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  • Angela Vettese teaches Contemporary Visual Art at the Iuav University of Veniceedit
catalogo mostra personale presso la Fondazione Bevilacqua la Mas
Saggio sull'opera di Adrian Paci (Scutari 1968) , artista albanese attivo in Italia e noto internazionalmente, dell quale l'autrice ricostruisce litinerario dopo averne curato peraltro la prima monografia e la prima mostra... more
Saggio sull'opera di Adrian Paci (Scutari 1968) , artista albanese attivo in Italia e noto internazionalmente, dell quale l'autrice ricostruisce litinerario dopo averne curato peraltro la prima monografia e la prima mostra personale in un museo italiano. I temi che emergono sono quelli di un uso molteplice delle tecniche artistiche associato alla necessit\ue0 di descrivere un'esistenza centrata sull'emigrazione, la necessit\ue0 di riposizionare se stesso e la famiglia in una cultura diversa, il destino del proprio paese di origine e dei paesi che hanno subito le guerre balcaniche dopo lunghi periodi di dittatura. In quest'ottica c'\ue8 spazio sia per l'accoglimento di una spiritualit\ue0 cristiana e occidentale, recuperate dopo un laicismo di Stato, sia per la rivisitazione di riti ancestrali che la societ\ue0 albanese e in generale balcanica non aveva mai sciodato, al limite tra la superstizione e la sopravvivenza di paganesimi. Al centro il tema della solidariet\ue0 e del sacrificio reciproco
Saggio nel catalogo di accompagnamento alla mostra personale tenuta dall'artista americana Meg Webster presso la Villa Panza di Varese, a cura di Anna Bernardini e Angela Vettes
Il libro indaga le nuove modalit\ue0 del linguaggio dell\u2019arte contemporanea, partendo dalla rivoluzione tecnica nata attorno al 1912 in connessione con la diffusione di nuove tecnologie e stili di vita. L\u2019andamento non \ue8... more
Il libro indaga le nuove modalit\ue0 del linguaggio dell\u2019arte contemporanea, partendo dalla rivoluzione tecnica nata attorno al 1912 in connessione con la diffusione di nuove tecnologie e stili di vita. L\u2019andamento non \ue8 cronologico e non \ue8 legato a singole tecniche, ma si svolge per problemi e per pratiche. L\u2019argomentazione centrale risiede nel ritenere sopravvalutato il ruolo del ready made, estremamente sottolineato invece da certa critica soprattutto centrata nell\u2019ambito della Columbia University e Harvard. Al suo posto si propone di dare maggiore rilievo al ruolo svolto da ci\uf2 che, usando il termine di Bloch, si pu\uf2 definire bricolage, modo di pensare prima ancora che di operare, con i suoi corollari di esaltazione del montaggio, del frammento, dell\u2019oggetto trovato. Lo sviluppo linguistico si pone come inevitabile considerando non solo i cambiamenti tecnologici recenti e la loro radicale influenza sugli stili di vita, ma anche la diffusione di una nuova, inevitabile sensibilit\ue0 per il precario e il complesso. Il libro \ue8 stato pubblicato in edizione economica nel 2012
This book reproduces the 50 collective designs which Boetti had woven into Kilim carpets in Pakistan and Afghanistan in 1993. Analysing Boetti's practice, the authors parallel his preoccupations (symmetry, opposites, languages, unity... more
This book reproduces the 50 collective designs which Boetti had woven into Kilim carpets in Pakistan and Afghanistan in 1993. Analysing Boetti's practice, the authors parallel his preoccupations (symmetry, opposites, languages, unity and variety, etc.) with texts, philosophies, formulas, and fables from various cultures.
