Dottore di Ricerca in Filologia Classica e cultrice della materia in Lingua e Letteratura latina (L-FIL-LET/04) presso l'Università degli Studi di Napoli 'Federico II'. Docente di ruolo di Lingua e Letteratura italiana e Lingua e Letteratura latina presso il Liceo Statale 'Ischia'. Email: aledimeglio88@hotmail.it
Il terzo numero della rivista annuale online Una/Κοινῇ si propone di riflettere su una tematica i... more Il terzo numero della rivista annuale online Una/Κοινῇ si propone di riflettere su una tematica intrinsecamente ricca di spunti di riflessione e tale da essere fecondo oggetto di ricerche sia sincroniche che diacroniche: La favola e gli elementi favolistici nella letteratura antica, moderna e contemporanea: viaggî letterarî, tra sincronia e diacronia. Anche per la sezione monografica del terzo numero è parso opportuno optare per una tematica tale da coinvolgere diverse discipline (letteratura, filologia, linguistica), al fine di promuovere una riflessione critica che – partendo dalla solida conoscenza della bibliografia esistente (di cui si offre uno specimen, senza alcuna pretesa di esaustività) e spaziando dall’antico al moderno, al contemporaneo – sappia produrre contributi innovativi ed originali sul tema. Suddetto tema ‘favolistico’ si presta ad essere ‘declinato’ in vari modi, sia a livello contenutistico che a livello metodologico. Saranno privilegiati i contributi che svilupperanno il tema proposto in prospettiva diacronica. Saranno ben accetti anche tutti i contributi che mirino ad indagare il tema proposto in relazione - al solo àmbito classico (letteratura greca; letteratura latina; filologia classica); - alla ricezione antica del tema (riusi, riscritture, rifunzionalizzazioni del tema nella stessa letteratura classica, sino all’epoca tardo-antica e bizantina); - alla ricezione del tema nella letteratura italiana moderna e contemporanea anche con rimandi ad altri linguaggi e generi artistici. I contributi dovranno pervenire in redazione entro il 31 luglio 2022 e non dovranno superare la lunghezza di 50.000 battute (note e spazi inclusi e bibliografia esclusa).
The third issue of the annual online journal Una / Κοινῇ aims to reflect on a fruitful theme both from a synchronic and diachronic research perspective: The fable and the fabulous elements in ancient, modern, and contemporary literature: literary journeys, between synchrony and diachrony. For the monographic section of the third issue, it seemed appropriate to opt for a theme that involves different disciplines (literature, philology, linguistics), in order to promote a critical reflection and produce innovative and original contributions on the theme. The intent of the call is to collect contributions that range from the ancient to the modern through the contemporary, while drawing upon the existing bibliography - of which a specimen is offered below, by no means exhaustive. The theme of “the fable” lends itself to different interpretations, both in terms of content and methodology. Contributions that develop the proposed theme in a diachronic perspective will be privileged. All those contributions that investigate the suggested topic in relation to the following aspects will also be welcomed: - the classical area only (Greek literature; Latin literature; classical philology); - the ancient reception of the theme (reuses, rewrites, re-functionalizations of the theme in classical literature up to the late ancient and Byzantine era); - the reception of the theme in modern and contemporary Italian literature with references to other languages and artistic genres. Contributions should be sent by July 31, 2022 and should not exceed 50,000 characters in length (notes and spaces included and references excluded).
Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea , 2021
Il secondo numero della rivista annuale online Una / Κοινῇ si propone di riflettere su una temati... more Il secondo numero della rivista annuale online Una / Κοινῇ si propone di riflettere su una tematica feconda e pluri-prospettica, funzionale ad indagini di tipo sia sincronico che diacronico: Voci, o silenzi: il suono della parola e la parola negata. Il tema prescelto non solo si presta a un’indagine trasversale, capace di coinvolgere molteplici discipline (dalla letteratura, alla filologia, alla linguistica), ma intende perseguire una riflessione critica che, se da una parte tiene conto della bibliografia esistente sul tema (di cui si propone – nella chiusa della presente Call – uno specimen, senza alcuna pretesa di esaustività), dall’altra si pone l’obiettivo di ampliare la ricerca con contributi innovativi ed originali, che siano in grado di estendere il campo di indagine dall’antico al moderno e/o al contemporaneo. Le angolazioni da cui il tema può essere indagato sono molteplici, come molteplici potranno essere gli approcci metodologici e d’indagine. Saranno privilegiati i contributi che svilupperanno il tema proposto in prospettiva diacronica. Saranno ben accetti anche tutti i contributi che mirino ad indagare il topic proposto in relazione - al solo àmbito classico (letteratura greca; letteratura latina; filologia classica); - alla ricezione antica del tema (riusi, riscritture, rifunzionalizzazioni del tema nella stessa letteratura classica, sino all’epoca tardo-antica e bizantina); - alla ricezione del tema nella letteratura italiana moderna e contemporanea anche con rimandi ad altri linguaggi e generi artistici.
The second issue of the annual online journal ‘Una / Κοινῇ’ aims to reflect on a fruitful and multi-perspective theme, functional to both synchronic and diachronic investigations: Voices, or silences: the sound of the word and the denied word. The theme not only lends itself to a transversal investigation, capable of involving multiple disciplines (from literature, to philology and linguistics), but also intends to pursue a broad-reaching critical reflection. If, on the one hand, it draws upon existing literature on the topic (of which a specimen is provided in the closing of this Call, without any claim to be exhaustive), on the other, it aims to expand the research area through innovative and original contributions, able to extend the field of investigation from ancient to modern and/or contemporary. The perspectives from which the topic can be investigated are many, as many are the possible methodological approaches. Contributions that develop the proposed theme in a diachronic perspective will be privileged. All those contributions that investigate the suggested topic in relation to the following aspects will also be welcomed: - the classical area only (Greek literature; Latin literature; classical philology); - the ancient reception of the theme (reuses, rewrites, re-functionalizations of the theme in classical literature up to the late ancient and Byzantine era); - the reception of the theme in modern and contemporary Italian literature with references to other languages and artistic genres.
Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea, 2020
Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana mode... more Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea intende indagare il mondo classico da molteplici punti di vista (linguistico, letterario, filologico), saldando la prospettiva classica e quella moderna e contemporanea in un'ottica interdisciplinare e promuovendo un dibattito vivo e ricco di spunti. La rivista si propone, infatti, di favorire una riflessione diacronica e sincronica, teorica e metodologica, che possa muoversi lungo un’ampia linea del tempo, ed accoglie contributi che interessino sia il mondo classico sia la sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea, privilegiando i paper intersettoriali e intertestuali senza restrizioni di metodologie e di analisi. Sono, altresì, ben accetti i contributi sulla ricezione dell’antico in epoca tardoantica e bizantina (http://unakoine.it/index.php/unaK).
Una / Κοινῇ - Journal of Classical Studies and their Reception in Modern and Contemporary Italian Literature intends to investigate the classical world from multiple viewpoints (linguistic, literary, philological), by combining the classical, modern and contemporary with an interdisciplinary perspective and simultaneously promoting a lively and fruitful debate. The journal aims to favor a diachronic and synchronic, theoretical and methodological reflection, which can move along a broad timeline. With these premises in mind, the journal welcomes contributions that concern both the classical world and its reception in modern and contemporary Italian literature, thus favoring intersectional and intertextual papers without restrictions of methodologies and analysis. Contributions on the reception of the antique in Late Antiquity and the Byzantine Era will also be welcomed (http://unakoine.it/index.php/unaK).
El artículo reflexiona sobre la función de las citas de Pacuvio en De divinatione de Cicerón, en ... more El artículo reflexiona sobre la función de las citas de Pacuvio en De divinatione de Cicerón, en div. 1, 24; 29; 81; 131 y 2, 133. El discurso poético trazado por el de Arpino parece trazar un proceso paralelo al de la prosa, cumpliendo el propósito racionalista –típicamente ciceroniano –de educar a su audiencia en la reflexión y la búsqueda de la verdad con consecuencias evidentes e importantes en la formación del buen civis.La ocasión brinda la oportunidad de investigar el uso de versos de Pacuvio en autores posteriores, reconstruyendo sumariamente la fortuna del tragediógrafo presuntamente en deuda con la tradición de Cicerón.
The translation, semantically faithful but lexically imprecise, of the 'Agamennone' by Ottie... more The translation, semantically faithful but lexically imprecise, of the 'Agamennone' by Ottieri, aims to bring out a "human feeling" of tragic characters often veiled by the granite mythological and literary face. The character of Clytemnestra and the Chorus express their humanity several times, which Ottieri brings to the attention of the reader through a translation that highlights the strong pathetic nature. The comparison between the original text and Ottieri's lexical choices (a few explanatory examples) serves to understand the translator's point of view. The choice of the 'Agamemnon' is revealed, perhaps, as well as literary, a political choice at a historical moment, the 1944 (the year in which Ottieri last translated) of strong confusion and political disorientation. The tragedy is a reflection of a current situation, that of Ottieri, all to be investigated and re-founded in the light of greater awareness and renewed input.
