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Alessandro Abbate has a doctorate from the University of Messina, where he had previously earned a master's degree. He is a member of the editorial board of the academic journal Archivio Storico Messinese, and since August 2019 he is... more
Alessandro Abbate has a doctorate from the University of Messina, where he had previously earned a master's degree. He is a member of the editorial board of the academic journal Archivio Storico Messinese, and since August 2019 he is teacher at CPIA of Vicenza.
When Charles of Bourbon conquered the Kingdom of Naples in 1734, he set out to decrease the power of the Church and the privileges of the clergy. The Concordat between the Kingdom of Naples and the Holy See, signed in 1741, was designed... more
When Charles of Bourbon conquered the Kingdom of Naples in 1734, he set out to decrease the power of the Church and the privileges of the clergy. The Concordat between the Kingdom of Naples and the Holy See, signed in 1741, was designed to end the centuries-long jurisdictional disputes between the State and the Church. The Concordat established precise rules on the management and taxation of lay and mixed (secular and religious) pious associations. As stated in the preamble, the Concordat aimed at the proper administration of lay pious institutions through the definition of clear rules for the financial oversight of churches, estaurite, confraternities, hospitals, conservatori, and similar organizations founded and governed by the laity.  The monti frumentari were also included in the list. To achieve the Concordat’s objectives, a tribunal called the Tribunale Misto was created, supported by an annual contribution of 10 carlini from the same pious institutions. Before their accounting and financial work could begin, however, it was necessary to conduct a census to determine the number of associations that had to be overseen. Thus, local governors were charged with drawing up, for tax purposes, a report on the number of secular and mixed pious institutions active in their territories.
Our goal is to examine the data provided by these reports and study the distribution of confraternities and other pious associations in the Kingdom of Naples, a subject never wholly explored or only undertaken for a few areas before the Unification of Italy in 1861. The essay is divided into two parts. In the first section, we show how in the shifting political, economic and socio-religious panorama of the sixteenth century, the kingdom’s pious associations, including confraternities, responded to the needs of the poor and helped to address economic and social emergencies. The second part of the essay will analyze the information collected by the Tribunale Misto as one of the first "statistical" tools made available by the new Bourbon state, to track how many, what type, and where these entities were located. Utilizing the fiscal data from the survey, we created a map of early modern lay and mixed pious associations in the Kingdom of Naples.
L’Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo di Napoli, in collaborazione con l’Università di Barcellona, la Institució Milà i Fontanals del Consejo Superior de Investigaciones Científicas di Barcellona, l’Università Suor Orsola... more
L’Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo di Napoli, in collaborazione con l’Università di Barcellona, la Institució Milà i Fontanals del Consejo Superior de Investigaciones Científicas di Barcellona, l’Università Suor Orsola Benincasa, l’Istituto Banco Napoli - Fondazione, l’Istituto storico italiano per il Medioevo, la Maison méditerranéenne des sciences de l’homme-LabexMed, Aix-Marseille Université, l’Universidad Pablo De Olavide di Siviglia, bandisce un concorso per 12 borse di studio per giovani studiosi (dottorandi e dottori di ricerca) per la frequenza al secondo seminario di studi dottorali, dedicato alla schiavitù nell'Europa mediterranea.

La schiavitù è stato un fenomeno migratorio e socio-economico importantissimo nella strutturazione delle società europee meridionali dell’Antico Regime. Da una prospettiva economica, la schiavitù deve essere intesa come una risposta ad una richiesta di lavoratori, normalmente in relazione con l’equilibrio tra lavoro, costi, salario e crescita economica di una determinata area o regione.

L’obiettivo di questo secondo seminario di studi dottorali è quello di approfondire le trasformazioni dei modelli della schiavitù che si sono prodotti nell'Europa mediterranea tra XIV e XIX secolo da una prospettiva non solo economica, cercando di rispondere ad una serie di domande per la comprensione dell’economia della schiavitù nello spazio euro-mediterraneo (spazi di acquisizione della manodopera, organizzazione di reti di trasporto e di commercio degli schiavi nello spazio mediterraneo, etc.).
Napoli, 5-9 ottobre 2015
Research Interests:
Revista de Istorie a Moldovei, n. 2 (94), aprilie-junie 2013, ISSN 1857-2022, pp. 19-26. La mancanza di studi sul settore creditizio meridionale per il periodo preunitario nel suo complesso ha portato a giudizi di valore non sempre... more
Revista de Istorie a Moldovei, n. 2 (94), aprilie-junie 2013, ISSN 1857-2022, pp. 19-26.

La mancanza di studi sul settore creditizio meridionale per il periodo preunitario nel suo complesso ha portato a giudizi di valore non sempre condivisi dagli storici economici meridionali. Il mancato ammodernamento del sistema bancario nel Mezzogiorno continua ad essere considerato come uno dei fattori sostanziali della sua arretratezza economica. La forte presenza fino all’Unità di un banco a carattere pubblico come il Banco delle due Sicilie è sempre stata vista come limitativa di una serie di iniziative a carattere privato che, tranne che per alcuni anni di grande fermento, non riuscirono a decollare. Con questo lavoro si dimostrerà come l’esistenza di un unico grande Banco, pur se controllato dal governo, con il suo sistema di circolazione delle fedi di credito e delle polizze, unico nel suo genere, e con le operazioni di sconto svolte dall’annessa Cassa di Sconto, rispondeva in effetti alle esigenze di sviluppo di quell’economia realizzando così un “modello napoletano” di sistema creditizio accanto a quello piemontese e a quello toscano.
Research Interests:
Part I is concerned with the human capital applied to the direction of the public banks, and discusses and analyses in particular the Governatori [Governors], the Segreteria, overseen by the Segretario [Secretary] and the Razionale... more
Part I is concerned with the human capital applied to the direction of the public banks, and discusses and analyses in particular the Governatori [Governors], the Segreteria, overseen by the Segretario [Secretary] and the Razionale [Accountant],
who headed the administration office, the executive body par excellence. Part II reviews the executive bodies, comprising the innumerable group of employees involved in the offices of the Ruota, the Notare in Fede, the Guardaroba dei pegni, the Revisione and the Archivio. In part III the organisation of the Monte dei pegni is considered. The banks' Soprannumerari [Low-level employees] are reviewed in part IV, especially in terms of assessing the possibilities for career development. The
influences upon wage and salary structures over time are identified in part V. The implications of this research are outlined in the concluding section - part VI.
Research Interests:
In questo mio intervento non approfondirò la questione etica che sottintende alla nascita di queste istituzioni e in particolare nel Regno, anche perché fondamentalmente, come ho già avuto modo di dimostrare in altri miei lavori, i Monti... more
In questo mio intervento non approfondirò la questione etica che sottintende alla nascita di queste istituzioni e in particolare nel Regno, anche perché fondamentalmente, come ho già avuto modo di dimostrare in altri miei lavori, i Monti di Pietà fecero la loro apparizione nel Regno di Napoli molto tempo dopo rispetto all’Italia centrale, quando tutte le questioni teoriche, soprattutto quelle relative alla liceità della richiesta dell’interesse, erano state ormai superate. Quello che cercherò di dimostrare è se esiste una correlazione fra gli ebrei e l’apertura nelle varie province dei Monti, o meglio tra l’espulsione di questo gruppo etnico-religioso e quindi degli ebrei banchieri operanti nel Regno, o se questa fu solo una delle cause.
Research Interests:
La situazione bancaria, all'arrivo dei francesi non era certo delle migliori. Tutti gli avvenimenti politici che si erano susseguiti dalla Repubblica partenopea avevano gettato in una profonda crisi un sistema bancario che nel Mezzogiorno... more
La situazione bancaria, all'arrivo dei francesi non era certo delle migliori. Tutti gli avvenimenti politici che si erano susseguiti dalla Repubblica partenopea avevano gettato in una profonda crisi un sistema bancario che nel Mezzogiorno era ormai collaudato da circa tre secoli e che si basava sul concetto di fiducia e su un sistema di circolazione cartacea che non aveva pari in Europa. I banchi pubblici così come avevano operato per quasi tre secoli risultavano obsoleti di fronte ai cambiamenti politici ed economici avvenuti in così poco tempo. Era il momento che anche nel sistema bancario, come in quello fiscale, ci fosse una svolta, e fosse messo al pari di quelli delle grandi nazioni europee, ma l'ostacolo più grande era quello di dover affrontare l'ostinazione del popolo napoletano che non voleva accettare l'idea che gli antichi banchi erano ormai morti. L'arrivo dei francesi sul trono napoletano gettò le basi per una rivoluzione del sistema creditizio meridionale, che si sarebbe poi consolidata con il ritorno dei Borbone. Con la ricostruzione su documentazione coeva inedita del Banco Nazionale voluto da Gioacchino Murat, si potrà meglio comprendere quali furono le premesse per l'acquisizione di nuove istituzioni creditizie, che si consolideranno in tutto il XIX secolo.