Tredicesima edizione riveduta, corretta e significativamente ampliata del libro la cui prima edizione fu del 1996, come regesto sull'arte contemporanea dal 1945 a oggi. La nuova introduzione esamina il concetto di arte, le dinamiche... more
Tredicesima edizione riveduta, corretta e significativamente ampliata del libro la cui prima edizione fu del 1996, come regesto sull'arte contemporanea dal 1945 a oggi. La nuova introduzione esamina il concetto di arte, le dinamiche del sistema dell'arte e la praticabilit\ue0 metodologica di dare una scansione temporale ai movimenti. Il libro contiene un capitolo di aggiornamento affidato a Chiara Vecchiarelli e l'ampia bibliografia, creata a fini didattici oltre che scientifici, \ue8 stata elaborata insieme a Eliana Princi
L'introduzione al volume presenta immediatamente al lettore il cuore del problema del volume: quale ruolo hanno le fiere d'arte nel ciclo di vita di un artista e quanta parte si sono assunte nel tempo di ci\uf2 che era,... more
L'introduzione al volume presenta immediatamente al lettore il cuore del problema del volume: quale ruolo hanno le fiere d'arte nel ciclo di vita di un artista e quanta parte si sono assunte nel tempo di ci\uf2 che era, tradizionalmente, i ruolo della partecipazione alle mostre
Il saggio esamina un'opera dell'artista pugliese Pino Pascali che rappresenta attraverso vasche di metallo e acqua colorata con anilina il mare. L'opera \ue8 particolarmente rappresentativa dell'emergere della materia viva... more
Il saggio esamina un'opera dell'artista pugliese Pino Pascali che rappresenta attraverso vasche di metallo e acqua colorata con anilina il mare. L'opera \ue8 particolarmente rappresentativa dell'emergere della materia viva nell'arte contemporanea, con uno stile italiano centrato sulla proporzione, sulla forma che resta in parte vitruviana nonostante ogni sperimentalismo tecnico, sulla capacit\ue0 di reinterpretare la natura e il paesaggio italiani anche a partire da una completa rivoluzione del linguaggio figurativo
Esame critico dell'opera di Tobias Rehberger che ha vinto il Leone d'Argento alla 53\ub0 Biennale di Venezia, poi utilizzata stabilmente come caffetteria, fondata sul fenomeno percettivo del dazzling (un tipo di mimetizzazione... more
Esame critico dell'opera di Tobias Rehberger che ha vinto il Leone d'Argento alla 53\ub0 Biennale di Venezia, poi utilizzata stabilmente come caffetteria, fondata sul fenomeno percettivo del dazzling (un tipo di mimetizzazione chiassosa nata per confondere chi cercassse di posizionare una nave in termini di distanza durante la Grande Guerra
Il libro percorre la citt\ue0 di Venezia in maniera asisematica, con particolare attenzione ai raccordi di arte e architettura contemporanea che la connotano, cercando di smentire un'idea della citt\ue0 d'arte dall'identit\ue0... more
Il libro percorre la citt\ue0 di Venezia in maniera asisematica, con particolare attenzione ai raccordi di arte e architettura contemporanea che la connotano, cercando di smentire un'idea della citt\ue0 d'arte dall'identit\ue0 fissa e non mutevole nel tempo, destinata secondo un mito ottocentesco a una lenta scomparsa e a una invasione devastante da parte del turismo. Il testo si inserisce nel dibattito sul rapporo tra arte contemporanea e heritage cos\uec come sulla tipologia di conservazione del beni del passato, insisendo sulla caratteristica, insita in una citt\ue0 fragile per eccellenza, della sua continua ricostruzione. Cosa che non necessariamente deve avvenire secondo il motto "dpov'era com'era", che la condannerenne - questa come molte altre sorelle europee - a diventare un fake di se stessa. Attingendo alla letteratura, alla storia dell'architettura, alla storia sociale oltre che alla storia dell'arte, il volume intende condurre verso un'idea di vitalit\ue0 dei siti d'arte otenuta attraverso una residenzialit\ue0 universitaria o comunque centrata sul sapere e sulle cosiddette industrie creative. Il libro termina con una disamina della tipologia di governo del turismo, decisamente carente, che la citt\ue0 vive ora, evidenziando per\uf2 le iniziative spontanee e i processi dal basso che garantiscono una effettiva vitalit\ue0 del sito. In tutto questo assume un particolare rilievo la Biennale di Venezia, tra i pochi enti in Italia dedicato alla produzione culturale contemporanea che abbia saputo mantenere un primato mondiale
