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Laura Minervini
  • Università di Napoli Federico II
    Dipartimento di Studi Umanistici
    via Porta di Massa 1
    I-80133 Napoli
    laura.minervini@unina.it
  • +39 081 2535548
The Old French fragments from the Qubbat al-khazna of the Damascus Mosque are presented and analyzed. A recently (re)discovered fragment is edited, together with a Latin and a Greek spell.
Lo studio del giudeo-spagnolo si è arricchito negli ultimi anni di nuove ricerche nei settori più avanzati della linguistica (fonologia, sintassi), gra-zie alla possibilità di offrire dati rilevanti e relativamente poco esplorati. D'altra... more
Lo studio del giudeo-spagnolo si è arricchito negli ultimi anni di nuove ricerche nei settori più avanzati della linguistica (fonologia, sintassi), gra-zie alla possibilità di offrire dati rilevanti e relativamente poco esplorati. D'altra parte in prospettiva storica esso propone una serie di questioni (e di possibili risposte) che sono centrali in generale nello studio delle giudeo-lingue: i tempi e i modi della formazione di una varietà a sé, cioè distinta dalle corrispondenti varietà non-giudaiche, l'esilio e il rimescola-mento socio-linguistico dei parlanti, infine il processo di focusing e il ruolo identitario assunto dalla lingua nella comunità. 1. Introduzione Il giudeo-spagnolo rappresenta, insieme allo yiddish, il paradigma di una giudeo-lingua, ovvero una varietà linguistica propria di gruppi ebraici: a. con sufficiente distanza strutturale dalla lingua non-giudaica di rife-rimento (in questo caso lo spagnolo); b. stabilizzata, cioè con trasmissione intergenerazionale protrattasi nel tempo; c. utilizzata in un ampio spettro di contesti (dunque non un registro par-ticolare di una lingua comune, un gergo, un criptoletto ecc.); d. considerata dai parlanti come una lingua a sé e perciò fornita di un glottonimo di una certa diffusione (anche se non sempre di generale accettazione). 1 1 Non mi sembrano pertinenti il tipo di alfabeto usato e i generi testuali frequen-tati, elementi che riguardano la codificazione scritta della lingua e non la lingua in sé, considerati essenziali nel prototipo di Jewish religiolect elaborato da Benjamin Hary, Martin J. Wein, Religiolinguistics: On Jewish-, Christian-, and Muslim-defined 08 Minervini.indd 107 11/11/20 11.22
The Old French word longuebart, with the meaning 'inhabitant of Southern Italy', is used in chronicles that deal with the war between the emperor Frederick II and the lords of Ibelin written in the Latin East. This article traces the... more
The Old French word longuebart, with the meaning 'inhabitant of Southern Italy', is used in chronicles that deal with the war between the emperor Frederick II and the lords of Ibelin written in the Latin East. This article traces the history that lies behind this unexpected use of the term examining medieval French, Latin and Italian texts of various kinds. Parole chiave: longobardi, lessicologia antico-francese, Oriente latino, etnonimi 1 I longobardi nella storiografia dell'Oriente latino Gli sviluppi francesi della forma tardo-latina LONGOBARDU(M) sono stati magi-stralmente ricostruiti da Marguerite Zweifel in una monografia pubblicata quasi un secolo fa (Zweifel 1921). Vorrei in queste pagine arricchire la documentazione presentata in quella sede, in particolare in rapporto al lessico francese d'Oltrema-re, in cui la voce è ben documentata. Questo piccolo complemento sembra tanto più utile in quanto la lessicografia francese ignora quasi del tutto uno dei due allotropi, long(u)ebart, riconducibili all'etimo latino LONGOBARDU(M), concen
In Christian Spain, most of the Jewish texts, both literary and documentary, were written in Hebrew language and script; a small amount of them was written in Arabic language, in Arabic and (more often) Hebrew script; an even smaller... more
In Christian Spain, most of the Jewish texts, both literary and documentary, were written in Hebrew language and script; a small amount of them was written in Arabic language, in Arabic and (more often) Hebrew script; an even smaller amount was written in one of the Romance dialects currently spoken by the Iberian Jews: for these texts too, Hebrew script was preferably used, although Latin script could also be employed. Multilingual texts were basically Hebrew, Arabic or Romance texts that embodied isolated words or phrases, or even shorter texts, in another language. Multigraphic texts were often the result of the process of text diffusion: words or phrases written in another script were usually not part of the original textual program, as it was conceived and realized by the (first) scribe or writer. Such words or phrases may be considered guests, or even intruders, and testify to a stratification of different users or owners of texts. On the whole, multilingual texts were more common than multigraphic texts, and multigraphic texts were often also multilingual texts.

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A sette secoli dalla morte di Marco Polo, il suo nome e l’opera che ha scritto con Rustichello da Pisa, il Devisement dou monde, evocano ancora i miti del viaggio e del ritorno, dell’Asia misteriosa e di Venezia; un mondo di merci,... more
A sette secoli dalla morte di Marco Polo, il suo nome e l’opera che ha scritto con Rustichello da Pisa, il Devisement dou monde, evocano ancora i miti del viaggio e del ritorno, dell’Asia misteriosa e di Venezia; un mondo di merci, ricchezze, popoli, costumi inattesi. Dopo le grandi ricerche otto-novecentesche di impianto storico-positivista, gli studi sul viaggiatore e sul libro hanno ripreso slancio nell’ultimo ventennio. Si è riaperta così la questione testuale, in tutti i suoi aspetti, filologici e culturali (genesi, trasmissione, contesti di produzione e circolazione); si è lavorato sulla biografia dei due autori e sulla fisionomia del mito che su di loro si è stratificato; e si è tornati ad analizzare anche l’incontro con l’Asia narrato nel testo, per misurare nuovamente l’attendibilità del racconto e per riconsiderare quanto abbia influito su quei processi simbolici che le relazioni di viaggio innescano nella definizione del rapporto con l’Altro. In diciotto saggi redatti dai maggiori specialisti della materia, il volume offre una guida sullo stato delle ricerche e soprattutto invita a leggere, o rileggere, un classico della letteratura del Medioevo volgare.
Volume dedicato alla linguistica nel nuovo manuale di Filologia romanza di Lino Leonardi, Laura Minervini, Eugenio Burgio
Edición y estudio literario y lingüístico del poema castellano medieval en letras hebreas preservado por el manuscrito Neofiti 48 de la Biblioteca Apostolica Vaticana
Presentazione ed edizione della terza parte dell’opera storiografica nota come ”Les Gestes des Chiprois”, relativa agli eventi svoltisi nell’Oriente mediterraneo nel Duecento e nel primo Trecento. Il testo, scritto in antico-francese, è... more
Presentazione ed edizione della terza parte dell’opera storiografica nota come ”Les Gestes des Chiprois”, relativa agli eventi svoltisi nell’Oriente mediterraneo nel Duecento e nel primo Trecento. Il testo, scritto in antico-francese, è tràdito dal manoscritto Varia 433 della Biblioteca Reale di Torino
Edizione e studio linguistico di 26 testi pratici scritti fra il XIII e il XV secolo in castigliano e aragonese in caratteri ebraici
Giornata di studi. Università di Napoli Federico II -- Università di Napoli l'Orientale.
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