LEXIS - Poetica, retorica e comunicazione nella tradizione classica, 2019
The present paper reviews the Ciceronian translations of the word συμπάθεια, which cannot be refe... more The present paper reviews the Ciceronian translations of the word συμπάθεια, which cannot be referred to the Latin language because of its semantic complexity. The συμπάθεια, or connection amongst those parts which the universe is made of, proved to be from the very beginning an historical concept dense of meaning and which was received by Latin with some issues, both conceptual and linguistic. Starting from De divinatione, the analysis goes through the corpus of Cicero’s work looking for translations, periphrasis or even those excerpts in which συμπάθεια is just mentioned. He often uses the expression contagio naturae; other times he opts for concentus / consensus / coniunctio naturae; and eventually even convenientia et coniunctio naturae, are used to take just the most common forms. Each of them is not only a translational ordeal, but an accurate choice related to the context in which the word is used. The different translations, even though dissimilar and associated with the author’s apparent linguistic uncertainty, attest a careful lexical research of Cicero aiming at coping with the Latin translation of συμπάθεια in a punctual and as accurate as possible way. Thus the present paper is structured as it follows: it analyzes the various expressions used by Cicero, and insert them in their Latin context by confronting it, where possible, with the related Greek one. This results in a study which highlights both the already known Cicero abilities of vertere in Latin and the equally known difficulties of Latin of adapting itself to Greek’s density and meaningfulness.
Parole Rubate - Rivista internazionale di studi sulla citazione , 2019
Divenuto rapidamente un topos letterario, il verso di Ennio utinam ne in nemore Pelio designa que... more Divenuto rapidamente un topos letterario, il verso di Ennio utinam ne in nemore Pelio designa quegli avvenimenti che sono accaduti ma che si sperava non accadessero, date le conseguenze che hanno prodotto nel tempo. Cicerone più volte inserisce il verso all’interno delle sue opere e in ciascun caso la citazione ottempera a una funzione ben determinata, che muta a seconda del contesto in cui è inserita: da strumento di difesa contro le accuse, ad argumentum longius repetitum delle scuole di retorica, fino all’uso parodico in cui si confuta la teoria causale di Crisippo.
Rapidly become a literary topos, Ennius’s line utinam ne in nemore Pelio refers to certain events one wished had not unfolded, given the far-reaching consequences they had. In his works, Cicero quotes Ennius’s line repeatedly. Depending on the context, this citation has different functions: it is either used as a means of defence against accusations, or as argumentum longius repetitum in the schools of rhetoric, or as a parodic way to confute Chrysippus’s causal theory.
La storia in fin dei conti è imprevedibile. Fortuna e merito non sempre vanno di pari passo: bast... more La storia in fin dei conti è imprevedibile. Fortuna e merito non sempre vanno di pari passo: basti pensare a tutti i sapienti e gli scrittori ai quali il tempo non ha concesso collettiva memoria. Si possono citare, a titolo d’esempio, i tanti eruditi che nel Settecento si dedicarono, con paziente e sistematica operosità, a catalogare e raccogliere materiali dei secoli precedenti; gli ermeneuti le cui interpretazioni hanno costituito il fondamento di un diffuso costume critico; gli scrittori le cui pagine, tralasciate da pubblico e critica, attendono una lettura più attenta perché si sprigioni la loro voce di significato. Il pregio di queste umbratili, evanescenti figure di dotti e di poeti è spesso trascurato, o respinto ai margini, dai manuali di storia della letteratura italiana, e si annida in rari contributi editi presso riviste scientifiche, quasi mai accessibili a chi non sia uno specialista. Tuttavia, il frutto di tanto impegno, per quanto in genere misconosciuto, rappresenta un lascito che non va trascurato. Un adagio sentenzia: ad impossibilia nemo tenetur, ma un altro – altrettanto incisivo – risponde: nihil dulcius quam ommia scire. Dare voce a tutti i ‘dimenticati’ è proposito di certo irrealizzabile, forse addirittura inappropriato: il tempo, infatti, ha una sua imponderabile saggezza nello stabilire ciò che deve restare e ciò che può disperdersi. Accade però – neppure troppo raramente, e a causa delle infinite variabili e combinazioni della storia – che ‘il meccanismo s’inceppi’, e che validi autori siano condannati a una sorta di confino ermeneutico solo perché un ostacolo si è frapposto tra il loro merito e la fortuna che avrebbe dovuto accompagnarlo. In alcuni casi è relativamente semplice esaminare in che cosa sia consistito tale ostacolo; in altri casi più arduo. Con questo numero non tentiamo di sondare l’insondabile. Più modestamente, con questo numero vorremmo espandere la nostra conoscenza spingendoci in alcuni anfratti oscuri, talvolta riscattando dall’oblio un nome, un’occasione di cultura, talaltra evidenziando un episodio, un merito, una peculiarità tematica o stilistica. Perché più si conosce, più – in un modo o nell’altro – si offre un servizio. E l’intento di servire è insito in chiunque si definisca studioso. Perché lo studio è desiderio, ma la scoperta è servizio. (ANTONELLO FABIO CATERINO – FRANCESCA FAVARO)
FRI - Filologia Risorse Informatiche. Carnet de recherche and online journal – Italian Digital Humanities, 2019
Piccolo vademecum sull'uso di Brepolis, database latino per la consultazione e la ricerca. Essend... more Piccolo vademecum sull'uso di Brepolis, database latino per la consultazione e la ricerca. Essendo sempre più attuale l'associazione tra tradizione e innovazione, nonché tra discipline, anche classiche, e strumenti informatici, la Guida qui proposta intende servire chi si approccia con curiosità alla scoperta dei mezzi offerti dal nostro secolo per meglio finalizzare e ottimizzare la propria ricerca.
Breve Guida all'uso di 'Lexicon', un software di analisi testuale e di comparazione testi, adatto... more Breve Guida all'uso di 'Lexicon', un software di analisi testuale e di comparazione testi, adatto per chi si dedichi allo studio qualitativo e quantitativo del testo. Il tutorial, che si propone di mostrarne il potenziale, si inserisce nel neo-progetto DHow - Digital Humanities How: un database e piattaforma interattiva di problem solving, che intende offrire agli utenti, di volta in volta, tutorial relativi ai software più usati nell'ambito della ricerca umanistica.
Il classicismo si instaura laddove una serie di temi, forme, concetti, istanze, diventano di uso ... more Il classicismo si instaura laddove una serie di temi, forme, concetti, istanze, diventano di uso comune e continuo, trasversalmente al tempo. L'originalità dunque, più che nel creare novità orfane e fini a sé stesse, sta nell'utilizzare sapienti connessioni tra ciò che si è ereditato, seguendo-in teoria e in pratica-l'esempio dell'oraziana callida iunctura. Per il numero 2/2019 chiediamo agli studiosi interessati di riflettere sul concetto di classico nel riuso di un passato prossimo e di palingenesi nel recupero di un passato remoto e malinconicamente sepolto tra le spire del tempo. Saranno benvenuti gli studi di fortuna dei classici-antichi e moderni-nella letteratura italiana, secondo la chiave di lettura offerta. I saggi-redatti secondo una scrupolosa attenzione alle norme editoriali presenti sulla home di Kepos-dovranno essere consegnati entro il 15/12/2019 all'indirizzo redazione@keposrivista.it.
Il primo volume della collana Antiquitates indaga, da una prospettiva prevalentemente filologica,... more Il primo volume della collana Antiquitates indaga, da una prospettiva prevalentemente filologica, le principali tematiche contenute nella più complessa opera ciceroniana, il De fato, senza rinunciare a importanti rimandi filosofici imprescindibili alla corretta interpretazione del testo. Si intrecciano, nell'opera, la prospettiva stoica, quella epicurea e la scettica, e si pone particolare attenzione a questioni nodali, come la teoria causale di Crisippo, il περὶ δυνατῶν ('sui possibili') di Diodoro Crono e il tertius motus di Epicuro, a cui si contrappone la posizione di Carneade e il concetto di libero arbitrio. Il volume si propone di indagare ciascuno di questi aspetti e di rivelare come, dietro a un'opera apparentemente filosofica, Cicerone nasconda un sotteso messaggio politico, diretto a Irzio, destinatario dell'opera, e, lato sensu, al civis romano.
Il primo volume della collana Antiquitates indaga, da una prospettiva prevalentemente filologica,... more Il primo volume della collana Antiquitates indaga, da una prospettiva prevalentemente filologica, le principali tematiche contenute nella più complessa opera ciceroniana, il De fato, senza rinunciare a importanti rimandi filosofici imprescindibili alla corretta interpretazione del testo. Si intrecciano, nell'opera, la prospettiva stoica, quella epicurea e la scettica, e si pone particolare attenzione a questioni nodali, come la teoria causale di Crisippo, il περὶ δυνατῶν ('sui possibili') di Diodoro Crono e il tertius motus di Epicuro, a cui si contrappone la posizione di Carneade e il concetto di libero arbitrio. Il volume si propone di indagare ciascuno di questi aspetti e di rivelare come, dietro a un'opera apparentemente filosofica, Cicerone nasconda un sotteso messaggio politico, diretto a Irzio, destinatario dell'opera, e, lato sensu, al civis romano.
