sebbene la pubblicità digitale
rappresenti ancora una minima
parte del giro d’affari mondiale, la
crescita è significativa; + 7,3% nel
2015-14 e +51% nel 2015-11
Ancora oggi circa il 92% del giro d’affari
mondiale proviene dalla stampa (print
advertising and circulation).
I principali mercati per giro d’affari sono:
USA, Giappone, Germania, Cina, UK,
India e Brasile
5. 55
Global newspaper readership 2015
2.7bn
40% of all adults read
print newspapers
1.3bn
more than 40% of all
internet users
read newspapers in
digital formats
WAN-IFRA stima che nel 2015 i quotidiani stampati abbiano
raggiunto 2,7 miliardi di persone nel mondo, oltre a 1,3 miliardi di
lettori di quotidiani digitali. Stabile il numero dei lettori di quotidiani
stampati, in crescita quello dei lettori di quotidiani digitali.
In alcuni Paesi sviluppati (es: USA, Australia, Canada, UK), il numero
dei lettori digitali ha superato quello dei lettori cartacei. A fare da
traino a questa tendenza è anche la forte crescita del mercato dei
mobile devices (smartphones e tablets). Si stima che oggi circa il
30% della popolazione mondiale possegga uno smartphone
Fonte: WAN-IFRA - World Association of Newspapers and New Publishers – World Press Trends 2016
6. 66
Digital advertising
The main benefactors of digital advertising spending are
social media and technology companies
Google, con 62 mld. di euro nel 2015, si accaparra la
maggiore quota di ricavi da pubblicità digitale, attraverso
Google Search e YouTube.
Seguono Facebook, con 15,7 mld. nel 2015 e le cinesi,
Baidu e Tencent con, rispettivamente 9 e 2,5 mld
8. 8
Nuovo scenario: mercato in consolidamento nel 2016
1.311
1.032
605
325
170 157
132 94
74
Gruppo
Mondadori
Gruppo RCS
MediaGroup
Gruppo
Editoriale
L'Espresso
Gruppo Il Sole
24 ORE
Gruppo Monrif Gruppo
Caltagirone
Editore
Itedi (ex-
Editrice La
Stampa)
Cairo Editore Gruppo Class
Editori
Mondadori nuovo leader dell’editoria italiana per ricavi, con un fatturato di
1,3 mld. (inclusa l’area libri ex-RCS rilevata nell’aprile 2016), seguita da RCS
con 1,0 mld. Non edita quotidiani, solo libri e periodici
Dall’1-1-2015 l’Editrice La Stampa, in
seguito alla fusione con la Società Edizioni
e Pubblicazioni, è ridenominata Itedi-
Italiana Editrice (edita La Stampa e Il
Secolo XIX)
Ex-RCS
Libri
Fatturato 2015 (milioni di euro) – Giro d’affari complessivo: 3,9 mld. nel 2015
Espresso + Itedi (effettivo dal primo trimestre 2017)
RCS+Cairo Editore (RCS consolidata dal Gruppo
Cairo Communications dall’1/9/2016)
9. 99
Mondadori
35%
RCS
26%
L'Espresso
16%
Il Sole
8%
Monrif
4%
Caltagirone
4%
ITEDI
3%
Cairo
Editore
2%
Class
2%
Mercato più concentrato
Mondadori
35%
Cairo
Editore+RCS
28%
L'Espresso +
Itedi
19%
Il Sole
8%
Monrif
4%
Caltagirone
4%
Class
2%
Fatturato 2015 (% sul totale)
Il 77% del giro d’affari fa capo ai primi tre Gruppi (Mondadori-
RCS-Espresso)
Proiezione fatturato post aggregazioni (% sul totale
2015)
L’82% del giro d’affari fa capo ai primi tre Gruppi (Mondadori,
Cairo Editore+RCS e Espresso+Itedi)
In attesa dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato il
via libera alla fusione per incorporazione di Itedi ne L’Espresso
In seguito alla delibera dell’Autorità Garante della Concorrenza e
del Mercato la Mondadori ha ceduto le seguenti attività ex-RCS
Libri: Marsilio Editori alla GEM s.r.l. (fam.De Michelis) e Bompiani
alla Giunti Editore.
10. 10
Flessione del giro d’affari, ridotta nell’ultimo biennio
-32,6
-41,2
-34,5
-32,0
-30,6
-28,6 -28,0
-25,5
-24,6
-5,1-4,2
-3,1 -3,9
-5,9
4,0
-4,5 -3,7
-4,6
-7,7
-1,1
Aggregato RCS Class L'Espresso Il Sole Monrif Caltagirone Mondadori Itedi (Ex-La
Stampa)
Cairo Editore
Variazione % fatturato 2015/2011 Variazione % fatturato 2015/2014
Variazione % fatturato 2015/11 e 2015/14 – Maggiori Gruppi editoriali italiani: -32,6% sul 2011 e -4,2% sul 2014
Giro d’affari dei maggiori Gruppi editoriali italiani: 5,7 mld nel 2011, 4,1 mld nel 2014 e 3,9 mld nel 2015.
