Books by Simone Marcenaro
Collana Filologia Classica e Medievale, 2024
La lirica galego-portoghese medievale (XII-XIV sec.) non è fatta soltanto da parole d’amore, di s... more La lirica galego-portoghese medievale (XII-XIV sec.) non è fatta soltanto da parole d’amore, di scherno, di lode o di biasimo, ma è anche intessuta dalle esperienze di persone realmente esistite, delle loro relazioni e dei luoghi in cui queste avvennero. Questo Glossario, curato da Simone Marcenaro e Deborah González Martínez, vuole raccontare la storia di tutti i personaggi e i luoghi citati nelle cantigas dei trovatori iberici, con l’ambizione di ricostruire l’universo di donne e uomini che costellano i testi poetici e il contesto storico-geografico che ha reso possibile questa grande esperienza letteraria.
Galician-Portuguese lyric poetry (12th-14th century) is not only made by words of love, scorn, praise or reproach, but it is also interwoven with the experience of historical characters, of their relations and the places where they happened. This Glossary, edited by Simone Marcenaro and Deborah González Martínez, wants to describe the history of all individuals and places mentioned in Iberian troubadours’ cantigas, with the ambition of recreating the universe of those women and men that punctuate the poems and the historical-geographic context which made this great literary experience possible.
La società dei poeti. Per una nuova sociologia dei trovatori, 2023
La poesia dei trovatori occitani può essere letta secondo molte prospettive. Una di queste è quel... more La poesia dei trovatori occitani può essere letta secondo molte prospettive. Una di queste è quella sociologica, che fu impiegata, attorno alla metà del secolo scorso, dal grande romanista Erich Köhler per istituire una relazione tra le ragioni della fin'amor trobadorica e la conformazione della sua struttura ideologica. L'idea che sta alla base di questo studio è invece orientata a rideterminare il peso della struttura sociale entro la quale agiscono i poeti e i loro mecenati, indagando i diversi aspetti della società dei trovatori, intesi anzitutto come un gruppo sociale che si articola al suo interno mediante strutture reticolari. Nella convinzione che l'elemento socioculturale sia fondamentale per definire un fenomeno letterario nella sua interezza, le indagini qui proposte offrono un panorama rinnovato, fondato prima di tutto sull'analisi testuale e sulla considerazione del contesto storico, sociale e culturale in cui è pensabile la figura del trovatore.
Che cos’è il galego-portoghese? La lingua dei poeti, dagli ultimi anni del XII secolo fino alla m... more Che cos’è il galego-portoghese? La lingua dei poeti, dagli ultimi anni del XII secolo fino alla metà del Trecento, è la stessa usata per le opere in prosa o nei documenti giuridici e notarili? Quali sono le sue principali caratteristiche?
Il manuale prova a rispondere a queste domande, seguendo un’impostazione didattica rivolta anzitutto agli studenti di Filologia romanza e Letteratura portoghese che si misurino per la prima volta con questa affascinante tradizione letteraria.
Il volume si divide in due parti: nella prima si propongono i lineamenti di grammatica storica della lingua galega, soffermandosi in particolare sul rapporto che la lega al portoghese e prestando attenzione alle prime attestazioni scritte. La seconda parte affronta invece la lingua dei trobadores, offrendone una descrizione il più possibile esaustiva che prenda in esame – per la prima volta in un manuale di questo genere – le variazioni grafiche, fonetiche e morfologiche inferibili esclusivamente dall’analisi diretta dei canzonieri.
Che cos’è il galego-portoghese? La lingua dei poeti, dagli ultimi anni del XII secolo fino alla m... more Che cos’è il galego-portoghese? La lingua dei poeti, dagli ultimi anni del XII secolo fino alla metà del Trecento, è la stessa usata per le opere in prosa o nei documenti giuridici e notarili? Quali sono le sue principali caratteristiche? Il manuale prova a rispondere a queste domande, seguendo un’impostazione didattica rivolta anzitutto agli studenti di Filologia romanza e Letteratura portoghese che si misurino per la prima volta con questa affascinante tradizione letteraria.