Glossario di Informatica Umanistica volto a un uso pratico e didattico. Suo intento è di esplorar... more Glossario di Informatica Umanistica volto a un uso pratico e didattico. Suo intento è di esplorare la neo-terra dell'Informatica - da una prospettiva prevalentemente umanistica - e di capirne il potenziale per gli studi letterari, chiarendo la semantica di termini tecnici del settore informatico e filologico, nonché l'associazione di discipline - erroneamente - considerate estranee.
Glodium (Glossario di Informatica Umanistica), 2019
GlodIUm - Glossario di Informatica Umanistica
a cura di A. F. Caterino, M. Bolpagni, M. Petolicch... more GlodIUm - Glossario di Informatica Umanistica a cura di A. F. Caterino, M. Bolpagni, M. Petolicchio, A. Di Meglio, V. Vozza, Al Segno di Fileta, Ururi 2019 IBSN 978-88-32173031 -------------------- Si pubblicano in questa sede esclusivamente le voces da me curate per suddetto volume.
Il terzo numero della rivista annuale online Una/Κοινῇ si propone di riflettere su una tematica i... more Il terzo numero della rivista annuale online Una/Κοινῇ si propone di riflettere su una tematica intrinsecamente ricca di spunti di riflessione e tale da essere fecondo oggetto di ricerche sia sincroniche che diacroniche: La favola e gli elementi favolistici nella letteratura antica, moderna e contemporanea: viaggî letterarî, tra sincronia e diacronia. Anche per la sezione monografica del terzo numero è parso opportuno optare per una tematica tale da coinvolgere diverse discipline (letteratura, filologia, linguistica), al fine di promuovere una riflessione critica che – partendo dalla solida conoscenza della bibliografia esistente (di cui si offre uno specimen, senza alcuna pretesa di esaustività) e spaziando dall’antico al moderno, al contemporaneo – sappia produrre contributi innovativi ed originali sul tema. Suddetto tema ‘favolistico’ si presta ad essere ‘declinato’ in vari modi, sia a livello contenutistico che a livello metodologico. Saranno privilegiati i contributi che svilupperanno il tema proposto in prospettiva diacronica. Saranno ben accetti anche tutti i contributi che mirino ad indagare il tema proposto in relazione - al solo àmbito classico (letteratura greca; letteratura latina; filologia classica); - alla ricezione antica del tema (riusi, riscritture, rifunzionalizzazioni del tema nella stessa letteratura classica, sino all’epoca tardo-antica e bizantina); - alla ricezione del tema nella letteratura italiana moderna e contemporanea anche con rimandi ad altri linguaggi e generi artistici. I contributi dovranno pervenire in redazione entro il 31 luglio 2022 e non dovranno superare la lunghezza di 50.000 battute (note e spazi inclusi e bibliografia esclusa).
The third issue of the annual online journal Una / Κοινῇ aims to reflect on a fruitful theme both from a synchronic and diachronic research perspective: The fable and the fabulous elements in ancient, modern, and contemporary literature: literary journeys, between synchrony and diachrony. For the monographic section of the third issue, it seemed appropriate to opt for a theme that involves different disciplines (literature, philology, linguistics), in order to promote a critical reflection and produce innovative and original contributions on the theme. The intent of the call is to collect contributions that range from the ancient to the modern through the contemporary, while drawing upon the existing bibliography - of which a specimen is offered below, by no means exhaustive. The theme of “the fable” lends itself to different interpretations, both in terms of content and methodology. Contributions that develop the proposed theme in a diachronic perspective will be privileged. All those contributions that investigate the suggested topic in relation to the following aspects will also be welcomed: - the classical area only (Greek literature; Latin literature; classical philology); - the ancient reception of the theme (reuses, rewrites, re-functionalizations of the theme in classical literature up to the late ancient and Byzantine era); - the reception of the theme in modern and contemporary Italian literature with references to other languages and artistic genres. Contributions should be sent by July 31, 2022 and should not exceed 50,000 characters in length (notes and spaces included and references excluded).
Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea , 2021
Il secondo numero della rivista annuale online Una / Κοινῇ si propone di riflettere su una temati... more Il secondo numero della rivista annuale online Una / Κοινῇ si propone di riflettere su una tematica feconda e pluri-prospettica, funzionale ad indagini di tipo sia sincronico che diacronico: Voci, o silenzi: il suono della parola e la parola negata. Il tema prescelto non solo si presta a un’indagine trasversale, capace di coinvolgere molteplici discipline (dalla letteratura, alla filologia, alla linguistica), ma intende perseguire una riflessione critica che, se da una parte tiene conto della bibliografia esistente sul tema (di cui si propone – nella chiusa della presente Call – uno specimen, senza alcuna pretesa di esaustività), dall’altra si pone l’obiettivo di ampliare la ricerca con contributi innovativi ed originali, che siano in grado di estendere il campo di indagine dall’antico al moderno e/o al contemporaneo. Le angolazioni da cui il tema può essere indagato sono molteplici, come molteplici potranno essere gli approcci metodologici e d’indagine. Saranno privilegiati i contributi che svilupperanno il tema proposto in prospettiva diacronica. Saranno ben accetti anche tutti i contributi che mirino ad indagare il topic proposto in relazione - al solo àmbito classico (letteratura greca; letteratura latina; filologia classica); - alla ricezione antica del tema (riusi, riscritture, rifunzionalizzazioni del tema nella stessa letteratura classica, sino all’epoca tardo-antica e bizantina); - alla ricezione del tema nella letteratura italiana moderna e contemporanea anche con rimandi ad altri linguaggi e generi artistici.
The second issue of the annual online journal ‘Una / Κοινῇ’ aims to reflect on a fruitful and multi-perspective theme, functional to both synchronic and diachronic investigations: Voices, or silences: the sound of the word and the denied word. The theme not only lends itself to a transversal investigation, capable of involving multiple disciplines (from literature, to philology and linguistics), but also intends to pursue a broad-reaching critical reflection. If, on the one hand, it draws upon existing literature on the topic (of which a specimen is provided in the closing of this Call, without any claim to be exhaustive), on the other, it aims to expand the research area through innovative and original contributions, able to extend the field of investigation from ancient to modern and/or contemporary. The perspectives from which the topic can be investigated are many, as many are the possible methodological approaches. Contributions that develop the proposed theme in a diachronic perspective will be privileged. All those contributions that investigate the suggested topic in relation to the following aspects will also be welcomed: - the classical area only (Greek literature; Latin literature; classical philology); - the ancient reception of the theme (reuses, rewrites, re-functionalizations of the theme in classical literature up to the late ancient and Byzantine era); - the reception of the theme in modern and contemporary Italian literature with references to other languages and artistic genres.
Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea, 2020
Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana mode... more Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea intende indagare il mondo classico da molteplici punti di vista (linguistico, letterario, filologico), saldando la prospettiva classica e quella moderna e contemporanea in un'ottica interdisciplinare e promuovendo un dibattito vivo e ricco di spunti. La rivista si propone, infatti, di favorire una riflessione diacronica e sincronica, teorica e metodologica, che possa muoversi lungo un’ampia linea del tempo, ed accoglie contributi che interessino sia il mondo classico sia la sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea, privilegiando i paper intersettoriali e intertestuali senza restrizioni di metodologie e di analisi. Sono, altresì, ben accetti i contributi sulla ricezione dell’antico in epoca tardoantica e bizantina (http://unakoine.it/index.php/unaK).
Una / Κοινῇ - Journal of Classical Studies and their Reception in Modern and Contemporary Italian Literature intends to investigate the classical world from multiple viewpoints (linguistic, literary, philological), by combining the classical, modern and contemporary with an interdisciplinary perspective and simultaneously promoting a lively and fruitful debate. The journal aims to favor a diachronic and synchronic, theoretical and methodological reflection, which can move along a broad timeline. With these premises in mind, the journal welcomes contributions that concern both the classical world and its reception in modern and contemporary Italian literature, thus favoring intersectional and intertextual papers without restrictions of methodologies and analysis. Contributions on the reception of the antique in Late Antiquity and the Byzantine Era will also be welcomed (http://unakoine.it/index.php/unaK).
El artículo reflexiona sobre la función de las citas de Pacuvio en De divinatione de Cicerón, en ... more El artículo reflexiona sobre la función de las citas de Pacuvio en De divinatione de Cicerón, en div. 1, 24; 29; 81; 131 y 2, 133. El discurso poético trazado por el de Arpino parece trazar un proceso paralelo al de la prosa, cumpliendo el propósito racionalista –típicamente ciceroniano –de educar a su audiencia en la reflexión y la búsqueda de la verdad con consecuencias evidentes e importantes en la formación del buen civis.La ocasión brinda la oportunidad de investigar el uso de versos de Pacuvio en autores posteriores, reconstruyendo sumariamente la fortuna del tragediógrafo presuntamente en deuda con la tradición de Cicerón.