Contrazione del giro d’affari: -1,8 mld in cinque anni, di cui 1,4 mld. nel 2011-13 e 0,4 mld. nell’ultimo biennio
-34% al netto della cessione del Gruppo
Flammarion (2012)
-di cui:
-36,5% ricavi pubblicitari
-29,9% ricavi diffusionali
-di cui:
-2,9% ricavi pubblicitari
-5,3% ricavi diffusionali
11. 11
perdite cumulate: 2 mld. in 5 anni con anni peggiori alle spalle
-239
-801
-651
-157 -203
-2.051
2011 2012 2013 2014 2015 Periodo 2011-2015
Perdite nette (milioni di euro) – Maggiori Gruppi editoriali italiani: 2 miliardi persi nell’ultimo quinquennio
Ultimo anno in utile il 2010 (+51 milioni)
2012-13: biennio peggiore
2014-2015: perdite inferiori
12. 1212
Solo Cairo Editore e L’Espresso in utile nel quinquennio
Cairo Editore above all: 8,5% utile sul fatturato, segue L’Espresso con 3% di utile sul fatturato
-1.337
-296
-224
-164
-88
-67 -28
42
112
-18,3
-4,6
-24,9
-8,5
-14,8
-15,8
-2,7
8,5
3,0
RCS Mondadori Caltagirone Il Sole ITEDI (ex-La
Stampa)
Class Monrif Cairo Editore L'Espresso
risultato cumulato 2011-2015 (milioni di euro) in % sul fatturato cumulato 2011-2015
Il 64% delle perdite cumulate è dovuto a svalutazioni su
attivi immateriali (testate editoriali e avviamenti)
13. 13
Redditività operativa: in miglioramento nel 2015…
-0,7
13,1
4,7
6,4
2,8
-4,6
-1,6
-6,9
-9,6
-10,4
0,1
14,3
5,8
4,8
3,4
2,1
-2,5
-3,8
-4,7
-19,0
Maggiori
Gruppi
Cairo
Editore
Itedi (ex-La
Stampa)
L'Espresso Mondadori Monrif RCS Caltagirone Il Sole Class
2014 2015
MON in % fatturato – Maggiori Gruppi editoriali italiani
La redditività operativa nel 2015 segnala un miglioramento
rispetto a quella dell’anno precedente,
pur restando sempre inferiore a quella della manifattura italiana (4,6% nel 2015).
Redditività positiva 2015 per: Cairo, Itedi, L’Espresso, Mondadori e Monrif
TOP 3 nel 2015: Cairo, Itedi, L’Espresso
Nuovo scenario 2016 (aggregato MON in % del fatturato)
Espresso+Itedi: 5,0%
Cairo Editore+RCS: -1,1%
14. 14
…per la forte azione di contenimento dei costi
-8,9
-20,2
-17,8
-9,7
-6,3
-5,2
-4,3
-3,6
-0,3
3,5
Aggregato Monrif RCS Itedi
(Ex-La
Stampa)
Caltagirone Mondadori L'Espresso Cairo
Editore
Il Sole Class
Variazione % costi di gestione 2015/14 – Maggiori Gruppi editoriali italiani
Di cui:
Costo della carta: -16%
(diminuzione prezzo acquisto
carta e riduzione tirature)
Costo del lavoro: -2%
Altri costi: -11%
Nel quinquennio: -33% riduzione costi complessiva
(di cui: costo della carta: -43%
costo del lavoro: -23%
altri costi: -35%)
15. 1515
Anche la produttivita’ migliora nel 2015
Produttività, costo del lavoro e CLUP 2015 – Maggiori Gruppi editoriali italiani
88
150
115
86
117
80 79 82
70
13
82
88
97
73
102
73 76
86
83
61
93,2
58,7
84,3 84,9
87,2
91,3 96,2
104,9
118,6
469,2
Media Cairo
Editore
L'Espresso Mondadori Itedi Monrif RCS Caltagirone Il Sole Class
Valore aggiunto netto pro-capite ('000 €) (A) Costo del lavoro pro-capite ('000 €) (B) CLUP (B/A in %)
Nuovo scenario 2016 (aggregato VA pro-capite, CL pro-capite e CLUP):
Espresso+Itedi: 115, 98 e 85,2%
Cairo Editore+RCS: 83, 76 e 91,6%
Costo del lavoro per unità prodotta: in progressivo miglioramento nel biennio 2014-15
Nel 2015 solo in tre società il costo del lavoro assorbe ancora completamente il valore aggiunto prodotto
Cairo: la società più competitiva. Seguono L’Espresso e Mondadori
16. 16