Il volume si divide in due parti: nella prima si propongono i lineamenti di grammatica storica della lingua galega, soffermandosi in particolare sul rapporto che la lega al portoghese e prestando attenzione alle prime attestazioni scritte. La seconda parte affronta invece la lingua dei trobadores, offrendone una descrizione il più possibile esaustiva che prenda in esame – per la prima volta in un manuale di questo genere – le variazioni grafiche, fonetiche e morfologiche inferibili esclusivamente dall’analisi diretta dei canzonieri.
A cura di Alessio Decaria e Claudio Lagomarsini.
Il concetto di confine, da intendersi nelle mo... more A cura di Alessio Decaria e Claudio Lagomarsini.
Il concetto di confine, da intendersi nelle molteplici implicazioni geografiche,
cronologiche e inerenti al genere letterario, può costituire un’utile chiave
di lettura per la lirica romanza del Medioevo e per le complesse vicende della
sua trasmissione. A questo tema è dedicato il volume che conclude i lavori
del progetto di ricerca ±«TraLiRO. Repertorio ipertestuale della tradizione lirica romanza delle Origini», finanziato nell’ambito del programma di ricerca FIRB
Futuro in ricerca 2010. Tutti gli interventi, dedicati ai vari ambiti linguistici considerati nel progetto (italiano, francese, provenzale, galego-portoghese, castigliano), si confrontano in vario modo con l’idea di limite, confine, frontiera, e, muovendo da una prospettiva contemporaneamente filologica e storiografica, toccano almeno uno dei tre punti evidenziati nel sottotitolo del volume: tempi, luoghi, tradizione della lirica romanza del Medioevo. Tale impostazione si fonda sulla convinzione che la tradizione dei testi costituisce un fattore di primaria importanza tanto per definire l’identità del genere lirico, quanto per affrontare le questioni di ambito critico e storiografico.
The multiple implications of the concept of boundary, from a geographical and
chronological point of view, also dealing with the problem of the literary genre, can
be an useful key for the medieval Romance lyric and the complex ways of its transmission. This volume as a conclusion of the project «TraLiRO. Repertorio ipertestuale della tradizione lirica romanza delle Origini», financed by the Italian Ministry of Education, University and Research in the context of the FIRB research program, was dedicated to this topic. All the papers are devoted to the various linguistic areas considered in the project (Italian, French, Provençal, Galician-Portuguese, Castilian), and all of them differently deal with the idea of limit, border, frontier, moving from a perspective that is at the same time philological and historiographical. Each contribution touches at least one of the three points that the subheading of the volume hints at: times, places, tradition of medieval Romance lyric. This approach is based on the belief that the tradition of texts is a major factor in defining the identity of the lyrical genre, as well as in dealing with critical issues.
Barcelona: Moleiro Editor, 2016
Estudio histórico, codicológico, paleográfico y musicológico del manuscrito, acompañado de una nu... more Estudio histórico, codicológico, paleográfico y musicológico del manuscrito, acompañado de una nueva edición de los textos.
Cortigiane ormai vecchie e malandate, nobilastri squattrinati, donne dedite ad amori saffici, un ... more Cortigiane ormai vecchie e malandate, nobilastri squattrinati, donne dedite ad amori saffici, un medico incompetente: personaggi che, fra le tante figure rappresentate nelle canzoni del trovatore galego Afonso Anes do Coton (XIII secolo), compongono un vivido ritratto della vita della corte che lo accolse, quella di Alfonso x di Castiglia. Ma Coton non sa raffigurare solo un’umanità distante dalle idealizzazioni della poesia d’amore: egli stesso – caso inedito in tutto il corpus galego- portoghese – si fa protagonista di una canzone a metà fra l’accorata confessione e la burla giullaresca, vero e proprio autoritratto di un poeta girovago e scapestrato, dominato dalla tendenza a frequentare, per usare le parole di Cecco Angiolieri, la donna, la taverna e ’l dado.
I due trovatori la cui opera è oggetto di questa edizione critica operarono entrambi presso la co... more I due trovatori la cui opera è oggetto di questa edizione critica operarono entrambi presso la corte di Alfonso X Rey Sabio di Castiglia, che per l’Europa del XIII secolo rappresentò un vero e proprio laboratorio culturale. Le poesie di Afonso Mendez de Besteiros e di Estevan Faian descrivono un mondo, quello delle corti medievali, in cui il raffinato canto d’amore per l’irraggiungibile senhor e la più mordace satira dei costumi sociali sanno coesistere senza contrasti. Un ambiente culturale unico, capace di promuovere una poesia che s’ispira alla grande lezione dei trovatori provenzali, e che proprio sotto l’egida del re saggio si ritaglierà uno spazio autonomo nel panorama della lirica romanza medievale. L’edizione è corredata da un’ampia introduzione, dalla traduzione di tutte le poesie e da un ricco apparato di note esplicative, oltre ad un rimario e ad un glossario.