The translation, semantically faithful but lexically imprecise, of the 'Agamennone' by Ottie... more The translation, semantically faithful but lexically imprecise, of the 'Agamennone' by Ottieri, aims to bring out a "human feeling" of tragic characters often veiled by the granite mythological and literary face. The character of Clytemnestra and the Chorus express their humanity several times, which Ottieri brings to the attention of the reader through a translation that highlights the strong pathetic nature. The comparison between the original text and Ottieri's lexical choices (a few explanatory examples) serves to understand the translator's point of view. The choice of the 'Agamemnon' is revealed, perhaps, as well as literary, a political choice at a historical moment, the 1944 (the year in which Ottieri last translated) of strong confusion and political disorientation. The tragedy is a reflection of a current situation, that of Ottieri, all to be investigated and re-founded in the light of greater awareness and renewed input.
LEXIS - Poetica, retorica e comunicazione nella tradizione classica, 2019
The present paper reviews the Ciceronian translations of the word συμπάθεια, which cannot be refe... more The present paper reviews the Ciceronian translations of the word συμπάθεια, which cannot be referred to the Latin language because of its semantic complexity. The συμπάθεια, or connection amongst those parts which the universe is made of, proved to be from the very beginning an historical concept dense of meaning and which was received by Latin with some issues, both conceptual and linguistic. Starting from De divinatione, the analysis goes through the corpus of Cicero’s work looking for translations, periphrasis or even those excerpts in which συμπάθεια is just mentioned. He often uses the expression contagio naturae; other times he opts for concentus / consensus / coniunctio naturae; and eventually even convenientia et coniunctio naturae, are used to take just the most common forms. Each of them is not only a translational ordeal, but an accurate choice related to the context in which the word is used. The different translations, even though dissimilar and associated with the author’s apparent linguistic uncertainty, attest a careful lexical research of Cicero aiming at coping with the Latin translation of συμπάθεια in a punctual and as accurate as possible way. Thus the present paper is structured as it follows: it analyzes the various expressions used by Cicero, and insert them in their Latin context by confronting it, where possible, with the related Greek one. This results in a study which highlights both the already known Cicero abilities of vertere in Latin and the equally known difficulties of Latin of adapting itself to Greek’s density and meaningfulness.
Parole Rubate - Rivista internazionale di studi sulla citazione , 2019
Divenuto rapidamente un topos letterario, il verso di Ennio utinam ne in nemore Pelio designa que... more Divenuto rapidamente un topos letterario, il verso di Ennio utinam ne in nemore Pelio designa quegli avvenimenti che sono accaduti ma che si sperava non accadessero, date le conseguenze che hanno prodotto nel tempo. Cicerone più volte inserisce il verso all’interno delle sue opere e in ciascun caso la citazione ottempera a una funzione ben determinata, che muta a seconda del contesto in cui è inserita: da strumento di difesa contro le accuse, ad argumentum longius repetitum delle scuole di retorica, fino all’uso parodico in cui si confuta la teoria causale di Crisippo.
Rapidly become a literary topos, Ennius’s line utinam ne in nemore Pelio refers to certain events one wished had not unfolded, given the far-reaching consequences they had. In his works, Cicero quotes Ennius’s line repeatedly. Depending on the context, this citation has different functions: it is either used as a means of defence against accusations, or as argumentum longius repetitum in the schools of rhetoric, or as a parodic way to confute Chrysippus’s causal theory.
La storia in fin dei conti è imprevedibile. Fortuna e merito non sempre vanno di pari passo: bast... more La storia in fin dei conti è imprevedibile. Fortuna e merito non sempre vanno di pari passo: basti pensare a tutti i sapienti e gli scrittori ai quali il tempo non ha concesso collettiva memoria. Si possono citare, a titolo d’esempio, i tanti eruditi che nel Settecento si dedicarono, con paziente e sistematica operosità, a catalogare e raccogliere materiali dei secoli precedenti; gli ermeneuti le cui interpretazioni hanno costituito il fondamento di un diffuso costume critico; gli scrittori le cui pagine, tralasciate da pubblico e critica, attendono una lettura più attenta perché si sprigioni la loro voce di significato. Il pregio di queste umbratili, evanescenti figure di dotti e di poeti è spesso trascurato, o respinto ai margini, dai manuali di storia della letteratura italiana, e si annida in rari contributi editi presso riviste scientifiche, quasi mai accessibili a chi non sia uno specialista. Tuttavia, il frutto di tanto impegno, per quanto in genere misconosciuto, rappresenta un lascito che non va trascurato. Un adagio sentenzia: ad impossibilia nemo tenetur, ma un altro – altrettanto incisivo – risponde: nihil dulcius quam ommia scire. Dare voce a tutti i ‘dimenticati’ è proposito di certo irrealizzabile, forse addirittura inappropriato: il tempo, infatti, ha una sua imponderabile saggezza nello stabilire ciò che deve restare e ciò che può disperdersi. Accade però – neppure troppo raramente, e a causa delle infinite variabili e combinazioni della storia – che ‘il meccanismo s’inceppi’, e che validi autori siano condannati a una sorta di confino ermeneutico solo perché un ostacolo si è frapposto tra il loro merito e la fortuna che avrebbe dovuto accompagnarlo. In alcuni casi è relativamente semplice esaminare in che cosa sia consistito tale ostacolo; in altri casi più arduo. Con questo numero non tentiamo di sondare l’insondabile. Più modestamente, con questo numero vorremmo espandere la nostra conoscenza spingendoci in alcuni anfratti oscuri, talvolta riscattando dall’oblio un nome, un’occasione di cultura, talaltra evidenziando un episodio, un merito, una peculiarità tematica o stilistica. Perché più si conosce, più – in un modo o nell’altro – si offre un servizio. E l’intento di servire è insito in chiunque si definisca studioso. Perché lo studio è desiderio, ma la scoperta è servizio. (ANTONELLO FABIO CATERINO – FRANCESCA FAVARO)
FRI - Filologia Risorse Informatiche. Carnet de recherche and online journal – Italian Digital Humanities, 2019
Piccolo vademecum sull'uso di Brepolis, database latino per la consultazione e la ricerca. Essend... more Piccolo vademecum sull'uso di Brepolis, database latino per la consultazione e la ricerca. Essendo sempre più attuale l'associazione tra tradizione e innovazione, nonché tra discipline, anche classiche, e strumenti informatici, la Guida qui proposta intende servire chi si approccia con curiosità alla scoperta dei mezzi offerti dal nostro secolo per meglio finalizzare e ottimizzare la propria ricerca.
Breve Guida all'uso di 'Lexicon', un software di analisi testuale e di comparazione testi, adatto... more Breve Guida all'uso di 'Lexicon', un software di analisi testuale e di comparazione testi, adatto per chi si dedichi allo studio qualitativo e quantitativo del testo. Il tutorial, che si propone di mostrarne il potenziale, si inserisce nel neo-progetto DHow - Digital Humanities How: un database e piattaforma interattiva di problem solving, che intende offrire agli utenti, di volta in volta, tutorial relativi ai software più usati nell'ambito della ricerca umanistica.
Il classicismo si instaura laddove una serie di temi, forme, concetti, istanze, diventano di uso ... more Il classicismo si instaura laddove una serie di temi, forme, concetti, istanze, diventano di uso comune e continuo, trasversalmente al tempo. L'originalità dunque, più che nel creare novità orfane e fini a sé stesse, sta nell'utilizzare sapienti connessioni tra ciò che si è ereditato, seguendo-in teoria e in pratica-l'esempio dell'oraziana callida iunctura. Per il numero 2/2019 chiediamo agli studiosi interessati di riflettere sul concetto di classico nel riuso di un passato prossimo e di palingenesi nel recupero di un passato remoto e malinconicamente sepolto tra le spire del tempo. Saranno benvenuti gli studi di fortuna dei classici-antichi e moderni-nella letteratura italiana, secondo la chiave di lettura offerta. I saggi-redatti secondo una scrupolosa attenzione alle norme editoriali presenti sulla home di Kepos-dovranno essere consegnati entro il 15/12/2019 all'indirizzo redazione@keposrivista.it.
Il primo volume della collana Antiquitates indaga, da una prospettiva prevalentemente filologica,... more Il primo volume della collana Antiquitates indaga, da una prospettiva prevalentemente filologica, le principali tematiche contenute nella più complessa opera ciceroniana, il De fato, senza rinunciare a importanti rimandi filosofici imprescindibili alla corretta interpretazione del testo. Si intrecciano, nell'opera, la prospettiva stoica, quella epicurea e la scettica, e si pone particolare attenzione a questioni nodali, come la teoria causale di Crisippo, il περὶ δυνατῶν ('sui possibili') di Diodoro Crono e il tertius motus di Epicuro, a cui si contrappone la posizione di Carneade e il concetto di libero arbitrio. Il volume si propone di indagare ciascuno di questi aspetti e di rivelare come, dietro a un'opera apparentemente filosofica, Cicerone nasconda un sotteso messaggio politico, diretto a Irzio, destinatario dell'opera, e, lato sensu, al civis romano.