Il calo delle vendite trascina l’occupazione
-24,8
-36,9 -36,6
-32,0
-23,5
-18,3 -18,1
-15,9 -15,5
13,7
-2,6
1,3
-5,4
-0,2
-7,0
-5,4 -4,9
-3,6
2,3
0,0
Aggregato Il Sole Class RCS Caltagirone Monrif L'Espresso Mondadori Itedi (Ex-La
Stampa)
Cairo
Editore
Variazione % dipendenti 2015/2011 Variazione % dipendenti 2015/2014
Variazione % dipendenti 2015/11 e 2015/14 – Maggiori Gruppi editoriali italiani: -24,8% sul 2011 e -2,6% sul 2014
Contrazione degli organici: oltre 4.500 unità in meno in 5 anni. Da 17.645 dipendenti nel 2011 a 13.090 nel 2015)
I cali più consistenti: -2.228 RCS (di cui 600 fuoriuscite in Francia) e -726 Il Sole 24 ORE
Solo Cairo ha creato occupazione nell’ultimo quinquennio, seppur lieve: +26 unità
-24% al netto della cessione del
Gruppo Flammarion (2012)
17. 17
Struttura finanziaria differenziata
68,0
0,0 7,1
53,2 50,7
3,5
72,0
86,8
243,5
144,5
67,9
0,0 6,2
20,6
59,7
75,7 78,9
154,2
323,1
508,6
Aggregato Cairo Editore Caltagirone L'Espresso Itedi (ex-La
Stampa)
Il Sole Mondadori Class Monrif RCS
2011 2015
Debiti finanziari in % del capitale netto – Maggiori Gruppi editoriali italiani
Struttura finanziaria solida a livello aggregato, ma molto differenziata
Le più indebitate: RCS, Monrif e Class
Le più solide: Cairo (non ha debiti finanziari), Caltagirone e L’Espresso
Nuovo scenario 2016 (aggregato DF in % CN)
Espresso+Itedi: 22,3%
Cairo Editore+RCS: 463,2%
18. 18
Liquidita’
28,2
n.c.
452,4
47,1
362,1
18,9 13,4
27,9
8,7 5,0
31,2
453,2
90,7
59,3
13,2 12,1 11,8 5,3 1,9
Aggregato Cairo Editore Caltagirone L'Espresso Il Sole Mondadori Itedi (ex-La
Stampa)
Class Monrif RCS
2011 2015
Liquidità in % dei debiti finanziari – Maggiori Gruppi editoriali italiani
Liquidità pari a meno di un terzo dei debiti finanziari a livello aggregato.
Quasi tutte le società segnano una liquidità inferiore ai debiti finanziari.
Cairo Editore non ha debiti e Caltagirone Editore ha una liquidità che ammonta
a oltre 4 volte l’esposizione finanziaria.
Nuovo scenario 2016 (aggregato liquidità in % DF)
Espresso+Itedi: 81,9%
Cairo Editore+RCS: 3,3%
19. 19
Investimenti: più che dimezzati nell’ultimo quinquennio
5,0
1,6
1,4
6,1
3,7
2,9
2,3
2,0
1,6
0,6
0,3 0,2
Manifattura
Italia*
Aggregato
maggiori
Gruppi
editoriali
Settore
stampa
editoria
Italia*
Cairo
Editore
Mondadori Il Sole Class RCS L'Espresso Itedi (ex-La
Stampa)
Caltagirone Monrif
Investimenti in % immobilizzazioni tecniche lorde 2015
Investimenti dei maggiori Gruppi editoriali: 64 mld. nel 2011, 37 mld. nel 2014 e 29 mld. nel 2015
Contrazione degli investimenti: -55% rispetto al 2011 e -20% rispetto al 2014. In cinque anni investiti 35 mld in meno
Nuovo scenario 2016:
Cairo Editore+RCS: 2%
Espresso+Itedi: 1,4%
1) Fonte: Dati Cumulativi di 2060 società italiane (2016)
1
1
20. 2020
La «percezione» dei mercati
2011
€ mln
2014
€ mln
2015
€ mln
Var %
2015-11
2016 (fine ottobre)
€ mln
Var %
2016-15
Cairo
Communication
218 384 357 63,8 521 45,9
RCS MediaGroup 497 479 319 -35,8 502 57,4
Editoriale L’Espresso 434 377 396 -8,8 295 -25,5
Mondadori 317 228 271 -14,5 236 -12,9
Caltagirone Editore 119 103 122 2,5 85 -30,3
Il Sole 24 ORE 93 76 83 -10,8 52 -37,3
Class Editori 27 89 65 104,7 30 -53,8
Monrif 43 41 39 -9,3 29 -25,6
Totale 1.748 1.777 1.652 -5,5 1.750 5,9
Il settore editoria peggio del mercato nell’ultimo quinquennio.