Las aportaciones que incluye este volumen acogen un amplio abanico de lenguas y tradiciones liter... more Las aportaciones que incluye este volumen acogen un amplio abanico de lenguas y tradiciones literarias - latín, occitano, francés, gallegoportugués, castellano, catalán... - y se consagran a cuestiones metodológicas y aspectos puntuales que arrojan luz sobre la compleja labor editorial en textos representativos de la cultura europea medieval. El lector encontrará como hilo conductor de esta páginas el análisis de la relación entre dos momentos esenciales en el estudio filológico de los textos: el proceso de edición crítica y la actividad exegética que se deriva del mismo, dos tareas estrictamente conectadas entre sí. Los resultados que proceden del ejercicio acompasado de ambas resultan de vital importancia no solo para la fruición del texto en sí mismo, sino también para afrontar cualquier otro tipo de investigación ulterior: lingüística, literaria, estilística, métrica o histórica.
Satira, polemica, parodia: la cantiga d’escarnho e maldizer dei trovatori galego-portoghesi è un ... more Satira, polemica, parodia: la cantiga d’escarnho e maldizer dei trovatori galego-portoghesi è un genere poetico aperto alla multiformità del reale, anche nei suoi aspetti più crudi e osceni. Re, cavalieri, chierici, giullari si cimentano con il genere satirico spaziando dal puro insulto personale alla velata presa in giro, dalla polemica sociale alla poesia d’ispirazione politica, con ampio ricorso alle varietà del registro comico, alla poetica del doppio senso quasi sempre verso il campo dell’osceno a dissimulare diversi aspetti della sessualità. Ma questi testi sanno anche parlarci del contesto storico in cui presero forma e dei rapporti di forza interni alla società del tempo: una poesia che parla dunque del mondo, documento imprescindibile di una corrente letteraria di matrice comica i cui meccanismi funzionali sono ravvisabili ancora oggi in tanta parte della nostra cultura. In questo risiedono la sua modernità e importanza per analoghe esperienze della letteratura romanza a venire.
Poeta raffinato, maestro di retorica, cultore più d’ogni altro del topos della ‘morte per amore’:... more Poeta raffinato, maestro di retorica, cultore più d’ogni altro del topos della ‘morte per amore’: è questa l’immagine che di Roi Queimado hanno lasciato i suoi stessi ‘colleghi’ trobadores, e che ha perdurato con una certa insistenza nella critica letteraria più e meno recente. Il suo canzoniere, elaborato attorno alla metà del XIII secolo, dimostra tutte le qualità di un trovatore perfettamente integrato nelle grandi linee tematiche e formali della tradizione galego-portoghese: la morte de amor, inserita nel più generale motivo della coita amorosa, e le sue più tipiche emanazioni, nel genere da lui più frequentato, la cantiga de amor; l’intrigante figura della fanciulla adirata con il proprio amante nelle cantigas de amigo; ma anche le aspre e divertenti satire a personaggi del suo tempo, non di rado costellati di arguzie retoriche e giochi di parole, che contraddistinguono le sue cantigas de escarnio e maldizer. Roi Queimado è un poeta completo, che possiede un perfetto dominio degli strumenti compositivi, tanto da saperli piegare a esigenze espressive capaci talvolta di oltrepassare la monotonia del codice cortese, dimostrando un’elevatissima consapevolezza delle proprie capacità artistiche. L’edizione critica e il commento dei suoi testi vogliono restituire a Queimado un ruolo di non poca importanza in quel cenacolo di poeti e intellettuali che costituì l’irripetibile avventura delle corti medievali dell’occidente iberico. Un ambiente in cui l’Autore, vero cantore del legame mai disciolto fra eros e thanatos, si erige a buon diritto come perfetto esemplare del più manierato stile del trobar.
