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  • Sono professore associato di Letteratura italiana all'Università degli Studi di Milano e sono stato professore a cont... moreedit
Lo studio sottopone a un’analisi metricoformale la vasta raccolta di area estense nota come Canzoniere Costabili, individuando gli aspetti peculiari della personalità stilistica dell’autore, ancora ignoto, e delineando alcuni... more
Lo studio sottopone a un’analisi metricoformale la vasta raccolta di area estense nota come Canzoniere Costabili, individuando gli aspetti peculiari della personalità stilistica dell’autore, ancora ignoto, e delineando alcuni significativi mutamenti lungo il macrotesto. Il confronto serrato, e ricco di spunti sul piano intertestuale, con il modello petrarchesco ma anche con Giusto de’ Conti e con il Boiardo lirico, fa emergere il carattere sperimentale, eppure tutt’altro che inconsapevole, del petrarchismo quattrocentesco.
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Boccaccio (Decameron VI 7): la protagonista è una donna colta in adulterio che, condotta in tribunale, riesce con la propria sagacia a evitare la condanna a morte prevista dallo statuto del comune di Prato e a far modificare lo statuto... more
Boccaccio (Decameron VI 7): la protagonista è una donna colta in adulterio che, condotta in tribunale, riesce con la propria sagacia a evitare la condanna a morte prevista dallo statuto del comune di Prato e a far modificare lo statuto stesso. Nella critica si individuano posizioni molto diverse sull'interpretazione della novella: mentre secondo letture recenti Boccaccio evidenzierebbe i rischi insiti nell'esercizio dell'eloquenza e nella pratica giuridica, il contributo intende mostrare che la novella mette in scena un meccanismo sociale di ripensamento e adattamento delle norme alle diverse circostanze. Grazie al discorso di Filippa, che culmina in una battuta estremamente arguta, la comunità di Prato si rende conto della necessità di modificare la legge, sostituendo al rispetto inflessibile di principi astratti un diritto fondato sul riconoscimento di inclinazioni naturali e sull'indulgenza nei confronti di errori umani. In questa come in altre novelle del Decameron, l'uso sagace della parola appare un potente fattore di trasformazione della società.
Il volume I “Sonetti et canzoni” di Iacopo Sannazaro raccoglie gli Atti del XVIII Convegno internazionale di Letteratura italiana “Gennaro Barbarisi”, tenutosi a Gargnano del Garda il 20-21 settembre 2018. Attraverso prospettive e punti... more
Il volume I “Sonetti et canzoni” di Iacopo Sannazaro raccoglie gli Atti del XVIII Convegno internazionale di Letteratura italiana “Gennaro Barbarisi”, tenutosi a Gargnano del Garda il 20-21 settembre 2018. Attraverso prospettive e punti di vista diversi, i contributi qui raccolti mostrano i frutti delle ricerche piu recenti e aggiornate intorno a un’opera che svolse un ruolo fondamentale nello sviluppo della lirica rinascimentale e che e ora oggetto di un rinnovato interesse e di un intenso dibattito.
Con la collaborazione e il sostegno del Comune di Scandiano, il Centro Studi Matteo Maria Boiardo bandisce il premio biennale "Matteo Maria Boiardo" che sarà assegnato ad una tesi di laurea, di laurea specialistica o di dottorato discussa... more
Con la collaborazione e il sostegno del Comune di Scandiano, il Centro Studi Matteo Maria Boiardo bandisce il premio biennale "Matteo Maria Boiardo" che sarà assegnato ad una tesi di laurea, di laurea specialistica o di dottorato discussa negli a.a. 2018-2019 e 2019-2020, al fine di valorizzare e riconoscere pubblicamente l'impegno di giovani studiosi che si siano dedicati a ricerche storiche e filologiche su Boiardo e la cultura Estense coeva.
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Il saggio esamina l'importante monografia di Tiziano Zanato per mettere in luce le principali novità emerse negli studi boiardeschi degli ultimi decenni e avanzare alcune ipotesi su problemi ancora aperti o che si aprono proprio a seguito... more
Il saggio esamina l'importante monografia di Tiziano Zanato per mettere in luce le principali novità emerse negli studi boiardeschi degli ultimi decenni e avanzare alcune ipotesi su problemi ancora aperti o che si aprono proprio a seguito di queste novità.