Research Interests:
The Forum of Historical Schools [http://www.forumscuolestorichenapoletane.it/] has brought attention to the material and immaterial heritage of schools in our city; schools whose history we intend to make known through the realization of... more
The Forum of Historical Schools [http://www.forumscuolestorichenapoletane.it/] has brought attention
to the material and immaterial heritage of schools in our city; schools whose history we intend to make
known through the realization of a permanent museum, a path of cultural and historical identification,
recovering forgotten areas of our culture. We will focus mainly on the history of Neapolitan primary
schools with reference to sites and spaces occupied after the Unification of Italy. In the study of urban
iconography, the school source fully reflects the “typology of non-traditional source”. It represents,
through buildings and objects, an alternative documentary source in the reconstruction of the history of
the city and the neighborhoods in which the schools were located. The school archives and the acts
of the Municipal Council of Naples (1861-1889) along with the draft of the buildings in the late
nineteenth century and early twentieth century, emphasize the importance of “hidden and forgotten
treasures” and assist in giving new value to long-forgotten memories.
Introduzione
Per lo studio dell’iconografia urbana la vicenda degli edifici scolastici post-unitari, recuperata
dall’analisi condotta sugli Atti dei Consigli Comunali di Napoli dal 1861 al 1889, risponde a pieno titolo
alla “tipologia di fonte non tradizionale”. “La scuola deve tendere a sviluppare il massimo livello di relazioni
sociali…. Ogni edificio scolastico perciò deve essere considerato come parte integrante di un
“continuum” educativo fortemente inserito in un contesto urbano e sociale” [Giallocosta 2006, 3]. Molti
di questi aspetti dell’attuale regolamentazione dell’edilizia scolastica erano già considerati da coloro
che, a livello locale, furono chiamati a partecipare al grande progetto dell’alfabetizzazione nazionale
all’indomani della nascita del Regno d’Italia. Con la ricostruzione di questa pagina di storia della città
di Napoli di fine Ottocento e primo Novecento, ci si propone di mettere l’accento sull’importanza di “tesori
nascosti e dimenticati” e di favorire il recupero di una memoria per troppo tempo non valorizzata.
Nostro obiettivo è capire quale fosse il rapporto tra scuola e territorio; quale cambiamento si registrò
nell’iconografia della città in relazione all’emergenza scolastica post-unitaria. Il tema, per Napoli ancora
poco conosciuto, acquista un peso e una rilevanza per la storia della città in termini sociali, economici
e urbanistici.
L’intervento si articola in due parti. Con riferimento alla scuola primaria pubblica, nella prima parte si
affronterà il dibattito sulle vicende che riguardano la scuola nel più ampio contesto della trasformazione
della città (R. Salvemini); nella seconda parte si analizzeranno in concreto i progetti per realizzare
un primo nucleo di scuole primarie, con le leggi e i fondi stanziati (P. Avallone). La parte cartografica è
a cura di A. Bertini.
Research Interests:
Donne e potere: se ne discute coinvolgendo identità culturali antiche e moderne nel tentativo di condannare ma perlopiù di assolvere società adattate per lungo tempo ad una dimensione maschile. Ma di quale potere si parla? potere è parola... more
Donne e potere: se ne discute coinvolgendo identità culturali antiche e moderne nel tentativo di condannare ma perlopiù di assolvere società adattate per lungo tempo ad una dimensione maschile. Ma di quale potere si parla? potere è parola cui vogliamo restituire il senso di potenzialità e capacità, di responsabilità e desiderio di impegno. Ma in che senso? Il potere lo si potrebbe definire sia come capacità, facoltà ovvero l'autorità di agire, esercitata per fini personali o collettivi sia come capacità di influenzare i comportamenti di gruppi umani. Alle donne appartiene il primo o il secondo caso? Credo che possiamo essere tutti d'accordo ad affermare che storicamente alle donne appartengano entrambi i poteri. E la storia delle donne, come disciplina di ricerca, ci viene in qualche modo in aiuto per capire la relazione tra donne e potere. E' ben noto che la storia delle donne è da tempo al centro di studi e di approfondimenti. Nonostante le difficoltà oggettive relative a una tale indagine legate alla mancanza di fonti omogenee e continue, dovute soprattutto a impedimenti di ordine legislativo, a mentalità e costumi, si è visto che la donna riuscì comunque a partecipare a varie attività ritagliandosi soprattutto a livello basso, ma in alcuni casi anche " alto " , un proprio spazio all'interno della gamma dei ruoli e delle responsabilità che animarono l'economia nel corso dell'età moderna. La recente storiografia si è orientata su linee di ricerca dirette a restituire alla donna un maggior protagonismo all'interno dei processi storici economici. Queste indagini hanno permesso l'emergere di nuove questioni, hanno stimolato un dibattito sull'apporto economico femminile. Il nostro intervento è diviso in due parti: la prima legata alla legislazione; la seconda invece approfondirà, laddove è possibile, dei case-studies relativi alla gestione e al lavoro delle donne nei conservatori femminili, nei monasteri, nelle attività commerciali e perché no anche in quelle " illegali " del prestito. 1a parte: La legislazione Da qualche anno gli storici che si sono concentrati sulla legislazione in materia di successione e di diritto delle donne hanno posto l'accento sulla necessità di comprendere quali trasformazioni si sono registrate nel rapporto tra donne e economia. In tali studi di storia della famiglia, di demografia storica e di storia economica, emerge una presenza considerevole di donne nel mondo del lavoro e quindi sul contributo da esse fornito alla crescita nel corso dell'età moderna. In epoca romana quando la donna si sposava ogni suo diritto passava dal padre al marito. Nel corso dei primi secoli dell'Impero Romano la struttura della famiglia registrò delle trasformazioni e così anche alla donna furono riconosciuti dei margini di libertà in famiglia e in merito ai suoi diritti, attivi e passivi, in materia di testamento. Quest'apertura consentiva alle donne di poter amministrare e gestire il proprio patrimonio.
Research Interests:
ISSM- CNR announces a competition for 12 scholarships for young researchers (graduate, PhD and postdoctoral research students) in order to attend the second seminar of doctoral studies on the topic of slavery in Mediterranean Europe.... more
ISSM- CNR announces a competition for 12 scholarships for young researchers (graduate, PhD and postdoctoral research students) in order to attend the second seminar of doctoral studies on the topic of slavery in Mediterranean Europe. Slavery was a very important migration and socioeconomic phenomenon in the structuring of southern European societies of the Old Regime. From an economic perspective, slavery must be understood as a response to a demand for workers, in connection with the balance between work, costs, wages and economic growth in a specific area or region. The objective of this second seminar of doctoral studies is to closely analyze the transformation of the models of slavery that occurred in Mediterranean Europe between the 14th and 19th centuries not only from an economic perspective, trying to answer a series of questions in order to understand the economics of slavery in the Euro-Mediterranean space (areas of acquisition of labour, organization of transport networks and of the slave trade in the Mediterranean, etc.). The school has a residential character and will last one week. Classes will be held in Italian, French, English and Spanish to facilitate communication among the participants, and Power Point presentations will be in a language other than the one spoken by the participant. The seminar consists of two sessions: 1. A morning session dedicated to lectures and to visits to some of the city archives in which the historical documents on the topic of the seminar are preserved. 2. An afternoon session for presentations of the work of young scholars (30 minutes), followed by discussions.