Il lavoro artistico di Stefano Arienti (Asola 1961) mostra un'attenzione specifica dalla met\ue0 degli anni ottanta per il mostruoso, il meraviglioso, l'eccezionale inteso come fuori norma, pur in un contesto di apparente... more
Il lavoro artistico di Stefano Arienti (Asola 1961) mostra un'attenzione specifica dalla met\ue0 degli anni ottanta per il mostruoso, il meraviglioso, l'eccezionale inteso come fuori norma, pur in un contesto di apparente quotidianit\ue0 e mancanza di voluti aspetti stupefacent
La figura di David Bowie si pone al confine tra arte performativa e visiva, soprattutto in relazione al suo uso del corpo in modo tale da esporre temi quali il travestitismo, la gender fluidity, la perdita di connotazioni umane per... more
La figura di David Bowie si pone al confine tra arte performativa e visiva, soprattutto in relazione al suo uso del corpo in modo tale da esporre temi quali il travestitismo, la gender fluidity, la perdita di connotazioni umane per abbracciare quelle animali o robotiche, con un parallelo evidente con l'aspetto performativo della body ar
Nato come contributo alla Swamp cool nell'ambito del Padiglione Lituano della BIennale Architettuura nel 2018, l'intervento si focalizza sulla relazione tra l'essere zona paludosa di Venezia, e la vitalit\ue0 culturale della... more
Nato come contributo alla Swamp cool nell'ambito del Padiglione Lituano della BIennale Architettuura nel 2018, l'intervento si focalizza sulla relazione tra l'essere zona paludosa di Venezia, e la vitalit\ue0 culturale della citt\ue0. Parte di una riflessione corale con rappresentanti delle scienze biologiche, ambientali, filosofiche, la riflessione cerca di tenere insieme aspetti sia scientifici sia storico artistici, in un contesto interdiscipinare e internazionale
Il testo ripercorre la vicenda del pittore Bobo Piccoli dal punti di vista specifico delle sue collaborazioni con l'architettura e con gli spazi esterni, tale da configurare il suo lavoro come fortemente sottovalutato per la sua... more
Il testo ripercorre la vicenda del pittore Bobo Piccoli dal punti di vista specifico delle sue collaborazioni con l'architettura e con gli spazi esterni, tale da configurare il suo lavoro come fortemente sottovalutato per la sua capacit\ue0 di preconizzare ci\uf2 che oggi si definisce Public Art. La vicenda si svolge soprattutto a Milano e comunque in un'Italia postbellica, con grandi interventi di ristrutturazione di aziende e complessi storici. La pratica artistica di Piccoli si interseca dunque con lo sviluppo di un'Italia che, dalla ricostruzione al boom economico alla crisi degli anni settanta, ha creato forme e stili in grado di condizionare il linguaggio architettonico e artistico nel mond
Catalogo della mostra presso il Tel Aviv Museum of Ar
La pervasivit\ue0 dell'uso di catalogazioni nell'arte contemporanea, come dimostrato anche dall'edizione 2013 della Biennale di Venezia, \ue8 particolarmente rilevante come segno di una ricerca di identit\ue0 personale e di... more
La pervasivit\ue0 dell'uso di catalogazioni nell'arte contemporanea, come dimostrato anche dall'edizione 2013 della Biennale di Venezia, \ue8 particolarmente rilevante come segno di una ricerca di identit\ue0 personale e di identit\ue0 collettiva, mettendo in evidenza in entrambi i casi le fonti di riferimento e il tipo di gerarchia che tali fonti hanno per noi (o cos\uec vogliamo mostrare) nel perdersi di codici identificativi tradizionali e legati a lingua, geografia, strati sociali ben definiti. Ci\uf2 vale da premessa al fatto che i padiglioni nazionali alla biennale di Venezia possono essere considerati una sorta di archivio di identit\ue0, interpretati nella storia in maniera diversa; la Biennale medesima con l'invenzione e lo sviluppo dei padiglioni ha generato un catalogo di possibili manifestazioni identitarie. Per quanto la formula sia discussa perch\ue8 legata a un'idea di nazione ottocentesca, la mostra ne risulta arricchita e problematizzata
