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2020, Gaudenzio Ragazzi, Storie di Diavoli e Paura. Leggende di Pisogne (Valcamonica), Le Edizioni di Agorà, Esine, Etnologica 1
Presentazione del libro Per comprendere il significato dei racconti popolari che parlano di prodigi e di paura, è necessario considerare il grande riguardo che le comunità rurali alpine avevano per il mondo dei morti ed il Soprannaturale. Secondo la tradizione alpina, la realtà visibile in cui ciascuno di noi è immerso ogni giorno non è sufficiente a spiegare gli eventi che accadono nel mondo e che, talvolta, sconvolgono la vita degli individui e delle comunità. Alcuni fatti sono spiegabili soltanto ammettendo la presenza dell'Invisibile. Le storie narrate in questo libro sono ambientate nel mondo naturale. Gli eventi si verificano in mezzo ai monti, nei pressi di miniere e malghe, tra i boschi, lungo i sentieri che collegano le numerose frazioni di Pisogne, amena località sul lago di Iseo. La mentalità popolare considerava questi siti come il luogo ideale per un incontro con l'invisibile. Nelle storie di Pisogne, come in molte fiabe italiane, la quotidiana prossimità dell'invisibile, se non affrontata con rigore, può cambiare radicalmente la vita dei protagonisti. Infatti, l'invisibile ha un reale impatto sul visibile ed agisce in costante interazione con il mondo degli umani. Secondo la morale cristiana, su cui è fondata la cultura alpina, ciò determina situazioni a cui si può porre rimedio soltanto appellandosi alla fede. Per i nostri bisnonni le usanze connesse al mondo dei morti erano da una parte un modo per esorcizzare le incognite legate al doloroso momento del trapasso; dall'altra, il tentativo per placare gli influssi negativi che la morte introduceva nel mondo dei vivi. In questo clima culturale, segnato dalla memoria dei processi di stregoneria in cui decine di uomini e donne, tra il 1505 e il 1521, erano stati sommariamente processati e condannati al rogo, colpisce la quasi totale assenza delle streghe. Le brevi storie raccontate in questo libro sono state raccolte da un gruppo di volontari-il Gruppo Archeo di Pisogne-dalla viva voce degli anziani del paese. Ognuna di esse ci permette di mettere a fuoco alcuni aspetti della concezione del mondo che ha caratterizzato la società alpina rurale fino a qualche decennio fa, e di percepire quasi in diretta gli stati d'animo che sono stati la guida emotiva dei comportamenti dei nostri nonni. Questo libro è una raccolta di documenti vivi che, attraverso la memoria degli anziani, ci consentono di comprendere il pensiero dei nostri antenati e, di conseguenza, di avere un giudizio meno rigido riguardo ai pregiudizi e paradigmi di cui la società alpina ha faticato a liberarsi. Gaudenzio Ragazzi è uno studioso di Arte Preistorica il cui ambito di ricerca primario è la storia del gesto e della danza preistorica, tema sul il quale ha discusso la tesi di laurea. Il suo metodo di indagine è l'Archeologia del Sapere, una disciplina che considera i documenti della tradizione, del
2023 •
Il presente articolo tenta di analizzare la paura e l’angoscia che emergono in due gruppi di canti della Divina Commedia: la “tragedia” alle porte di Dite (Inf. VIII-IX) e la “com- media” o “farsa” della quinta Bolgia (Inf. XXI-XXIII), nei quali le emozioni di Dante e Virgilio, che subiscono le aggressioni dei diavoli, giocano un ruolo centrale nella narrazione. Se da un punto di vista teologico l’esperienza della paura indica il rischio per l’agens di cedere a una peccaminosa disperazione della Salvezza, si può tentare di una lettura più sottile dei due episodi: su un piano più specificamente filosofico, infatti, la paura sembra costituire una situa- zione emotiva attraverso la quale l’agens può, in termini heideggeriani, aprirsi alle proprie possibilità superiori e oltrepassare se stesso.
Oggetto del saggio è l’indagine della relazione tra la rappresentazione di creature mostruose nell’Inferno dantesco alla luce del concetto di meraviglia codificato nella ricezione tomista della filosofia aristotelica, in rapporto al peculiare legame che esso intrattiene con la passio del timore. L’obiettivo è quello di dimostrare, attraverso la definizione di un percorso costituito dagli incontri di Dante personaggio con i monstra infernali (Gerione e Lucifero) o mirabilia (la distorsione della figura umana nella pena degli indovini), l’essenziale funzione svolta dall’intreccio di meraviglia e timore all’interno dell’iter penitenziale dantesco. The main theme of the article is the investigation of the connection between the representation of monstra in Dante’s Inferno in light of the concept of wonder codified in Thomas Aquinas’ reception of the Aristotelian philosophy, in relation to its bond with the passio of fear. The goal is to demonstrate, through the definition of a path made of the meetings of Dante as a character with infernal monstra (Geryon and Satan) or mirabilia (the deformation of soothsayers’ figures), the essential function of the twist of wonder and fear into Dante’s penance itinerary.
2014 •
Many scholars have analyzed at any level the diablerie Dante puts on stage in If XXI-XXIII; nevertheless, its formal and substantial eccentricity compared with the rest of the poem still seems to puzzle the commentators. In this paper I will try to demonstrate its coherence with the poetics of Dante’s comedía, by focusing on some very interesting elements: the opportunity of a bachtinian interpretation of the diablerie as a carnival expression and the meaning of the “laughter” it conveys; the presence of an intra-textual reversal which may be defined as “auto-parodic” in respect to the scene in If VIII-IX and appreciated through the poetic representation of the different characters; the “defeat” which Virgilio undergoes twice against the devils and the definition, in both and other cases, of its ira.
Actes del Congrés d’Obertura de l’Any Llull,
I mirabilia Dei nell’esperienza mistica di Raimondo Lullo2017 •
Lettura e commento del XXIII canto dell'Inferno, in «Griseldaonline» 15 (2015) ‹http://www.griseldaonline.it/temi/paura/lettura-inferno-xxiii-castelli.html›
Selçuk Türkiyat Araştırmaları Dergisi
The Chagatai Manuscripts at the Library of the Uzbek Zawiya in Jerusalem2024 •
Encyclopedia of Global Archaeology
Archaeology of the Massim Island Region, Papua New Guinea2019 •
Proceedings of the National Academy of Sciences
Identification of a brainstem locus that inhibits tumor necrosis factor2020 •
Molecular Ecology
Usefulness of molecular markers for detecting population bottlenecks via monitoring genetic change1998 •
Frontiers in Immunology
A Jack of All Trades: Impact of Glucocorticoids on Cellular Cross-Talk in Osteoimmunology2019 •
Plast Reconstr Surg
Coadministration of Basic Fibroblast Growth Factor and Sucrose Octasulfate (Sucralfate) Facilitates the Rat Dorsal Flap Survival and Viability1999 •
2019 •
Tel Beth-Shean in the 10th-9th Centuries BCE: a Chronological Query and its Possible Archaeomagnetic Resolution. In: Erez Ben-Yosef and Ian W. N. Jones, “And in length of days understanding” (Job 12:12) - Essays on Archaeology in the 21st Century in Honor of Thomas E. Levy. Springer Nature, pp...
Tel Beth-Shean in the Tenth-Ninth Centuries BCE: A Chronological Query and Its Possible Archaeomagnetic Resolution2023 •