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I monti frumentari nel Regno di Napoli si diffusero soprattutto per contrastare il sistema del contratto alla voce. Questo sistema vessatorio di intralcio allo sviluppo dell'agricoltura era ben noto ai riformatori settecenteschi, anche se... more
I monti frumentari nel Regno di Napoli si diffusero soprattutto per contrastare il sistema del contratto alla voce. Questo sistema vessatorio di intralcio allo sviluppo dell'agricoltura era ben noto ai riformatori settecenteschi, anche se tollerato in quanto strumento utile per il povero agricoltore meridionale in mancanza di un credito agrario. Ma se la mancanza di denaro liquido nelle province era visto come il fattore dell'arretratezza del settore primario, solo alcuni osservatori economici dell'epoca individuarono nel credito agrario e nella riforma dei monti frumentari un sistema capace di sottrarre a un nugolo di negozianti poco scrupolosi il dominio della produzione del grano. Essi dunque proponevano soluzioni legate al  potenziamento dei monti frumentari o la creazione di istituzioni analoghe che avessero come comune denominatore la possibilità di offrire credito alla produzione a buon mercato. Due di questi, in particolare, sono da ricordare, l’uno più noto,
l'altro meno: Giovan Battista Jannucci e Domenico Terlizzi de Feudis. Questi riformatori anticiparono di qualche anno il tentativo del governo borbonico di risollevare le sorti dell'agricoltura del Regno con una serie di provvedimenti, tra cui l'istituzione di un Monte Frumentario nel 1781. Attraverso i dati quantitativi relativi ai monti frumentari nel Regno di Napoli, confrontati con dati relativi alla popolazione e ai chilometri quadrati di ogni provincia meridionale e con altri dati quantitativi, si riesce ad avere una visione completa di queste istituzioni.
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Il saggio indaga e confronta le pratiche amministrative e il modo di tenere la contabilità dei monti di pietà nel Regno di Napoli, lungo un arco cronologico che va '500 alla fine del '700, mettendo in luce caratteristiche, specificità ed... more
Il saggio indaga e confronta le pratiche amministrative e il modo di tenere la contabilità dei monti di pietà nel Regno di Napoli, lungo un arco cronologico che va '500 alla fine del '700, mettendo in luce caratteristiche, specificità ed evoluzione delle tecniche contabili, linee di strategia di gestione, pratiche di reclutamento e preparazione del personale amministrativo, forme di organizzazione e trasformazione delle strutture aziendali. In particolare si sofferma sulle le regole di amministrazione e la loro evoluzione; sugli gli organigrammi e la struttura amministrativa; sulla formazione e cultura del personale preposto alla conduzione dei monti e banchi; sulle scritture contabili, sugli strumenti di controllo utilizzati e loro evoluzione
Negli Stati settentrionali le maggiori novità vennero dal settore privato e spesso furono di origine straniera: novità, tutt'altro che irrilevanti, soprattutto se si esaminano alcune iniziative destinate ad essere rinnovate ed ampliate... more
Negli Stati settentrionali le maggiori novità vennero dal settore privato e spesso furono di origine straniera: novità, tutt'altro che irrilevanti, soprattutto se si esaminano alcune iniziative destinate ad essere rinnovate ed ampliate significativamente all'indomani dell'Unità. Ma, almeno fino all'Unità, quelle poche iniziative ebbero breve esistenza o furono sostenute dal governo come le banche di sconto a Firenze, Genova, Livorno, o rimasero solo allo stato progettuale come accadde a Milano e a Roma. Sicuramente molta più fortuna ebbero le casse di risparmio che si diffusero negli Stati settentrionali a partire dagli anni Trenta. Anche il sistema bancario meridionale non rimase estraneo ad una serie di tentativi di rinnovamento creditizio come casse di sconto private, casse di risparmio e banche di emissione, che invece si diffusero solo dopo l'Unità2. La forte presenza di un banco a carattere pubblico come il Banco delle Due Sicilie è sempre stata vista come limitativa di iniziative a carattere privato che non riuscirono a decollare. Tuttavia, l'azione del Banco, pur se controllata dal governo, con il suo sistema di circolazione delle fedi di credito e delle polizze, unico nel suo genere, e con le operazioni di sconto svolte dall'annessa Cassa di Sconto, sembrava rispondere alle esigenze di sviluppo di quell'economia, anche se, evidentemente, non era riuscita a generare stimoli. Si può, dunque, continuare a parlare e a scrivere di un sistema bancario arretrato per il Mezzogiorno al momento dell'Unità? Carlo De Cesare - fortemente critico nei confronti della piemontesizzazione, ovvero della sudditanza al Piemonte, delle province italiane - alla vigilia dell'applicazione del corso forzoso nel 1866 presenta un'analisi imparziale delle condizioni del credito in Italia. Sottolinea che "le vere condizioni del credito in Italia" non potevano reputarsi "né liete, né soddisfacenti rispetto al loro concorso nella produzione nazionale, e soprattutto per alcuni rami di produzione che po[teva]no dirsi principali". Nel lavoro in questione si tratterà dell'organizzazione del credito nel Mezzogiorno preunitario, con la prospettiva di dimostrare che al momento dell'Unità tale organizzazione non si discostava molto dalla visione complessiva che De Cesare aveva per l'Italia sei anni dopo l'unificazione. Si analizzeranno tre diverse tipologie di istituzioni che offrivano servizi creditizi: quella sostenuta dal governo e con una lunga tradizione alle spalle (banco pubblico); quelle a carattere privato (società di assicurazione) che affiancarono alle loro attività principali anche quelle creditizie; quelle che in qualche modo cercarono di combattere la piaga dell'usura in provincia (casse di risparmio, monti di pietà e frumentari).
Du 1 au 5 octobre 2018 à l'ISSM-CNR de Naples. Cet atelier d'études doctorales est le cinquième du cycle "History and Economy in the Mediterranean Countries" qui associe le Conseil National de la Recherche italien,... more
Du 1 au 5 octobre 2018 à l'ISSM-CNR de Naples. Cet atelier d'études doctorales est le cinquième du cycle "History and Economy in the Mediterranean Countries" qui associe le Conseil National de la Recherche italien, l'Université de Barcelone, l'Institucio Milà i Fontanals du CSIC  de Barcelone, l'Université of Suor Orsola Benincasa de Naples, l'Institut italien historique des Études Médiévales  et la Maison Méditerranéenne des Sciences de l'Homme - LabexMed, l'Université de Rouen  et l'Institu..
Faced with increasing demands for charity by the urban poor, on the one hand, and increased demands for funding by the government, on the other, the “non-profit” institutions in the Kingdom of Naples ultimately came up with a unique model... more
Faced with increasing demands for charity by the urban poor, on the one hand, and increased demands for funding by the government, on the other, the “non-profit” institutions in the Kingdom of Naples ultimately came up with a unique model of public banks that combined charity and credit. By providing services such as alms, dowries, food and milk for foundlings, accommodation, clothing, medical care, education and interest-free loans on pledge, they provided social shock absorbers. Operating as true businesses, they produced and sold goods, loaned money to the state, the city and individuals of all classes. As banks, they formed the base of the financial and credit system of the Kingdom of Naples in the sixteenth century, reinvesting profits from their activities into charitable services.
Il saggio affronta in maniera esaustiva la problematica della contabilita usata nei Monti di Pieta nel Regno di Napoli in epoca moderna. Dopo averne spiegato la normativa e le regole di amministrazione e la loro evoluzione, si passa... more
Il saggio affronta in maniera esaustiva la problematica della contabilita usata nei Monti di Pieta nel Regno di Napoli in epoca moderna. Dopo averne spiegato la normativa e le regole di amministrazione e la loro evoluzione, si passa all'esame degli organi che tenevano la contabilita, l'organizzazione amministrativa con la costruzione di un dettagliato organigramma; quuali erano le modalita di accesso alla funzione amministrativa e il tipo di preparazione richiesta; infine si approfondiscono i sistemi di controllo.
Nel Mezzogiorno i monti di pieta fecero la loro apparizione con enorme ritardo rispetto alle altre aree della penisola italiana e la loro nascita e diffusione rappresentano una variante dello spirito associativo che si ando affermando a... more
Nel Mezzogiorno i monti di pieta fecero la loro apparizione con enorme ritardo rispetto alle altre aree della penisola italiana e la loro nascita e diffusione rappresentano una variante dello spirito associativo che si ando affermando a partire dalla seconda meta del ‘500 in presenza di una congiuntura economica ne stabile ne frequentemente favorevole. E, nonostante alcune caratteristiche li rendevano assimilabili alle istituzioni degli stati centro-settentrionali, presentavano pero una natura giuridica molto piu laica, essendosi riusciti a liberare da qualsiasi ingerenza religiosa gia all’atto della loro fondazione. L’Autrice, inoltre, attraverso un’analisi di lungo periodo, sottolinea la stretta correlazione fra apertura dei monti, le scelte di politica economica e la congiuntura.
