I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche pa... more I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell'Editore. stampato su carta certi cata La pubblicazione è stata realizzata grazie al supporto di CIA − Agricoltori Italiani Cura redazionale di Gabriella Bonini e Gaia Monticelli Editing e gra ca di Gaia Monticelli Ringraziamenti Per il rinnovato successo della XIV edizione della Scuola di Paesaggio Emilio Sereni è doveroso ringraziare i tanti volontari e amici di Casa Cervi e della Biblioteca-Archivio Emilio Sereni che non hanno fatto mancare il loro supporto morale e 昀椀sico:
Il monastero della Santissima Trinità in Monte Oliveto a Verona fu fondato sul principio del XII ... more Il monastero della Santissima Trinità in Monte Oliveto a Verona fu fondato sul principio del XII secolo dai monaci vallombrosani, che giunsero in città dall’Italia centrale grazie al fondamentale apporto di Matilde di Canossa e degli abati maggiori dell’Ordine Bernardo degli Uberti e Atto da Pistoia, in pieno clima di Riforma della Chiesa. L’istituzione, proprio nell’ottica riformista, divenne un avamposto strategico dell’obbedienza romana in un centro episcopale tradizionalmente filoimperiale e ostile al papato. Lo scopo del convegno, grazie al concorso di docenti e ricercatori afferenti a diversi ambiti disciplinari, è quello di favorire la comprensione critica dei fenomeni storici, archeologici, architettonici, artistici e conservativi che videro protagonista il cenobio dalla sua fondazione agli albori dell’età moderna, tenendo debitamente conto delle più aggiornate prospettive di ricerca e considerata la notevole crescita degli studi sulla storia della Verona medievale e dell’Ordine benedettino vallombrosano avvenuta nell’ultimo trentennio.
Indice 10. Jacopo della Quercia e Domenico di Bartolomeo Pardini maestri di pietra su e giù per l... more Indice 10. Jacopo della Quercia e Domenico di Bartolomeo Pardini maestri di pietra su e giù per l'Appenino tosco-emiliano-Paolo Cova .......... pag. 163 11. Circolazione di immagini, circolazione di beni: il caso dei tessuti riprodotti nelle croci dipinte umbro-toscane del XIII secolo-Silvia Battistini .
Studies of the ecclesiastical reform of the eleventh century have often highlighted conflict betw... more Studies of the ecclesiastical reform of the eleventh century have often highlighted conflict between reforming monks and simoniac clerics. This was especially true in the urban contexts of Milan and Florence, cities that played a leading role, at the time, in the history of Italian religious life. Through the presentation of an exemplary case study, this paper shows how around an important Florentine monastery, an episcopal foundation, the conflict between 'conservatives' and reformers did not obliterate the genesis and permanence of long-term devotional and cultural traditions. Although these traditions emerged in a context of conflict, they were able to overcome it and develop into a new and enduring form of religiosity that lasted from the Romanesque period to the Early Renaissance. M edieval historiography has often described protagonists of the ecclesiastical reform movement of the eleventh century as 'revolutionaries', in primis those who belonged to the so-called reformed Benedictine monasticism (Cluniacs, Cistercians, Camaldolese, Vallombrosans). In both early hagiographic sources and modern scholarly literature some of the founders of these religious movements (Stephen Harding, Romuald of Ravenna, John Gualberto) have taken on the roles of persecuted champions in the struggle against corrupt prelates and the
Gli organi della rivista valutano il valore scientifico dei contributi ricevuti e la loro coerenz... more Gli organi della rivista valutano il valore scientifico dei contributi ricevuti e la loro coerenza con la tradizione del Bullettino. I saggi vengono poi sottoposti ad una doppia lettura al buio da parte di specialisti scelti nell'ambito del Comitato di lettura o individuati in base alle competenze necessarie. Gli autori vengono informati del giudizio sul contributo in modo riservato e debbono tener conto, ai fini della pubblicazione, degli interventi integrativi o correttivi suggeriti dai revisori anonimi. Il Bullettino si ispira al Codice etico delle pubblicazioni scientifiche definito dal Committee on Publication Ethics, consultabile al sito:
he vellum codex MS. 482 (previously catalogued as 6/iv/27), held in the Birmingham University Lib... more he vellum codex MS. 482 (previously catalogued as 6/iv/27), held in the Birmingham University Library Special Collections Department and acquired from Hammond's Bookshop in 1957, contains the 15 th century Statuto of the Italian lay association 1 Santa Maria Assunta (St Mary of the Assumption), which was founded in the church of San Pier Gattolino (henceforth referred to as the church of San Piero) in Florence. To the best of my knowledge, the manuscript has never been studied before and is the only surviving witness. 2 As is well known, confraternities were Medieval and Modern reli
Il saggio si sofferma sui rapporti di Giovanni Gualberto con San Miniato e la Sede Apostolica e r... more Il saggio si sofferma sui rapporti di Giovanni Gualberto con San Miniato e la Sede Apostolica e rimette in discussione alcuni consolidati paradigmi storiografici per porre in luce gli elementi di continuità della nuova fondazione 'vallombrosana' con la tradizione monastica benedettina. La tesi è che l'opposizione durissima all'abate Oberto non abbia comportato una rottura con l'abbazia del Mons Florentinus. La rilettura del movimento riformatore mostra come la ribellione di Giovanni Gualberto fosse legata a questioni morali e disciplinari, piuttosto che dottrinali, e come la spinta eversiva delle sue posizioni, sia in merito alla teologia eucaristica che alla validità dei sacramenti amministrati dai preti indegni, sia stata enfatizzata nell'ottica deformante della controversistica del tempo, principalmente nella polemica condotta da Pier Damiani. Bonus monachus vix bonum clericum faciat. (Augustini Ep. Ipp. Ep. LX, 1).