Il primo volume della collana Antiquitates indaga, da una prospettiva prevalentemente filologica,... more Il primo volume della collana Antiquitates indaga, da una prospettiva prevalentemente filologica, le principali tematiche contenute nella più complessa opera ciceroniana, il De fato, senza rinunciare a importanti rimandi filosofici imprescindibili alla corretta interpretazione del testo. Si intrecciano, nell'opera, la prospettiva stoica, quella epicurea e la scettica, e si pone particolare attenzione a questioni nodali, come la teoria causale di Crisippo, il περὶ δυνατῶν ('sui possibili') di Diodoro Crono e il tertius motus di Epicuro, a cui si contrappone la posizione di Carneade e il concetto di libero arbitrio. Il volume si propone di indagare ciascuno di questi aspetti e di rivelare come, dietro a un'opera apparentemente filosofica, Cicerone nasconda un sotteso messaggio politico, diretto a Irzio, destinatario dell'opera, e, lato sensu, al civis romano.
Glossario di Informatica Umanistica volto a un uso pratico e didattico. Suo intento è di esplorar... more Glossario di Informatica Umanistica volto a un uso pratico e didattico. Suo intento è di esplorare la neo-terra dell'Informatica - da una prospettiva prevalentemente umanistica - e di capirne il potenziale per gli studi letterari, chiarendo la semantica di termini tecnici del settore informatico e filologico, nonché l'associazione di discipline - erroneamente - considerate estranee.
Glodium (Glossario di Informatica Umanistica), 2019
GlodIUm - Glossario di Informatica Umanistica
a cura di A. F. Caterino, M. Bolpagni, M. Petolicch... more GlodIUm - Glossario di Informatica Umanistica a cura di A. F. Caterino, M. Bolpagni, M. Petolicchio, A. Di Meglio, V. Vozza, Al Segno di Fileta, Ururi 2019 IBSN 978-88-32173031 -------------------- Si pubblicano in questa sede esclusivamente le voces da me curate per suddetto volume.
CAIS - Canadian Association fot Italian Studies , 2020
Session Title: La 'nevrosi' nella letteratura italiana tra Ottocento e Novecento
Il panel si pro... more Session Title: La 'nevrosi' nella letteratura italiana tra Ottocento e Novecento
Il panel si propone di indagare il tema della ‘nevrosi’ e della psicoanalisi nella letteratura italiana tra Ottocento e Novecento (da Svevo a Gadda, da Ottiero Ottieri a Giuseppe Berto, etc.) con l’intento di tracciarne una mappa e di penetrare le più profonde stratificazioni della psicologia degli autori e dei loro personaggi. Malinconia come ‘bile nera’ e/o ‘destino negativo’ (come voleva Verlaine) o malinconia come forma di elezioni artistica? L’indagine che si richiede è volta appunto ad approfondire il concetto di nevrosi, e da un punto di vista contenutistico e stilistico, nonché il suo rapporto tra vita e letteratura e si interroga sulle radici profonde del ‘male di vivere’ (politiche, storiche, sociali) in un’Italia protagonista delle due guerre, degli anni del boom economico e della crisi politica, fino agli anni contemporanei. Chiunque sia interessato a partecipare può inviare un abstract di 250 parole e una nota biobibliografica all’indirizzo e-mail dell’organizzatore, entro e non oltre il 28 febbraio 2020.
The panel aims to investigate the theme of 'neurosis' and psychoanalysis in Italian literature between the Nineteenth and Twentieth centuries (from Svevo to Gadda, from Ottiero Ottieri to Giuseppe Berto, etc.) with the aim of tracing a map and penetrating the deeper layers of the psychology of the authors and their characters. Melancholy as ‘black bile’ and / or ‘negative fate’ (as Verlaine wanted) or melancholy as a form of artistic election? The inquiry that is required is aimed precisely at deepening the concept of neurosis, and from a content and stylistic point of view, as well as its relationship between life and literature and questions the deep roots of the 'evil of living' (political, historical , social) in an Italy that is the protagonist of the two wars, the years of the economic boom and the political crisis, up to the contemporary years. Anyone interested in participating can send an abstract of 250 words and a bio-bibliographical note to the organizer's e-mail address, no later than February 28th 2020.
This paper aims to offer – without any pretense of exhaustiveness (in consideration of the immens... more This paper aims to offer – without any pretense of exhaustiveness (in consideration of the immense amount of bibliography) – some reflections on L’inconsolabile, the twelfth of Pavese’s Dialoghi con Leucò. The paper gives particular attention to the initial, exegetical ‘epigraph’, from which it tries to reflect on the classical fontes to which Pavese referred, showing how the recovery of classical tradition is in Pavese always accompanied by its reversal, based on the historical and autobiographical experience of the author. Parole-chiave: Pavese; Orfeo ne L’inconsolabile; (riscrittura del) mito; catabasi; destino.
Kepos 2/2019 (Anno II), La palingenesi del Classico
A cura di
Antonello Fabio Caterino
Francesca ... more Kepos 2/2019 (Anno II), La palingenesi del Classico A cura di Antonello Fabio Caterino Francesca Favaro Giovanna Battaglino Alessandra Di Meglio Alessia Marini
Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana mode... more Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea intende indagare il mondo classico da molteplici punti di vista (linguistico, letterario, filologico), saldando la prospettiva classica e quella moderna e contemporanea in un'ottica interdisciplinare e promuovendo un dibattito vivo e ricco di spunti. La rivista si propone, infatti, di favorire una riflessione diacronica e sincronica, teorica e metodologica, che possa muoversi lungo un’ampia linea del tempo, ed accoglie contributi che interessino sia il mondo classico sia la sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea, privilegiando i paper intersettoriali e intertestuali senza restrizioni di metodologie e di analisi. Sono, altresì, ben accetti i contributi sulla ricezione dell’antico in epoca tardoantica e bizantina (http://unakoine.it/index.php/unaK).
Una / Κοινῇ - Journal of Classical Studies and their Reception in Modern and Contemporary Italian Literature intends to investigate the classical world from multiple viewpoints (linguistic, literary, philological), by combining the classical, modern and contemporary with an interdisciplinary perspective and simultaneously promoting a lively and fruitful debate. The journal aims to favor a diachronic and synchronic, theoretical and methodological reflection, which can move along a broad timeline. With these premises in mind, the journal welcomes contributions that concern both the classical world and its reception in modern and contemporary Italian literature, thus favoring intersectional and intertextual papers without restrictions of methodologies and analysis. Contributions on the reception of the antique in Late Antiquity and the Byzantine Era will also be welcomed (http://unakoine.it/index.php/unaK).
Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea - 2020 (1), 2020
Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana mode... more Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea - 2020 (1) Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea intende indagare il mondo classico da molteplici punti di vista (linguistico, letterario, filologico), saldando la prospettiva classica e quella moderna e contemporanea in un'ottica interdisciplinare e promuovendo un dibattito vivo e ricco di spunti. La rivista si propone, infatti, di favorire una riflessione diacronica e sincronica, teorica e metodologica, che possa muoversi lungo un’ampia linea del tempo, ed accoglie contributi che interessino sia il mondo classico sia la sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea, privilegiando i paper intersettoriali e intertestuali senza restrizioni di metodologie e di analisi. Sono, altresì, ben accetti i contributi sulla ricezione dell’antico in epoca tardoantica e bizantina (http://unakoine.it/index.php/unaK).
Una / Κοινῇ - Journal of Classical Studies and their Reception in Modern and Contemporary Italian Literature intends to investigate the classical world from multiple viewpoints (linguistic, literary, philological), by combining the classical, modern and contemporary with an interdisciplinary perspective and simultaneously promoting a lively and fruitful debate. The journal aims to favor a diachronic and synchronic, theoretical and methodological reflection, which can move along a broad timeline. With these premises in mind, the journal welcomes contributions that concern both the classical world and its reception in modern and contemporary Italian literature, thus favoring intersectional and intertextual papers without restrictions of methodologies and analysis. Contributions on the reception of the antique in Late Antiquity and the Byzantine Era will also be welcomed (http://unakoine.it/index.php/unaK).
