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This article develops a queer critique of the notion of family that is predominant in Western legal systems by exploring the category of non-conjugal relationships. Rather than extending the scope of the marriage institution to... more
This article develops a queer critique of the notion of family that is predominant in Western  legal  systems  by  exploring  the  category  of  non-conjugal  relationships. Rather than extending the scope of the marriage institution to subjects previously excluded from it, we argue that the legal conceptualization of de facto relationships can  help  moving  beyond  the  mainstream  equal  rights  discourse  focused  on  non-discrimination  and  formal equality  andachieve  a  form  of  protection  for  LGBTQ+ lives that fosters substantial equality. Case law and legal practice will be analyzed to  show  how  the  marginalization  of  individuals  on  grounds  of  their  sexual behaviors  and  practices  can  be  not  only  perpetuated,  but  also  fought  through  a tactical use of existing legal arrangements. In the conclusion, we argue that legally reinventing family can provide an emancipatory path to question the predominant norms concerning sexuality that ultimately reproduce socio-economic imbalances.
Blog post on the italian bill proposing universal jurisdiction for surrogacy
Nel danno da discriminazione il risarcimento scatta ormai pacificamente alla mera lesione dell’in- teresse leso, addirittura quando manca un concreto soggetto danneggiato. Nel ricostruire questo aspetto, il presente saggio mostra come il... more
Nel danno da discriminazione il risarcimento scatta ormai pacificamente alla mera lesione dell’in- teresse leso, addirittura quando manca un concreto soggetto danneggiato. Nel ricostruire questo aspetto, il presente saggio mostra come il danno da discriminazione non costituisca un’autonoma ipotesi tipica di illecito civile, quanto, piuttosto, un’applicazione della teorica generale della responsabilità ex art. 2043 c.c. In tal modo, il danno da discriminazione finisce per corroborare la tesi di chi sostiene la generale risarcibilità del mero danno-evento.
Il saggio esamina la possibilità di costituire un vincolo di destinazione ecologico sui suoli, deducendo le generazioni future quale soggetto beneficiario del vincolo.
Note sull'irrilevanza dell'« animus » nel possesso
Cita come: A. Vercellone, Il Community Land Trust negli Stati Uniti e in Italia, in Trusts, 2022, 259. DOI: 10.35948/1590- 5586/2022.81 © 2022 Servizi per il trust S.r.l. - Tutti i diritti riservati Tesi Il contributo esamina... more
Cita come: A. Vercellone, Il Community Land Trust negli Stati Uniti e in Italia, in Trusts, 2022, 259.
DOI: 10.35948/1590- 5586/2022.81
© 2022 Servizi per il trust S.r.l. - Tutti i diritti riservati
Tesi
Il contributo esamina l’esperienza statunitense del Community Land Trust, meccanismo di accesso all’abitazione e di governo delle aree urbane nato negli USA in via di prassi, attraverso il ricorso a strumenti di diritto privato per assolvere a bisogni tradizionalmente appannaggio del diritto pubblico, ricorrendo a una complessa tecnica di conformazione negoziale della proprietà. Valorizzando i vantaggi del modello, capace di impostare una redistribuzione della rendita fondiaria in favore dei singoli e della collettività, il saggio esamina quindi gli istituti ai quali si dovrebbe ricorrere per costruire, a diritto vigente, un Community Land Trust di diritto italiano.
Il requisito della meritevolezza degli interessi è stato di recente riproposto dal legislatore quale filtro per l’ammissibilità dei vincoli di destinazione di cui al nuovo art. 2645-ter c.c.: in questa sede la meritevolezza non può che... more
Il requisito della meritevolezza degli interessi è stato di recente riproposto dal legislatore quale filtro per l’ammissibilità dei vincoli di destinazione di cui al nuovo art. 2645-ter c.c.: in questa sede la meritevolezza non può che coincidere con il perseguimento di interessi superindividuali, dal momento che legittima vere e proprie operazioni di conformazione negoziale della proprietà privata. Prima di questa novella, il requisito della meritevolezza era contemplato dal solo art. 1322, comma secondo, c.c., ai fini del vaglio di ammissibilità dei contratti atipici. In questa sede è stato tradizionalmente interpretato come mera “non illiceità”. Il presente contributo si propone di riprendere il tradizionale dibattito dottrinale e giurisprudenziale su oggetto e contenuto del vaglio di meritevolezza per aggiornarlo in considerazione dei recenti sviluppi normativi: in particolare, si vuole tentare una ricostruzione sistematica unitaria della clausola della meritevolezza alla luce del principio ecologico, proponendo una reductio ad unum capace di tenere insieme le pur differenti declinazioni che tale clausola assume nella conformazione della proprietà (art. 2645-ter c.c.) e nel vaglio di ammissibilità dei contratti atipici (1322, secondo comma, c.c).
