- Ecodesign, Systemic Design, Ecology, Sustainable Design, Material Culture Studies, Product Design, and 18 moreDesign For Sustainable Behaviour, Design for Local Development, Service Design, Industrial Design, Design for Territories, Design for Social Innovation, Social Innovation, Codesign, Design Theory, Design History and Theory, Design Methodology, Citizenship and Identity, Cura e Custodia Dei Beni Comuni, Urban Open Space Design, Reuse, Upcycling and DIY culture, Social Responsible Design, and Aree Interneedit
- S.S.D. CEAR-08/D - Svolge attività di ricerca prevalentemente nell’ambito del design per la sostenibilità sociale e a... moreS.S.D. CEAR-08/D - Svolge attività di ricerca prevalentemente nell’ambito del design per la sostenibilità sociale e ambientale - con approccio eco-sociale -, delle teorie e cultura del progetto, e della rigenerazione dei contesti territoriali marginali.
Già borsista di ricerca presso l'Università degli Studi di Ferrara, attualmente è dottorando in "Architecture, Design, Planning" presso l'Università di Camerino (Italia). È stato Visiting PhD(c) presso la "Faculdade de Arquitetura da Universidade de Lisboa" (Portogallo).
È docente del corso "Processi del design per l'Impresa sostenibile" nel Master di I e II livello in "Design della Comunicazione per l'Impresa" dell'Università degli Studi di Ferrara.
S.S.D. CEAR-08/D - Carries out research activities mainly in the field of design for social and environmental sustainability - with eco-social approach -, theories and culture of the project and regeneration of marginal territorial contexts.
A former research fellow at the University of Ferrara, he is currently a PhD student in "Architecture, Design, Planning" at the University of Camerino (Italy). He was Visiting PhD(c) at the "Faculdade de Arquitetura da Universidade de Lisboa" (Portugal).
He is professor of the course "Processi del design per l'impresa sostenibile" in the I and II level Master's degree program in "Design della Comunicazione per l'Impresa" at the University of Ferrara.
marco.manfra@unicam.it
Orcid id: 0000-0003-2909-8198edit
DesignIntorno / Alghero, July 04-05, 2022. Lontana dal promuovere la formulazione di specifiche prescrizioni tecniche centralizzate, tipiche dell’agrobusiness, l’agroecologia avvia un dialogo tra forme diverse di saperi e integra la... more
DesignIntorno / Alghero, July 04-05, 2022.
Lontana dal promuovere la formulazione di specifiche prescrizioni tecniche centralizzate, tipiche dell’agrobusiness, l’agroecologia avvia un dialogo tra forme diverse di saperi e integra la “tecnologia moderna” con la “conoscenza nativa” per farne emergere una serie di principi e processi duttili che, applicati a una particolare realtà, si specificano e si traducono in forme innovative distinte, strettamente indipendenti dall’ “intorno” sociale, economico, culturale e ambientale, e dal bisogno del coltivatore. Attraverso una “carovana progettuale transdisciplinare e itinerante”, composta da ricercatori e dottorandi di varia natura, l’idea di ricerca azione proposta intende attuare co-progettazioni diffuse che abbiano come obiettivo principale quello di generare relazioni sinergiche tra le piccole realtà agroecologiche del territorio rurale marchigiano e abruzzese, nonché di rafforzare lo scaling-out dell’agroecologia a livello nazionale. I risultati attesi, riguarderanno pertanto “innovazioni agroecologiche”, ovvero sistemi, prodotti, strumenti o servizi, caratterizzati dalle forti relazioni tra microaziende agricole, risorse native, comunità e territori, co progettate guardando all’“intorno”, intrecciando saperi e innovando la tradizione.