Cairo-RCS leader per capitalizzazione di Borsa a fine ottobre 2016
Capitalizzazione di Borsa a fine anno, calcolata al netto delle azioni proprie. Il peso sul totale della capitalizzazione industriale in
Borsa era 0,5% a fine 2015
Periodo 2011-2015 Borsa industria Italia: +38,2%
22. 2222
Dinamica diffusionale nel mondo
La diffusione dei quotidiani continua a calare in
Europa (-23,8% nell’ultimo quinquennio e -4,7%
rispetto al 2014), Nord America (-10,9% e -2,4%) e
Oceania (-22,3% e -5,4%)
A livello globale tuttavia l’aumento è del +21,6%
nell’ultimo quinquennio e del +4,9% nel 2015-14
Tale incremento è in massima parte dovuto
all’India e alla Cina che insieme coprono circa il
62% del mercato mondiale (nel continente asiatico:
+38,6% nel 2015-11 e +7,8% nel 2015-14)
Global newspaper print circulation 2011-2015
Fonte: WAN-IFRA - World Association of Newspapers and New Publishers – World Press Trends 2016
591.302 615.257 644.757
685.158
718.783
2011 2012 2013 2014 2015
Unit circulation in millions
250
500
750
1,000
23. 2323
Dinamica diffusionale in Italia
ASIG-Associazione Stampatori Italiani Giornali su dati ADS-Accertamento Diffusione Stampa
Nel 2015 la diffusione cartacea complessiva è
diminuita di oltre 300mila copie al giorno, da 3,2 a
2,9 milioni di copie, pari al -9% rispetto al 2014 e al -
33% rispetto al 2011
Evidente il travaso di lettori dalla carta al digitale,
ma si tratta di un andamento a saldo negativo sia
dal punto di vista delle copie complessivamente
diffuse (-300mila copie cartacee, +30mila copie
digitali nel confronto fra il 2014 e il 2015), sia dal
punto di vista dei ricavi
Nel 2015, nonostante il continuo declino delle copie
stampate, non c’è stata variazione del numero
degli stabilimenti di stampa in Italia (66 nel 2014 e
2015)
Milioni di copie diffuse al giorno (media annua)
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
4,5
5,0
5,5
2011 2012 2013 2014 2015
24. 2424
Top 10 dei quotidiani d’informazione più diffusi in Italia
Testata
Mila copie medie al giorno
(nel 2015)
Società editrice
1 Corriere della Sera 306 RCS MediaGroup
2 La Repubblica 275 Editoriale L'Espresso
3 La Stampa 183 Itedi – Italiana Editrice
4 Il Sole 24 Ore 156 Il Sole 24 ORE
5 Il Messaggero 124 Caltagirone Editore
6 QN-Il Resto del Carlino 112 Monrif
7 Avvenire 110 Avvenire Nuova Editoriale Italiana
8 QN-La Nazione 87 Monrif
9 Il giornale 82 Società Europea di Edizioni
10 Il Gazzettino 59 Caltagirone Editore
ADS-Accertamento Diffusione Stampa
26. 2626
Dati di bilancio primi 9 mesi 2016
1) Consolida il Gruppo RCS per un mese
2) Dal 1° aprile 2016 consolida la Rizzoli Libri (ex-RCS Libri)
(°) Calcolata in termini omogenei
Fonte: R&S-Mediobanca su dati di bilancio societari
Dati primi 9 mesi (milioni di euro)
2016
in % sul
fatturato
2015
in % sul
fatturato
Var %
2016-2015
Gruppo RCS MediaGroup
Fatturato 709 743 -4,6
MON -2 -0,3 -39 -5,2 neg/neg
Risultato netto -17 -2,4 -126 -17,0 neg/neg
Debiti finanziari 392 534 -26,6
Capitale netto 80 105 -23,8
Gruppo Cairo Communication1
Fatturato 242 161 1,9 (°)
MON 11 1,6 5 0,7 n.c.
Risultato netto 5 0,7 7 0,9 n.c.
Debiti finanziari 487 15 n.c.
Capitale netto 363 116 n.c.
Gruppo Mondadori2
Fatturato 935 818 -0,4 (°)
MON 48 5,1 27 3,3 n.c.
Risultato netto 18 1,9 -3 -0,4 n.c.