CFP IT "Voci, o Silenzi: il suono della parola e la parola negata" - Deadline: 31.07.2021, 2021
Il secondo numero della rivista annuale online Una / Κοινῇ si propone di riflettere su una temati... more Il secondo numero della rivista annuale online Una / Κοινῇ si propone di riflettere su una tematica feconda e pluri-prospettica, funzionale ad indagini di tipo sia sincronico che diacronico: Voci, o silenzi: il suono della parola e la parola negata. Il tema prescelto non solo si presta a un’indagine trasversale, capace di coinvolgere molteplici discipline (dalla letteratura, alla filologia, alla linguistica), ma intende perseguire una riflessione critica che, se da una parte tiene conto della bibliografia esistente sul tema (di cui si propone – nella chiusa della presente Call – uno specimen, senza alcuna pretesa di esaustività), dall’altra si pone l’obiettivo di ampliare la ricerca con contributi innovativi ed originali, che siano in grado di estendere il campo di indagine dall’antico al moderno e/o al contemporaneo. Le angolazioni da cui il tema può essere indagato sono molteplici, come molteplici potranno essere gli approcci metodologici e d’indagine. Saranno privilegiati i contributi che svilupperanno il tema proposto in prospettiva diacronica. Saranno ben accetti anche tutti i contributi che mirino ad indagare il topic proposto in relazione - al solo àmbito classico (letteratura greca; letteratura latina; filologia classica); - alla ricezione antica del tema (riusi, riscritture, rifunzionalizzazioni del tema nella stessa letteratura classica, sino all’epoca tardo-antica e bizantina); - alla ricezione del tema nella letteratura italiana moderna e contemporanea anche con rimandi ad altri linguaggi e generi artistici.
Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea - 2020 (1), 2020
Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana mode... more Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea - 2020 (1) Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea intende indagare il mondo classico da molteplici punti di vista (linguistico, letterario, filologico), saldando la prospettiva classica e quella moderna e contemporanea in un'ottica interdisciplinare e promuovendo un dibattito vivo e ricco di spunti. La rivista si propone, infatti, di favorire una riflessione diacronica e sincronica, teorica e metodologica, che possa muoversi lungo un’ampia linea del tempo, ed accoglie contributi che interessino sia il mondo classico sia la sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea, privilegiando i paper intersettoriali e intertestuali senza restrizioni di metodologie e di analisi. Sono, altresì, ben accetti i contributi sulla ricezione dell’antico in epoca tardoantica e bizantina (http://unakoine.it/index.php/unaK).
Una / Κοινῇ - Journal of Classical Studies and their Reception in Modern and Contemporary Italian Literature intends to investigate the classical world from multiple viewpoints (linguistic, literary, philological), by combining the classical, modern and contemporary with an interdisciplinary perspective and simultaneously promoting a lively and fruitful debate. The journal aims to favor a diachronic and synchronic, theoretical and methodological reflection, which can move along a broad timeline. With these premises in mind, the journal welcomes contributions that concern both the classical world and its reception in modern and contemporary Italian literature, thus favoring intersectional and intertextual papers without restrictions of methodologies and analysis. Contributions on the reception of the antique in Late Antiquity and the Byzantine Era will also be welcomed (http://unakoine.it/index.php/unaK).
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Anche per la sezione monografica del terzo numero è parso opportuno optare per una tematica tale da coinvolgere diverse discipline (letteratura, filologia, linguistica), al fine di promuovere una riflessione critica che – partendo dalla solida conoscenza della bibliografia esistente (di cui si offre uno specimen, senza alcuna pretesa di esaustività) e spaziando dall’antico al moderno, al contemporaneo – sappia produrre contributi innovativi ed originali sul tema.
Suddetto tema ‘favolistico’ si presta ad essere ‘declinato’ in vari modi, sia a livello contenutistico che a livello metodologico.
Saranno privilegiati i contributi che svilupperanno il tema proposto in prospettiva diacronica. Saranno ben accetti anche tutti i contributi che mirino ad indagare il tema proposto in relazione
- al solo àmbito classico (letteratura greca; letteratura latina; filologia classica);
- alla ricezione antica del tema (riusi, riscritture, rifunzionalizzazioni del tema nella stessa letteratura classica, sino all’epoca tardo-antica e bizantina);
- alla ricezione del tema nella letteratura italiana moderna e contemporanea anche con rimandi ad altri linguaggi e generi artistici.
I contributi dovranno pervenire in redazione entro il 31 luglio 2022 e non dovranno superare la lunghezza di 50.000 battute (note e spazi inclusi e bibliografia esclusa).
The third issue of the annual online journal Una / Κοινῇ aims to reflect on a fruitful theme both from a synchronic and diachronic research perspective: The fable and the fabulous elements in ancient, modern, and contemporary literature: literary journeys, between synchrony and diachrony.
For the monographic section of the third issue, it seemed appropriate to opt for a theme that involves different disciplines (literature, philology, linguistics), in order to promote a critical reflection and produce innovative and original contributions on the theme. The intent of the call is to collect contributions that range from the ancient to the modern through the contemporary, while drawing upon the existing bibliography - of which a specimen is offered below, by no means exhaustive.
The theme of “the fable” lends itself to different interpretations, both in terms of content and methodology.
Contributions that develop the proposed theme in a diachronic perspective will be privileged.
All those contributions that investigate the suggested topic in relation to the following aspects will also be welcomed:
- the classical area only (Greek literature; Latin literature; classical philology);
- the ancient reception of the theme (reuses, rewrites, re-functionalizations of the theme in classical literature up to the late ancient and Byzantine era);
- the reception of the theme in modern and contemporary Italian literature with references to other languages and artistic genres.
Contributions should be sent by July 31, 2022 and should not exceed 50,000 characters in length (notes and spaces included and references excluded).
Il tema prescelto non solo si presta a un’indagine trasversale, capace di coinvolgere molteplici discipline (dalla letteratura, alla filologia, alla linguistica), ma intende perseguire una riflessione critica che, se da una parte tiene conto della bibliografia esistente sul tema (di cui si propone – nella chiusa della presente Call – uno specimen, senza alcuna pretesa di esaustività), dall’altra si pone l’obiettivo di ampliare la ricerca con contributi innovativi ed originali, che siano in grado di estendere il campo di indagine dall’antico al moderno e/o al contemporaneo.
Le angolazioni da cui il tema può essere indagato sono molteplici, come molteplici potranno essere gli approcci metodologici e d’indagine.
Saranno privilegiati i contributi che svilupperanno il tema proposto in prospettiva diacronica. Saranno ben accetti anche tutti i contributi che mirino ad indagare il topic proposto in relazione
- al solo àmbito classico (letteratura greca; letteratura latina; filologia classica);
- alla ricezione antica del tema (riusi, riscritture, rifunzionalizzazioni del tema nella stessa letteratura classica, sino all’epoca tardo-antica e bizantina);
- alla ricezione del tema nella letteratura italiana moderna e contemporanea anche con rimandi ad altri linguaggi e generi artistici.
The second issue of the annual online journal ‘Una / Κοινῇ’ aims to reflect on a fruitful and multi-perspective theme, functional to both synchronic and diachronic investigations: Voices, or silences: the sound of the word and the denied word.
The theme not only lends itself to a transversal investigation, capable of involving multiple disciplines (from literature, to philology and linguistics), but also intends to pursue a broad-reaching critical reflection. If, on the one hand, it draws upon existing literature on the topic (of which a specimen is provided in the closing of this Call, without any claim to be exhaustive), on the other, it aims to expand the research area through innovative and original contributions, able to extend the field of investigation from ancient to modern and/or contemporary.
The perspectives from which the topic can be investigated are many, as many are the possible methodological approaches.
Contributions that develop the proposed theme in a diachronic perspective will be privileged.
All those contributions that investigate the suggested topic in relation to the following aspects will also be welcomed:
- the classical area only (Greek literature; Latin literature; classical philology);
- the ancient reception of the theme (reuses, rewrites, re-functionalizations of the theme in classical literature up to the late ancient and Byzantine era);
- the reception of the theme in modern and contemporary Italian literature with references to other languages and artistic genres.
Sono, altresì, ben accetti i contributi sulla ricezione dell’antico in epoca tardoantica e bizantina (http://unakoine.it/index.php/unaK).
Una / Κοινῇ - Journal of Classical Studies and their Reception in Modern and Contemporary Italian Literature intends to investigate the classical world from multiple viewpoints (linguistic, literary, philological), by combining the classical, modern and contemporary with an interdisciplinary perspective and simultaneously promoting a lively and fruitful debate. The journal aims to favor a diachronic and synchronic, theoretical and methodological reflection, which can move along a broad timeline. With these premises in mind, the journal welcomes contributions that concern both the classical world and its reception in modern and contemporary Italian literature, thus favoring intersectional and intertextual papers without restrictions of methodologies and analysis.
Contributions on the reception of the antique in Late Antiquity and the Byzantine Era will also be welcomed (http://unakoine.it/index.php/unaK).
Rapidly become a literary topos, Ennius’s line utinam ne in nemore Pelio refers to certain events one wished had not unfolded, given the far-reaching consequences they had. In his works, Cicero quotes Ennius’s line repeatedly. Depending on the context, this citation has different functions: it is either used as a means of defence against accusations, or as argumentum longius repetitum in the schools of rhetoric, or as a parodic way to confute Chrysippus’s causal theory.