Lontana dal promuovere la formulazione di specifiche prescrizioni tecniche centralizzate, tipiche dell’agrobusiness, l’agroecologia avvia un dialogo tra forme diverse di saperi e integra la “tecnologia moderna” con la “conoscenza nativa” per farne emergere una serie di principi e processi duttili che, applicati a una particolare realtà, si specificano e si traducono in forme innovative distinte, strettamente indipendenti dall’ “intorno” sociale, economico, culturale e ambientale, e dal bisogno del coltivatore. Attraverso una “carovana progettuale transdisciplinare e itinerante”, composta da ricercatori e dottorandi di varia natura, l’idea di ricerca azione proposta intende attuare co-progettazioni diffuse che abbiano come obiettivo principale quello di generare relazioni sinergiche tra le piccole realtà agroecologiche del territorio rurale marchigiano e abruzzese, nonché di rafforzare lo scaling-out dell’agroecologia a livello nazionale. I risultati attesi, riguarderanno pertanto “innovazioni agroecologiche”, ovvero sistemi, prodotti, strumenti o servizi, caratterizzati dalle forti relazioni tra microaziende agricole, risorse native, comunità e territori, co progettate guardando all’“intorno”, intrecciando saperi e innovando la tradizione.
Research Interests:
Il contributo esamina le prassi progettuali e produttive di Paola Besana, riconoscendo la sua posizione di spicco tra i designer tessili italiani del Novecento. Inoltre, prendendo in considerazione alcuni progetti di Besana, si discuterà... more
Il contributo esamina le prassi progettuali e produttive di Paola Besana, riconoscendo la sua posizione di spicco tra i designer tessili italiani del Novecento. Inoltre, prendendo in considerazione alcuni progetti di Besana, si discuterà sull’importanza della documentazione antropologica, sull’esigenza della “corrispondenza” tra il progettista e la materia, e, infine, sull’imprescindibilità della cura delle relazioni sociali nell’arte del tramandare, per innovare e mutare la tecnica e i prodotti nell’alveo del design tessile.
ENG//The contribution examines the design and production practices of Paola Besana, recognizing her prominent position among Italian textile designers of the twentieth century. Additionally, by considering some of Besana's projects, the discussion will focus on the importance of anthropological documentation, the need for "correspondence" between the designer and the material, and lastly, the indispensability of caring for social relationships in the art of transmitting knowledge, with the purpose of innovating and changing techniques and products within the area of textile design.
ENG//The contribution examines the design and production practices of Paola Besana, recognizing her prominent position among Italian textile designers of the twentieth century. Additionally, by considering some of Besana's projects, the discussion will focus on the importance of anthropological documentation, the need for "correspondence" between the designer and the material, and lastly, the indispensability of caring for social relationships in the art of transmitting knowledge, with the purpose of innovating and changing techniques and products within the area of textile design.
Research Interests: Anthropology, Material Culture Studies, Interior Design, Product Design, Design Culture, and 9 moreDesign Anthropology, Art and Design Education, Sustainable Design, Arts and Crafts, Art Theory and Criticism, History of art and design, History Of Texiles, Conservation Of Textiles,Archaeology, Texile Design, and Artigianato Tessile
OFFICINA* n. 43, 2023
N.43 ottobre – novembre – dicembre 2023
Trimestrale di Architettura, Tecnologia e Ambiente.
Cartaceo ISSN 2532-1218
Digitale ISSN 2384-9029
N.43 ottobre – novembre – dicembre 2023
Trimestrale di Architettura, Tecnologia e Ambiente.
Cartaceo ISSN 2532-1218
Digitale ISSN 2384-9029
Research Interests:
Roadmap per la ricerca e l’innovazione, Report 2023. A cura di Alberto Bassi, Pietro Pantano, Patrizia Ranzo. ISBN 979-12-210-3597-1 Contributo di: Lucia Pietroni, Daniele Galloppo, Jacopo Mascitti, Davide Paciotti, Alessandro Di... more
Roadmap per la ricerca e l’innovazione, Report 2023.
A cura di Alberto Bassi, Pietro Pantano, Patrizia Ranzo.
ISBN 979-12-210-3597-1
Contributo di: Lucia Pietroni, Daniele Galloppo, Jacopo Mascitti, Davide Paciotti, Alessandro Di Stefano, Chiara De Angelis, Niccolò Colafemmina, Marco Manfra, Mariangela F. Balsamo.
A cura di Alberto Bassi, Pietro Pantano, Patrizia Ranzo.