Debiti finanziari 400 233 n.c.
Capitale netto 310 296 n.c.
Gruppo Editoriale L'Espresso
Fatturato 424 440 -3,6
MON 23 5,4 28 6,4 -17,9
Risultato netto 14 3,3 25 5,7 -44,0
Debiti finanziari 119 122 -2,5
Capitale netto 605 590 2,5
27. 2727
Dati di bilancio primi 9 mesi 2016 (segue)
1) Consolida il Gruppo RCS per un mese
2) Dal 1° aprile 2016 consolida la Rizzoli Libri (ex-RCS Libri)
(°) Calcolata in termini omogenei
(^) Al 30 giugno
Fonte: R&S-Mediobanca su dati di bilancio societari
Dati primi 9 mesi (milioni di euro)
2016
in % sul
fatturato
2015
in % sul
fatturato
Var %
2016-2015
Gruppo Il Sole 24 ORE
Fatturato 208 227 -8,4
MON -45 -21,6 -25 -11,0 neg/neg
Risultato netto -62 -29,8 -26 -11,5 neg/neg
Debiti finanziari 78 73 6,8
Capitale netto 16 79 -79,7
Gruppo Monrif
Fatturato 123 135 -8,9
MON 1 0,8 1 0,7 0,0
Risultato netto -2 -1,6 3 2,2 neg/pos
Debiti finanziari 104 112 -7,1
Capitale netto 32 35 -8,6
Gruppo Caltagirone Editore
Fatturato 110 118 -6,8
MON -9 -8,2 -6 -5,1 neg/neg
Risultato netto -5 -4,5 1 0,8 neg/pos
Debiti finanziari 36 35 2,9
Capitale netto 497 560 -11,3
Gruppo Class Editori
Fatturato 46 51 -9,8
MON -10 -21,7 -12 -23,5 neg/neg
Risultato netto -14 -30,4 -15 -29,4 neg/neg
Debiti finanziari 79 78 1,3
Capitale netto 37 (^) 51 -27,5
Totale fatturato 2.797 2.693 -3,5 (°)
28. 2828
LEGGE EDITORIA (n.198/2016), in vigore dal 15/11/2016
(Art.1) Istituzione di un fondo volto ad «assicurare la piena attuazione dei principi in materia di diritti, libertà,
indipendenza e pluralismo dell’informazione» e ad «incentivare l’innovazione dell’offerta informativa e dei
processi di distribuzione e di vendita»
(Art.2) Deleghe al governo1
Ridefinire la disciplina dei contributi pubblici diretti alle imprese
Riorganizzare il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti
Allineare progressivamente alla normativa generale del sistema pensionistico l’accesso ai
prepensionamenti per i giornalisti
Criteri direttivi
Agevolazioni fiscali per chi investe in pubblicità sulla stampa (quotidiani e periodici) nonché sulle emittenti
televisive e radiofoniche
Premi per «l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori di età inferiore a 35 anni»
Incentivi al prepensionamento
1) da adottare entro 6 mesi dall’entrata in vigore della presente legge
30. 3030
I quotidiani d’informazione più diffusi nei maggiori Paesi europei
Regno Unito
1) The Sun
2) Daily Mail
Quotidiano economico
n.1: Financial Times
Spagna
1) El Pais
2) El Mundo
Quotidiano economico
n.1: Expansion
Germania
1) BILD
Quotidiano economico
n.1: Handelsblatt
Francia
1) Le Figaro
2) Le Monde
Quotidiano economico
n.1: Les Echos
Italia
1) Corriere della sera
2) La Repubblica
Quotidiano economico
n.1: Il Sole 24 ORE
31. 3131
Le società editrici dei quotidiani europei d’informazione più diffusi
Fonte: WAN-FRA World Press Trends 2015, OJD, IVW, bilanci societari
Quotidiani nazionali
d'informazione: le testate
000 di copie/giorno
(2014)
Società editrice Gruppo
Regno Unito
1) The Sun 1.892 News Group Newspaper Ltd. News Corp. (Murdoch)
2) Daily Mail 1.649
Gruppo DMGT-Daily Mail and
General Trust Plc. (divisione dmg
media)
Il Gruppo, quotato, ha come
azionista di maggioranza la
Fam.Rothermere
Francia
1) Le Figaro 313 Société du Figaro s.a.s. D.I.M.G. (Fam.Dassault)
2) Le Monde 272 Société Editrice du Monde S.A.