Il saggio si sofferma sui rapporti di Giovanni Gualberto con San Miniato e la Sede Apostolica e r... more Il saggio si sofferma sui rapporti di Giovanni Gualberto con San Miniato e la Sede Apostolica e rimette in discussione alcuni consolidati paradigmi storiografici per porre in luce gli elementi di continuità della nuova fondazione 'vallombrosana' con la tradizione monastica benedettina. La tesi è che l'opposizione durissima all'abate Oberto non abbia comportato una rottura con l'abbazia del Mons Florentinus. La rilettura del movimento riformatore mostra come la ribellione di Giovanni Gualberto fosse legata a questioni morali e disciplinari, piuttosto che dottrinali, e come la spinta eversiva delle sue posizioni, sia in merito alla teologia eucaristica che alla validità dei sacramenti amministrati dai preti indegni, sia stata enfatizzata nell'ottica deformante della controversistica del tempo, principalmente nella polemica condotta da Pier Damiani. Bonus monachus vix bonum clericum faciat. (Augustini Ep. Ipp. Ep. LX, 1).
Francesco Salvestrini IL MONACHESIMO TOSCANO DAL TARDOANTICO ALL'ETÀ COMUNALE. ISTANZE RELIGIOSE,... more Francesco Salvestrini IL MONACHESIMO TOSCANO DAL TARDOANTICO ALL'ETÀ COMUNALE. ISTANZE RELIGIOSE, INSEDIAMENTI, RELAZIONI POLITICHE, SOCIETÀ
La rivista adotta per i saggi ricevuti il sistema di Peer review. La Redazione, dopo aver valutat... more La rivista adotta per i saggi ricevuti il sistema di Peer review. La Redazione, dopo aver valutato la coerenza del saggio con l'impianto e la tradizione della rivista, lo invia in forma anonima a due studiosi, anch'essi anonimi, esperti della materia. In caso di valutazione positiva la pubblicazione del saggio è vincolata alla correzione del testo sulla base dei suggerimenti dei referees.
Studies of the ecclesiastical reform of the eleventh century have often highlighted conflict betw... more Studies of the ecclesiastical reform of the eleventh century have often highlighted conflict between reforming monks and simoniac clerics. This was especially true in the urban contexts of Milan and Florence, cities that played a leading role, at the time, in the history of Italian religious life. Through the presentation of an exemplary case study, this paper shows how around an important Florentine monastery, an episcopal foundation, the conflict between 'conservatives' and reformers did not obliterate the genesis and permanence of long-term devotional and cultural traditions. Although these traditions emerged in a context of conflict, they were able to overcome it and develop into a new and enduring form of religiosity that lasted from the Romanesque period to the Early Renaissance.
ha collaborato con altri atenei italiani e stranieri, fra cui, come Visiting Professor, le Univer... more ha collaborato con altri atenei italiani e stranieri, fra cui, come Visiting Professor, le Università di Bristol (GB), Paris Sorbonne (F), Kassel (D) e Hankuk University of Foreign Studies, Seoul (KOR). Si occupa principalmente di storia della Chiesa medievale e del monachesimo benedettino, di storia del rapporto uomo-ambiente, di storia delle istituzioni politiche ed ecclesiastiche nell'Italia comunale e del rapporto fra monachesimo e città. Ha dedicato numerosi studi alla vicenda delle obbedienze regolari vallombrosana, camaldolese, cistercense, silvestrina, agostiniana e gesuata, nonché alla biografia di alcuni esponenti dell'ambiente monastico italiano fra Medioevo e Rinascimento. In particolare, per quanto riguarda il monachesimo vallombrosano, ha all'attivo varie monografie e un cospicuo numero di saggi incentrati sulla presenza di questo ramo dell'Ordine benedettino nell'Italia centro-settentrionale per il periodo che va dalle origini di tale movimento riformatore nel secolo XI al pieno Rinascimento. Si è occupato anche di erudizione storico-ecclesiastica e di agiografia, soprattutto di ambiente regolare, fra Medioevo ed età moderna, di normativa statutaria comunale, di storia della percezione sociale delle catastrofi ambientali e di altri aspetti di storia sociale, istituzionale e religiosa del Medioevo.
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche pa... more I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell'Editore. stampato su carta certi cata La pubblicazione è stata realizzata grazie al supporto di CIA − Agricoltori Italiani Cura redazionale di Gabriella Bonini e Gaia Monticelli Editing e gra ca di Gaia Monticelli Ringraziamenti Per il rinnovato successo della XIV edizione della Scuola di Paesaggio Emilio Sereni è doveroso ringraziare i tanti volontari e amici di Casa Cervi e della Biblioteca-Archivio Emilio Sereni che non hanno fatto mancare il loro supporto morale e 昀椀sico:
Il monastero della Santissima Trinità in Monte Oliveto a Verona fu fondato sul principio del XII ... more Il monastero della Santissima Trinità in Monte Oliveto a Verona fu fondato sul principio del XII secolo dai monaci vallombrosani, che giunsero in città dall’Italia centrale grazie al fondamentale apporto di Matilde di Canossa e degli abati maggiori dell’Ordine Bernardo degli Uberti e Atto da Pistoia, in pieno clima di Riforma della Chiesa. L’istituzione, proprio nell’ottica riformista, divenne un avamposto strategico dell’obbedienza romana in un centro episcopale tradizionalmente filoimperiale e ostile al papato. Lo scopo del convegno, grazie al concorso di docenti e ricercatori afferenti a diversi ambiti disciplinari, è quello di favorire la comprensione critica dei fenomeni storici, archeologici, architettonici, artistici e conservativi che videro protagonista il cenobio dalla sua fondazione agli albori dell’età moderna, tenendo debitamente conto delle più aggiornate prospettive di ricerca e considerata la notevole crescita degli studi sulla storia della Verona medievale e dell’Ordine benedettino vallombrosano avvenuta nell’ultimo trentennio.
Indice 10. Jacopo della Quercia e Domenico di Bartolomeo Pardini maestri di pietra su e giù per l... more Indice 10. Jacopo della Quercia e Domenico di Bartolomeo Pardini maestri di pietra su e giù per l'Appenino tosco-emiliano-Paolo Cova .......... pag. 163 11. Circolazione di immagini, circolazione di beni: il caso dei tessuti riprodotti nelle croci dipinte umbro-toscane del XIII secolo-Silvia Battistini .