Il pregio di queste umbratili, evanescenti figure di dotti e di poeti è spesso trascurato, o respinto ai margini, dai manuali di storia della letteratura italiana, e si annida in rari contributi editi presso riviste scientifiche, quasi mai accessibili a chi non sia uno specialista. Tuttavia, il frutto di tanto impegno, per quanto in genere misconosciuto, rappresenta un lascito che non va trascurato.
Un adagio sentenzia: ad impossibilia nemo tenetur, ma un altro – altrettanto incisivo – risponde: nihil dulcius quam ommia scire. Dare voce a tutti i ‘dimenticati’ è proposito di certo irrealizzabile, forse addirittura inappropriato: il tempo, infatti, ha una sua imponderabile saggezza nello stabilire ciò che deve restare e ciò che può disperdersi. Accade però – neppure troppo raramente, e a causa delle infinite variabili e combinazioni della storia – che ‘il meccanismo s’inceppi’, e che validi autori siano condannati a una sorta di confino ermeneutico solo perché un ostacolo si è frapposto tra il loro merito e la fortuna che avrebbe dovuto accompagnarlo. In alcuni casi è relativamente semplice esaminare in che cosa sia consistito tale ostacolo; in altri casi più arduo.
Con questo numero non tentiamo di sondare l’insondabile. Più modestamente, con questo numero vorremmo espandere la nostra conoscenza spingendoci in alcuni anfratti oscuri, talvolta riscattando dall’oblio un nome, un’occasione di cultura, talaltra evidenziando un episodio, un merito, una peculiarità tematica o stilistica. Perché più si conosce, più – in un modo o nell’altro – si offre un servizio. E l’intento di servire è insito in chiunque si definisca studioso. Perché lo studio è desiderio, ma la scoperta è servizio. (ANTONELLO FABIO CATERINO – FRANCESCA FAVARO)
a cura di A. F. Caterino, M. Bolpagni, M. Petolicchio, A. Di Meglio, V. Vozza, Al Segno di Fileta, Ururi 2019
IBSN 978-88-32173031
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Si pubblicano in questa sede esclusivamente le voces da me curate per suddetto volume.
Anche per la sezione monografica del terzo numero è parso opportuno optare per una tematica tale da coinvolgere diverse discipline (letteratura, filologia, linguistica), al fine di promuovere una riflessione critica che – partendo dalla solida conoscenza della bibliografia esistente (di cui si offre uno specimen, senza alcuna pretesa di esaustività) e spaziando dall’antico al moderno, al contemporaneo – sappia produrre contributi innovativi ed originali sul tema.
Suddetto tema ‘favolistico’ si presta ad essere ‘declinato’ in vari modi, sia a livello contenutistico che a livello metodologico.
Saranno privilegiati i contributi che svilupperanno il tema proposto in prospettiva diacronica. Saranno ben accetti anche tutti i contributi che mirino ad indagare il tema proposto in relazione
- al solo àmbito classico (letteratura greca; letteratura latina; filologia classica);
- alla ricezione antica del tema (riusi, riscritture, rifunzionalizzazioni del tema nella stessa letteratura classica, sino all’epoca tardo-antica e bizantina);
- alla ricezione del tema nella letteratura italiana moderna e contemporanea anche con rimandi ad altri linguaggi e generi artistici.
I contributi dovranno pervenire in redazione entro il 31 luglio 2022 e non dovranno superare la lunghezza di 50.000 battute (note e spazi inclusi e bibliografia esclusa).
The third issue of the annual online journal Una / Κοινῇ aims to reflect on a fruitful theme both from a synchronic and diachronic research perspective: The fable and the fabulous elements in ancient, modern, and contemporary literature: literary journeys, between synchrony and diachrony.
For the monographic section of the third issue, it seemed appropriate to opt for a theme that involves different disciplines (literature, philology, linguistics), in order to promote a critical reflection and produce innovative and original contributions on the theme. The intent of the call is to collect contributions that range from the ancient to the modern through the contemporary, while drawing upon the existing bibliography - of which a specimen is offered below, by no means exhaustive.
The theme of “the fable” lends itself to different interpretations, both in terms of content and methodology.
Contributions that develop the proposed theme in a diachronic perspective will be privileged.
All those contributions that investigate the suggested topic in relation to the following aspects will also be welcomed:
- the classical area only (Greek literature; Latin literature; classical philology);
- the ancient reception of the theme (reuses, rewrites, re-functionalizations of the theme in classical literature up to the late ancient and Byzantine era);
- the reception of the theme in modern and contemporary Italian literature with references to other languages and artistic genres.
Contributions should be sent by July 31, 2022 and should not exceed 50,000 characters in length (notes and spaces included and references excluded).
Il tema prescelto non solo si presta a un’indagine trasversale, capace di coinvolgere molteplici discipline (dalla letteratura, alla filologia, alla linguistica), ma intende perseguire una riflessione critica che, se da una parte tiene conto della bibliografia esistente sul tema (di cui si propone – nella chiusa della presente Call – uno specimen, senza alcuna pretesa di esaustività), dall’altra si pone l’obiettivo di ampliare la ricerca con contributi innovativi ed originali, che siano in grado di estendere il campo di indagine dall’antico al moderno e/o al contemporaneo.
Le angolazioni da cui il tema può essere indagato sono molteplici, come molteplici potranno essere gli approcci metodologici e d’indagine.
Saranno privilegiati i contributi che svilupperanno il tema proposto in prospettiva diacronica. Saranno ben accetti anche tutti i contributi che mirino ad indagare il topic proposto in relazione
- al solo àmbito classico (letteratura greca; letteratura latina; filologia classica);
- alla ricezione antica del tema (riusi, riscritture, rifunzionalizzazioni del tema nella stessa letteratura classica, sino all’epoca tardo-antica e bizantina);
- alla ricezione del tema nella letteratura italiana moderna e contemporanea anche con rimandi ad altri linguaggi e generi artistici.
The second issue of the annual online journal ‘Una / Κοινῇ’ aims to reflect on a fruitful and multi-perspective theme, functional to both synchronic and diachronic investigations: Voices, or silences: the sound of the word and the denied word.
The theme not only lends itself to a transversal investigation, capable of involving multiple disciplines (from literature, to philology and linguistics), but also intends to pursue a broad-reaching critical reflection. If, on the one hand, it draws upon existing literature on the topic (of which a specimen is provided in the closing of this Call, without any claim to be exhaustive), on the other, it aims to expand the research area through innovative and original contributions, able to extend the field of investigation from ancient to modern and/or contemporary.
The perspectives from which the topic can be investigated are many, as many are the possible methodological approaches.
Contributions that develop the proposed theme in a diachronic perspective will be privileged.
All those contributions that investigate the suggested topic in relation to the following aspects will also be welcomed:
- the classical area only (Greek literature; Latin literature; classical philology);
- the ancient reception of the theme (reuses, rewrites, re-functionalizations of the theme in classical literature up to the late ancient and Byzantine era);
- the reception of the theme in modern and contemporary Italian literature with references to other languages and artistic genres.
Sono, altresì, ben accetti i contributi sulla ricezione dell’antico in epoca tardoantica e bizantina (http://unakoine.it/index.php/unaK).
Una / Κοινῇ - Journal of Classical Studies and their Reception in Modern and Contemporary Italian Literature intends to investigate the classical world from multiple viewpoints (linguistic, literary, philological), by combining the classical, modern and contemporary with an interdisciplinary perspective and simultaneously promoting a lively and fruitful debate. The journal aims to favor a diachronic and synchronic, theoretical and methodological reflection, which can move along a broad timeline. With these premises in mind, the journal welcomes contributions that concern both the classical world and its reception in modern and contemporary Italian literature, thus favoring intersectional and intertextual papers without restrictions of methodologies and analysis.
Contributions on the reception of the antique in Late Antiquity and the Byzantine Era will also be welcomed (http://unakoine.it/index.php/unaK).
Rapidly become a literary topos, Ennius’s line utinam ne in nemore Pelio refers to certain events one wished had not unfolded, given the far-reaching consequences they had. In his works, Cicero quotes Ennius’s line repeatedly. Depending on the context, this citation has different functions: it is either used as a means of defence against accusations, or as argumentum longius repetitum in the schools of rhetoric, or as a parodic way to confute Chrysippus’s causal theory.
Il pregio di queste umbratili, evanescenti figure di dotti e di poeti è spesso trascurato, o respinto ai margini, dai manuali di storia della letteratura italiana, e si annida in rari contributi editi presso riviste scientifiche, quasi mai accessibili a chi non sia uno specialista. Tuttavia, il frutto di tanto impegno, per quanto in genere misconosciuto, rappresenta un lascito che non va trascurato.