ISBN 979-12-210-3597-1
Contributo di: Lucia Pietroni, Daniele Galloppo, Jacopo Mascitti, Davide Paciotti, Alessandro Di Stefano, Chiara De Angelis, Niccolò Colafemmina, Marco Manfra, Mariangela F. Balsamo.
Research Interests:
Il “margine”, in permacultura, mette a disposizione peculiarità e vantaggi di aree differenti, promuovendo in tal modo una cultura della bio-varietà, intesa sia nell’accezione ecologica, sia in quell’accezione sociale che vede il... more
Il “margine”, in permacultura, mette a disposizione peculiarità e vantaggi di aree differenti, promuovendo in tal modo una cultura della bio-varietà, intesa sia nell’accezione ecologica, sia in quell’accezione sociale che vede il mescolarsi di soggetti diversi e competenze diversificate. Oggi, ritornare ad avere cura delle periferie urbane comporta la mobilitazione di energie locali capaci di rovesciare una gerarchia di valori largamente consolidata. Il contributo illustra un’articolazione di visioni e casi studio sull’autosufficienza alimentare, a dimostrazione che, ai margini, comunità di pratica stanno realmente “coltivando” dal basso un’economia sostitutiva generatrice di nuovi valori.
The “margin”, in permaculture, makes peculiarities and advantages of different areas available, thus promoting a culture of bio-variety, both in its ecological meaning and in that social meaning which entails the mixing of different subjects and diverse skills. Today, returning to care for urban peripheries involves the mobilization of local energies, capable of overturning a largely established hierarchy of values. The contribution illustrates an articulation of visions and case studies on food self-sufficiency, demonstrating that, at the edges, communities of practice are truly “cultivating” a grassroots replacement economy generating new values.
N.39 ottobre – novembre – dicembre 2022
Trimestrale di Architettura, Tecnologia e Ambiente.
Cartaceo ISSN 2532-1218
Digitale ISSN 2384-9029
The “margin”, in permaculture, makes peculiarities and advantages of different areas available, thus promoting a culture of bio-variety, both in its ecological meaning and in that social meaning which entails the mixing of different subjects and diverse skills. Today, returning to care for urban peripheries involves the mobilization of local energies, capable of overturning a largely established hierarchy of values. The contribution illustrates an articulation of visions and case studies on food self-sufficiency, demonstrating that, at the edges, communities of practice are truly “cultivating” a grassroots replacement economy generating new values.
N.39 ottobre – novembre – dicembre 2022
Trimestrale di Architettura, Tecnologia e Ambiente.
Cartaceo ISSN 2532-1218
Digitale ISSN 2384-9029
Research Interests: Social Sciences, Design for Social Innovation, Agroecology, Anarchist Studies, Urban Studies, and 15 moreInformal Economy, Permaculture, Social Ecology, Anarchism & Postmodern Theory, Common Good, Urban Design, Urban Social Design, Good practices, Marginalization, Anti-Capitalist Spontaneity, Systemic Design, Complex and Social Ecological Systems, Ecosocial Theory, Urban Peripheries, and Critical Theory of Design
Riconoscendo le logiche di interazione tra l’ambito tecnologico, sociale e ambientale, è possibile favorire un nuovo paradigma per la gestione delle risorse idriche globali, oggi più che mai, minacciate dai mutamenti climatici. Il saggio... more
Riconoscendo le logiche di interazione tra l’ambito tecnologico, sociale e ambientale, è possibile favorire un nuovo paradigma per la gestione delle risorse idriche globali, oggi più che mai, minacciate dai mutamenti climatici. Il saggio presenta e discute i diversi criteri progettuali, adattivi o mitigativi, che si attuano nei confronti della carenza idrica in agricoltura, approdando così all’elaborazione di una cornice culturale, in cui emerge una visione “concertativa” e olistica del ruolo del design nella transizione verso progetti innovativi, mutui e circolari.
Recognizing the logic of interaction between the technological, social and environmental spheres, it is possible to foster a new paradigm for the management of global water resources, now more than ever, threatened by climate change. The essay presents and discusses the different design criteria, adaptive or mitigative, which are implemented in the face of water scarcity in agriculture, thus arriving at the elaboration of a cultural framework, in which emerges a "concerted" and holistic vision of the role of design in the transition towards innovative, mutual and circular projects.