Studies of the ecclesiastical reform of the eleventh century have often highlighted conflict betw... more Studies of the ecclesiastical reform of the eleventh century have often highlighted conflict between reforming monks and simoniac clerics. This was especially true in the urban contexts of Milan and Florence, cities that played a leading role, at the time, in the history of Italian religious life. Through the presentation of an exemplary case study, this paper shows how around an important Florentine monastery, an episcopal foundation, the conflict between 'conservatives' and reformers did not obliterate the genesis and permanence of long-term devotional and cultural traditions. Although these traditions emerged in a context of conflict, they were able to overcome it and develop into a new and enduring form of religiosity that lasted from the Romanesque period to the Early Renaissance. M edieval historiography has often described protagonists of the ecclesiastical reform movement of the eleventh century as 'revolutionaries', in primis those who belonged to the so-called reformed Benedictine monasticism (Cluniacs, Cistercians, Camaldolese, Vallombrosans). In both early hagiographic sources and modern scholarly literature some of the founders of these religious movements (Stephen Harding, Romuald of Ravenna, John Gualberto) have taken on the roles of persecuted champions in the struggle against corrupt prelates and the
Gli organi della rivista valutano il valore scientifico dei contributi ricevuti e la loro coerenz... more Gli organi della rivista valutano il valore scientifico dei contributi ricevuti e la loro coerenza con la tradizione del Bullettino. I saggi vengono poi sottoposti ad una doppia lettura al buio da parte di specialisti scelti nell'ambito del Comitato di lettura o individuati in base alle competenze necessarie. Gli autori vengono informati del giudizio sul contributo in modo riservato e debbono tener conto, ai fini della pubblicazione, degli interventi integrativi o correttivi suggeriti dai revisori anonimi. Il Bullettino si ispira al Codice etico delle pubblicazioni scientifiche definito dal Committee on Publication Ethics, consultabile al sito:
he vellum codex MS. 482 (previously catalogued as 6/iv/27), held in the Birmingham University Lib... more he vellum codex MS. 482 (previously catalogued as 6/iv/27), held in the Birmingham University Library Special Collections Department and acquired from Hammond's Bookshop in 1957, contains the 15 th century Statuto of the Italian lay association 1 Santa Maria Assunta (St Mary of the Assumption), which was founded in the church of San Pier Gattolino (henceforth referred to as the church of San Piero) in Florence. To the best of my knowledge, the manuscript has never been studied before and is the only surviving witness. 2 As is well known, confraternities were Medieval and Modern reli
Il saggio si sofferma sui rapporti di Giovanni Gualberto con San Miniato e la Sede Apostolica e r... more Il saggio si sofferma sui rapporti di Giovanni Gualberto con San Miniato e la Sede Apostolica e rimette in discussione alcuni consolidati paradigmi storiografici per porre in luce gli elementi di continuità della nuova fondazione 'vallombrosana' con la tradizione monastica benedettina. La tesi è che l'opposizione durissima all'abate Oberto non abbia comportato una rottura con l'abbazia del Mons Florentinus. La rilettura del movimento riformatore mostra come la ribellione di Giovanni Gualberto fosse legata a questioni morali e disciplinari, piuttosto che dottrinali, e come la spinta eversiva delle sue posizioni, sia in merito alla teologia eucaristica che alla validità dei sacramenti amministrati dai preti indegni, sia stata enfatizzata nell'ottica deformante della controversistica del tempo, principalmente nella polemica condotta da Pier Damiani. Bonus monachus vix bonum clericum faciat. (Augustini Ep. Ipp. Ep. LX, 1).
Il saggio si sofferma sui rapporti di Giovanni Gualberto con San Miniato e la Sede Apostolica e r... more Il saggio si sofferma sui rapporti di Giovanni Gualberto con San Miniato e la Sede Apostolica e rimette in discussione alcuni consolidati paradigmi storiografici per porre in luce gli elementi di continuità della nuova fondazione 'vallombrosana' con la tradizione monastica benedettina. La tesi è che l'opposizione durissima all'abate Oberto non abbia comportato una rottura con l'abbazia del Mons Florentinus. La rilettura del movimento riformatore mostra come la ribellione di Giovanni Gualberto fosse legata a questioni morali e disciplinari, piuttosto che dottrinali, e come la spinta eversiva delle sue posizioni, sia in merito alla teologia eucaristica che alla validità dei sacramenti amministrati dai preti indegni, sia stata enfatizzata nell'ottica deformante della controversistica del tempo, principalmente nella polemica condotta da Pier Damiani. Bonus monachus vix bonum clericum faciat. (Augustini Ep. Ipp. Ep. LX, 1).
Francesco Salvestrini IL MONACHESIMO TOSCANO DAL TARDOANTICO ALL'ETÀ COMUNALE. ISTANZE RELIGIOSE,... more Francesco Salvestrini IL MONACHESIMO TOSCANO DAL TARDOANTICO ALL'ETÀ COMUNALE. ISTANZE RELIGIOSE, INSEDIAMENTI, RELAZIONI POLITICHE, SOCIETÀ
La rivista adotta per i saggi ricevuti il sistema di Peer review. La Redazione, dopo aver valutat... more La rivista adotta per i saggi ricevuti il sistema di Peer review. La Redazione, dopo aver valutato la coerenza del saggio con l'impianto e la tradizione della rivista, lo invia in forma anonima a due studiosi, anch'essi anonimi, esperti della materia. In caso di valutazione positiva la pubblicazione del saggio è vincolata alla correzione del testo sulla base dei suggerimenti dei referees.