This paper examines new research on crimes and punishments in Neapolitan public banks between the 17th and the early 18th centuries. This is a new area of study, based on the archives of the banks, that can explain the failures of these... more
This paper examines new research on crimes and punishments in Neapolitan public banks between the 17th and the early 18th centuries. This is a new area of study, based on the archives of the banks, that can explain the failures of these institutions, the lack of controls, and the damages the fraudulent actions caused. The appropriation of the “public good” (money deposited in the banks) was carried out by bank employees whose illicit behavior violated the set of norms common to all Christianity, norms that constituted a solid foundation for the patrimony of trust at the heart of all commercial transactions in the ancien régime. Archival records are used to examine the possible motivations that led to the circumvention of the norms, including lack of economic gratification, a scarcely efficient internal control system, a judicial system that did not apply strict punishments, and marketplace economic factors.
Il saggio indaga e confronta le pratiche amministrative e il modo di tenere la contabilità dei monti di pietà nel Regno di Napoli, lungo un arco cronologico che va '500 alla fine del '700, mettendo in luce caratteristiche,... more
Il saggio indaga e confronta le pratiche amministrative e il modo di tenere la contabilità dei monti di pietà nel Regno di Napoli, lungo un arco cronologico che va '500 alla fine del '700, mettendo in luce caratteristiche, specificità ed evoluzione delle tecniche contabili, linee di strategia di gestione, pratiche di reclutamento e preparazione del personale amministrativo, forme di organizzazione e trasformazione delle strutture aziendali. In particolare si sofferma sulle le regole di amministrazione e la loro evoluzione; sugli gli organigrammi e la struttura amministrativa; sulla formazione e cultura del personale preposto alla conduzione dei monti e banchi; sulle scritture contabili, sugli strumenti di controllo utilizzati e loro evoluzione
For the pre-unification period, we are still far from the current idea of tourism and, even more, we cannot speak of mass tourism. Tour operators like Thomas Cook arrived in Italy only in the second half of the nineteenth century when the... more
For the pre-unification period, we are still far from the current idea of tourism and, even more, we cannot speak of mass tourism. Tour operators like Thomas Cook arrived in Italy only in the second half of the nineteenth century when the 'Grand Tour' was declining. The 'Grand ...
For the pre-unification period, we are still far from the current idea of tourism and, even more, we cannot speak of mass tourism. Tour operators like Thomas Cook arrived in Italy only in the second half of the nineteenth century when the... more
For the pre-unification period, we are still far from the current idea of tourism and, even more, we cannot speak of mass tourism. Tour operators like Thomas Cook arrived in Italy only in the second half of the nineteenth century when the 'Grand Tour' was declining. The 'Grand ...
Radici medievali e moderne della cultura europea dell'assistenza a cura di Gabriella Piccinni L'assistenza, le forme di protezione sociale e di credito soli dale hanno, in Europa, radici antiche che trovano il loro fon damento nel... more
Radici medievali e moderne della cultura europea dell'assistenza a cura di Gabriella Piccinni
L'assistenza, le forme di protezione sociale e di credito soli dale hanno, in Europa, radici antiche che trovano il loro fon damento nel medioevo e nella prima età moderna. Fu allora, infatti, che si sperimentarono strumenti nuovi per far fronte alle debolezze prodotte prima da una tumul-tuosa crescita e poi da una lunga recessione. In Italia, in particolare, una serie di nuove pratiche e di sensibilità si tradussero in un poderoso sforzo per dare forma di sistema alle politiche di contrasto al disagio sociale. Si crearono così le basi perché nascessero o si rinnovassero istituti con funzione di lotta agli effetti delle crisi sulla popolazio ne più fragile: ospedali, ceppi, confra-ternite, corporazioni, enti elemosinieri, Misericordie, lebbrosari, brefotrofi, Monti di Pietà, che ricoprirono un ruolo a mano a mano più importante come risposta pubblica, cioè sociale, al biso-gno. Gli studi raccolti in questo volume sono inquadrati nella storia profonda di quell'insieme di istituti giuridici, di politiche, di strutture operative e culture che chiamiamo oggi welfare system.
This monographic Special Issue hosts part of the research presented at the conference on hospital archives in the Middle Ages to the early Modern Age, held in Naples in November 2017, as part of the PRIN project "Alle origini del Welfare... more
This monographic Special Issue hosts part of the research presented at the conference on hospital archives in the Middle Ages to the early Modern Age, held in Naples in November 2017, as part of the PRIN project "Alle origini del Welfare (XIII-XVI sec.). Radici medievali e moderne della cultura europea dell’assistenza e delle forme di protezione sociale e credito solidale ("At the origins of Welfare (XIII-XVI sec.). Medieval and modern roots of the European culture of assistance and forms of social protection and solidary credit").
These studies - which contain research carried out in regions such as Abruzzo, Basilicata, Calabria, Puglia, Sardinia and Sicily - can be considered the partial achievement of the second aim of the conference: to draw a brief picture of the welfare institutions of southern Italy (brotherhoods, hospitals, public welfare and charities) that operated between the late Middle Ages and the early Modern Age.
Campania and the city of Naples, on the other hand, will be published in one of RiMe's next dossiers.

La presente Special Issue monografica ospita una parte delle ricerche presentate al convegno di studi sul tema degli archivi ospedalieri tra medioevo e prima Età moderna, svoltosi a Napoli nel novembre del 2017, nell’ambito del progetto PRIN Alle origini del Welfare (XIII-XVI sec.). Radici medievali e moderne della cultura europea dell’assistenza e delle forme di protezione sociale e credito solidale" Questi studi - che contengono ricerche condotte nelle regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia - possono essere considerati il parziale coseguimento del secondo obiettivo del suddetto Convegno: tracciare un quadro sintetico sulle istituzioni assistenziali del Sud d'Italia (confraternite, ospedali, enti di pubblica assistenza e beneficenza) che operarono tra tardo medioevo e prima Età moderna.
La Campania e la città di Napoli, invece, saranno oggetto di pubblicazione in uno dei prossimi fascicoli di RiMe.
Research Interests:
Many studies on economic and financial aids for the Third World poor have seen the light over the last few years. Today there is a widespread awareness that we need new forms of assistance and, especially, new ways to provide microcredit.... more
Many studies on economic and financial aids for the Third World poor have seen the light over the last few years. Today there is a widespread awareness that we need new forms of assistance and, especially, new ways to provide microcredit. We owe this awareness largely to Muhammad Yunus and the “village bank” he established in Bangladesh in 1976.1 This rural credit institute was created to grant loans and subsidies to poor people, who usually do not have access to the traditional credit system. These people are organized in “solidarity groups”. In the wake of the experience of the Grameen Bank, which has become the fifth bank in Bangladesh, over the last twenty years several international NGOs have set up microfinance and microcredit programs. Some economists and scholars believe that microcredit favors economic growth by allowing the poor and outcast to have access to financial services, as well as training, to improve their standard of living. While microcredit is a new phenomenon ...
Donne e potere: se ne discute coinvolgendo identità culturali antiche e moderne nel tentativo di condannare ma perlopiù di assolvere società adattate per lungo tempo ad una dimensione maschile. Ma di quale potere si parla? potere è parola... more
Donne e potere: se ne discute coinvolgendo identità culturali antiche e moderne nel tentativo di condannare ma perlopiù di assolvere società adattate per lungo tempo ad una dimensione maschile. Ma di quale potere si parla? potere è parola cui vogliamo restituire il senso di potenzialità e capacità, di responsabilità e desiderio di impegno. Ma in che senso? Il potere lo si potrebbe definire sia come capacità, facoltà ovvero l'autorità di agire, esercitata per fini personali o collettivi sia come capacità di influenzare i comportamenti di gruppi umani. Alle donne appartiene il primo o il secondo caso? Credo che possiamo essere tutti d'accordo ad affermare che storicamente alle donne appartengano entrambi i poteri. E la storia delle donne, come disciplina di ricerca, ci viene in qualche modo in aiuto per capire la relazione tra donne e potere. E' ben noto che la storia delle donne è da tempo al centro di studi e di approfondimenti. Nonostante le difficoltà oggettive relativ...
Research Interests:
Many studies on economic and financial aids for the Third World poor have seen the light over the last few years. Today there is a widespread awareness that we need new forms of assistance and, especially, new ways to provide microcredit.... more
Many studies on economic and financial aids for the Third World poor have seen the light over the last few years. Today there is a widespread awareness that we need new forms of assistance and, especially, new ways to provide microcredit. We owe this awareness largely to Muhammad Yunus and the “village bank” he established in Bangladesh in 1976.1 This rural credit institute was created to grant loans and subsidies to poor people, who usually do not have access to the traditional credit system. These people are organized in “solidarity groups”. In the wake of the experience of the Grameen Bank, which has become the fifth bank in Bangladesh, over the last twenty years several international NGOs have set up microfinance and microcredit programs. Some economists and scholars believe that microcredit favors economic growth by allowing the poor and outcast to have access to financial services, as well as training, to improve their standard of living. While microcredit is a new phenomenon ...