Il controllo fa capo a Pierre Bergé
(co-fondatore della Yves Saint
Laurent), Xavier Niel e Matthieu
Pigasse
Germania
BILD 2.220
Gruppo Axel Springer (divisione BILD
Group)
Il Gruppo, quotato, ha come
azionista di maggioranza la
Fam.Springer
Spagna
1) El País 267 Ediciones El Pais S.L. Gruppo Prisa
2) El Mundo 181 Unidad Editorial S.A. Gruppo RCS MediaGroup
32. 3232
Le società editrici dei quotidiani europei economici più diffusi
Fonte: WAN-FRA World Press Trends 2015, OJD, IVW, bilanci societari
Quotidiani nazionali economici:
le testate
000 di copie/giorno
(2014)
Società editrice Gruppo
Regno Unito
FT-Financial Times 216* The Financial Times Ltd. Gruppo Nikkei **
Francia
Les Echos 126 Les Echos S.A. Gruppo LVMH
Germania
Handelsblatt 118 DvH Medien GmbH
Il controllo fa capo a Dieter von
Holtzbrinck
Spagna
Expansion 41 Unidad Editorial S.A. Gruppo RCS MediaGroup
* Nel 2014 il totale mondiale della diffusione del FT è stato pari a 720 mila copie, di cui 504 mila in digitale e 216 mila cartacee. Nel 2014 i lettori digitali del FT rappresentano il 70% circa della diffusione totale.
** Nel luglio 2015 il controllo della società è passato dal Gruppo Pearson al Gruppo Nikkei Inc., uno dei maggiori Gruppi editoriali giapponesi e proprietario del primo quotidiano economico-finanziario per diffusione nel mondo, The Nikkei.
33. 3333
Quadro sinottico dei conti dei maggiori operatori europei nel 2015
(quotidiani di informazione)
News Group
Newspapers Ltd.
Gruppo DMGT
Société du Figaro
s.a.s.
Société Editrice du
Monde S.A.
Gruppo Axel
Springer
Ediciones El Pais
S.L.
Paese UK UK FR FR DE ES
Testata The Sun Daily Mail Le Figaro Le Monde BILD El Pais
Fatturato netto (in € mln) 625 2.511 300 192 3.295 159
Var % rispetto al 2014 -6,2 1,7 -2,6 1,6 8,5 -5,1
di cui ricavi diffusionali (in € mln) 625 992 149 131 722 62
Var % rispetto al 2014 -6,2 -1,9 -1,0 1,6 -1,8 -10,1
Margini di conto economico (% sul fatturato)
Valore aggiunto 16,3 52,8 29,7 33,8 52,8 23,2
- Costo del lavoro 9,5 35,3 28,8 34,0 33,4 20,5
Margine operativo lordo 6,8 17,5 0,9 -0,2 19,4 2,7
Margine operativo netto 6,8 12,3 -0,5 -2,5 13,4 2,1
Risultato corrente 6,8 8,4 -0,5 -7,4 13,5 2,0
Risultato netto -54,9 11,8 0,4 -8,8 7,7 0,9
Dati per dipendente (in € '000)1
Fatturato 1.146 247 321 315 219 483
Valore aggiunto netto 186 118 91 99 103 109
Costo del lavoro 108 87 92 107 73 99
CLUP 58,1 73,7 101,1 108,1 70,9 90,8
N. di dipendenti (n.medio) 546 10.162 934 612 15.023 330
Investimenti in % delle ITL 0,0 7,3 2,5 3,6 4,2 1,0
Ratios economico-patrimoniali
ROE neg. 245,3 8,4 neg. 13,9 32,5
DF/capitale netto (%) - 158,9 3,8 neg. 49,9 31,2
DF/capitale netto tangibile (%) - neg. 27,4 neg. neg. 44,2
Liquidità/capitale netto (%) 79,0 6,9 1,3 neg. 10,1 36,5
1) Riferiti al 2014 per Société du Figaro s.a.s.
Fonte: R&S-Mediobanca su dati di bilancio
34. 3434
Quadro sinottico dei conti dei maggiori operatori europei nel 2015
(quotidiani economico-finanziari)
The Financial Times Ltd. Les Echos S.A DvH Medien GmbH
Gruppo The Economist
Newspaper Ltd. 1
Paese UK FR DE UK
Testata FT Les Echos Handelsblatt The Economist
Fatturato netto (in € mln) 389 94 414 451
Var % rispetto al 2014 -1,0 4,1 1,1 2,0
di cui ricavi diffusionali (in € mln) n.d. 45 181 240
Var % rispetto al 2014 n.d. 3,6 1,7 6,0
Margini di conto economico (% sul fatturato)
Valore aggiunto 43,1 28,6 38,8 52,7
- Costo del lavoro 83,0 30,2 34,1 33,2
Margine operativo lordo -39,9 -1,6 4,7 19,5
Margine operativo netto -46,6 -2,8 0,6 18,3
Risultato corrente -41,8 -2,3 ° 17,5
Risultato netto 126,0 -1,1 -0,1 45,7
Dati per dipendente (in € '000)1
Fatturato 305 337 248 331
Valore aggiunto netto 111 92 86 170
Costo del lavoro 157 102 84 110
CLUP 141,4 110,9 97,7 64,7
N. di dipendenti (n.medio) 1.274 278 1.670 1.363
Investimenti in % delle ITL 4,5 8,0 4,1 5,0
Ratios economico-patrimoniali
ROE neg. neg. neg. neg.