Studies of the ecclesiastical reform of the eleventh century have often highlighted conflict betw... more Studies of the ecclesiastical reform of the eleventh century have often highlighted conflict between reforming monks and simoniac clerics. This was especially true in the urban contexts of Milan and Florence, cities that played a leading role, at the time, in the history of Italian religious life. Through the presentation of an exemplary case study, this paper shows how around an important Florentine monastery, an episcopal foundation, the conflict between 'conservatives' and reformers did not obliterate the genesis and permanence of long-term devotional and cultural traditions. Although these traditions emerged in a context of conflict, they were able to overcome it and develop into a new and enduring form of religiosity that lasted from the Romanesque period to the Early Renaissance.
ha collaborato con altri atenei italiani e stranieri, fra cui, come Visiting Professor, le Univer... more ha collaborato con altri atenei italiani e stranieri, fra cui, come Visiting Professor, le Università di Bristol (GB), Paris Sorbonne (F), Kassel (D) e Hankuk University of Foreign Studies, Seoul (KOR). Si occupa principalmente di storia della Chiesa medievale e del monachesimo benedettino, di storia del rapporto uomo-ambiente, di storia delle istituzioni politiche ed ecclesiastiche nell'Italia comunale e del rapporto fra monachesimo e città. Ha dedicato numerosi studi alla vicenda delle obbedienze regolari vallombrosana, camaldolese, cistercense, silvestrina, agostiniana e gesuata, nonché alla biografia di alcuni esponenti dell'ambiente monastico italiano fra Medioevo e Rinascimento. In particolare, per quanto riguarda il monachesimo vallombrosano, ha all'attivo varie monografie e un cospicuo numero di saggi incentrati sulla presenza di questo ramo dell'Ordine benedettino nell'Italia centro-settentrionale per il periodo che va dalle origini di tale movimento riformatore nel secolo XI al pieno Rinascimento. Si è occupato anche di erudizione storico-ecclesiastica e di agiografia, soprattutto di ambiente regolare, fra Medioevo ed età moderna, di normativa statutaria comunale, di storia della percezione sociale delle catastrofi ambientali e di altri aspetti di storia sociale, istituzionale e religiosa del Medioevo.
The paper takes its cue from the recent edition of the Statutes in the vernacular of the Florenti... more The paper takes its cue from the recent edition of the Statutes in the vernacular of the Florentine Republic of 1355 to propose some considerations on the city's statute law as an instrument of political and identity affirmation of municipal institutions. The essay highlights how the great Florentine law constitutes a veritable 'monument' of the local legal culture and underlines its significance above all as a source for the history of local society, institutions and language in the mid fourteenth century.
Aqua, molendinum, hortum (RB, 66,6). La campagna e la vita rurale nella tradizione monastica occidentale (VI - IX secolo), “Rivista di Storia della Chiesa in Italia”, LXXVII, n. 1, 2023, pp. 13 - 41., 2023
A well-established historiographical tradition has presented great Benedictine abbeys and monaste... more A well-established historiographical tradition has presented great Benedictine abbeys and monasteries as institutions in charge of the bonification of territories and as protagonists of rural settlements. By virtue of their religious formation and discipline, the monks of the West, carriers of Christianity in ancient pagan territories, have been considered pioneers of colonization, as well as architects of the early medieval landscape. Beginning with some passages from the Vita and Regula Benedicti, the essay examines some aspects of the original relationship established by monasticism with the country space, starting from Italy during the era of the Gothic war and peaking with Carolingian Europe. The aim of the work is to emphasize that the close connections between Benedictine monasticism and the ecosystem was largely determined by liturgical and normative basis and did not depend only from historical-political circumstances or social, economic and cultural conditioning.
Storia del monastero di Passignano e dell'ordine benedettino vallombrosano fra XIII e XVI secolo.... more Storia del monastero di Passignano e dell'ordine benedettino vallombrosano fra XIII e XVI secolo. Storia politica e religiosa
CELEBRATIONS AND EPITAPHS OF A MUNICIPAL TRADITION. REFLECTIONS ON THE FOURTEENTH-CENTURY VULGARIZATION AND SIXTEENTH-CENTURY PRINTING OF TUSCAN COMMUNAL STATUTES, 2024
The paper takes its cue from the recent edition of the Statutes in the vernacular of the Florenti... more The paper takes its cue from the recent edition of the Statutes in the vernacular of the Florentine Republic of 1355 to propose some considerations on the city's statute law as an instrument of political and identity affirmation of municipal institutions. The essay highlights how the great Florentine law constitutes a veritable 'monument' of the local legal culture and underlines its significance above all as a source for the history of local society, institutions and language in the mid fourteenth century.
Chiesa ed episcopato in Toscana durante l’età comunale, 2022
Analisi critica dettagliata e condotta in forma comparativa di due monografie dedicate alla real... more Analisi critica dettagliata e condotta in forma comparativa di due monografie dedicate alla realtà dell'episcopato toscano in età comunale.
Water and fire were fundamental to the life of pre-industrial societies. The paper, the result of... more Water and fire were fundamental to the life of pre-industrial societies. The paper, the result of a close collaboration between the two authors, analyses the discipline applied to the use of these elements in the Sardinian legislative provisions of the thirteenth and fourteenth centuries. The work examines the legislative measures concerning the use and control of fire and water, paying attention also to the role magistrates played in enforcing the rules. The text, with its marked survey connotation, aims to offer a broad overview at the regional level. It highlights the common features and peculiarities of the various dispositive writings, in the awareness of their complex layers of drafting, in turn connected to the characteristics of the institutional bodies deeply indebted to continental legislation–particularly Pisan and Genoese–, and to the different economic and social realities present on the island during the Late Middle Ages.
ITA - Acqua e fuoco sono stati fondamentali per la vita delle società preindustriali. La lezione ... more ITA - Acqua e fuoco sono stati fondamentali per la vita delle società preindustriali. La lezione seminariale ha inteso analizzare la disciplina applicata all'impiego di tali elementi nei testi normativi della Sardegna medievale (XIII e XIV secolo). La relazione prende in esame i provvedimenti legislativi inerenti all'utilizzo e al controllo del fuoco e dell'acqua, senza trascurare il ruolo svolto dalle magistrature preposte all'applicazione delle relative norme. L'indagine, dal marcato carattere ricognitivo, intende offrire una panoramica e un'interpretazione del tema condotte a livello regionale e desunte dalle più importanti fonti statutarie dell'isola. Il testo si propone di evidenziare i tratti comuni e le peculiarità delle varie scritture, nella consapevolezza delle loro complesse stratificazioni redazionali, a loro volta connesse alle caratteristiche degli organismi istituzionali profondamente debitori della legislazione continentale (segnatamente pisana e genovese) e alle differenti realtà economiche e sociali presenti in Sardegna durante il Tardo Medioevo. ENG - Water and fire were fundamental to the life of pre-industrial societies. This lecture analyses the discipline applied to the use of these elements in the Sardinian legislative provisions of the thirteenth and fourteenth centuries. Legislative measures concerning the use and control of fire and water are here examined, paying attention also to the role magistrates played in enforcing the rules. The text, with its marked survey connotation, aims to offer a broad overview at the regional level. It highlights the common features and peculiarities of the various dispositive writings, in the awareness of their complex layers of drafting, in turn connected to the characteristics of the institutional bodies deeply indebted to continental legislation – particularly Pisan and Genoese –, and to the different economic and social realities present on the island during the Late Middle Ages.
