- Cultural Studies, Comparative Literature, Mythology, Folklore, Folktales, Mimesis, and 33 moreWerewolves - Trials and Theoretical Demonology, E. R. Curtius, Auerbach, Cantari, Deer (Symbolism), Archaeology, Art History, Classics, Classical Archaeology, Medieval Archaeology, Early Medieval Archaeology, Late Antiquity, Late Antique Archaeology, Altered States of Consciousness, Greek Religion, Sarmatians, Oracles, auerbach Mimesis, Anthropology, Swords, Roman swords, Early Medieval Swords, Swords, Symbolism, Comparative Mythology, Medieval Swords, Nihonto (Japanese swords and other weaponry), LaTène swords, Viking Age Swords, Swordsmanship, Ingrid Krauskopf, Arthurian Studies, Roman Archaeology, Giovanni Casadio, and Axis Mundiedit
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... | Ayuda. Ritorno a Rutebeuf. Autores: Carlo Donà; Localización: Medioevo romanzo, ISSN 0390-0711, Vol. 30, fascicolo 1, 2006 , pags. 69-91. © 2001-2010 Universidad de La Rioja · Todos los derechos reservados. XHTML 1.0; UTF‑8.
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Research Interests: Humanities and Art
Research Interests: Mythology And Folklore, History, Folklore, Literature, Narrative, and 5 morePoetry, Folktales, Oral literature, Taste, and Cantari
This paper attempts a new reading of two paintings of the Lascaux Cave. The Big Bull in the entrance hall and the 'Well scene' at the bottom, are interpreted by comparative analysis, either iconological or mythical, and reveal a deep... more
This paper attempts a new reading of two paintings of the Lascaux Cave. The Big Bull in the entrance hall and the 'Well scene' at the bottom, are interpreted by comparative analysis, either iconological or mythical, and reveal a deep astronomical meaning.
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Au moment où se multiplient les questionnements sur les relations entre littérature et anthropologie, ce numéro réunit des chercheurs italiens et français relevant des deux disciplines. Sans masquer les différences méthodologiques ou... more
Au moment où se multiplient les questionnements sur les relations entre littérature et anthropologie, ce numéro réunit des chercheurs italiens et français relevant des deux disciplines. Sans masquer les différences méthodologiques ou culturelles, il s’agit d’interroger en commun un objet complexe qui nécessite différentes approches. C’est pourquoi les contributions proposent aussi bien des réflexions théoriques que des études particulières. De l’ethnographe écrivain (Lévi-Strauss) à l’écrivain ethnologue (Leiris), des romanciers réalistes et naturalistes français à Élie Wiesel et François Le Bon, de Verga à Lampedusa, le discours anthropologique et le discours littéraire dialoguent, se croisent et parfois se rejoignent
Il testo discute le due figure armate ai margini del protiro della cattedrale di Verona, che vengono per consolidata tradizione identificate in Rolando e Olivieri. Alla luce dei principi che reggono tutta la composizione, e in particolare... more
Il testo discute le due figure armate ai margini del protiro della cattedrale di Verona, che vengono per consolidata tradizione identificate in Rolando e Olivieri. Alla luce dei principi che reggono tutta la composizione, e in particolare della sua rigorosa simmetria, il primo personaggio è effettivamente il nipote di Carlomagno, mentre il secondo è verosimilmente identificabile con San Romano, ostiarius e martire. Entrambe le figure vanno inoltre lette come allegorie di Fortitudo, e sono ispirate dalla descrizione biblica delle colonne del Tempio di Salomone, Boaz e Jachin.
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Il testo discute le due figure armate ai margini del protiro della cattedrale di Verona, che vengono per consolidata tradizione identificate in Rolando e Olivieri. Alla luce dei principi che reggono tutta la composizione, e in particolare... more
Il testo discute le due figure armate ai margini del protiro della cattedrale di Verona, che vengono per consolidata tradizione identificate in Rolando e Olivieri. Alla luce dei principi che reggono tutta la composizione, e in particolare della sua rigorosa simmetria, il primo personaggio è effettivamente il nipote di Carlomagno, mentre il secondo è verosimilmente identificabile con San Romano, ostiarius e martire. Entrambe le figure vanno inoltre lette come allegorie di Fortitudo, e sono ispirate dalla descrizione biblica delle colonne del Tempio di Salomone, Boaz e Jachin.
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Nowadays the passages relating to the origins of the Merovingian dynasty interpolated by Pseudo-Fredegar into his version of Gregory of Tours’s Historia Francorum are mostly considered worthless fables. Nevertheless, they are truly... more
Nowadays the passages relating to the origins of the Merovingian dynasty interpolated by Pseudo-Fredegar into his version of Gregory of Tours’s Historia Francorum are mostly considered worthless fables. Nevertheless, they are truly interesting, particularly those concerning the legend that links Merovech’s birth to a mysterious bistea Neptuni quinotauri similis, and the puzzling story of Basina, Childerich’s Thuringian wife. The present essay aims at providing a new interpretation of these passages, appreciating them at their true value: as fragments of ancient legendary history, a mosaic, as it were, composed by actual historical records, old myths, and forgotten literature.
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La letteratura abbonda di creature impossibili. Una vera e propria esibizione di forme diverse, espressione di una rivolta contro la forma, l'ordine, la razionalità. Tra queste innumerevoli figure della memoria culturale, un posto di... more
La letteratura abbonda di creature impossibili. Una vera e propria esibizione di forme diverse, espressione di una rivolta contro la forma, l'ordine, la razionalità. Tra queste innumerevoli figure della memoria culturale, un posto di rilievo spetta senz'altro alla creazione che unisce tratti serpentini e femminili, uno spettro sinuoso e conturbante che abita l'immaginario umano da tempi antichissimi, ma che ha mantenuto perfettamente intatto il proprio mistero. Da Babilonia a Roma, è un vero e proprio esercito di donne fatate a popolare la mitologia. Le favole si rivelano uno strumento prezioso per la comprensione di questo fenomeno, al crocevia di tante e distanti culture. Il serpente è il più importante e rappresentato fra gli animali fatati. E la fata presenta sovente tratti ofidici: il che significa che è un serpente. D'altra parte, come accade fin dalla più remota antichità, quando troviamo figure femminili associate a un serpente, ecco che immancabilmente fa capolino la fata... Una doppia metamorfosi che inquieta e affascina da secoli. Euro 22,00 ISBN 978-88-85629-73-8