Il testo spiega le ragioni operative di otto anni di presidenza della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, nata nel 1898 come reazione alla nascita della Biennale di Venezia (1895). L'istituzione si pose da subito come... more
Il testo spiega le ragioni operative di otto anni di presidenza della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, nata nel 1898 come reazione alla nascita della Biennale di Venezia (1895). L'istituzione si pose da subito come contraltare locale all'internazionalit\ue0 della Biennale, a favore del territorio veneziano. L'azione curatoriale e direttiva \ue8 stata interpretata come integrazione tra due sedi espositive, quattordici atelier per artisti, programmi di convegni e di conferenze, nell'alternanza e continua osmosi di artisti internazionali e maturi accanto ad artisti emergenti locali (intendendo il "locale" come colui che ha scelto di vivere o studiare a Venezia, non come nativo). L'intero periodo di presidenza (peraltro estesosi secondo gli stessi principi per altri 5 anni) ha cercato quindi di riformulare e superare la polarit\ue0 tra internazionale e locale, mettendo i due poli in contatto e in una sorta di vicendevole sostegno, con attenzione anche rivolta a comunit\ue0 diasporiche e artisti di paesi svantaggiati. L'attivit\ue0 ha comunque reinterpretato la vocazione al "locale" come attenzione al territorio, instaurando rapporti privilegiati come le universit\ue0 e altri centri di alta formazione, nonch\ue9 prendendo in considerazione temi quali il turismo, la sostenibilit\ue0 ambientale in termini di produzione agricola, la relazione centro-periferia, la realizzazione di numerosi interventi presso il Teatro La Fenice e altre entit\ue0 di rilievo della cultura a Venezia. Dal punto di vista scientifico, quest'attivit\ue0 \ue8 stata un lungo studio practice-based che ha interferito sovente con lo studio della citt\ue0 di Venezia e in particolare con lo studio della Biennale di Venezia e del ruolo che in citt\ue0 ha avuto l'arte contemporanea come uno degli antidoti alla sua decadenza
Il testo accompagna una vasta retrospettiva dell'artista presso un museo pubblico. Nasce da conversazioni pluriennali con l'artista medesimo, australiano, di studi californiani e lungamente vissuto tra Venezia e l'Italia... more
Il testo accompagna una vasta retrospettiva dell'artista presso un museo pubblico. Nasce da conversazioni pluriennali con l'artista medesimo, australiano, di studi californiani e lungamente vissuto tra Venezia e l'Italia centrale. La sua poetica ne emerge come connotata da alcuni riferimenti storico artistici (Raushenberg, Twonmbly, la vasta scuola del monocromo soprattutto americano individuata da Giuseppe Panza di Biumo) ma al contempo frutto di un pensiero e di un sentire volutamente isolato. L'artista, nato nel 1955, \ue8 mancato poco dopo la stesura del saggio, che era stato da lui riletto e condiviso; si pone quindi come una testimonianza abbastanza precisa e finale della sua sensibilit\ue0 complessiva
... Philp Johnson. Retorno a la infancia. Autores: Angela Vettese, Dario Assante; Localización: Pasajes de arquitectura y crítica, ISSN 1575-1937, Nº 11, 1999 , pág. 38. Fundación Dialnet. Acceso de usuarios registrados. Acceso de... more
... Philp Johnson. Retorno a la infancia. Autores: Angela Vettese, Dario Assante; Localización: Pasajes de arquitectura y crítica, ISSN 1575-1937, Nº 11, 1999 , pág. 38. Fundación Dialnet. Acceso de usuarios registrados. Acceso de usuarios registrados Usuario. Contraseña. Entrar ...