The origins and establishment of the Neapolitan public banks, which operated between the end of the 16th century and the beginning of the 19th century, are closely connected to the widespread use of credit certificates. Considered by the... more
The origins and establishment of the Neapolitan public banks, which operated between the end of the 16th century and the beginning of the 19th century, are closely connected to the widespread use of credit certificates. Considered by the most widely-respected literature as the “birth certificate” of Neapolitan banks, the credit certificate was a deposit bond par excellence, and consisted of a sheet of paper, at first handwritten, and then later, after the 1700s printed, “on which the Bank, with its chirograph, emblem, stamp and seal and undersigned by the Chief Cashier, declared the bearer to be its creditor”. At any time, the bank would pay the bearer the equivalent in money (the tantundem and not the eadem res). The credit note turned out to be very useful within the public economy since it served effectively, from the middle of the 16th century, as paper money which had hitherto been unknown. Money circulation in Naples as well as other places in Europe was based on coinage made ...
In the Kingdom of the two Sicilies, Ferdinand I issued a law governing archives in 1818; a decree of 29th November 1819 established the General archive of all the banks, both in dissolution and currently existing, and of any other bank... more
In the Kingdom of the two Sicilies, Ferdinand I issued a law governing archives in 1818; a decree of 29th November 1819 established the General archive of all the banks, both in dissolution and currently existing, and of any other bank that may subsequently be reopened, thereby giving birth to what would eventually become the present-day Historical Archive of Banco di Napoli. The Archive contains information and documents on the economic history of Southern Italy and the structure and develop¬ment of credit institutions operating in the region. P. Aiello, the assiduous scholar and researcher to whom we owe the discovery of a fede di deposito dated 1572, acknowledged with regard to the Historical Archive that "no one [could] claim to write comprehensively about credit, banking regulations and the economic history of Italy [without having] studied and explored among its innumerable shelves, which are virgin territory for economists and students of the law". The documents, wh...
Paola Avallone è Dirigente di Ricerca presso l'Istituto di Studi sulle Società del Mediter-raneo del Consiglio Nazio-nale delle Ricerche. Autri-ce di numerosi saggi ap-parsi su riviste nazionali ed internazionali sulla storia del... more
Paola Avallone è Dirigente di Ricerca presso l'Istituto di Studi sulle Società del Mediter-raneo del Consiglio Nazio-nale delle Ricerche. Autri-ce di numerosi saggi ap-parsi su riviste nazionali ed internazionali sulla storia del credito nel Mezzo-giorno d'Italia tra i secoli XVI e XIX. È ...
Presentation in Power Point of paper presented in the session "At the origins of consumer credit: pawn-broking in pre-industrial and developing societies. Economic concerns and moral connotations" in the XVIIth World Economic History... more
Presentation in Power Point of paper presented in the session "At the origins of consumer credit: pawn-broking in pre-industrial and developing societies. Economic concerns and moral connotations" in the XVIIth World Economic History Congress, 3-7 agosto, Kyoto, Japan
Research Interests:
Gli archivi e le biblioteche degli istituti di assistenza ai minori sono fonti speciali per la storia sociale, istituzionale, e per la divulgazione delle fonti legate a un territorio
International audienceLe volume, articulé autour de 4 thèmes, traite du rôle et du poids des institutions par rapport à l’évolution de la navigation et aux problèmes qu’elle rencontre dans certains pays de la Méditerranée. Il se concentre... more
International audienceLe volume, articulé autour de 4 thèmes, traite du rôle et du poids des institutions par rapport à l’évolution de la navigation et aux problèmes qu’elle rencontre dans certains pays de la Méditerranée. Il se concentre sur les règles en usage, les politiques économiques, consulaires, commerciales, sanitaires, douanières et fiscales, et les contrats de commerce et ’assurance passés dans les zones de frontières internes et externes
La prima definizione di turismo è quella di Herman Von Schullard del 1910, in seguito vi furono altre definizioni, l'ultima, quella del WTO e della Commissione Statistica delle Nazioni Unite (UNSTAT) risale al 1994 e definisce il... more
La prima definizione di turismo è quella di Herman Von Schullard del 1910, in seguito vi furono altre definizioni, l'ultima, quella del WTO e della Commissione Statistica delle Nazioni Unite (UNSTAT) risale al 1994 e definisce il turismo come: "L’attività delle persone che viaggiano verso, e si trovano in, luoghi diversi dal proprio ambiente abituale, per un periodo complessivo non superiore a un anno consecutivo a scopo di svago, affari o per motivi diversi dall'esercizio di un'attività remunerata all'interno dell'ambiente visitato". Il prodotto turistico si presenta come un insieme di prodotti eterogenei, dato che non esiste un’industria che produce l’intera gamma dei beni e servizi acquistati dai turisti e nessuna branca di attività economica produce solo beni e servizi destinati ai turisti. Le diverse tipologie di vacanza possono essere riassunte nel concetto di turismi e i confini del turismo sono sempre più sfumati in un’infinita gamma di turismi. Il turismo è uno dei settori più importanti delle moderne economie anche se dietro questa semplice affermazione si nascondono seri problemi di identificazione e di misurazione del fenomeno turistico in quanto esso è una attività composta da servizi diversi consumati contemporaneamente. L'individuazione delle attività turistiche è estremamente difficoltosa per il fatto che il turismo si manifesta come un complesso eterogeneo di operazioni, di consumo e di spesa. L'attività economica connessa al turismo è determinabile soltanto sulla base del prodotto e del consumo turistico, cioè della domanda. I primi aspetti di definizione della domanda finale che devono essere analizzati, quando si parla in particolare di contabilità nazionale, riguardano la classificazione delle spese e la definizione dei consumi. Sulla base di queste riflessioni la storia economica del turismo in Italia relativa alla fase storiografica di generale ricostruzione dell'evoluzione del turismo come fenomeno, a livello nazionale o di specifiche aree, ha dato risultati importanti e utili; tuttavia essi ancora non possono identificarsi tali da pervenire alla definizione di uno "statuto disciplinare" della storia economica del comparto assimilabile a quelli che, continuamente aggiornati e arricchiti, ispirano lo studio e la ricerca su altri comparti dell'economia. Il volume, pubblicato all’interno della Collana di Storia Economica diretta da Ennio De Simone, è il risultato di un progetto di ricerca coordinato da Donatella Strangio e da Paola Avallone. Il lungo periodo e i temi come quelli sulle politiche economiche e turistiche, centrali e locali, e i loro risultati, o sul turismo e sviluppo locale, costituiscono una chiave di lettura importante per lo sviluppo locale e la storia economica è un utile strumento a questo fine, come bene contribuiscono ad evidenziare le due curatrici. Dunque, i saggi qui raccolti sono prevalentemente di studiosi di storia economica e affrontano il tema in determinati ambiti cronologici e storici, in riferimento a diverse aree, centri o regioni, che si ritiene possano sicuramente contribuire alla ricerca storico-economica in materia. I contributi di ricerca originali, preceduti da una prefazione di Patrizia Battilani e arricchiti da utili indici dei nomi e dei luoghi che ne impreziosiscono l’opera, sono stati inseriti in quattro sezioni che riguardano 1) l’organizzazione e la promozione turistica con saggi di Annunziata Berrino, (Imprenditori stranieri nella Sorrento di primo Ottocento tra industria e ospitalità); Andrea Zanini (Alle origini della promozione turistica. L’esperienza ligure); Marco Teodori (Alberghi in guerra. Le requisizioni di strutture ricettive a Roma durante la seconda guerra mondiale); 2) la politica e le istituzioni con saggi di Salvatore Creaco (Turismo ed intervento straordinario nel Mezzogiorno), Silvana Cassar (Offerta ricettiva e flussi turistici in Sicilia) e Vittoria Ferrandino e Erminia Cuomo (La Cassa per il Mezzogiorno nello sviluppo turistico della Campania: alcune realtà aziendali nelle aree interne); 3) l’innovazione con saggi di Antonio Bertini (Per i centri abitati “poco noti”); Olga Lo Presti (Veicoli di conoscenza e comunicazione del patrimonio culturale: le tecnologie della comunicazione); Roberta Varriale, (Il sottosuolo antropico meridionale. Religione, infrastrutture, civiltà rupestre e buona pratica: il progetto per un itinerario turistico per la valorizzazione dei siti sotterranei); 4) i nuovi percorsi con saggi di Manuel Vaquero Piñeiro (L’enoturismo in Italia. Paesaggi e imprenditoria); Ilaria Zilli (Il Turismo archeologico industriale tra teoria e prassi)