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L’articolo si concentra sull’edizione delle Carte de triomphi (i cosiddetti Tarocchi) e delle Pastorale curata da Antonia Tissoni Benvenuti e da Cristina Montagnani per la collana delle opere complete di Matteo Maria Boiardo. L’analisi... more
L’articolo si concentra sull’edizione delle Carte de triomphi (i cosiddetti Tarocchi) e delle Pastorale curata da Antonia Tissoni Benvenuti e da Cristina Montagnani per la collana delle opere complete di Matteo Maria Boiardo. L’analisi approfondita della prima opera permette di evidenziare alcuni fenomeni prosodici che sono lontani dalle consuetudini di Boiardo lungo tutta la sua produzione e di revocare quindi la paternità ormai tradizionale; sulla base di numerosi riscontri viene avanzata invece l’ipotesi dell’attribuzione a Niccolò da Correggio. Nella seconda parte si riflette sulle egloghe volgari, soffermandosi su alcune tendenze metrico-sintattiche e formali tipiche di Boiardo, su questioni interpretative e sui rapporti delle Pastorale con la tradizione volgare lirica e bucolica.

The paper focuses on the edition of Carte de triomphi (the so-called Tarocchi) and Pastorale prepared by Antonia Tissoni Benvenuti and Cristina Montagnani for Matteo Maria Boiardo’s complete works. A thorough scrutiny of the first work allows to highlight some prosodic features which are very far from Boiardo’s habits and to reject his long-standing authorship; on the other hand many literary contacts suggest that the Carte can be likely attributed to Niccolò da Correggio. The second part of the paper is dedicated to the vernacular eglogues and draws attention to some peculiar metrical-syntactical patterns and stylistic elements, to some exegetical issues and to the relations between Boiardo’s Pastorale and the lyrical and pastoral vernacular tradition.
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Attraverso una rilettura de I frammenti dell’anima di Santagata, l’articolo si sofferma su alcuni nodi nel dibattito sul Canzoniere: la dimensione macrotestuale come forma sostanziale della lirica petrarchesca; la redazione Correggio,... more
Attraverso una rilettura de I frammenti dell’anima di Santagata, l’articolo si sofferma su alcuni nodi nel dibattito sul Canzoniere: la dimensione macrotestuale come forma sostanziale della lirica petrarchesca; la redazione Correggio, fantasma filologico a cui note considerazioni critiche e alcune altre qui avanzate permettono di dare consistenza; l’interpretazione di segnali strutturali e simbolici presenti nel Canzoniere; il tentativo di Petrarca di dissimulare il rapporto con Dante.
L’articolo è dedicato al capitolo Or che la terra di bei fiori è piena, attribuito ad Ariosto dall’ed. Fatini, ma assegnato da un manoscritto a Tebaldeo, come segnalato da Paola Vecchi Galli. Il saggio mette in luce come prestiti da... more
L’articolo è dedicato al capitolo Or che la terra di bei fiori è piena, attribuito ad Ariosto dall’ed. Fatini, ma assegnato da un manoscritto a Tebaldeo, come segnalato da Paola Vecchi Galli. Il saggio mette in luce come prestiti da Petrarca, Saviozzo, Giusto de’ Conti, Boiardo si fondano in un tipico prodotto della ‘poesia cortigiana’ e si concentra sui legami con il corpus volgare di Tebaldeo, che essendo influenzato dagli stessi modelli e in particolare dal Boiardo lirico ne è il probabile autore.
Nella prima parte il saggio si concentra sui problemi di ordinamento dei sonetti di Dino Frescobaldi, mostrando come una proposta di Borriero sulla fascicolazione del Chigiano comporti una quasi perfetta coincidenza tra la disposizione... more
Nella prima parte il saggio si concentra sui problemi di ordinamento dei sonetti di Dino Frescobaldi, mostrando come una proposta di Borriero sulla fascicolazione del Chigiano comporti una quasi perfetta coincidenza tra la disposizione dello stesso ms. e quella del Trivulziano e evidenziando la presenza di forti connessioni e rispondenze tra i dodici sonetti disposti nello stesso modo nei due codici. Nella seconda parte l'articolo prende in considerazione una canzone adespota nel Chigiano spesso annessa alle dubbie di Frescobaldi, mettendo in luce l'esistenza di notevoli connessioni tra questo testo e la prima canzone attribuita a Dino, così come tra le successive canzoni dello stesso poeta, e gli elementi in comune tra Amore, i' veggio ben e il corpus di Frescobaldi
in “Stilistica e metrica italiana”, 8 (2008), pp. 1-58.
in Estravaganti, disperse, apocrifi petrarcheschi. Atti del Convegno di Gargnano del Garda (25-27 settembre 2006), a cura di Claudia Berra e Paola Vecchi Galli, Bologna, Cisalpino, 2007, pp. 419-50.
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It's the Introduction to a new periodical devoted to the tradition of the Italian novella (from the Thirteenth to the Seventeenth century) and its widespread diffusion throughout Europe.
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