Manuale di Storia dell'Art
Manuale di Storia delll'Arte per la Scuola Secondari
By way of introduction to a book which was born from an international conference at Palazzo Grassi, Venice, in December 2014, the introduction to various essays aims to create an art histirocal but also a philosophical frame to the use of... more
By way of introduction to a book which was born from an international conference at Palazzo Grassi, Venice, in December 2014, the introduction to various essays aims to create an art histirocal but also a philosophical frame to the use of montage in contemporary arts. it looks as a practice which can be recognized as an anthropological basis, as something that also has its root in the way the brain associates and glues fragments, but also as something that became more and more relevant with the emerging lack of teleology in the way History is interpreted. Montage-based art practices reflect the increasing success of a way to see the real as something that happens, that has at its core more a casual progression than a specific research for safety or knowledge or the actualization of an Absolute Spirit
Manuale per la scuola secondari
Il testo, in lingua inglese ma pubblicato anche in analoghi volumi in italiano,, si propone di mettere in luce il tema dell\u2019identit\ue0 e dell\u2019alterit\ue0 in un momento storico e nell\u2019ambito di una rivoluzione geopolitica... more
Il testo, in lingua inglese ma pubblicato anche in analoghi volumi in italiano,, si propone di mettere in luce il tema dell\u2019identit\ue0 e dell\u2019alterit\ue0 in un momento storico e nell\u2019ambito di una rivoluzione geopolitica in cui barriere etiche un tempo consolidate vengono messe in dubbio. L\u2019arte contemporanea partecipa a questo movimento morale attraverso la produzione di una serie di immagini che passano anzitutto attraverso il corpo e la sua presentazione in performance, fotografie, travestimenti. In particolare, attraverso una disamina di opere e autori successivi al 2000, si sottolineano due aspetti: la frammentazione progressiva del senso del s\ue9; la trasformazione dell\u2019identit\ue0 corporea, attraverso l\u2019uso progressivo di protesi soprattutto comunicazionali e attraverso il raggiungimento di un continuum sessuale, che ormai prescinde da necessit\ue0 di generazione, che porta senza soluzione di continuit\ue0 dalla femmina al maschio
Il saggio conduce dalla nascita dell'autoritratto all'uso del corpo fisico dell'artista in performance e altre forme d'arte interattiva, passando dalla pittura e dalla scultura a linguaggi recenti dell'arte... more
Il saggio conduce dalla nascita dell'autoritratto all'uso del corpo fisico dell'artista in performance e altre forme d'arte interattiva, passando dalla pittura e dalla scultura a linguaggi recenti dell'arte sperimentale. L'arte visiva viene a porsi come area simbolica dei mutamenti nel sentire dell'individu
Numerose opere dell'artista Enrico Castellani manifestano la sua propensione a generare non solo il dubbio percettivo nel riguardante, ma anche un'incertezza cognitiva. Ci\uf2 conduce oltre lo stupore e la provocazione,... more
Numerose opere dell'artista Enrico Castellani manifestano la sua propensione a generare non solo il dubbio percettivo nel riguardante, ma anche un'incertezza cognitiva. Ci\uf2 conduce oltre lo stupore e la provocazione, compenetrando il senso di disorientamento fisico con quello metafisico, all'ingresso della societ\ue0 dei consumi e della crisi postideologica. Tutto ci\uf2 viene proposto a partire dalla disamina di alcune opere precise, soprattutto precoci e atipiche
L'articolo evidenzia la vicenda della prima esecuzione dei sSette Savi di fausto Melotti, gruppo scultoreo commissionato dal Comune di Milano e danneggiato quasi immediatamente di fronte alLiceo Carducci per il quale era stato... more
L'articolo evidenzia la vicenda della prima esecuzione dei sSette Savi di fausto Melotti, gruppo scultoreo commissionato dal Comune di Milano e danneggiato quasi immediatamente di fronte alLiceo Carducci per il quale era stato concepito, dando dunque luogo alla rielaborazione di un simile gruppo per il PAC di Milano; l'ascendenza delle opere \ue8 metafisica, dechirichiana, ma coglie il contrappunto musicale di cui Melotti era appassionato e riporta alcuni elementi utili allo studio della poetica del maestro soprattutto per l'uso dello spazio scenografic