Papers by Simone Marcenaro
Revista de Filología Románica, 2024
The article proposes a reflection on a Galician-Portuguese cantiga by Johan Soarez Coelho and the... more The article proposes a reflection on a Galician-Portuguese cantiga by Johan Soarez Coelho and the poetic cycle to which it gave birth, in the years 1241-1243, reconsidering one of the most credited critical positions and proposing an etymological-semantic path of the keyword around which the rhetoric of the text articulates, the Galician-Portuguese word ama, ‘nurse’.
El artículo propone una reflexión sobre una cantiga gallego-portuguesa de Johan Soarez Coelho y el ciclo poético al que dio lugar, entre los años 1241-1243, reconsiderando una de las posiciones críticas más acreditadas y proponiendo un recorrido etimológico-semántico del término clave en torno al cual se articula la retórica del texto, la palabra gallego-portuguesa ama ‘nodriza’.
Il saggio affronta i casi di duplicazione testuale, doppie tradizioni e attribuzioni contese nell... more Il saggio affronta i casi di duplicazione testuale, doppie tradizioni e attribuzioni contese nella tradizione lirica galego-portoghese medievale. Si analizzeranno singolarmente tutti i casi registrati nei manoscritti A, B, V individuando le modalità attraverso cui tali fenomeni si producono, e proponendo un confronto con la tradizione trobadorica occitana.
Congreso de la Asociacion haspanica de Literatura Medieval, 2011
Il canzoniere del trovatore Roi Queimado, 2010
Poeta raffinato, maestro di retorica, cultore più d’ogni altro del topos della ‘morte per amore’:... more Poeta raffinato, maestro di retorica, cultore più d’ogni altro del topos della ‘morte per amore’: è questa l’immagine che di Roi Queimado hanno lasciato i suoi stessi ‘colleghi’ trobadores, e che ha perdurato con una certa insistenza nella critica letteraria più e meno recente. Il suo canzoniere, elaborato attorno alla metà del XIII secolo, dimostra tutte le qualità di un trovatore perfettamente integrato nelle grandi linee tematiche e formali della tradizione galego-portoghese: la morte de amor, inserita nel più generale motivo della coita amorosa, e le sue più tipiche emanazioni, nel genere da lui più frequentato, la cantiga de amor; l’intrigante figura della fanciulla adirata con il proprio amante nelle cantigas de amigo; ma anche le aspre e divertenti satire a personaggi del suo tempo, non di rado costellati di arguzie retoriche e giochi di parole, che contraddistinguono le sue cantigas de escarnio e maldizer. Roi Queimado è un poeta completo, che possiede un perfetto dominio degli strumenti compositivi, tanto da saperli piegare a esigenze espressive capaci talvolta di oltrepassare la monotonia del codice cortese, dimostrando un’elevatissima consapevolezza delle proprie capacità artistiche. L’edizione critica e il commento dei suoi testi vogliono restituire a Queimado un ruolo di non poca importanza in quel cenacolo di poeti e intellettuali che costituì l’irripetibile avventura delle corti medievali dell’occidente iberico. Un ambiente in cui l’Autore, vero cantore del legame mai disciolto fra eros e thanatos, si erige a buon diritto come perfetto esemplare del più manierato stile del trobar.
Lecturae Tropatorum, 2017
The aim of this article is to reflect on a 'borderline' textual typology, well represente... more The aim of this article is to reflect on a 'borderline' textual typology, well represented by this vers by Marcabru, which is the 'reworking' or 'rewriting' of a text. Manuscript C includes an alternative version of the text, thanks to numerous indifferent variants and to the insertion of a series of coblas unique to this songbook. Moreover, this occurs within the context of a complex tradition, which features important alterations in the order of the stanzas in the manuscripts copied in Languedoc and in a. We will try to propose a new key to the interpretation of these cases of alteration, ascribing them to an oral process that can ultimately be traced back to the role of the jongleurs. The existence of this process and its later incorporation into the written tradition suggest the need for an approach to troubadour poetry that goes beyond the old dualistic distinction between oral and written tradition.