Frassinoro e i monasteri benedettini in rapporto con i Canossa, 2023
Analisi del rapporto fra il potere marchionale canossiano e i vertici politici della marca di Tus... more Analisi del rapporto fra il potere marchionale canossiano e i vertici politici della marca di Tuscia con gli esordi del monachesimo vallombrosano. Lettura critica delle relazioni fra poteri politici e riforma ecclesiastica nella Tuscia e in area padana durante i secoli XI e primo XII, con alcuni riferimenti al mito matildico d'età moderna
Fuoco e acqua negli ordinamenti normativi della Sardegna bassomedievale, 2023
Water and fire were fundamental to the life of pre-industrial societies. The paper, the result of... more Water and fire were fundamental to the life of pre-industrial societies. The paper, the result of a close collaboration between the two authors, analyses the discipline applied to the use of these elements in the Sardinian legislative provisions of the thirteenth and fourteenth centuries. The work examines the legislative measures concerning the use and control of fire and water, paying attention also to the role magistrates played in enforcing the rules. The text, with its marked survey connotation, aims to offer a broad overview at the regional level. It highlights the common features and peculiarities of the various dispositive writings, in the awareness of their complex layers of drafting, in turn connected to the characteristics of the institutional bodies deeply indebted to continental legislation–particularly Pisan and Genoese–, and to the different economic and social realities present on the island during the Late Middle Ages.
Note di alcuni frati di Santa Croce nei margini del Plut. 15 dex. 6 della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze. Un aggiornamento francescano e fiorentino al «Martirologio» di Adone di Vienne , 2023
This paper aims to analyse the marginal notes of a well-known twelfth-century manuscript, Floren... more This paper aims to analyse the marginal notes of a well-known twelfth-century manuscript, Florence, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 15 dex. 6, from the Franciscan convent of Santa Croce. After a brief reconstruction of the tradition of the Martyrologium by Ado of Vienne, the authors offer a short survey on the history of this manuscript (which bears one of oldest poetic text in the Italian vernacular, the so called Ritmo Laurenziano) until his arrival to the Franciscan cloister, around 1307. In Santa Croce it was read and annotated by some friars within the first quarter of the century. The friars were interested in updating the calendar in many ways, by adding saints from other traditions. Among the marginal notes, some additions are intended to update the martyrology from a Florentine point of view. Albeit the manuscript was acquired for the use of Illumanato de’ Caponsacchi, it is not possible to identify his hand in any of the readers’ glossae, on the basis of the comparison with other notes ad usum.
Disamina di alcune laudes e decrizioni della città di Firenze relative al secolo XIV, con approfo... more Disamina di alcune laudes e decrizioni della città di Firenze relative al secolo XIV, con approfondimento del loro significato come specchio della percezione avuta dai contemporanei della dimensione urbana e dell'immagine della città
S ince the post-World War II period, many Italian and foreign scholars have devoted themselves to... more S ince the post-World War II period, many Italian and foreign scholars have devoted themselves to the history of social welfare and hospitals in Medieval and Renaissance Florence 1 . Their work has been facilitated by the wealth of documents concerning the charitable organizations. This, in turn, has made it possible to shed light on how those institutions were organized as well as their assets, on the social groups they assisted (with specific emphasis on abandoned children), on the role of lay protectors and patrons, and on the religious involved in charitable work, on the architecture of the buildings and the artistic heritage.
Gli statuti rurali dell'Italia comunale sono da tempo oggetto di attenzione storiografica. Soprat... more Gli statuti rurali dell'Italia comunale sono da tempo oggetto di attenzione storiografica. Soprattutto fra tardo ottocento e primo secolo XX, nonché, in misura ancora maggiore, dal secondo Dopoguerra, si sono succedute numerose edizioni di queste fonti 1 . Era inevitabile che una tale fioritura, manifestatasi in maniera eminentemente episodica, generasse il bisogno di riflessioni generali sulle differenti tipologie dei testi normativi, un'esigenza alla quale si è iniziato a rispondere principalmente dagli anni ottanta del secolo appena concluso 2 . Nell'ambito delle carte rurali relative ai secoli XIII e XIV quelle di emanazione signorile costituiscono, a mio avviso, un gruppo particolare, che è stato oggetto, come altri, di trascrizione e resa e stampa, ma in rapporto al quale risulta evidente la carenza di analisi a carattere comparativo 3 . Per la verità non sono mancati i tentativi di definizione nel contesto degli studi di storia del diritto italiano comparsi durante la prima metà del novecento. In particolare Enrico Besta già nel 1925 evidenziava i cosiddetti 'statuti di castellanza' e, in senso più ampio, gli 'statuti feudali', intesi come quei testi che davano norma ai rapporti derivanti dall'esistenza di centri fortificati e dagli obblighi che tali strutture generavano per i loro abitanti, esprimendo la giurisdizione dei domini territoriali. Lo studioso distingueva questi scritti dagli statuti 'dominicali', che non si fondavano su un potere 'pubblico' ma sancivano un dominio privato connesso al diritto di proprietà su persone e cose. Besta parlava anche di statuti 'largiti', ossia concessi da un'autorità superiore, ma si trovava in difficoltà nel separarli concettualmente da quelli 'posti' ad opera delle istituzioni comunali 4 . STATUTI E CARTAE LIBERTATUM DI EMANAZIONE SIGNORILE NELLA TOSCANA DEI SECOLI XIII E XIV di Francesco Salvestrini Società e storia n. 124, 2009
Atto abate vallombrosano e vescovo di Pistoia. Bilancio storiografico e prospettive di ricerca sulla vita e l’opera di un protagonista del XII secolo, a cura di FRANCESCO SALVESTRINI, Firenze, University Press 2024 («Fragmentaria. Studi di storia culturale e antropologia religiosa», dir. I. Gagli..., 2024
Il volume si incentra su un personaggio di primo piano nella Chiesa del secolo XII, Atto abate ma... more Il volume si incentra su un personaggio di primo piano nella Chiesa del secolo XII, Atto abate maggiore dell’ordine benedettino vallombrosano e vescovo di Pistoia, che fece parte dell’entourage di papa Innocenzo II, fu promotore della diffusione dei monaci vallombrosani nell’Italia centro-settentrionale, in Sardegna e in Corsica, e promosse per la prima volta il culto dell’apostolo Giacomo Maggiore facendone il patrono della città di Pistoia. L’opera, di carattere multidisciplinare, raccoglie testimonianze storiche, storico-artistiche e antropologiche relative alla vita di questo prelato e al contesto religioso e politico nel quale operò, mostrando l’orizzonte italico e mediterraneo, nonché la vasta rete di contatti che, in quanto uomo di Chiesa e di governo, agiografo e committente, egli seppe efficacemente intessere.