Au cours des dernières années, la catégorie des biens communs s’est imposée dans le débat européen, en constituant le pivot autour duquel s’organisent théories et expériences capables de dessiner, par le bas, des schémas alternatifs du... more
Au cours des dernières années, la catégorie des biens communs s’est imposée dans le débat européen, en constituant le pivot autour duquel s’organisent théories et expériences capables de dessiner, par le bas, des schémas alternatifs du rapport entre hommes et biens, par-delà le public et le privé, et ce en les fondant sur l’accès, la participation, la distribution et la démocratie. De ce point de vue, l’une des expériences les plus intéressantes est assurément celle italienne, où les biens communs ont représenté le cœur de batailles politiques réussies, tout en pénétrant dans les mailles de l’ordre juridique et ainsi bâtissant les présupposés pour des mécanismes institutionnels novateurs. La présente étude, d’une perspective principalement juridique, prend en examen l’expérience italienne des biens communs et des biens communs urbains, dans le but de montrer que cette dernière est en mesure d’indiquer les présupposés théoriques en vue d’une «rupture interne » de certaines catégories traditionnelles du droit civil occidental.
La pronuncia commentata dalla presente nota fornisce l’occasione per affrontare un tema non ancora compiutamente sistematizzato dalla dottrina e dalla giurisprudenza: la qualificazione giuridica della clausola attraverso cui, in caso di... more
La pronuncia commentata dalla presente nota fornisce l’occasione per affrontare un tema non ancora compiutamente sistematizzato dalla dottrina e dalla giurisprudenza: la qualificazione giuridica della clausola attraverso cui, in caso di risoluzione addebitabile, si consente al promittente venditore di trattenere la rate versate dal promissario acquirente, mentre, per il caso contrario, si prevede che quest’ultimo possa ottenere (non il duplum ma) la semplice restituzione di quanto prestato. Il commento sostiene che tale patto debba essere qualificato alla stregua di una clausola penale e conclude argomentando in favore dell’estensibilità analogica dell’art. 1526, secondo comma, cod. civ., tradizionalmente ritenuto applicabile alla sola vendita con riserva di proprietà e al leasing traslativo, anche al preliminare a effetti anticipati.
Il saggio esamina il tema dell'applicabilità della teorica del concorso di colpa del danneggiato al danno inferto a seguito di provocazione. La riflessione muove dall'ordinanza 10 settembre 2019 n. 22541 emessa dalla terza sezione civile... more
Il saggio esamina il tema dell'applicabilità della teorica del concorso di colpa del danneggiato al danno inferto a seguito di provocazione. La riflessione muove dall'ordinanza 10 settembre 2019 n. 22541 emessa dalla terza sezione civile della Corte di Cassazione. In questa pronuncia, la Corte apre all'applicabilità dell'art. 1227, comma 1, c.c. al caso del minore il quale, vittima di bullismo, abbia cagionato delle lesioni personali ai suoi aggressori in un momento differente e successivo rispetto al verificarsi di uno specifico atto di vessazione.
Il saggio esamina l'istituto della fondazione quale modello di governo per i beni comuni urbani.
Il saggio affronta il tema della derogabilità dell'art. 1379 c.c., e propone di qualificare come opponibili ai terzi quei patti di non alienazione (assoluti o relativi) i quali siano contenuti in un vincolo di destinazione, regolarmente... more
Il saggio affronta il tema della derogabilità dell'art. 1379 c.c., e propone di qualificare come opponibili ai terzi quei patti di non alienazione (assoluti o relativi) i quali siano contenuti in un vincolo di destinazione, regolarmente trascritto, sempre che questo sia sorretto da un interesse dotato di meritevolezza qualificata. Si tratta, invero, di una tesi piuttosto nuova, poco discussa in dottrina e non ancora passata al vaglio critico della giurisprudenza. Per tale ragione, essa merita di essere approfondita sia nei suoi risvolti tecnico-operativi sia sotto il profilo delle sue conseguenze più teorico-generali.
Il contributo, pubblicato in "Studi in onore di Antonio Gambaro", Milano, 2017, si divide idealmente in tre parti: - una prima parte è dedicata a una critica della narrativa tradizionale sul diritto (costituzionale) all'abitazione al... more
Il contributo, pubblicato in "Studi in onore di Antonio Gambaro", Milano, 2017, si divide idealmente in tre parti:
- una prima parte è dedicata a una critica della narrativa tradizionale sul diritto (costituzionale) all'abitazione al fine di individuare possibili spazi per una sua immediata posa in opera da parte del diritto civile.
- la seconda parte si occupa di analizzare, in chiave storica, le principali politiche sull'accesso alla casa che si sono susseguite nel nostro ordinamento dall'epoca fascista ad oggi
- la terza e ultima parte, prendendo le mosse dalle due precedenti, propone una critica della struttura giuridica della proprietà immobiliare urbana e, nel quadro della teoria dei beni comuni, si serve di esempi istituzionali provenienti dal panorama comparatistico  (common law) per offrire alcuni spunti ricostruttivi.
Il contributo analizza l'istituto americano del Community Land Trust nel quadro della teoria dei beni comuni e degli urban commons.
Il contributo si propone di individuare, a diritto vigente, uno statuto giuridico della famiglia poliaffettiva. L'analisi del nostro ordinamento attraverso il dispositivo del poliamore permette, altresì, di sottoporre a scrutinio critico... more
Il contributo si propone di individuare, a diritto vigente, uno statuto giuridico della famiglia poliaffettiva. L'analisi del nostro ordinamento attraverso il dispositivo del poliamore permette, altresì, di sottoporre a scrutinio critico alcuni dei dogmi fondanti del nostro diritto di famiglia.