Un adagio sentenzia: ad impossibilia nemo tenetur, ma un altro – altrettanto incisivo – risponde: nihil dulcius quam ommia scire. Dare voce a tutti i ‘dimenticati’ è proposito di certo irrealizzabile, forse addirittura inappropriato: il tempo, infatti, ha una sua imponderabile saggezza nello stabilire ciò che deve restare e ciò che può disperdersi. Accade però – neppure troppo raramente, e a causa delle infinite variabili e combinazioni della storia – che ‘il meccanismo s’inceppi’, e che validi autori siano condannati a una sorta di confino ermeneutico solo perché un ostacolo si è frapposto tra il loro merito e la fortuna che avrebbe dovuto accompagnarlo. In alcuni casi è relativamente semplice esaminare in che cosa sia consistito tale ostacolo; in altri casi più arduo.
Con questo numero non tentiamo di sondare l’insondabile. Più modestamente, con questo numero vorremmo espandere la nostra conoscenza spingendoci in alcuni anfratti oscuri, talvolta riscattando dall’oblio un nome, un’occasione di cultura, talaltra evidenziando un episodio, un merito, una peculiarità tematica o stilistica. Perché più si conosce, più – in un modo o nell’altro – si offre un servizio. E l’intento di servire è insito in chiunque si definisca studioso. Perché lo studio è desiderio, ma la scoperta è servizio. (ANTONELLO FABIO CATERINO – FRANCESCA FAVARO)
a cura di A. F. Caterino, M. Bolpagni, M. Petolicchio, A. Di Meglio, V. Vozza, Al Segno di Fileta, Ururi 2019
IBSN 978-88-32173031
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Si pubblicano in questa sede esclusivamente le voces da me curate per suddetto volume.
Il panel si propone di indagare il tema della ‘nevrosi’ e della psicoanalisi nella letteratura italiana tra Ottocento e Novecento (da Svevo a Gadda, da Ottiero Ottieri a Giuseppe Berto, etc.) con l’intento di tracciarne una mappa e di penetrare le più profonde stratificazioni della psicologia degli autori e dei loro personaggi. Malinconia come ‘bile nera’ e/o ‘destino negativo’ (come voleva Verlaine) o malinconia come forma di elezioni artistica? L’indagine che si richiede è volta appunto ad approfondire il concetto di nevrosi, e da un punto di vista contenutistico e stilistico, nonché il suo rapporto tra vita e letteratura e si interroga sulle radici profonde del ‘male di vivere’ (politiche, storiche, sociali) in un’Italia protagonista delle due guerre, degli anni del boom economico e della crisi politica, fino agli anni contemporanei.
Chiunque sia interessato a partecipare può inviare un abstract di 250 parole e una nota biobibliografica all’indirizzo e-mail dell’organizzatore, entro e non oltre il 28 febbraio 2020.
The panel aims to investigate the theme of 'neurosis' and psychoanalysis in Italian literature between the Nineteenth and Twentieth centuries (from Svevo to Gadda, from Ottiero Ottieri to Giuseppe Berto, etc.) with the aim of tracing a map and penetrating the deeper layers of the psychology of the authors and their characters. Melancholy as ‘black bile’ and / or ‘negative fate’ (as Verlaine wanted) or melancholy as a form of artistic election? The inquiry that is required is aimed precisely at deepening the concept of neurosis, and from a content and stylistic point of view, as
well as its relationship between life and literature and questions the deep roots of the 'evil of living' (political, historical , social) in an Italy that is the protagonist of the two wars, the years of the economic boom and the political crisis, up to the contemporary years.
Anyone interested in participating can send an abstract of 250 words and a bio-bibliographical note to the organizer's e-mail address, no later than February 28th 2020.
The paper gives particular attention to the initial, exegetical ‘epigraph’, from which it tries to reflect on the classical fontes to which Pavese referred, showing how the recovery of classical tradition is in Pavese always accompanied by its reversal, based on the historical and autobiographical experience of the author.
Parole-chiave: Pavese; Orfeo ne L’inconsolabile; (riscrittura del) mito; catabasi; destino.
A cura di
Antonello Fabio Caterino
Francesca Favaro
Giovanna Battaglino
Alessandra Di Meglio
Alessia Marini
Sono, altresì, ben accetti i contributi sulla ricezione dell’antico in epoca tardoantica e bizantina (http://unakoine.it/index.php/unaK).
Una / Κοινῇ - Journal of Classical Studies and their Reception in Modern and Contemporary Italian Literature intends to investigate the classical world from multiple viewpoints (linguistic, literary, philological), by combining the classical, modern and contemporary with an interdisciplinary perspective and simultaneously promoting a lively and fruitful debate. The journal aims to favor a diachronic and synchronic, theoretical and methodological reflection, which can move along a broad timeline. With these premises in mind, the journal welcomes contributions that concern both the classical world and its reception in modern and contemporary Italian literature, thus favoring intersectional and intertextual papers without restrictions of methodologies and analysis.
Contributions on the reception of the antique in Late Antiquity and the Byzantine Era will also be welcomed (http://unakoine.it/index.php/unaK).
Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea intende indagare il mondo classico da molteplici punti di vista (linguistico, letterario, filologico), saldando la prospettiva classica e quella moderna e contemporanea in un'ottica interdisciplinare e promuovendo un dibattito vivo e ricco di spunti. La rivista si propone, infatti, di favorire una riflessione diacronica e sincronica, teorica e metodologica, che possa muoversi lungo un’ampia linea del tempo, ed accoglie contributi che interessino sia il mondo classico sia la sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea, privilegiando i paper intersettoriali e intertestuali senza restrizioni di metodologie e di analisi.
Sono, altresì, ben accetti i contributi sulla ricezione dell’antico in epoca tardoantica e bizantina (http://unakoine.it/index.php/unaK).
Una / Κοινῇ - Journal of Classical Studies and their Reception in Modern and Contemporary Italian Literature intends to investigate the classical world from multiple viewpoints (linguistic, literary, philological), by combining the classical, modern and contemporary with an interdisciplinary perspective and simultaneously promoting a lively and fruitful debate. The journal aims to favor a diachronic and synchronic, theoretical and methodological reflection, which can move along a broad timeline. With these premises in mind, the journal welcomes contributions that concern both the classical world and its reception in modern and contemporary Italian literature, thus favoring intersectional and intertextual papers without restrictions of methodologies and analysis.
Contributions on the reception of the antique in Late Antiquity and the Byzantine Era will also be welcomed (http://unakoine.it/index.php/unaK).
Il tema prescelto non solo si presta a un’indagine trasversale, capace di coinvolgere molteplici discipline (dalla letteratura, alla filologia, alla linguistica), ma intende perseguire una riflessione critica che, se da una parte tiene conto della bibliografia esistente sul tema (di cui si propone – nella chiusa della presente Call – uno specimen, senza alcuna pretesa di esaustività), dall’altra si pone l’obiettivo di ampliare la ricerca con contributi innovativi ed originali, che siano in grado di estendere il campo di indagine dall’antico al moderno e/o al contemporaneo.
Le angolazioni da cui il tema può essere indagato sono molteplici, come molteplici potranno essere gli approcci metodologici e d’indagine.
Saranno privilegiati i contributi che svilupperanno il tema proposto in prospettiva diacronica. Saranno ben accetti anche tutti i contributi che mirino ad indagare il topic proposto in relazione
- al solo àmbito classico (letteratura greca; letteratura latina; filologia classica);
- alla ricezione antica del tema (riusi, riscritture, rifunzionalizzazioni del tema nella stessa letteratura classica, sino all’epoca tardo-antica e bizantina);
- alla ricezione del tema nella letteratura italiana moderna e contemporanea anche con rimandi ad altri linguaggi e generi artistici.
Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea intende indagare il mondo classico da molteplici punti di vista (linguistico, letterario, filologico), saldando la prospettiva classica e quella moderna e contemporanea in un'ottica interdisciplinare e promuovendo un dibattito vivo e ricco di spunti. La rivista si propone, infatti, di favorire una riflessione diacronica e sincronica, teorica e metodologica, che possa muoversi lungo un’ampia linea del tempo, ed accoglie contributi che interessino sia il mondo classico sia la sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea, privilegiando i paper intersettoriali e intertestuali senza restrizioni di metodologie e di analisi.
Sono, altresì, ben accetti i contributi sulla ricezione dell’antico in epoca tardoantica e bizantina (http://unakoine.it/index.php/unaK).
Una / Κοινῇ - Journal of Classical Studies and their Reception in Modern and Contemporary Italian Literature intends to investigate the classical world from multiple viewpoints (linguistic, literary, philological), by combining the classical, modern and contemporary with an interdisciplinary perspective and simultaneously promoting a lively and fruitful debate. The journal aims to favor a diachronic and synchronic, theoretical and methodological reflection, which can move along a broad timeline. With these premises in mind, the journal welcomes contributions that concern both the classical world and its reception in modern and contemporary Italian literature, thus favoring intersectional and intertextual papers without restrictions of methodologies and analysis.
Contributions on the reception of the antique in Late Antiquity and the Byzantine Era will also be welcomed (http://unakoine.it/index.php/unaK).