Il testo ricostruisce come la Biennale di Venezia, nata in un'area isolata della citt\ue0, ha poi raggiunto soprattutto nel secondo dopoguerra un'espansione spaziale tale da toglierla dall'isolamento iniziale, inserendola... more
Il testo ricostruisce come la Biennale di Venezia, nata in un'area isolata della citt\ue0, ha poi raggiunto soprattutto nel secondo dopoguerra un'espansione spaziale tale da toglierla dall'isolamento iniziale, inserendola attraverso l'uso di palazzi e luoghi esterni non solo nel centro storico in termini spaziali, ma anche nell'economia della citt\ue0 e nella sua dinamica sociale in termini di vita quotidiana. In questo senso una manifestazione culturale al limite con il turismo della citt\ue0 d'arte ha aiutato a restaurare e a far fruire la citt\ue0 stessa nel suo complesso
The essay introduces the monographic survey on the work about hunting by Marc Dion, amercian artist (1961) internationally recognized

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Contemporary Research Intensive was an event organized in the context of the 57 th Venice Art Biennale to investigate the concept of "contemporaneity." Gathering together artists/ curators/researchers through an open call, we asked how... more
Contemporary Research Intensive was an event organized in the context of the 57 th Venice Art Biennale to investigate the concept of "contemporaneity." Gathering together artists/ curators/researchers through an open call, we asked how the temporal complexity that follows from the coming together of different temporalities in the same present could be made known in the context of contemporary art research, and particularly through practices that involve exhibitionary forms. The book is both part and the result of the intensive sharing of ideas to produce something that captures the spirit of both the discussions at that time and the publication process as a temporal form.
Perhaps a school for artists serves no purpose. But innovation tends to occur as a rebellion against rules, and there is no easier place to learn rules than at school. This book examines a decade-long attempt that is unique in Italy:... more
Perhaps a school for artists serves no purpose. But innovation tends to occur as a rebellion against rules, and there is no easier place to learn rules than at school.
This book examines a decade-long attempt that is unique in Italy: bringing the visual arts to the University, by considering it as a field of knowledge in its own right.
Il seminario si incentra sull’artista italiano Filippo de Pisis (1896-1956) che, in occasione della sua partecipazione al Bal des Quat’z’Arts di Parigi, ha sperimentando il bodypainting come spazio di esplorazione del sé e come forma di... more
Il seminario si incentra sull’artista italiano Filippo de Pisis (1896-1956) che,
in occasione della sua partecipazione al Bal des Quat’z’Arts
di Parigi, ha sperimentando il bodypainting come spazio di esplorazione del sé e come forma di teatralizzazione della pelle nuda. Attraverso l’analisi di questo caso studio, il seminario indaga la performatività di genere, la metamorfosi e e modalità multidimensionali e interspecie di costruzione del sé.
Precariato di genere e precariato intellettuale in Italia. Seminario di studi | Venezia 15 luglio 2021, Badoer, h. 10 Coordinamento: Monica Centanni, Roberto Filippello, Alessandra Vaccari. Interventi: Marzia Avallone, Ilenia Caleo,... more
Precariato di genere e precariato intellettuale in Italia.

Seminario di studi |  Venezia 15 luglio 2021, Badoer, h. 10

Coordinamento:
Monica Centanni, Roberto Filippello, Alessandra Vaccari.

Interventi:
Marzia Avallone, Ilenia Caleo, Giada Cipollone, Roberta Da Soller, Nina Ferrante, Alberto Lunardi, Gabriele Monti, Barbara Pasa, Simone Rossi, Annalisa Sacchi, Daniela Sacco, Manuela Soldi, Stefano Tomassini, Angela Vettese.