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Books by Simone Marcenaro
Galician-Portuguese lyric poetry (12th-14th century) is not only made by words of love, scorn, praise or reproach, but it is also interwoven with the experience of historical characters, of their relations and the places where they happened. This Glossary, edited by Simone Marcenaro and Deborah González Martínez, wants to describe the history of all individuals and places mentioned in Iberian troubadours’ cantigas, with the ambition of recreating the universe of those women and men that punctuate the poems and the historical-geographic context which made this great literary experience possible.
Il manuale prova a rispondere a queste domande, seguendo un’impostazione didattica rivolta anzitutto agli studenti di Filologia romanza e Letteratura portoghese che si misurino per la prima volta con questa affascinante tradizione letteraria.
Il volume si divide in due parti: nella prima si propongono i lineamenti di grammatica storica della lingua galega, soffermandosi in particolare sul rapporto che la lega al portoghese e prestando attenzione alle prime attestazioni scritte. La seconda parte affronta invece la lingua dei trobadores, offrendone una descrizione il più possibile esaustiva che prenda in esame – per la prima volta in un manuale di questo genere – le variazioni grafiche, fonetiche e morfologiche inferibili esclusivamente dall’analisi diretta dei canzonieri.
Il volume si divide in due parti: nella prima si propongono i lineamenti di grammatica storica della lingua galega, soffermandosi in particolare sul rapporto che la lega al portoghese e prestando attenzione alle prime attestazioni scritte. La seconda parte affronta invece la lingua dei trobadores, offrendone una descrizione il più possibile esaustiva che prenda in esame – per la prima volta in un manuale di questo genere – le variazioni grafiche, fonetiche e morfologiche inferibili esclusivamente dall’analisi diretta dei canzonieri.
Il concetto di confine, da intendersi nelle molteplici implicazioni geografiche,
cronologiche e inerenti al genere letterario, può costituire un’utile chiave
di lettura per la lirica romanza del Medioevo e per le complesse vicende della
sua trasmissione. A questo tema è dedicato il volume che conclude i lavori
del progetto di ricerca ±«TraLiRO. Repertorio ipertestuale della tradizione lirica romanza delle Origini», finanziato nell’ambito del programma di ricerca FIRB
Futuro in ricerca 2010. Tutti gli interventi, dedicati ai vari ambiti linguistici considerati nel progetto (italiano, francese, provenzale, galego-portoghese, castigliano), si confrontano in vario modo con l’idea di limite, confine, frontiera, e, muovendo da una prospettiva contemporaneamente filologica e storiografica, toccano almeno uno dei tre punti evidenziati nel sottotitolo del volume: tempi, luoghi, tradizione della lirica romanza del Medioevo. Tale impostazione si fonda sulla convinzione che la tradizione dei testi costituisce un fattore di primaria importanza tanto per definire l’identità del genere lirico, quanto per affrontare le questioni di ambito critico e storiografico.
The multiple implications of the concept of boundary, from a geographical and
chronological point of view, also dealing with the problem of the literary genre, can
be an useful key for the medieval Romance lyric and the complex ways of its transmission. This volume as a conclusion of the project «TraLiRO. Repertorio ipertestuale della tradizione lirica romanza delle Origini», financed by the Italian Ministry of Education, University and Research in the context of the FIRB research program, was dedicated to this topic. All the papers are devoted to the various linguistic areas considered in the project (Italian, French, Provençal, Galician-Portuguese, Castilian), and all of them differently deal with the idea of limit, border, frontier, moving from a perspective that is at the same time philological and historiographical. Each contribution touches at least one of the three points that the subheading of the volume hints at: times, places, tradition of medieval Romance lyric. This approach is based on the belief that the tradition of texts is a major factor in defining the identity of the lyrical genre, as well as in dealing with critical issues.
Papers by Simone Marcenaro
El artículo propone una reflexión sobre una cantiga gallego-portuguesa de Johan Soarez Coelho y el ciclo poético al que dio lugar, entre los años 1241-1243, reconsiderando una de las posiciones críticas más acreditadas y proponiendo un recorrido etimológico-semántico del término clave en torno al cual se articula la retórica del texto, la palabra gallego-portuguesa ama ‘nodriza’.
Galician-Portuguese lyric poetry (12th-14th century) is not only made by words of love, scorn, praise or reproach, but it is also interwoven with the experience of historical characters, of their relations and the places where they happened. This Glossary, edited by Simone Marcenaro and Deborah González Martínez, wants to describe the history of all individuals and places mentioned in Iberian troubadours’ cantigas, with the ambition of recreating the universe of those women and men that punctuate the poems and the historical-geographic context which made this great literary experience possible.