Presentation in Power Point of paper presented in the session "At the origins of consumer credit: pawn-broking in pre-industrial and developing societies. Economic concerns and moral connotations" in the XVIIth World... more
Presentation in Power Point of paper presented in the session "At the origins of consumer credit: pawn-broking in pre-industrial and developing societies. Economic concerns and moral connotations" in the XVIIth World Economic History Congress, 3-7 agosto, Kyoto, Japan
L’Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo di Napoli, in collaborazione con l’Università di Barcellona, la Institució Milà i Fontanals del Consejo Superior de Investigaciones Científicas di Barcellona, l’Università Suor Orsola... more
L’Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo di Napoli, in collaborazione con l’Università di Barcellona, la Institució Milà i Fontanals del Consejo Superior de Investigaciones Científicas di Barcellona, l’Università Suor Orsola Benincasa, l’Istituto Banco Napoli - Fondazione, l’Istituto storico italiano per il Medioevo, la Maison méditerranéenne des sciences de l’homme-LabexMed, Aix-Marseille Université, l’Universidad Pablo De Olavide di Siviglia, bandisce un concorso per 12 borse di studio per giovani studiosi (dottorandi e dottori di ricerca) per la frequenza al secondo seminario di studi dottorali, dedicato alla schiavitù nell'Europa mediterranea. La schiavitù è stato un fenomeno migratorio e socio-economico importantissimo nella strutturazione delle società europee meridionali dell’Antico Regime. Da una prospettiva economica, la schiavitù deve essere intesa come una risposta ad una richiesta di lavoratori, normalmente in relazione con l’equilibrio tra lavoro, costi, salario e crescita economica di una determinata area o regione. L’obiettivo di questo secondo seminario di studi dottorali è quello di approfondire le trasformazioni dei modelli della schiavitù che si sono prodotti nell'Europa mediterranea tra XIV e XIX secolo da una prospettiva non solo economica, cercando di rispondere ad una serie di domande per la comprensione dell’economia della schiavitù nello spazio euro-mediterraneo (spazi di acquisizione della manodopera, organizzazione di reti di trasporto e di commercio degli schiavi nello spazio mediterraneo, etc.). Napoli, 5-9 ottobre 2015
Recensione al volume di A. Mignone "Nuovi studi sulla Tabula de Amalpha"
The seven Neapolitan public banks that largely arose from, or were founded by charitable bodies,2 acted essentially as credit institutions and, accordingly, it is possible to study their internal organisation upon the basis of their... more
The seven Neapolitan public banks that largely arose from, or were founded by charitable bodies,2 acted essentially as credit institutions and, accordingly, it is possible to study their internal organisation upon the basis of their structures. These defined the main organs through ...
La situazione bancaria, all'arrivo dei francesi non era certo delle migliori. Tutti gli avvenimenti politici che si erano susseguiti dalla Repubblica partenopea avevano gettato in una profonda crisi un sistema bancario che nel... more
La situazione bancaria, all'arrivo dei francesi non era certo delle migliori. Tutti gli avvenimenti politici che si erano susseguiti dalla Repubblica partenopea avevano gettato in una profonda crisi un sistema bancario che nel Mezzogiorno era ormai collaudato da circa tre secoli e che si basava sul concetto di fiducia e su un sistema di circolazione cartacea che non aveva pari in Europa. I banchi pubblici così come avevano operato per quasi tre secoli risultavano obsoleti di fronte ai cambiamenti politici ed economici avvenuti in così poco tempo. Era il momento che anche nel sistema bancario, come in quello fiscale, ci fosse una svolta, e fosse messo al pari di quelli delle grandi nazioni europee, ma l'ostacolo più grande era quello di dover affrontare l'ostinazione del popolo napoletano che non voleva accettare l'idea che gli antichi banchi erano ormai morti. L'arrivo dei francesi sul trono napoletano gettò le basi per una rivoluzione del sistema creditizio meri...
Research Interests:
Donne e potere: se ne discute coinvolgendo identità culturali antiche e moderne nel tentativo di condannare ma perlopiù di assolvere società adattate per lungo tempo ad una dimensione maschile. Ma di quale potere si parla? potere è parola... more
Donne e potere: se ne discute coinvolgendo identità culturali antiche e moderne nel tentativo di condannare ma perlopiù di assolvere società adattate per lungo tempo ad una dimensione maschile. Ma di quale potere si parla? potere è parola cui vogliamo restituire il senso di potenzialità e capacità, di responsabilità e desiderio di impegno. Ma in che senso? Il potere lo si potrebbe definire sia come capacità, facoltà ovvero l'autorità di agire, esercitata per fini personali o collettivi sia come capacità di influenzare i comportamenti di gruppi umani. Alle donne appartiene il primo o il secondo caso? Credo che possiamo essere tutti d'accordo ad affermare che storicamente alle donne appartengano entrambi i poteri. E la storia delle donne, come disciplina di ricerca, ci viene in qualche modo in aiuto per capire la relazione tra donne e potere. E' ben noto che la storia delle donne è da tempo al centro di studi e di approfondimenti. Nonostante le difficoltà oggettive relativ...
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In questo mio intervento non approfondirò la questione etica che sottintende alla nascita di queste istituzioni e in particolare nel Regno, anche perché fondamentalmente, come ho già avuto modo di dimostrare in altri miei lavori, i Monti... more
In questo mio intervento non approfondirò la questione etica che sottintende alla nascita di queste istituzioni e in particolare nel Regno, anche perché fondamentalmente, come ho già avuto modo di dimostrare in altri miei lavori, i Monti di Pietà fecero la loro apparizione nel Regno di Napoli molto tempo dopo rispetto all’Italia centrale, quando tutte le questioni teoriche, soprattutto quelle relative alla liceità della richiesta dell’interesse, erano state ormai superate. Quello che cercherò di dimostrare è se esiste una correlazione fra gli ebrei e l’apertura nelle varie province dei Monti, o meglio tra l’espulsione di questo gruppo etnico-religioso e quindi degli ebrei banchieri operanti nel Regno, o se questa fu solo una delle cause.
Research Interests:
L’istituto assicurativo rappresenta un aspetto di non secondaria importanza che ha mosso i traffici marittimi nel Mediterraneo dall’antichità ad oggi. L’assicurazione nasce per il mare e sul mare si evolve. Essa rispondeva alle richieste... more
L’istituto assicurativo rappresenta un aspetto di non secondaria importanza che ha mosso i traffici marittimi nel Mediterraneo dall’antichità ad oggi. L’assicurazione nasce per il mare e sul mare si evolve. Essa rispondeva alle richieste di un mercato che con l’apertura dei commerci d’oltreoceano diventava sempre più esigente e allo stesso tempo più rischioso. Il Regno di Napoli, già dal XVI secolo vide consolidare i suoi affari commerciali che si svolgevano prevalentemente attraverso il porto della Capitale. Un porto che, alla stregua di altri grandi mercati, come Ragusa, Ancona e Messina, era considerato una tappa fondamentale nel sistema-Mediterraneo. L’istituto assicurativo, tuttavia, con il commercio in evoluzione non poteva restare immobile. Se all’inizio anche a Napoli regole scritte e regole non scritte disciplinavano la pratica assicurativa, con il tempo le regole scritte assunsero un ruolo predominante, anche se per motivi di carattere fiscale (Prammatica De Assicurationib...
Research Interests:
ISSM- CNR announces a competition for 12 scholarships for young researchers (graduate, PhD and postdoctoral research students) in order to attend the second seminar of doctoral studies on the topic of slavery in Mediterranean Europe.... more
ISSM- CNR announces a competition for 12 scholarships for young researchers (graduate, PhD and postdoctoral research students) in order to attend the second seminar of doctoral studies on the topic of slavery in Mediterranean Europe. Slavery was a very important migration and socioeconomic phenomenon in the structuring of southern European societies of the Old Regime. From an economic perspective, slavery must be understood as a response to a demand for workers, in connection with the balance between work, costs, wages and economic growth in a specific area or region. The objective of this second seminar of doctoral studies is to closely analyze the transformation of the models of slavery that occurred in Mediterranean Europe between the 14th and 19th centuries not only from an economic perspective, trying to answer a series of questions in order to understand the economics of slavery in the Euro-Mediterranean space (areas of acquisition of labour, organization of transport networks...