V. 13 N. 1 - 2022
MD Journal
ISBN (print): 978-88-85885-12-7
ISSN (online): 2531-9477
Recognizing the logic of interaction between the technological, social and environmental spheres, it is possible to foster a new paradigm for the management of global water resources, now more than ever, threatened by climate change. The essay presents and discusses the different design criteria, adaptive or mitigative, which are implemented in the face of water scarcity in agriculture, thus arriving at the elaboration of a cultural framework, in which emerges a "concerted" and holistic vision of the role of design in the transition towards innovative, mutual and circular projects.
V. 13 N. 1 - 2022
MD Journal
ISBN (print): 978-88-85885-12-7
ISSN (online): 2531-9477
Research Interests: Environmental Sociology, Climate Change, Design Methods, Community Resilience, Design for Social Innovation, and 15 moreAgriculture, Sustainable Water Resources Management, Climate Change Adaptation And Mitigation Strategies, Environmental Sustainability, Community & Rural level governance, Design Theory and Philosophy, Social capital in agricultural and rural development, Water Resources (Environment), Ecodesign, Design for Sustainability DfS, Industrial Product Design, Critical Design, Design for Sustainability, Systemic Design, and Design for Territories
In area Mediterranea, esistono progettualità che fanno coesistere la circular economy con aspirazioni etiche di egualitarismo. In queste realtà, la pratica del riuso trascende il solo aspetto produttivo e assurge a mezzo per rivalutare... more
In area Mediterranea, esistono progettualità che fanno coesistere la circular economy con aspirazioni etiche di egualitarismo. In queste realtà, la pratica del riuso trascende il solo aspetto produttivo e assurge a mezzo per rivalutare anche le potenziali abilità delle persone in condizioni di vulnerabilità. All’interno di una più ampia riflessione teorica sull’etica del progetto, l’inclusione sociale e la cultura della diversità, questo breve contributo è volto a indagare e, dunque, portare a conoscenza casi emergenti che potranno essere presi come modelli per celebrare nuove forme di manifattura, circolari, mutue e popolari.
In the Mediterranean area, there are projects that make the circular economy coexist with ethical aspirations of egalitarianism. In these realities, the practice of reuse transcends only the productive aspect and becomes a way to re-evaluate the potential skills of people in vulnerable conditions. Within a wider theoretical reflection about the ethics of the project, social inclusion and culture of diversity, this short contribution aims to investigate and, therefore, bring to light emerging cases that can be taken as models to celebrate new forms of manufacturing, circular, mutual and popular.
N.37 aprile – maggio – giugno 2022
Trimestrale di Architettura, Tecnologia e Ambiente.
Cartaceo ISSN 2532-1218
Digitale ISSN 2384-9029
In the Mediterranean area, there are projects that make the circular economy coexist with ethical aspirations of egalitarianism. In these realities, the practice of reuse transcends only the productive aspect and becomes a way to re-evaluate the potential skills of people in vulnerable conditions. Within a wider theoretical reflection about the ethics of the project, social inclusion and culture of diversity, this short contribution aims to investigate and, therefore, bring to light emerging cases that can be taken as models to celebrate new forms of manufacturing, circular, mutual and popular.
N.37 aprile – maggio – giugno 2022
Trimestrale di Architettura, Tecnologia e Ambiente.
Cartaceo ISSN 2532-1218
Digitale ISSN 2384-9029
Research Interests: Design for Social Innovation, Recycling, Design Culture, Design Theory and Philosophy, Ecodesign, and 15 moreCommunity Empowerment, Social Innovation, Social Design, Self-Production, Design for Sustainability, Upcycling, Codesign, Craftsmanship, Sustainable design, upcycling, cradle-to-cradle, Craftivism, Community Relations, Design for Social Innovation and Sustainability, Citiziens Partecipation, Sustainable Product Design and Manufacturing, and Design for the Circular Economy
N. 171 maggio 2021
Op. Cit.– Rivista di selezione della critica d’arte contemporanea.