Il manuale prova a rispondere a queste domande, seguendo un’impostazione didattica rivolta anzitutto agli studenti di Filologia romanza e Letteratura portoghese che si misurino per la prima volta con questa affascinante tradizione letteraria.
Il volume si divide in due parti: nella prima si propongono i lineamenti di grammatica storica della lingua galega, soffermandosi in particolare sul rapporto che la lega al portoghese e prestando attenzione alle prime attestazioni scritte. La seconda parte affronta invece la lingua dei trobadores, offrendone una descrizione il più possibile esaustiva che prenda in esame – per la prima volta in un manuale di questo genere – le variazioni grafiche, fonetiche e morfologiche inferibili esclusivamente dall’analisi diretta dei canzonieri.
Il volume si divide in due parti: nella prima si propongono i lineamenti di grammatica storica della lingua galega, soffermandosi in particolare sul rapporto che la lega al portoghese e prestando attenzione alle prime attestazioni scritte. La seconda parte affronta invece la lingua dei trobadores, offrendone una descrizione il più possibile esaustiva che prenda in esame – per la prima volta in un manuale di questo genere – le variazioni grafiche, fonetiche e morfologiche inferibili esclusivamente dall’analisi diretta dei canzonieri.
Il concetto di confine, da intendersi nelle molteplici implicazioni geografiche,
cronologiche e inerenti al genere letterario, può costituire un’utile chiave
di lettura per la lirica romanza del Medioevo e per le complesse vicende della
sua trasmissione. A questo tema è dedicato il volume che conclude i lavori
del progetto di ricerca ±«TraLiRO. Repertorio ipertestuale della tradizione lirica romanza delle Origini», finanziato nell’ambito del programma di ricerca FIRB
Futuro in ricerca 2010. Tutti gli interventi, dedicati ai vari ambiti linguistici considerati nel progetto (italiano, francese, provenzale, galego-portoghese, castigliano), si confrontano in vario modo con l’idea di limite, confine, frontiera, e, muovendo da una prospettiva contemporaneamente filologica e storiografica, toccano almeno uno dei tre punti evidenziati nel sottotitolo del volume: tempi, luoghi, tradizione della lirica romanza del Medioevo. Tale impostazione si fonda sulla convinzione che la tradizione dei testi costituisce un fattore di primaria importanza tanto per definire l’identità del genere lirico, quanto per affrontare le questioni di ambito critico e storiografico.
The multiple implications of the concept of boundary, from a geographical and
chronological point of view, also dealing with the problem of the literary genre, can
be an useful key for the medieval Romance lyric and the complex ways of its transmission. This volume as a conclusion of the project «TraLiRO. Repertorio ipertestuale della tradizione lirica romanza delle Origini», financed by the Italian Ministry of Education, University and Research in the context of the FIRB research program, was dedicated to this topic. All the papers are devoted to the various linguistic areas considered in the project (Italian, French, Provençal, Galician-Portuguese, Castilian), and all of them differently deal with the idea of limit, border, frontier, moving from a perspective that is at the same time philological and historiographical. Each contribution touches at least one of the three points that the subheading of the volume hints at: times, places, tradition of medieval Romance lyric. This approach is based on the belief that the tradition of texts is a major factor in defining the identity of the lyrical genre, as well as in dealing with critical issues.
El artículo propone una reflexión sobre una cantiga gallego-portuguesa de Johan Soarez Coelho y el ciclo poético al que dio lugar, entre los años 1241-1243, reconsiderando una de las posiciones críticas más acreditadas y proponiendo un recorrido etimológico-semántico del término clave en torno al cual se articula la retórica del texto, la palabra gallego-portuguesa ama ‘nodriza’.
L'iniziativa è organizzata da: Università degli Studi di Milano - Dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici e Dipartimento di Lingue e letterature straniere, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano - Dipartimento di Studi medioevali, umanistici e rinascimentali, Associazione Italiana di Filologia Germanica, Consulta per il Medioevo e l’Umanesimo Latino, Società Italiana di Filologia Romanza, con la collaborazione della Fondazione Ezio Franceschini e della SIFR-Scuola).