The book focuses on a leading figure in the Church of the twelfth century, Atto abbot of the Benedictine Vallombrosan order and bishop of Pistoia, who was part of the entourage of Pope Innocent II, was a promoter of the spread of Vallombrosan monks in central-northern Italy, Sardinia and Corsica, and promoted the cult of the apostle James Major by making him the patron saint of the city of Pistoia. This work, multidisciplinary in nature, brings together historical, historical-artistic and anthropological evidence on the life of this prelate and the religious and political context in which he operated, showing the Italic and Mediterranean horizon, as well as the vast network of contacts that, as a man of the Church and government, hagiographer and patron, he was able to effectively weave.
Water and the Law. Water Management in the Statutory Legislation of Later Communal Italy (Thirteenth and Fourteenth Centuries) , 2024
Water and the Law investigates water resource law in the statutory legislation codified by commun... more Water and the Law investigates water resource law in the statutory legislation codified by commune, oligarchic and seigneurial governments of cities and smaller municipalities in Northern and Central Italy from the thirteenth to the fourteenth centuries. It aims to shed light on the relationship between water management norms and the local environment, that is how urban governments planned the use and distribution of water, and the protection of inhabited areas from the danger of flooding. Through a careful analysis of just two hundred statutory regulations that deal with water resources, the text compares the solutions adopted in Northern Italy, presenting a relatively large water supply and a dense network of tributaries of the river Po, with the situation in central areas of the peninsula (including Rome), where smaller watercourses with torrential characteristics - such as the Arno and the Tiber - interact with important cities and manufacturing centres like Florence. From this point of view, the book highlights the existence of a border between Continental Italy (north of the Tuscan-Emilian and Tuscany-Romagna Apennines) and the Peninsular Italy (south of it). In fact, when it came to building the necessary infrastructure for the supply of water and its distribution for irrigation purposes, municipal authorities in the Po area made provision for private-sector initiatives, whereas in the central regions of the country, such initiatives were largely the result of public works and projects pursued by the Popular governments at the helm of numerous cities. Lastly, the text relativises the awareness of legislators concerning the health and hygiene risks associated with the use and improper disposal of polluted and infected water, preferring to speak about a normative defence of the semantically broader category of decorum.
Il Monastero restituito. Astino: storia, arte, architettura e paesaggio, 2023
Ricostruzione della storia del monastero bergamasco del Santo Sepolcro di Astino, legato all'ordi... more Ricostruzione della storia del monastero bergamasco del Santo Sepolcro di Astino, legato all'ordine benedettino vallombrosano, con particolare attenzione ai rapporti fra la comunità religiosa e il comune cittadino e alla formazione e gestione del patrimonio fondiario
L’odierna percezione della storia benedettina è fortemente condizionata dal passato medievale del... more L’odierna percezione della storia benedettina è fortemente condizionata dal passato medievale della medesima. Scarsa è stata l’attenzione che la ricerca ha prestato alle relazioni fra il monachesimo e la civiltà umanistica, oppure ai superiori degli Ordini contemplativi in quanto uomini di potere e protagonisti della vita politica. La vicenda di Biagio Milanesi (1444-1523), fiorentino, abate generale dell’Ordine vallombrosano, evidenzia, al contrario, come anche un personaggio proveniente da tale contesto si sia potuto connotare quale “principe” del Rinascimento. Egli fu un abile stratega e un attento governatore, in grado di fronteggiare e per molti aspetti condizionare rilevanti dinamiche e forze disgregatrici, come il movimento osservante interno alla sua congregazione, le strategie beneficiali di Lorenzo de’ Medici, il radicalismo del Savonarola, le pressioni del collegio cardinalizio e infine l’ostilità espressa da papa Leone X. Il personaggio venne ritenuto dai suoi contemporanei un raffinato mecenate committente di opere d’arte e un munifico protettore di poeti e prosatori, animatore di una vera e propria “corte” monastica destinata a lasciare il segno nell’Italia del Quattrocento.
INDICE DEI CONTRIBUTI:
Chiara Baldestein
Autografia d'artista nel Tardo Medioevo
Camilla ... more INDICE DEI CONTRIBUTI:
Chiara Baldestein
Autografia d'artista nel Tardo Medioevo
Camilla Baldi
La scelta artistica di un capitano di ventura: il ciclo arturiano di Frugarolo
Marianna Cuomo
I plinti affrescati nella Campania altomedievale. La pittura decorativa tra VI e XI secolo
Serena Franzon
Indossare la fede. Gioielli devozionali nel Quattrocento italiano
Martina Giulietti
Il singolare fenomeno della produzione scultorea alabastrina nordeuropea nel tardo Medioevo
Claudia Sanna
Caduta e redenzione: il ciclo scultoreo della chiesa di San Michele di Murato in Corsica (prima metà del XII sec.)