DF/capitale netto (%) 747,4 0,8 38,0 neg.
DF/capitale netto tangibile (%) neg. 0,9 neg. neg.
Liquidità/capitale netto (%) 612,1 0,5 24,4 neg.
1) La The Economist Newspaper fino all'agosto 2015 era detenuta per il 50% dalla The Financial Times Ltd. (che la valutava al costo) e per il restante 50%
faceva capo a vari azionisti (tra cui le famiglie Cadbury, Rotschild e Schroder); nell'ottobre 2015 Exor ha rilevato dalla The Financial Times Ltd. il 27,8% delle
azioni ordinarie ed il 100% delle azioni speciali di categoria B pervenendo al controllo del 43,4% del capitale sociale e configurandosi come il principale
azionista singolo della società.
2) Riferiti al 2014 per DvH Medien GmbH
Fonte: R&S-Mediobanca su dati di bilancio
35. 3535
Contrazione dei ricavi diffusionali
8,5
1,7 1,6
-2,6
-5,1
-6,2
4,1
1,1
-1,0
-1,8 -1,9
1,6
-1,0
-10,1
-6,2
3,6
1,7
Gruppo Axel
Springer (DE)
Gruppo
DMGT (UK)
Société
Editrice du
Monde (FR)
Société du
Figaro (FR) (1)
Ediciones El
País (ES)
News Group
Newspapers
(UK)
Les Echos (FR) DvH Medien
(DE) (1)
The Financial
Times (UK)
Variazione % fatturato 2015-14 di cui variazione % ricavi diffusionali
Variazione % 2015/14 del fatturato e di cui ricavi diffusionali – Maggiori editori europei di quotidiani
Il Gruppo DMGT è diversificato
(quotidiani e riviste. servizi informativi B2B,
Risk Management Solutions)
Il Gruppo Axel Springer è
diversificato (quotidiani e
riviste, servizi di marketing)
n.d.
1) Var.% riferita al 2014/13
36. 3636
Redditività operativa e netta
MON e risultato netto in % del fatturato 2015 – Maggiori editori europei di quotidiani
13,4 12,3
6,8
2,1
-0,5 -2,5
0,6
-2,8
-46,6
7,7
11,8
-54,9
0,9 0,4
-8,8
-0,1 -1,1
126,0
Gruppo Axel
Springer (DE)
Gruppo
DMGT (UK)
News Group
Newspapers
(UK)
Ediciones El
País (ES)
Société du
Figaro (FR) (1)
Société
Editrice du
Monde (FR)
DvH Medien
(DE) (1)
Les Echos (FR) The Financial
Times (UK)
MON Risultato netto
Oneri straordinari per
spese legali e
svalutazioni su attivi
immateriali (testate
editoriali)
Effetto della plusvalenza
sulla cessione del
The Economist Newspaper
al Gruppo Exor nel 2015
(647 milioni di euro) senza
la quale si sarebbe
verificata una perdita
netta
1) Anno 2014
37. 3737
La produttività
Produttività, costo del lavoro e CLUP pro-capite 2015–Maggiori editori europei di quotidiani
186
103
118 109
91 99 86 92
111
108
73
87
99
92
107
84
102
157
58,1
70,9
73,7
90,8
101,1
108,1
97,7
110,9
141,4
News Group
Newspapers
(UK)
Gruppo Axel
Springer (DE)
Gruppo
DMGT (UK)
Ediciones El
País (ES)
Société du
Figaro (FR) (1)
Société
Editrice du
Monde (FR)
DvH Medien
(DE) (1)
Les Echos
(FR)
The Financial
Times (UK)
Valore aggiunto netto pro-capite ('000 €) (A) Costo del lavoro pro-capite ('000 €) (B) CLUP (B/A in %)
1) Anno 2014
38. 3838
Struttura finanziaria generalmente solida
Debiti finanziari e disponibilità liquide in % del capitale netto 2015
1) Anno 2014
NB: Société Editrice du Monde: capitale netto negativo
0,0 3,8
49,9
31,2
158,9
747,4
0,8
38,0
79,0
1,3 10,1
36,5
6,9
612,1
0,5
24,4
News Group
Newspapers
(UK)
Société du
Figaro (FR) (1)
Gruppo Axel
Springer (DE)
Ediciones El
País (ES)
Gruppo DMGT
(UK)
The Financial
Times (UK)
Les Echos (FR) DvH Medien
(DE) (1)
Debiti finanziari in % del capitale netto Liquidità in % del capitale netto
Nel 2015 il capitale netto
è crollato essenzialmente
a seguito del dividendo
(943 milioni di euro)
distribuito post cessione
The Economist Newspaper
39. 3939
Investimenti
1) Anno 2014
Investimenti in % immobilizzazioni tecniche lorde 2015
7,3
4,2
3,6
2,5
1,0
0,0
8,0
4,5
4,1
Gruppo
DMGT (UK)
