Carlotta Franceschelli
Blaise Pascal University, Department of History, Faculty Member
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Ostra was a settlement in the hinterland of the colony of Sena Gallica (Senigallia), on an alluvial terrace on the left of the river Misa. It was born as a village in the second half of the third century BC, after the Lex Flaminia de agro... more
Ostra was a settlement in the hinterland of the colony of Sena Gallica (Senigallia), on an alluvial terrace on the left of the river Misa. It was born as a village in the second half of the third century BC, after the Lex Flaminia de agro Gallico et Piceno viritim dividundo, and became a municipium during the first century BC. From this moment on, Ostra started implementing an urban planning strategy, by building a quite regular road network along with several water infrastructures. The first signs of a "crisis" became visible during the fourth century AD, but Ostra was abandoned only between the seventh and the eighth centuries. Since 2006, the University of Bologna has been conducting archaeological investigations on the site, with the cooperation of the University of Clermont-Ferrand. The paper presents the different water supply systems of Ostra and the main contexts of use of water. What emerges from this survey is a picture characterised by the coexistence of different supply systems, such as wells, catchment of irregular water sources and aqueducts. On this basis, some general reflections are made on the function of aqueducts and on the relationships between water and cities in the Roman world.
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il cippo gromatico di amandola è stato rinvenuto in un contesto di montagna. nonostante questo anche recentemente sono state proposte diverse ricostruzioni del reticolo centuriale a cui apparteneva. tutte queste ricostruzioni non hanno... more
il cippo gromatico di amandola è stato rinvenuto in un contesto di montagna. nonostante questo anche recentemente sono state proposte diverse ricostruzioni del reticolo centuriale a cui apparteneva. tutte queste ricostruzioni non hanno però mai tenuto presente il contesto geografico, che sia per la forte acclività che per l'altrettanto forte instabilità dei versanti mal si presta a conservare tracce di un'antica organizzazione regolare. sulla base di queste considerazioni si è dunque proposta una nuova lettura del monumento e dell'organizzazione di questo territorio
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in A. Baroni, E. Migliario (a c.), Per totum orbem terrarum est...limitum constitutio. II. Confinazioni d'altura, Roma 2019, pp. 69-88
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La controversia sulle dimensioni della popolazione dell’Italia romana e sulla sua dinamica dal terzo secolo a.C. sino alla dissoluzione dell’impero mediterraneo di Roma nel quinto d.C. non accenna ad esaurirsi, né è prevedibile a breve il... more
La controversia sulle dimensioni della popolazione dell’Italia romana e sulla sua dinamica dal terzo secolo a.C. sino alla dissoluzione dell’impero mediterraneo di Roma nel quinto d.C. non accenna ad esaurirsi, né è prevedibile a breve il suo superamento con l’affermarsi di una posizione condivisa. I contributi raccolti in questo volume affrontano, dal particolare angolo visuale del rapporto tra popolamento, sfruttamento delle risorse e urbanizzazione, la vicenda di una regione che appare del tutto sui generis rispetto al resto della penisola proprio in virtù di questo rapporto. Alcuni di questi contributi ripercorrono la storia dell’Italia settentrionale nella sua globalità, mentre altri analizzano in questa chiave le realtà insediative e i fenomeni di mobilità; altri ancora esaminano alcuni ambiti territoriali specifici e altri illustrano l’apporto che è derivato – o che può ancora derivare – a una migliore comprensione del nesso tra popolazione, risorse e urbanizzazione, dall’adozione di tecniche e di metodologie di indagine sempre più sofisticate.
Gli autori sono Mattia Balbo, Stèphane Bourdin, Will Broadhead, Gian Pietro Brogiolo, Pier Luigi Dall’Aglio, Ilaria Di Cocco, Carlotta Franceschelli, Gian Luca Gregori, Geoffrey Kron, Luuk de Ligt, Elio Lo Cascio, Marco Maiuro, Marco Marchesini, Silvia Marvelli, Elvira Migliario, Claudio Negrelli, Fabio Saggioro, Sara Santoro†, Francis Tassaux.
Gli autori sono Mattia Balbo, Stèphane Bourdin, Will Broadhead, Gian Pietro Brogiolo, Pier Luigi Dall’Aglio, Ilaria Di Cocco, Carlotta Franceschelli, Gian Luca Gregori, Geoffrey Kron, Luuk de Ligt, Elio Lo Cascio, Marco Maiuro, Marco Marchesini, Silvia Marvelli, Elvira Migliario, Claudio Negrelli, Fabio Saggioro, Sara Santoro†, Francis Tassaux.
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abstraCt: The geomorphological analysis of historically urbanized areas is the best scientific way to understand how the extant geomorphological factors conditioned urbanization. It also provides a baseline to enable comparisons to be... more
abstraCt: The geomorphological analysis of historically urbanized areas is the best scientific way to understand how the extant geomorphological factors conditioned urbanization. It also provides a baseline to enable comparisons to be made with the modern environment. This paper considers four urbanized historical sites on the Adriatic coast (Italy) that owe their urban development to particular geomorphological and environmental conditions that were modified over the centuries from the Roman age to the present day. The focus here is on the evolution of the shoreline and associated geomorphic variables (streambeds and river mouths migration). These factors are fundamental for determining the development of a city, both as basic boundary elements – therefore including defence and protection – and also for the development of harbours.