ISSN: 0030-3305
Op. Cit.– Rivista di selezione della critica d’arte contemporanea.
ISSN: 0030-3305
Research Interests: Critical Theory, Environmental Education, Industrial Design, Ecology, Critical design practice, and 9 moreEnvironmental Sustainability, History of Design, Ecodesign, History of Industrial Design, Critical Design, Ecologia, Enviromental History, Design for Social Innovation and Sustainability, and Ambientalismo
N.32 gennaio – febbraio – marzo 2021
Trimestrale di Architettura, Tecnologia e Ambiente.
Cartaceo ISSN 2532-1218
Digitale ISSN 2384-9029
Trimestrale di Architettura, Tecnologia e Ambiente.
Cartaceo ISSN 2532-1218
Digitale ISSN 2384-9029
Research Interests:
Convegno a cura di: Lucia Pietroni, Davide Turrini, Marco Mancini, Marco Manfra, Jacopo Mascitti 6 – 7 GIUGNO 2024 Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura Palazzo Tassoni Estense, Via della Ghiara 36,... more
Convegno a cura di: Lucia Pietroni, Davide Turrini, Marco Mancini, Marco Manfra, Jacopo Mascitti
6 – 7 GIUGNO 2024
Università degli Studi di Ferrara,
Dipartimento di Architettura
Palazzo Tassoni Estense,
Via della Ghiara 36, Ferrara
Nella volontà di proseguire il confronto scientifico sul tema Design for Survival, iniziato nel 2023 con la pubblicazione del numero 14 della rivista MD Journal, e con un seminario di studi presso la sede Saad-Unicam
di Ascoli Piceno, l’Università degli Studi di Ferrara e l’Università di Camerino organizzano congiuntamente un secondo incontro dedicato al tema, per continuare ad esplorare scenari, visioni e approcci declinati negli ambiti del Design per la sopravvivenza sociale, del Design di prodotti e sistemi in ambienti ad alto rischio e del Design per la sopravvivenza del patrimonio culturale. Durante il convegno verranno condivisi i risultati dei tavoli di approfondimento svolti ad Ascoli Piceno e saranno attivati nuovi seminari paralleli. La partecipazione di rappresentanti della comunità scientifica provenienti da un’ampia maggioranza delle sedi universitarie di Design nazionali e della Repubblica di San Marino offrirà inoltre l’occasione per gettare le basi costitutive di un network di ricerca sul tema Design for Survival. Gli esiti dei lavori saranno oggetto di una pubblicazione nel 2025.
copyright
2024, Edizioni Unife Press
Via Ludovico Ariosto 35
I-44121 Ferrara
ISBN 9788896463345
6 – 7 GIUGNO 2024
Università degli Studi di Ferrara,
Dipartimento di Architettura
Palazzo Tassoni Estense,
Via della Ghiara 36, Ferrara
Nella volontà di proseguire il confronto scientifico sul tema Design for Survival, iniziato nel 2023 con la pubblicazione del numero 14 della rivista MD Journal, e con un seminario di studi presso la sede Saad-Unicam
di Ascoli Piceno, l’Università degli Studi di Ferrara e l’Università di Camerino organizzano congiuntamente un secondo incontro dedicato al tema, per continuare ad esplorare scenari, visioni e approcci declinati negli ambiti del Design per la sopravvivenza sociale, del Design di prodotti e sistemi in ambienti ad alto rischio e del Design per la sopravvivenza del patrimonio culturale. Durante il convegno verranno condivisi i risultati dei tavoli di approfondimento svolti ad Ascoli Piceno e saranno attivati nuovi seminari paralleli. La partecipazione di rappresentanti della comunità scientifica provenienti da un’ampia maggioranza delle sedi universitarie di Design nazionali e della Repubblica di San Marino offrirà inoltre l’occasione per gettare le basi costitutive di un network di ricerca sul tema Design for Survival. Gli esiti dei lavori saranno oggetto di una pubblicazione nel 2025.
copyright
2024, Edizioni Unife Press
Via Ludovico Ariosto 35
I-44121 Ferrara
ISBN 9788896463345