Panel B: FILOSOFIA
Niccolò Bonetti
La teologia della creazione di Matteo d'Acquasparta
Raffaele Cioffi
Alcune rielaborazioni dei generi agiografico e cristologico nell’Inghilterra anglosassone: il caso del Vercelli Book
Davide Penna
Videre est esse. Quando la conoscenza diventa amore. Gnoseologia e ontologia in Guglielmo di Saint-Thierry
Panel C: ARCHEOLOGIA
Andrea Biondi, Marco De Marco
I Longobardi a Fiesole: un osservatorio archeologico per la Toscana dei secoli VI-VIII
Federica Cosenza
Il sistema dei casali della campagna romana: problemi e metodologia d’indagine
Lester Lonardo
Castella et casalia. Insediamenti fortificati e rurali nella bassa valle del Calore: evidenze materiali e documentarie
Assunta Campi
La ceramica da fuoco dall’insediamento di Montella (AV). Tipologie del vasellame in uso in una comunità del IX secolo
Alessia Frisetti
La valle del Volturno nel Medioevo: insediamenti e realtà materiale (VIII-XII secolo)
Elisa Del Galdo, Silvia Lusuardi Siena
Le sepolture nella cattedrale paleocristiana e medievale di Luni (SP)
Elena Dellù, Federica Matteoni, Silvia Lusuardi Siena
Il sepolcreto nella chiesa dei SS. Filippo e Giacomo di Nocetum (MI): dinamiche deposizionali tra altomedioevo ed età moderna
Matteo Crocchianti
I riusi di tipo funerario delle strutture e degli spazi di Età romana tra la Tarda Antichità e l’Alto Medioevo
Lorenzo Curatella
Le necropoli basso medievali italiane
Luigi Quattrocchi
Il fenomeno del mosaico funerario in Italia e isole maggiori nei secoli IV-VII
Sabina Giuliano
Il castello di Rocca Cilento (SA) nel circuito difensivo del territorio cilentano
Federica Matteoni
Edilizia storica nella Provincia di Bergamo: considerazioni preliminari sulle tecniche costruttive, le dinamiche insediative e sociali
Alessandro Mortera
Trasformazioni del paesaggio urbano nell’area del Foro Romano alle soglie del Medioevo: il caso della Basilica Aemilia
Panel D: ARCHITETTURA
Emanuele Gallotta
Il rinnovamento edilizio della città di Ferentino nel XIII secolo: l’architettura civile
Mara Giordano
Tracce tardomedievali nella chiesa di San Simeone Profeta di Camigliano
Angelo Passuello
Le fabbriche romaniche con gallerie nel continente europeo: articolazioni spaziali e possibili funzioni dei cosiddetti “matronei” fra i secoli XI e XII
Enrico Pizzoli
Una copia ideologica: il chiostro di S. Maria degli Angeli in Baida
Giulia Pollini
Restauro, ripristino e invenzione della policromia pittorica nell’architettura medievale. Alcuni esempi tra Napoli e Puglia nel XIX secolo
Panel E: STORIA
Giulio Biondi
Legislazione suntuaria a Venezia, secoli XIII-XV. Proposta per una messa a fuoco e ridefinizione del concetto suntuario, tra storiografia e documenti
Veronica De Duonni
Rivivere nelle preghiere: commemorazione e ritualità in un documento di Montevergine
Elisa Erioli
I costruttori bolognesi nella quotidianità tra Duecento e Quattrocento
Luca Finco
Viabilità antica a servizio di architettura e scultura: il caso del Piemonte centrale trattato tramite statuti medievali
Giulia Spallacci
Nuovi studi sul trattato tra Ancona e Zara del 1388
badia a elmi_biblioteca economia 27/09/13 11:01 Pagina 3 Ringraziamenti Il curatore e gli autori ... more badia a elmi_biblioteca economia 27/09/13 11:01 Pagina 3 Ringraziamenti Il curatore e gli autori ringraziano l'Associazione Badia Adelmi Onlus, l'ingegner Pier Giuseppe Spannocchi e sua moglie Mariapaola Iacopini per aver voluto e promosso questa operazione editoriale. Si ringrazia l'Amministrazione Comunale di San Gimignano e la Banca del Chianti, che hanno fornito il loro convinto supporto finanziario. Si ringrazia anche Alessandro Furiesi dell'Archivio Storico Diocesano di Volterra, nonché Maurizio Buiani e la sua famiglia proprietari della cripta della Badia, che hanno in passato reso disponibile la visita al pubblico di questo ambiente durante alcuni incontri promossi in occasione della Festa di Adelmo. Un ringraziamento particolare va, infine, a Silvano Mori, amico fin dalle origini del sodalizio volto allo studio della storia della Badia, che ha seguito da vicino tutti i lavori e ha fornito un supporto concreto allo sviluppo dei medesimi fondato sulla sua ampia conoscenza delle fonti valdelsane fra Medioevo ed Età moderna.
F. Salvestrini (Univ. de Florence) présentera ses recherches en cours sur La langue vernaculaire ... more F. Salvestrini (Univ. de Florence) présentera ses recherches en cours sur La langue vernaculaire dans la législation de l'Italie médiévale : droit et culture politique au XIV e siècle
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Conference Presentations by Francesco Salvestrini Salvestrini Firenze
filoimperiale e ostile al papato.
Lo scopo del convegno, grazie al concorso di docenti e ricercatori afferenti a diversi ambiti disciplinari, è quello di favorire la comprensione critica dei fenomeni storici, archeologici, architettonici, artistici e conservativi che videro protagonista il cenobio dalla sua fondazione agli albori dell’età moderna, tenendo debitamente conto delle più aggiornate prospettive di ricerca e considerata la notevole crescita degli studi sulla storia della Verona medievale e dell’Ordine benedettino vallombrosano avvenuta nell’ultimo trentennio.
filoimperiale e ostile al papato.
