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Il contributo intende ricostruire la vicenda delle Esposizioni Internazionali Femminili di Belle Arti (1910-11; 1913), prima manifestazione artistica di taglio internazionale riservata esclusivamente alle donne organizzata in Italia.... more
Il contributo intende ricostruire la vicenda delle Esposizioni Internazionali Femminili di Belle Arti (1910-11; 1913), prima manifestazione artistica di taglio internazionale riservata esclusivamente alle donne organizzata in Italia. Promosse a Torino dalla rivista La Donna, le due rassegne si svolsero in un momento storicamente determinante per l\u27affermazione di un nuovo status delle artiste, contribuendo a dare visibilità e legittimità al fenomeno della produzione artistica femminile. La ricerca ripercorre, sulla scorta soprattutto di documenti d\u27epoca e fonti d\u27archivio, la storia e gli esiti di questa innovativa esperienza, evidenziando la complessità delle reti istituzionali, sociali, di patronage e matronage che concorsero alla sua genesi e al suo successo
This essay describes the two Esposizioni Internazionali Femminili di Belle Arti, which were the first international events for women artists ever held in Italy. The exibitions organised in Turin (in 1910-11 and 1913 respectively) were... more
This essay describes the two Esposizioni Internazionali Femminili di Belle Arti, which were the first international events for women artists ever held in Italy. The exibitions organised in Turin (in 1910-11 and 1913 respectively) were promoted by the magazine La Donna. They took place at a very important time for the development of a new status for women artists, giving more visibility and legitimacy to their artistic production. By using archival sources and contemporary documents, the essay describes the way in which this experience took place and highlights the complexity of institutional, social, patronage and matronage network contributing to its success. Francesca Lombardi * Fondazione Ernesta Besso * Francesca Lombardi, storica dell’arte specializzata presso l’Università degli Studi di Siena, ha collaborato come ricercatrice con l’Università Roma Tre e il C.N.R. Attualmente lavora per la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Nell’ambito delle sue ricerche sulla cultura...
This essay describes the two Esposizioni Internazionali Femminili di Belle Arti, which were the first international events for women artists ever held in Italy. The exibitions organised in Turin (in 1910-11 and 1913 respectively) were... more
This essay describes the two Esposizioni Internazionali Femminili di Belle Arti, which were the first international events for women artists ever held in Italy. The exibitions organised in Turin (in 1910-11 and 1913 respectively) were promoted by the magazine La Donna. They took place at a very important time for the development of a new status for women artists, giving more visibility and legitimacy to their artistic production. By using archival sources and contemporary documents, the essay describes the way in which this experience took place and highlights the complexity of institutional, social, patronage and matronage network contributing to its success.
La ricchissima serie di ritratti che pittori, scultori e fotografi hanno dedicato a Moravia non ha forse uguali nel nostro Novecento e oggi rappresenta una testimonianza viva, non soltanto dei rapporti che lo scrittore ha intessuto con... more
La ricchissima serie di ritratti che pittori, scultori e fotografi hanno dedicato a Moravia non ha forse uguali nel nostro Novecento e oggi rappresenta una testimonianza viva, non soltanto dei rapporti che lo scrittore ha intessuto con più generazioni di artisti, ma anche del suo profondo e continuativo interesse per l'arte. Un percorso visivo molto speciale lungo una prismatica galleria d'immagini che consente di indagare - attraverso opere, documenti e testimonianze - ragioni, tempi e modalità dell'accostamento di Moravia al mondo delle arti figurative, nella sua pluralità di implicazioni e sviluppi.
Un intenso rapporto unì Titina Maselli e Toti Scialoja negli anni cruciali della loro prima maturità. A partire dall’epistolario fra i due artisti - inedita e preziosa testimonianza della relazione di straordinaria intensità che per quasi... more
Un intenso rapporto unì Titina Maselli e Toti Scialoja negli anni cruciali della loro prima maturità. A partire dall’epistolario fra i due artisti - inedita e preziosa testimonianza della relazione di straordinaria intensità che per quasi un decennio legò, nel segno di una appassionata comunanza di interessi artistici e intellettuali, due fra i maggiori artisti del nostro Novecento -  si ripercorrono quindi gli anni giovanili di Titina Maselli, fondamentali per la sua formazione, fino alle sue prime affermazioni come pittrice.
Conferenza tenuta nell'ambito del ciclo di incontri organizzato presso la Galleria d’Arte Moderna in occasione della mostra "Donne. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione" (Roma, Galleria d’Arte Moderna, 10 ottobre 2019). In collaborazione con la Fondazione Toti Scialoja.
Le colloque « WAS (Women Artists Shows·Salons·Societies) : expositions collectives d’artistes femmes 1876- 1976 », organisé par le laboratoire de recherche Artl@s (École normale supérieure, PSL, Labex TransferS) et par l’association... more
Le colloque « WAS (Women Artists Shows·Salons·Societies) : expositions collectives d’artistes femmes 1876- 1976 », organisé par le laboratoire de recherche Artl@s (École normale supérieure, PSL, Labex TransferS) et par l’association Archives of Women Artists Research and Exhibitions avec la collaboration du Jeu de Paume, constitue l’introduction d’un programme de recherche sur les expositions collectives d’artistes femmes. L’ambition de ce projet est de constituer un catalogue descriptif et analytique de ces expositions, de la fin du XIXe siècle à la fin du XXe siècle et d’entamer une réflexion sur leur histoire spécifique, à travers une étude de l’évolution des conditions sociales, culturelles et institutionnelles qui permirent ou rendirent nécessaire la tenue de telles expositions, une analyse des différents niveaux de médiations et d’agencements présents dans ce type d’expositions, ou encore un examen de leur fonctionnement symbolique et de leur réception critique. Ce premier colloque privilégie une période où la chronologie des expositions collectives d’artistes femmes est moins connue. Du premier Pavillon de la Femme géré par des femmes lors de l’Exposition universelle de Philadelphie en 1876 à l’exposition Women artists, 1550-1950, organisée en 1976-1977 par Ann Sutherland Harris et Linda Nochlin au Los Angeles County Museum of Art, ce colloque se propose d’examiner le phénomène des expositions collectives d’artistes femmes dans toute son ampleur et sa diversité.
Il ciclo di incontri “Frida e le altre“ si propone come occasione per riflettere sulla produzione artistica femminile in Italia nella prima metà del ‘900, privilegiando il contesto particolarmente vitale di Roma e ponendo in luce le... more
Il ciclo di incontri “Frida e le altre“  si propone come occasione per riflettere sulla produzione artistica femminile in Italia nella prima metà del ‘900, privilegiando il contesto particolarmente vitale di Roma e ponendo in luce le storie - spesso rimaste ai margini del sistema dell'arte - delle numerose e notevoli artiste che, negli stessi anni di Frida Kahlo, vi intrapresero una non facile carriera professionale. Artiste che nella maggior parte dei casi furono poi velocemente dimenticate e che ancora oggi, appaiono trascurate sia dalla storiografia artistica che dalle iniziative espositive.
Nel corso di otto incontri storiche e storici dell’arte, docenti, giornaliste, artiste e fotografe, con parole ed immagini, ridaranno vita a personalità di donne e di artiste, affrontando nella stessa occasione i problemi storici e sociali che hanno contraddistinto l’Italia di quegli anni e le prime importanti affermazioni professionali al femminile.