Gruppo Axel
Springer (DE)
Société
Editrice du
Monde (FR)
Société du
Figaro (FR) (1)
Ediciones El
País (ES)
News Group
Newspapers
(UK)
Les Echos
(FR)
The Financial
Times (UK)
DvH Medien
(DE) (1)
40. 4040
Quadro di sintesi IT-DE-UK-FR: giro d’affari
Variazione % 2015/14 del fatturato – Aggregato maggiori editori europei di quotidiani
-4,2
-0,2 -0,1
7,6
Italia Francia Regno Unito Germania
41. 4141
Quadro di sintesi IT-DE-UK-FR: redditività operativa
MON in % del fatturato 2015 – Aggregato maggiori editori europei di quotidiani
11,9
4,8
0,1
-1,5
Germania Regno Unito Italia Francia
42. 4242
Quadro di sintesi IT-DE-UK-FR : produttività
1) Anno 2014
Produttività, costo del lavoro e CLUP pro-capite 2015–Maggiori editori europei di quotidiani
95
138
88 94
79
117
82
100
83,2 84,8
93,2
106,4
Germania Regno Unito Italia Francia
Valore aggiunto netto pro-capite ('000 €) (A) Costo del lavoro pro-capite ('000 €) (B) CLUP (B/A in %)
43. 4343
Quadro di sintesi IT-DE-UK-FR: solidità finanziaria
Debiti finanziari in % del capitale netto e liquidità in % dei debiti finanziari 2015 - Aggregato maggiori editori
europei di quotidiani
49,5
61,5 62,3
67,9
21,3
87,0
38,5
31,2
Germania Regno Unito Francia Italia
Debiti finanziari in % del capitale netto Liquidità in % dei debiti finanziari
44. 4444
Quadro di sintesi IT-DE-UK-FR: Investimenti
Investimenti in % immobilizzazioni tecniche lorde 2015
7,1
4,2
3,6
1,6
Regno Unito Germania Francia Italia
46. 4646
A proposito del consolidamento del settore
“We’re not big enough alone; instead of
making tech platforms stronger, media
companies must unite to stay ahead”
Espen Sundve VP Product Management Schibsted
Fonte: WAN-IFRA - World Association of Newspapers and New Publishers – World Press Trends 2016
47. 4747
A proposito di tecnologia e risorse umane
Fonte: WAN-IFRA - World Association of Newspapers and New Publishers – World Press Trends 2016
Su che cosa investono le aziende editoriali più performanti (indagine WAN)?
Investire sulla mera tecnologia aiuta, ma non basta…va creato un ambiente di lavoro
tale da motivare i comportamenti delle persone che devono in ogni istante gestire la
digitalizzazione delle attività, con mentalità sempre aperta e ricettiva all’innovazione…
Investment in technology
has been related to
performance… But that is
changing
Companies that prioritise investment
in old technologies (e.g., printing
technology and pre-press
technology) are almost twice as
likely to have reported a significant
drop (more than 20%) in revenue over
the past year
By 2015, however, this trend was no
longer statistically significant. So this
year’s results are crucial…
48. 4848
A proposito di tecnologia e risorse umane (segue)
Fonte: WAN-IFRA - World Association of Newspapers and New Publishers – World Press Trends 2016
So, if technology alone is no
longer enough for
competitive advantage,
what is?
Increasingly, success is
related to talent
Successful
companies work to
put innovation on
the minds of
everyone in the
organisation
Companies which prioritised
investment in people (developing
leadership and management,
competencies of board and
diversification of the workforce) –
were significantly more likely to be
reporting ‘booming’ profitability
(profits up by more than 20%) than
those which did not
Increasingly, companies are more likely
to be booming if managers: …work in a
company with a culture which
encourages everyone to be innovative
49. Ricerche e Studi S.p.A.
R&S
Milano, Foro Buonaparte 10
internet: www.mbres.it
(l’indagine è liberamente scaricabile dal sito)