Research Interests:
... Tra teoria e practica: Il credito agrario nel regno di Napoli nella seconda metá del XVIII secolo. Autores: Paola Avallone; Localización: Rivista di storia dell'agricoltura, ISSN 0557-1359, Vol. 45, Nº. 2, 2005 , págs. 3-38.... more
... Tra teoria e practica: Il credito agrario nel regno di Napoli nella seconda metá del XVIII secolo. Autores: Paola Avallone; Localización: Rivista di storia dell'agricoltura, ISSN 0557-1359, Vol. 45, Nº. 2, 2005 , págs. 3-38. Fundación Dialnet. Acceso de usuarios registrados. ...
L’istituto assicurativo rappresenta un aspetto di non secondaria importanza che ha mosso i traffici marittimi nel Mediterraneo dall’antichità ad oggi. L’assicurazione nasce per il mare e sul mare si evolve. Essa rispondeva alle richieste... more
L’istituto assicurativo rappresenta un aspetto di non secondaria importanza che ha mosso i traffici marittimi nel Mediterraneo dall’antichità ad oggi. L’assicurazione nasce per il mare e sul mare si evolve. Essa rispondeva alle richieste di un mercato che con l’apertura dei commerci d’oltreoceano diventava sempre più esigente e allo stesso tempo più rischioso. Il Regno di Napoli, già dal XVI secolo vide consolidare i suoi affari commerciali che si svolgevano prevalentemente attraverso il porto della Capitale. Un porto che, alla stregua di altri grandi mercati, come Ragusa, Ancona e Messina, era considerato una tappa fondamentale nel sistema-Mediterraneo. L’istituto assicurativo, tuttavia, con il commercio in evoluzione non poteva restare immobile. Se all’inizio anche a Napoli regole scritte e regole non scritte disciplinavano la pratica assicurativa, con il tempo le regole scritte assunsero un ruolo predominante, anche se per motivi di carattere fiscale (Prammatica De Assicurationib...
Research Interests:
Introduction. Many studies on economic and financial aids for the Third World poor have seen the light over the last few years. Today there is a widespread awareness that we need new forms of assistance and, especially, new ways to... more
Introduction. Many studies on economic and financial aids for the Third World poor have seen the light over the last few years. Today there is a widespread awareness that we need new forms of assistance and, especially, new ways to provide microcredit. We owe this awareness largely to Muhammad Yunus and the “village bank” he established in Bangladesh in 1976.1 This rural credit institute was created to grant loans and subsidies to poor people, who usually do not have access to the traditional credit system. These people are organized in “solidarity groups”. In the wake of the experience of the Grameen Bank, which has become the fifth bank in Bangladesh, over the last twenty years several international NGOs have set up microfinance and microcredit programs. Some economists and scholars believe that microcredit favors economic growth by allowing the poor and outcast to have access to financial services, as well as training, to improve their standard of living. While microcredit is a n...
Ponencia de Rafaella Salvemini i Paola Avallone (Istituto di Studi sulle Societa del Mediterraneo) sobre l'empoderament de la dona i la gestio de les riqueses femenines al Regne de Napols al llarg de la historia
... | Ayuda. Dall'assistenza al credito. L'esperienza dei Monti di Pietà e delle Case Sante nel Regno di Napoli tra XVI e XVIII secolo: 2251. Autores: Paola Avallone, Raffaella Salvemini; Localización: Nuova rivista storica,... more
... | Ayuda. Dall'assistenza al credito. L'esperienza dei Monti di Pietà e delle Case Sante nel Regno di Napoli tra XVI e XVIII secolo: 2251. Autores: Paola Avallone, Raffaella Salvemini; Localización: Nuova rivista storica, ISSN 0029-6236, Vol. 83, Nº 1, 1999 , pags. 21-54. ...
Maria Giuseppina Muzzarelli, in defining the characteristics of the origins and evolution of the Monte di Pietà, "invention" of the late Middle Ages, stressed that this institution was to be considered "more things together": a minorite... more
Maria Giuseppina Muzzarelli, in defining the characteristics of the origins and evolution of the Monte di Pietà, "invention" of the late Middle Ages, stressed that this institution was to be considered "more things together": a minorite ideation, a charity institution, an economic and credit initiative. In light of the many studies that have been made on this institution, both from the theoretical point of view and from the practical point of view, these views do not exclude each other. And all these aspects characterized the Monti di Pietà which, in the form of Monti di Pegni (pawnshops) and Monti Frumentari (weath brokers), made their appearance in the Kingdom of Naples much later compared to central Italy, when the theoretical issues, especially those related to the legality of the request of interest, had been overcome. But how were they considered? Charitable institutions or credit institutions? Once refuted the relationship between the expulsion of the Jews and the birth of the Monte di Pietà in Naples, what, instead, pushed a group of individuals to offer pawnbroking at no interest in a city that in the mid-sixteenth century was third in population after London and Paris? And starting in the early seventeenth century, what then motivated brotherhoods, local authorities, individuals to open Monti di Pietà in urban areas and Monti Frumentari in rural areas in all provinces of the Kingdom? What role did they play in the economy of the South over two and a half centuries, until the Kingdom became a part of the national state? What is the relationship between the concepts of charity, for which these institutions were regarded as charitable institutions, and of credit as they essentially did not practice acts of liberality lending money or wheat at interest?
La quarta edizione del Seminario di studi dottorali “Storia ed economia nei paesi del Mediterraneo” intende approfondire l’importanza dell’intensa attività creditizia, dal microcredito al consumo alla fondazione dei Monti di Pietà nelle... more
La quarta edizione del Seminario di studi dottorali “Storia ed economia nei paesi del Mediterraneo” intende approfondire l’importanza dell’intensa attività creditizia, dal microcredito al consumo alla fondazione dei Monti di Pietà nelle varie tipologie regionali e alle altre varie forme di credito solidaristico che, nel corso dei secoli, hanno dato origine a vere e proprie banche.
Le tematiche trattate, nell’arco di tempo dal Medioevo all’età contemporanea, saranno: la raccolta e l’erogazione del credito da parte di alcune grandi strutture assistenziali e il loro ruolo nel finanziamento del sistema della “pubblica carità”; la relazione fra queste istituzioni e l’attività di credito; l'impatto che esse ebbero nel complessivo ciclo economico locale, sia garantendo la protezione dei patrimoni privati, sia come forma di finanziamento del debito pubblico; le trasformazioni funzionali degli enti preposti a erogare credito al consumo e la presenza di circuiti informali; il carattere e il costo delle operazioni, la tipologia delle transazioni; il ruolo della moneta fiduciaria e la sua trasformazione in moneta legale.

Il seminario si rivolge  ai giovani studiosi che sono stati selezionati a seguito di un bando ed è aperto anche a tutti gli interessati all’argomento.
Research Interests:
Mercoledì 9 Marzo, ore 17
Emanuele Felice (Università “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara)
presenta il volume
"I Monti frumentari e le forme di credito non monetario tra Medioevo ed Età moderna"
Research Interests:
Recensione al volume di A. Mignone "Nuovi studi sulla Tabula de Amalpha"
Research Interests:
Può un libro di storia medievale, e per giunta di storia della banca, interessare a chi di Medioevo ne sa nella misura in cui ha studiato storia alle scuole medie inferiori e superiori e a qualche lettura sporadica successiva ma non... more
Può un libro di storia medievale, e per giunta di storia della banca, interessare a chi di Medioevo ne sa nella misura in cui ha studiato storia alle scuole medie inferiori e superiori e a qualche lettura sporadica successiva ma non impegnativa? Storia della banca sì, perché è una dei soggetti a me più avvezze, ma non nel Medioevo. Ma sfogliandolo ho capito che l'avrei potuto fare, perché si trattava di un libro non proprio per addetti ai lavori ma a carattere divulgativo. Il libro, infatti, non si basa su documentazione inedita, ma in sostanza mette insieme notizie tratte da vari autori secondo una metodologia a carattere quasi narrativo, allontanandosi dal metodo più tradizionale che a volte anche agli addetti ai lavori fa perdere la testa: quello della lettura dei documenti coevi per la ricostruzione della storia.