Lo scopo del convegno, grazie al concorso di docenti e ricercatori afferenti a diversi ambiti disciplinari, è quello di favorire la comprensione critica dei fenomeni storici, archeologici, architettonici, artistici e conservativi che videro protagonista il cenobio dalla sua fondazione agli albori dell’età moderna, tenendo debitamente conto delle più aggiornate prospettive di ricerca e considerata la notevole crescita degli studi sulla storia della Verona medievale e dell’Ordine benedettino vallombrosano avvenuta nell’ultimo trentennio.
Franciscan convent of Santa Croce. After a brief reconstruction of the tradition of the
Martyrologium by Ado of Vienne, the authors offer a short survey on the history of
this manuscript (which bears one of oldest poetic text in the Italian vernacular, the
so called Ritmo Laurenziano) until his arrival to the Franciscan cloister, around 1307.
In Santa Croce it was read and annotated by some friars within the first quarter of the
century. The friars were interested in updating the calendar in many ways, by adding
saints from other traditions. Among the marginal notes, some additions are intended
to update the martyrology from a Florentine point of view. Albeit the manuscript
was acquired for the use of Illumanato de’ Caponsacchi, it is not possible to identify
his hand in any of the readers’ glossae, on the basis of the comparison with other notes
ad usum.
The book focuses on a leading figure in the Church of the twelfth century, Atto abbot of the Benedictine Vallombrosan order and bishop of Pistoia, who was part of the entourage of Pope Innocent II, was a promoter of the spread of Vallombrosan monks in central-northern Italy, Sardinia and Corsica, and promoted the cult of the apostle James Major by making him the patron saint of the city of Pistoia. This work, multidisciplinary in nature, brings together historical, historical-artistic and anthropological evidence on the life of this prelate and the religious and political context in which he operated, showing the Italic and Mediterranean horizon, as well as the vast network of contacts that, as a man of the Church and government, hagiographer and patron, he was able to effectively weave.
Chiara Baldestein
Autografia d'artista nel Tardo Medioevo
Camilla Baldi
La scelta artistica di un capitano di ventura: il ciclo arturiano di Frugarolo
Marianna Cuomo
I plinti affrescati nella Campania altomedievale. La pittura decorativa tra VI e XI secolo
Serena Franzon
Indossare la fede. Gioielli devozionali nel Quattrocento italiano
Martina Giulietti
Il singolare fenomeno della produzione scultorea alabastrina nordeuropea nel tardo Medioevo
Claudia Sanna
Caduta e redenzione: il ciclo scultoreo della chiesa di San Michele di Murato in Corsica (prima metà del XII sec.)
Panel B: FILOSOFIA
Niccolò Bonetti
La teologia della creazione di Matteo d'Acquasparta
Raffaele Cioffi
Alcune rielaborazioni dei generi agiografico e cristologico nell’Inghilterra anglosassone: il caso del Vercelli Book
Davide Penna
Videre est esse. Quando la conoscenza diventa amore. Gnoseologia e ontologia in Guglielmo di Saint-Thierry
Panel C: ARCHEOLOGIA
Andrea Biondi, Marco De Marco
I Longobardi a Fiesole: un osservatorio archeologico per la Toscana dei secoli VI-VIII
Federica Cosenza
Il sistema dei casali della campagna romana: problemi e metodologia d’indagine
Lester Lonardo
Castella et casalia. Insediamenti fortificati e rurali nella bassa valle del Calore: evidenze materiali e documentarie
Assunta Campi
La ceramica da fuoco dall’insediamento di Montella (AV). Tipologie del vasellame in uso in una comunità del IX secolo
Alessia Frisetti
La valle del Volturno nel Medioevo: insediamenti e realtà materiale (VIII-XII secolo)
Elisa Del Galdo, Silvia Lusuardi Siena
Le sepolture nella cattedrale paleocristiana e medievale di Luni (SP)
Elena Dellù, Federica Matteoni, Silvia Lusuardi Siena
Il sepolcreto nella chiesa dei SS. Filippo e Giacomo di Nocetum (MI): dinamiche deposizionali tra altomedioevo ed età moderna
Matteo Crocchianti
I riusi di tipo funerario delle strutture e degli spazi di Età romana tra la Tarda Antichità e l’Alto Medioevo
Lorenzo Curatella
Le necropoli basso medievali italiane
Luigi Quattrocchi
Il fenomeno del mosaico funerario in Italia e isole maggiori nei secoli IV-VII
Sabina Giuliano
Il castello di Rocca Cilento (SA) nel circuito difensivo del territorio cilentano
Federica Matteoni
Edilizia storica nella Provincia di Bergamo: considerazioni preliminari sulle tecniche costruttive, le dinamiche insediative e sociali
Alessandro Mortera
Trasformazioni del paesaggio urbano nell’area del Foro Romano alle soglie del Medioevo: il caso della Basilica Aemilia
Panel D: ARCHITETTURA
Emanuele Gallotta
Il rinnovamento edilizio della città di Ferentino nel XIII secolo: l’architettura civile
Mara Giordano
Tracce tardomedievali nella chiesa di San Simeone Profeta di Camigliano
Angelo Passuello
Le fabbriche romaniche con gallerie nel continente europeo: articolazioni spaziali e possibili funzioni dei cosiddetti “matronei” fra i secoli XI e XII
Enrico Pizzoli
Una copia ideologica: il chiostro di S. Maria degli Angeli in Baida
Giulia Pollini
Restauro, ripristino e invenzione della policromia pittorica nell’architettura medievale. Alcuni esempi tra Napoli e Puglia nel XIX secolo
Panel E: STORIA
Giulio Biondi
Legislazione suntuaria a Venezia, secoli XIII-XV. Proposta per una messa a fuoco e ridefinizione del concetto suntuario, tra storiografia e documenti
Veronica De Duonni
Rivivere nelle preghiere: commemorazione e ritualità in un documento di Montevergine
Elisa Erioli
I costruttori bolognesi nella quotidianità tra Duecento e Quattrocento
Luca Finco
Viabilità antica a servizio di architettura e scultura: il caso del Piemonte centrale trattato tramite statuti medievali
Giulia Spallacci
Nuovi studi sul trattato tra Ancona e Zara del 1388