Research Interests:
Bando un concorso per 12 borse di studio per giovani studiosi (dottorandi e dottori di ricerca) per la frequenza al quinto seminario di studi dottorali di Storia ed economia nei paesi del Mediterraneo dedicato al Paesaggio religioso... more
Bando un concorso per 12 borse di studio per giovani studiosi (dottorandi e dottori di ricerca) per la frequenza al quinto seminario di studi dottorali di Storia ed economia nei paesi del Mediterraneo dedicato al Paesaggio religioso nell'Europa mediterranea.

L'obiettivo del seminario è quello di:
1) tracciare un panorama storiografico completo dei temi di ricerca  per scoprire la potenza dell'asse spaziale (spatial turn) nello studio del fenomeno religioso;
2) confrontare le diverse realtà regionali e nazionali per arrivare ad una storia comparata degli ambienti religiosi;
3) individuare nuove piste di ricerca per la storia del paesaggio religioso collegando l'asse spaziale con nuove prospettive e modalità di approccio (gender, liturgical turn, archival turn, network analysis,...etc.);
4) identificare le differenze cronologiche e le varie diacronie di sviluppo.
Research Interests:
Yasmina Ben Yessef: "Identità familiare e Controriforma fra Genova e i domini italiani ispanici: una proposta di studio"
Research Interests:
Gli studi condotti sull’assistenza nel Regno di Napoli in antico regime avevano sottolineato, soprattutto per la capitale, l’ideazione di un modello per molti versi differente da quello realizzato in altre regioni dell’Europa e del centro... more
Gli studi condotti sull’assistenza nel Regno di Napoli in antico regime avevano sottolineato, soprattutto per la capitale, l’ideazione di un modello per molti versi differente da quello realizzato in altre regioni dell’Europa e del centro Nord d’Italia. Questo nostro seminario va a rafforzare proprio questa ipotesi. Nel nostro intervento ci si concentrerà sul rapporto tra beneficenza e attività bancaria in epoca pre-welfare con riferimento all’età moderna. 1) Partiamo dal virecegno spagnolo ovvero il periodo che va dal 1502 al 1707 per fare un breve accenno agli interventi in materia di povertà, con riferimento alla domanda e all’offerta di servizi dei luoghi pii laicali di Napoli. 2) Mostreremo poi come in un momento di grave difficoltà economica per il Regno e i luoghi pii nella seconda metà del Cinquecento all’ampia gamma di attività economico, finanziarie e creditizie si affiancherà quella bancaria. La necessità di reperire nuove risorse finanziarie indurrà alcuni luoghi pii napoletani a diversificare l’offerta di servizi e ad aprire banchi pubblici di emissione di moneta. 3)Concluderemo raccontando le difficoltà che ebbero le istituzioni coinvolte a conciliare la beneficenza con l’attività bancaria da cui la necessità di separare le due attività per non compromettere la vita delle istituzioni e ancor più l’intero sistema economico-finanziario e creditizio del Regno.
Research Interests:
Gli archivi ospedalieri – ormai è noto in sede di letteratura storica – rappresentano una miniera inesauribile di fonti scritte, spesso inedite, utili alla storia istituzionale, economica, sociale, religiosa, architettonica e artistica... more
Gli archivi ospedalieri – ormai è noto in sede di letteratura storica – rappresentano una miniera inesauribile di fonti scritte, spesso inedite, utili alla storia istituzionale, economica, sociale, religiosa, architettonica e artistica delle realtà urbane dell’Italia medievale e moderna. Se da un lato, a partire soprattutto dagli anni ’70 del secolo scorso, gli archivi degli enti ospedalieri e assistenziali dell’Italia Centro-Settentrionale hanno potuto e saputo attrarre l’interesse degli studiosi, conservando e valorizzando degnamente i patrimoni documentari, dall’altro, purtroppo, le regioni dell’Italia Meridionale hanno sofferto una mancanza d’attenzione da parte degli organi preposti alla tutela, conservazione e valorizzazione degli archivi e fondi archivistici riguardanti i pur numerosi ospedali e istituti di assistenza e beneficenza disseminati nel Mezzogiorno d’Italia.
Questo convegno si prefigge due obiettivi. Il primo è avviare un’ampia comparazione, sinora mai svolta, tra gli archivi e le fonti assistenziali dei grandi ospedali urbani dell’Italia medievale e moderna. Il secondo obiettivo, invece, è provare a svolgere un primo censimento e analisi dei fondi archivistici superstiti riguardanti le confraternite, gli antichi ospedali e le istituzioni di pubblica assistenza e beneficenza che operarono in Italia Meridionale tra tardo medioevo e prima età moderna
Research Interests:
Competition for 12 scholarships for young researchers (graduate, PhD and postdoctoral research students) in order to attend the fifth seminar of doctoral studies on the topic of Religious Landscape in Mediterranean Europe. The Landscape,... more
Competition for 12 scholarships for young researchers (graduate, PhD and postdoctoral research students) in order to attend the fifth seminar of doctoral studies on the topic of Religious Landscape in Mediterranean Europe.
The Landscape, understood as a space/fabric of communication, relationship and action, and as the constantly renewed materialization of historical processes resolved in its territorial organization, is inextricably linked to one’s own religious history. If, on the one hand, the natural environment attracts because of its position, configuration and history so as to introduce the choice of the place destined to become sacred, on the other, it is the environment itself to be marked and transformed by the religious presence, in a relationship that we could state as of mutual determination. Monasteries, convents, parish churches and votive shrines are some conspicuous elements of the religious and social landscape of Europe, tangible traces of the intangible circulation of ideas and people in the medieval and modern past.
So, aware of the different issues that the binomial landscape-religion could reflect and mean, the seminar aims to analyze all the complex correlations that contribute to its construction: social, family and political relationships, assets linked to the economy of religious bodies and to parental networks, community life, the function and impact of liturgical and devotional practices, urban-architectural aspects, territorial organization, and the organizational complexity of parishes and dioceses over a long period of time.
The goal of the seminar is to:
1) trace a complete historiographic panorama of the research themes to discover the power of the spatial dimension in the study of the religious phenomenon;
2) compare the different regional and national realities to arrive at a comparative history of religious environments;
3) identify new research paths in the history of the religious landscape by linking the spatial dimension with new perspectives and methods of approach (gender-related, liturgical, archival, network analysis, etc.);
4) identify the chronological differences and the various diachronies of development...
Research Interests:
Confraternity studies has been one of the most innovative and active elds of scholarly inquiry in the last several decades, yet few scholars have ventured beyond the traditional focus on northern Italian communities. is ambitious volume... more
Confraternity studies has been one of the most innovative and active elds of scholarly inquiry in the last several decades, yet few scholars have ventured beyond the traditional focus on northern Italian communities. is ambitious volume addresses the historical and historiographical origins of these scholarly biases, introduces the vibrant yet understudied world of southern Italian confraternities, and provides many suggestions for areas of future research and comparative analysis. Fi een essays by leading Italian scholars investigate medieval and early modern religious confraternities in Naples, several mainland regions, and the islands of Sicily and Sardinia. e result is not only the rst book in English to examine southern Italian confraternities, but also the most wide-ranging chronological and geographic survey in any language. e collection makes a signi cant contribution to confraternity studies and will interest scholars of art, religion, lay sociability, and charitable institutions in Italy, Europe, and the Mediterranean.
This monographic Special Issue hosts part of the research presented at the conference on hospital archives in the Middle Ages to the early Modern Age, held in Naples in November 2017, as part of the PRIN project "Alle origini del Welfare... more
This monographic Special Issue hosts part of the research presented at the conference on hospital archives in the Middle Ages to the early Modern Age, held in Naples in November 2017, as part of the PRIN project "Alle origini del Welfare (XIII-XVI sec.). Radici medievali e moderne della cultura europea dell’assistenza e delle forme di protezione sociale e credito solidale ("At the origins of Welfare (XIII-XVI sec.). Medieval and modern roots of the European culture of assistance and forms of social protection and solidary credit").
These studies - which contain research carried out in regions such as Abruzzo, Basilicata, Calabria, Puglia, Sardinia and Sicily - can be considered the partial achievement of the second aim of the conference: to draw a brief picture of the welfare institutions of southern Italy (brotherhoods, hospitals, public welfare and charities) that operated between the late Middle Ages and the early Modern Age.
Campania and the city of Naples, on the other hand, will be published in one of RiMe's next dossiers.
Video-lezione di 15 min. sull'importanza dei documenti storici contabili per ricostruire la peste di Napoli del 1656. 👩‍🏫
Siamo sicuri che troverete molti spunti per il presente... 😇

#iorestoacasa ma la scienza non si ferma!
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